Come ti avevo accennato oggi pomeriggio, continuo a fare pensieri sporchi e perversi su mia moglie Paola, e ho voglia di confessarli a qualcuno: noi ci conosciamo da sempre e, ormai, sai benissimo che razza di porco sono. Inizio con il primo dei tanti: mi fido di te.
Ho un conoscente che è letteralmente un viscido, uno di quegli uomini sempre affamato e dai modi sgraziati. Anche se è brutto dirlo, è una di quelle persone a cui ho sempre fatto fatica a parlare, perché mi dava un’impressione di viscido e di volgare, per l’appunto. In queste settimane mi balena però quest’idea per la mente: dire a Paola che deve essere una zoccola senza freni, obbediente ai miei capricci di marito depravato e voglioso di corna, e per questo deve fare sesso con il “viscido”. Lei si oppone, mi dice giustamente che sono uno schifoso e che con quello (Matteo) non ci farebbe mai e poi mai nulla. Ma il mio pensiero prosegue… e proprio perché è un sogno, Paola invita il viscido in casa nostra. Io sono lì, nascosto, che ascolto e osservo. Lui ci prova con lei senza mezzi termini, in un modo che so benissimo che lei odia; ma lei sa che deve fare la brava moglie obbediente nei confronti del suo marito porco, che la sta guardando, che vuole essere umiliato, e così lascia fare al viscido… e in fondo la cosa inizia a piacerle, inizia a sentire la perversione salire in lei, così bella e sensuale nelle mani di quel porco senza grazia alcuna, che la vuole fottere come una troia qualsiasi perché non è in grado di comprenderne la bellezza e la sensualità. Il viscido inizia così a baciarla e lei si lascia infilare tutta la sua lingua in gola, in un misto tra il fastidio e l’eccitazione. Poi la palpa senza alcun pudore, le infila le mani nelle mutande e inizia a toccarle la fica… Paola si sente porca, io guardo la scena con il cazzo sempre più duro, lui le toglie la maglietta e inizia a leccarle le tette in un modo osceno… Paola sta iniziando a godere e lo porta in camera da letto: gli toglie i pantaloni e prende il suo cazzo in bocca, assapora tutta quella cappella enorme e pulsante, è eccitatissima e Matteo, il viscido che una volta si segava pensando a Paola, guardando le sue foto su Facebook, ora sta mugugnando di piacere e le strizza i capezzoli, le schiaccia la testa sul suo membro senza rispetto, senza gentilezza. E io col cazzo in mano a guardare, ho il cuore in gola. A Paola sembra mancare il respiro, ma non ne vuole sapere di staccarsi dal cazzo di Matteo: sa che la sto guardando, sa che mi sta compiacendo, si sente troia mentre fa godere quel maiale, mentre mi cornifica! Si fa buttare sul letto e si leva le mutandine: il viscido inizia a scoparsi Paola e il mio cuore batte sempre più forte… Le mani sgraziate di Matteo toccano oscenamente il corpo di Paola, la sua lingua passa freneticamente sui suoi capezzoli e lei ansima per il piacere… ma il viscido resiste poco di fronte a quel corpo, esce e riversa tutta la sua sborra addosso a Paola! Eccola, meravigliosamente scompigliata e sporca di sperma su quel suo piccolo seno perfetto, di fronte a me’ Vorrei uscire e baciarla, buttarla sul letto e scoparla furiosamente, ma il porco è ancora lì e devo starmene buono’ Paola lo sa, e si diverte ancora un po’: viene da me e inizia a limonarmi, nuda e sporca di sperma, mi tocca appena e io la fermo, perché sto per sborrarmi nelle mutande. Raccoglie lo sperma del viscido con le dita e lo ingoia, guardandomi negli occhi, sfidandomi, mostrandomi che le è piaciuto scoparsi uno schifoso come lui. ‘Mandalo via, subito! Ti voglio scopare, zoccola depravata che non sei altro’ le dico, e lei subito dopo manda il suo amichetto fuori di casa, prendendo la scusa che io sto per rientrare. Così, non appena il viscido esce, volo dritto verso Paola e inizio a baciarla, in preda all’eccitazione più totale… me la porto a letto, con il seno ancora sporco del seme del suo amante, testimonianza di quell’esperienza sporca e senza pudore appena vissuta, e inizio a fotterla senza dolcezza, come un animale eccitato che non riesce a trattenere più nessun istinto. Paola viene in un secondo, urlando per il piacere, e io faccio lo stesso, riversandole tutto il mio sperma addosso: si passa la lingua sulle labbra e lo raccoglie, proprio come ha fatto prima, e lo porta alla bocca’ lei, che può godere del sapore di due uomini, lei, femmina nata per scopare!
Cavolo, quanto mi ha eccitato confessarti questa cosa. Vuoi che prosegua?