Notte di dicembre.
Era metà dicembre, un giorno qualunque della settimana, una tarda sera di quelle veramente stupide, quelle in cui non c'è anima viva per strada e ti chiedi cosa sia successo, veramente non ce la facevo più e stavo tornando da una delle innumerevoli e perlopiù inutili riunioni alle quali mi toccava presenziare. Avevo una voglia folle, mi ero fatto già una sega quella mattina guardandomi un porno, ma non era certamente bastato. Era uno stradone anonimo in che attraversava una zona industriale del cazzo, una macchia bianca si muoveva vicino a un fuoco. Accostai, una nigeriana si appoggiò al finestrino, [...]