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Stavo fermo. La mia ombra era un punto sotto di me.

La pianura era piatta, l’occhio spaziava all’infinito

Ma non vedevo niente, non c’era niente da vedere.

Mi sono mosso, ho deciso di camminare.

Grandi massi sono sorti dal terreno, ed ostacolano la vista

ma il sole, adesso basso dietro di me, proietta la mia ombra in avanti

Che come un dito, indica la via.

Una poesia di alpha_master_1964@protonmail.com

Autore Pubblicato il: 3 Febbraio 2021Categorie: Erotici Racconti, Poesia Erotica, Racconti Erotici0 Commenti

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