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Stiamo facendo l’amore. Lei è sopra di me e si muove lentamente.

“Amore, ti devo dire una cosa…” mi fa.
Se me lo dice mentre facciamo sesso, penso, è una cosa di sesso.
“Cosa? ”
“E’ successa una cosa in ufficio…”
Una cosa in ufficio che ha a che fare col sesso… penso…
“uhm.. che genere di cosa?” dico.

“Il capo … ci ha provato…”
“ah… quando?”
“stasera quando erano andati via tutti. mi ero fermata perché lui mi ha chiesto di fare

delle fotocopie… penso lo abbia fatto apposta…”

“e come ci ha provato?
“mentre stavamo per uscire…”

“avete fatto sesso?”
“no … lui voleva… ma io no… non ho voluto…”
“che è successo?”

Sento timore ed eccitazione insieme. Non so nemmeno se sia vero. O se sta improvvisando

una fantasia per eccitarci.

“mi ha preso la mano e se l’è messa, sul cazzo, sopra i pantaloni…”
“ce l’aveva duro?”
“si, duro…”
“e tu che avevi fatto… perchè era eccitato?”

“non lo so… non avevo fatto niente, stavo facendo le fotocopie e lui era dietro al Pc”
“magari stava guardando un porno…”
“non lo so. ti giuro che non avevo fatto niente. lo sai che non mi piace per niente, come

uomo dico…”

“e insomma ti ha messo la mano sul cazzo… era grosso?”

“si … troppo grosso … mi faceva paura… aveva uno sguardo lucido e mi teneva forte

il polso… mi faceva male…”
“e tu che hai fatto?”
“io cercavo di tirare indietro la mano ma lui me la teneva… lui è più forte di me…”
“e allora? potevi strillare no?”
“nooo che figura … nooo non potevo…”
“e poi?”
“lo ha tirato fuori…”
“e…”
“mi ci teneva la mano sopra e me la muoveva su e giù… era grosso…”
“e tu?”
“io dicevo che non volevo…cercavo di tirare via la mano… lui mi ha detto che era

tutto il giorno che mi guardava e lo avevo fatto arrapare e ora dovevo fare qualcosa…”

Intanto si muove lentamente su di me. Io ho il cazzo durissimo dentro di lei, sento che è

bagnatissima e parla lentamente… fra un mugolio e l’altro… ”
“e poi?” le dico…

“mi ha detto di spogliarmi… che voleva vedere com’ero bella…”
“e tu che hai fatto? … lo hai accontentato?”

“no no non sono una troia … lui avrebbe voluto…ma io non volevo…”
“che ha fatto lui?”

“ha aperto la porta del ripostiglio e mi ha spinto dentro…”
“e che ha fatto?”
“mi ha spinto giù …”

“ma perchè nello stanzino?”
“non lo so… forse temeva che venisse qualcuno…”

“te lo ha messo in bocca?”
“si…”
“avevi detto che non ci avevi fatto sesso”
“io non volevo… mi ha costretta”
“glielo hai leccato?”
“si”
“glielo hai succhiato?”
“si”
“sei una troia… potevi rifiutarti…”
“no amore come potevo… ce l’aveva così duro… sicuramente se non facevo qualcosa si

sarebbe offeso… capisci? magari mi licenziava… insomma mi pareva brutto…”

“ah ti pareva brutto non fargli un bocchino… sei una grandissima troia…”
“no dai… a me non piaceva… non aveva nemmeno un buon odore …”

“ah puzzava…?”
“un po’… ma solo un po’… era un po’ forte… ecco… sai come quando andiamo fuori e

magari te lo faccio mentre torniamo in macchina … a volte.. per gioco.. ecco, così…”

“insomma sapeva di cazzo che è tutto il giorno che non è lavato …”

“si… insomma era forte…”

“e tu?”
“io per non sentirlo me lo sono messo in bocca… ”
“glielo hai pulito tu…”
“si…”

“che diceva?”
“diceva che ero brava, che gli dovevo fare un bocchino al giorno”

“ah … un bel programma per i prossimi giorni… ti stavi impegnando?”

