SUA
Non importa quante altre mani mi abbiano sorpreso, quante altre dita siano state oltraggiose, niente può riempirmi la coscienza allo stesso modo. La mia anima è a senso unico. È con Lui che il mio corpo si scuote. (A Michael)
Non importa quante altre mani mi abbiano sorpreso, quante altre dita siano state oltraggiose, niente può riempirmi la coscienza allo stesso modo. La mia anima è a senso unico. È con Lui che il mio corpo si scuote. (A Michael)
(solo adesso... dopo il vuoto, a Michael e a C.)
(solo adesso... dopo il vuoto, a Michael)
(solo adesso... dopo il vuoto, a Michael)
(solo adesso... dopo il vuoto, a Michael)
Le pareva di non essersi mai sentita così calma e protetta, sentiva il suo respiro regolare e la morbidezza accogliente del cuscino, ma non riusciva a capire cosa rendesse così surreale quella sensazione di dolcezza. (A Michael)
Non so ancora cosa aspettarmi è vero, ma l’anticipazione di come la mia vita si potrà svolgere nel prossimo futuro mi prende alla gola. In parte per l’eccitazione, in parte per la paura. (A Michael)
Non riuscivo ancora a capire se provavo terrore o se il desiderio morboso mi avrebbe fatto perdere i sensi, ma di una cosa ero certa, da Lui non sarei fuggita. ( A Michael)
Dove iniziò l’imbùto dello sguardo, tra le pieghe in mezzo ai maremoti, con le dita perse in dolo, per privilegiare sofferenze e frastornanti onde di capelli. (A Michael)
Poi quando finalmente la distanza ha adunato loro il passo, l’uno di fronte all’altro, riconoscendo fin nei pori il laccio, per un istante in cui non si direbbe esiste altro, nessun altro, oltre Lui che viene incontro. (A Michael)