Leggi qui tutti i racconti erotici di: bruno55

Dopo il brindisi a base di sperma, e dopo aver ripulito i piatti, le scodelle,

i bicchieri e il piano cottura, i due si sistemano sul divano abbracciati

stretti e si guardano un po’ di televisione, scambiandosi baci e carezze in

continuazione; ma la passione li travolge nuovamente dopo neanche un paio

d’ore, pero’ questa volta e’ Laila ad imboccare il cazzo di Marco: “Dai amore,

per trasformarlo devi anche farlo lavorare” gli dice dopo averglielo tirato

su; Marco la fa mettere a pecorina sul divano e le e’ subito dietro, notando

che ha un po’ di difficolta’ a penetrarla: “Amore leccamelo un po’, e’ corto

il tuo cazzo, ma a larghezza va benone”; lui non se lo fa ripetere e le si

mette con il viso fra le chiappe umettandole il buco fino a farlo diventare

una prugna sgocciolante, dandole anche molto piacere: “Ooooooohhhhhhhhhhhh”

geme Laila quando finalmente la cappella di Marco supera il suo sfintere;

lui comincia a sbatterla con un buon ritmo e la larghezza del suo membro fa

dilatare le pareti del culo di lei che geme e mugola in continuazione; non

e’ certo devastante come Laila con lui, ma lei lo sente e anche tanto e non

smette di incitarlo: “Daiiiiii ….. siiiiii ….. spingiiiiiii …. cosi’

dai non ti fermareeeeeeehhhhh …… aaaaaaaaaaahhhhhh mi piaceeeeeehhhhh”.

Dopo tutti gli orgasmi anali che ha provato, Marco riesce a sbatterla per

piu’ di mezz’ora, prima di farcirle il culo con una lunga sborrata; quando

lo estrae, la sborra cola copiosa dal buco di lei, anche se non a getto,

e va a riempire il lenzuolo che lei ha messo sul divano per coprirlo.

Quando ha finito di colare, Marco la tira a se e si baciano appassionatamente

con la lingua: “Amore mio sei stato bravissimo, mi hai fatta godere proprio

per bene” “Ma Laila, quando mi prendi te io sborro almeno tre volte, la tua

cappella e’ completamente asciutta” “Marco non ti devi preoccupare di questo;

mi e’ piaciuto da morire sentirti dentro; prima che me ne torni in Brasile,

mi farai sborrare tante volte, te lo prometto amore mio” conclude baciandolo

sulla bocca.

I due passano il resto del pomeriggio nudi ed abbracciati stretti sul divano

a guardare la televisione; verso le 19 Laila si rivolge a Marco: “Amore che

ne diresti di un aperitivo prima di cena?” “Volentieri amore” risponde lui;

al che lei si alza e va verso la cucina, dove prende due calici di vino ed

il contenitore trasparente usato dopo il pranzo; lui nel vederla sorride:

“Splendida idea, il mio aperitivo preferito, come il digestivo di prima”;

poco dopo lui si inginocchia davanti a lei, ancora spaparanzata sul divano,

e le prende in bocca l’enorme uccello; Laila conferma di gradire tantissimo

la bocca e la lingua di Marco sulla sua cappella e dopo meno di dieci minuti,

lui ammira il totem durissimo e che goccia la sua saliva dall’enorme cappella.

Lei mette il contenitore davanti ai suoi piedi ed invita Marco ad impalarsi

seduto sul suo bestione, dandole la schiena: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh”

urla lui quando arriva a schiacciare le sue chiappe sulla pancia e sulle palle

di lei; lei infila le mani sotto le chiappe di lui e comincia a farlo andare

su e giu’ sul suo cazzone enorme; in quella posizione Marco lo sente ancora di

piu’ che a pecorina e presto la sua cappella cola sperma per il primo orgasmo

anale; Laila lo fa sborrare altre due volte prima di sentire che anche lei

e’ ormai prossima a sborrare, e cosi’ si sposta leggermente in avanti in modo

che il culo di lui sia sulla verticale del contenitore dove c’e’ gia’ la sua

sborra: “Oooooooohhhhhhhhhhhhhhhhh” geme lei innaffiando il culo di Marco:

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh” urla Marco travolto dal quarto orgasmo; Laila

estrae la mazza e la sborra esce copiosa dal buco del culo di Marco, andando

a mischiarsi con quella che gli cola dalla cappella, dentro al contenitore.