“io si… volevo finire presto, avevo paura che venisse qualcuno… pensa se fosse

tornato Carlo o Angela… che hanno le chiavi..”

“quindi… è venuto?”
“non subito … prima ha cercato di scoparmi… ”
“nello stanzino?”
“si, mi ha girata e appoggiata allo scaffale… ha cercato di slacciarmi i jeans … per

fortuna erano stretti…”
“non ci riusciva?”
“no… mi teneva schiacciata giù con un braccio sulla schiena e con l’altra mano mi

sbottonava i pantaloni… è riuscito a infilare una mano dentro… ma io non volevo…”
“come mai non ti sei fatta scopare? sicuramente eri eccitata… dopo che glielo avevi

ciucciato… ”
“noooo non volevo… e poi … mai concedere tutto subito no.. ”
“che puttana… allora hai deciso che ti farai scopare?”
“non lo so amore… capisci… come faccio a dire di no a questo punto?

” allora?”
“ha provato ancora un po’ poi mi ha girata di nuovo mi ha spinta giù e me lo ha rimesso

in bocca…”
“come stavate?”
“lui era in piedi davanti a me… io ero seduta sui talloni, appoggiata agli scaffali…”
“eri incastrata …”
“si… non riuscivo a respirare… me lo spingeva dentro…”
“ti teneva la testa?”
“si e poi c’era lo scaffale… ero bloccata…”
“quindi era lui che si muoveva…”
“si… mi ha proprio scopata in bocca… quel maiale…”
“è venuto subito?”
“si… quasi subito…”
“ti è venuto in bocca?”
“si… ”
“come? te lo ha detto?”
“si. mi ha detto: sto per sborrare… vedi di non farmi sporcare i pantaloni… ingoia

tutto …”
“era tanto?”
“si… ha fatto 6-7 schizzi… i primi erano proprio grossi…era tanto… mi stava

strozzando…”
“hai ingoiato tutto?”
“si… me lo aveva detto… ma anche se non avessi voluto non sarei riuscita a

sputarlo… me lo spingeva dentro mentre veniva… era difficile ingoiare…ma ci sono

riuscita….”

” puttana schifosa… e poi?”
“me lo ha tenuto in bocca fino a che non gli si è ammosciato… ha detto: continua a

succhiare tutta la sborra e puliscilo bene…”

“aveva paura di sporcarsi le mutande… magari la moglie gliele controlla… tu glielo

hai pulito bene, allora?”
“si e poi gliel’ho rimesso dentro i pantaloni”
“che ti ha detto?”
“che sono stata brava ma che la prossima volta vuole mettermelo nella fica e nel culo”
“e tu?”
“gli ho detto che ce l’ha troppo grosso e che mi avrebbe fatto male…”
“lo avrai fatto contento…”
“ha detto di non preoccuparmi che in ufficio ha la vaselina e che mi sarebbe piaciuto”
“poi che hai fatto?”
“sono andata in bagno… ”
“ti sei masturbata?”
“si.”
“sei una troia”
“si…”
“ti farai scopare e inculare?”
“si, penso di si… devo lavorare… mi capisci… no? se non lo faccio mi licenzia…”
“ma a te piace…”
“no… io lo faccio perchè sono obbligata… lui è brutto e volgare…”
“perché è volgare?”
“si è fatto leccare … mi spingeva le palle in bocca… voleva farsi leccare il culo…”
“non me lo avevi detto…”
“mi era passato di mente…”
“quello è un porco… ti farà di tutto…”
“amore, non ci posso fare niente… abbiamo bisogno di un altro stipendio per il

mutuo…”
“si. ma tu sei una troia e ti piace”
“solo un po’ amore. solo un po’. lo faccio per te. per noi”

La prendo e la faccio scendere col viso verso di me. La bacio.
“Ti sto baciando e ti sei presa una sborrata in bocca poco fa…” dico.

“Si…”
Si muove sempre più forte e inizia a godere.
Vengo insieme a lei e le riempio la fica.

Si appoggia a me. Ci baciamo.
“amore… ma… è vero quello che mi hai raccontato?”

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Autore Pubblicato il: 24 Settembre 2010Categorie: Racconti Cuckold0 Commenti

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