Lea
Da ridere. Una donna matura porta a letto un giovincello ancora imberbe.
Da ridere. Una donna matura porta a letto un giovincello ancora imberbe.
Mi guarda come fossi un extraterrestre. Si veste. Prende le chiavi dalla tasca dei jeans, apre la porta della cucina ed esce. Non lo vedrò mai più.
il diavoletto mi spinge fra le braccia di Paul
Una è mia nonna, una è mia madre, una è mia zia. Sono tre donne molto unite. Sono tutte belle. Sembrano dee scese sulla terra dal monte Olimpo.
Descriverla è fare torto alla bellezza; potrei farne una descrizione non corrispondente alla realtà.
E' il sogno di diverse mamme avere un figlio come il mio e portarlo alla perdizione.
nervosismo e malinconia ti portano a compiere azioni non dicibili come quella di entrare nel letto del proprio figlio e farsi impalare
Il nostro destino lo scriviamo noi. Io ho contribuito a scrivere il mio ed ho aiutato i miei due figli a scrivere il loro e sono contenta di averlo fatto.
Una donna che, da quando l’ho vista nuda per la prima volta nella nostra casa al mare, è diventata il mio incubo erotico, Olimpia è il suo nome ed è mia madre.
Navigo con la mente in cerca di una figura maschile ed ecco che un viso si manifesta. Lo riconosco. Che ci fa nei miei pensieri?