Attesa …
... Dio dov’è? Lo vuoi, ne hai bisogno, ti prego …
E ancora passi leggeri, ancora lo strisciare della poltrona, ancora denso fumo di sigaro, ancora le Sue parole a guidare le tue mani, a riaccender la tua voglia, a farti perdere la ment...
... Dio dov’è? Lo vuoi, ne hai bisogno, ti prego …
E ancora passi leggeri, ancora lo strisciare della poltrona, ancora denso fumo di sigaro, ancora le Sue parole a guidare le tue mani, a riaccender la tua voglia, a farti perdere la ment...
... Il cuore pulsa violento tra le cosce mentre chiudi alle spalle la porta sollevi in vita l’abito
Ti guardi nel minuscolo specchio, adori ciò che vedi, una Femmina, calda, eccitata, viva.
La mano scivola tra le cosce, le dita schiudono...
... Un ginocchio sulla poltrona, l’altro piede a terra, a “cavalcare” il bracciolo, a premere con forza, a strusciare la figa su quella pelle su cui poi si poserà la Sua mano.
Più forte Elisa, abbandonata ai tuoi desideri, più f...
... Il cazzo ora pretende
Spingendo nella gola,
Uscendo per abbandonarsi alla tua lingua
Che ritrova sapori e odori tuoi,
Leccando,
Succhiando,
Facendoti fotter la gola!
Sentendolo fremere tra le labbra e, finalmente, e...
... Ora ti senti la cortigiana preparata per offrirsi al proprio Sire
La puttana che la maitresse profuma per il cliente importante ed esigente
La Sua slave che è pronta a donarsi e la Sua Donna che sa vivere, con Lui, ciò che sono.
...
L’auricolare nell’orecchio per isolarti meglio dal resto del mondo, per esser più Sua, mentre già la Sua voce ti accarezza la mente, le parole accendono i sensi, senti i capezzoli tendersi e sfregare il tessuto, il cuore pulsa tra le cosce ...
Una porta che si chiude alle tue spalle, ancora una volta, ed ancora una volta Voi, il vostro mondo.
Senza una parola sfili le scarpe,
“a piedi nudi davanti a me, sempre”!
ricordi bene quelle parole dette ormai tanto tempo fa a...
... Lui si avvicina a te, sfiora il tuo viso con le labbra, sussurrandoti
“vedremo se saprai esserlo ancora di più”
e ti porge quel plug impreziosito da quella pietra e quell’ovetto strano.
Cambia il tono di voce, deciso...
E ancora ti lasci scivolare sulla poltroncina, le gambe allungate sotto il tavolino, sfiori per un attimo le Sue, lo guardi, ti fissa, sa quanto ami quel contatto fugace, anche se è ben altro che vorresti.
Non guarda la scacchiera ora, ma te e quel...
... quell’albero sfila accanto a voi, mentre parla di salici e bambù, strappando un rametto sottile da quel bambù e sferzando l’aria, accendendo ancor più la tua mente ...