Taccheggio
“No, aspetti, non lo faccia ...”, una breve esitazione, mi accosto a lui ...
“No, aspetti, non lo faccia ...”, una breve esitazione, mi accosto a lui ...
Certo un “tacco 12” non è il massimo per guidare ...
Nadine era seduta sul divano, o meglio, per essere più precisi ...
Fernando non sopportava quella signora quarantenne, bionda, sempre elegante, altezzosa ed arrogante, mentre lei lo considerava un pezzente, sudicio ed ignorante, da trattare con disprezzo.
“Senti, non combinare scherzi ...”
“Ma dai, hai paura che ti mangi?”
Mangiarti no, molto meglio, pensò.
Il carro bestiame era la corsa che raccoglieva i ragazzi che uscivano dall’istituto tecnico.
Se si fosse sbrigata avrebbe preso quella prima e si sarebbe messa a sedere, ora invece l’aspettava il viaggio in piedi, in mezzo ad una folla d...
Quella volta, forse perché era stanca e non vedeva l'ora di tornare a casa, si era infilata nel vialetto sterrato e semibuio, invece di fare il lungo giro per la strada asfaltata.
Mi sono svegliata di colpo, come quando si fa un brutto sogno, un incubo, però, questa volta, ho avuto la sensazione di essere ancora dentro al sogno.
“Signore, forse si sbaglia, sì, certo, sono cristiana, sono anche abbastanza giovane, ma non come pensa lei, ho trentacinque anni, sono sposata ed ho anche due figli, insomma, signore, non sono una vergine.”
Giovane, diciamo tra i 25 ed i 30 anni, un viso non bellissimo, ma intelligente e simpatico, con degli occhi scuri e vivaci, lineamenti un po' irregolari ed una massa di capelli neri, mossi e disordinati, che incorniciava il tutto.