Stavolta e’ lui ad agitare il contenitore ed a riempire i bicchieri; i due

brindano e si scolano il loro nettare mischiato, poi messi i bicchieri dentro

il lavandino Marco dice: “Amore hai visto? Siamo venuti insieme; non mi era

mai successo con mia moglie” e qui non trova necessario specificare che non

sarebbe mai potuto succedere, visto che con lui Antonella veniva solo quando

le leccava la figa: “Mi credi che neanche a me e’ mai successo? Eppure ne ho

scopati di uomini e trans nella mia vita e l’ho anche preso tante volte nel

culo; ho sborrato tanto e fatto sborrare tanto, ma mai e’ successo che io e

il mio partner lo facessimo insieme; amore e’ un segno del destino, siamo fatti

l’uno per l’altra”, e detto questo i due si baciano in bocca con una passione

che con il passare delle ore diventa sempre piu’ forte di prima.

Nel weekend Laila non cena leggero come fa gli altri giorni; dall’inizio della

settimana aveva deciso di preparare la feijoada, piatto tipico del suo paese,

che e’ bravissima a fare; lei si mette ai fornelli, mentre lui si occupa di

lavare i bicchieri e il contenitore, per poi preparare la tavola; i fagioli

li aveva gia’ lavati dalla mattina, quando Marco era uscito, mette la carne

tagliata a pezzi a rosolare, mentre cucina il riso su un’altra pentola; quando

quaranta minuti dopo mette a tavola c’e’ proprio da leccarsi le labbra; sono in

due, ma lei ha cucinato come se fossero quattro e, nonostante tutto, in meno

di mezz’ora i due ripuliscono tutto; per quanto la feijoada sia un piatto

unico, i due non rinunciano a chiudere la cena con una fetta di provolone

ciascuno; dopo aver lavato tutto, Laila incula nuovamente Marco sul divano,

prendendolo a pecorina per poi schiacciarlo ad elefante, facendolo godere come

un troione e riempiendogli nuovamente il culo di sborra calda; dopo di che

i due si trasferiscono nel letto, dove trovano il modo e la voglia di farsi

un’ultima scopata; mentre Marco sdraiato a pancia sotto fa svuotare il suo

culo dalla sborra che lo riempie, Laila si mena il grosso bestione per non

farlo ammosciare; cosi’ quando lui si sdraia di fianco per dormire, le viene

facile impalarlo di nuovo per addormentarsi cosi’, abbracciati e uniti come la

notte precedente.

La domenica scorre come il sabato, con la differenza che Marco stavolta non

deve uscire e i due possono quindi collezionare una scopata in piu’ a meta’

mattina; anche questa volta Laila concede, per non dire impone, a Marco la

parte attiva per la seconda scopata dopo il pranzo, e lui se la cava ancora

bene, facendola gemere e contorcersi per tutto il tempo; certo nulla in

confronto a come Marco ulula e geme quando lo cavalca lei e soprattutto a

quanto lo fa sborrare per il piacere che gli da nel culo.

Alla sera, Marco riceve un messaggio dalla moglie: <<Bravo, hai capito che ti

dovevi levare dalle palle. Sappi che oltre che scopare per tutto il weekend,

io e Orfeo abbiamo trovato il modo di farlo venire a vivere da me, e gia’ da

martedi’ sara’ qui tutto per me. Stammi bene merda>>.

Marco si sente ferito, ma decide di non risponderle; e quando dopo cena Laila

lo prende di nuovo, a sua moglie non ci pensa proprio piu’; poiche’ l’indomani

lui deve andare a lavoro la mattina, decidono di non replicare la scopata

come la sera prima e si addormentano nel solito modo.

La mattina dopo la sveglia suona alle 6; Marco sa che non uscira’ prima delle 8,

ma e’ deciso a fare l’amore con Laila prima di andare; dopo una lunga pomiciata

i due si accoppiano, con lei che lo prende a missionario e poi a pecorina,

facendolo godere come una troia; quando lei si svuota le palle dentro al culo

di lui, lo fa svuotare sul lenzuolo, dove poi si sdraia per continuare il suo

sonno: “Buon lavoro amore mio; dormiro’ sulla nostra sborra cosi’ ti sentiro’

ancora come se fossi qui con me; a domani” “Buona giornata a te, amore mio”.

Marco si fa una doccia e si prepara caffe’ e latte per colazione, dove mangia

anche un po’ di biscotti; prima di uscire si affaccia alla porta della stanza

da letto e non riesce a trattenere un sorriso di tenerezza, vedendo Laila che

si e’ sparsa la sborra sul corpo e che russa fragorosamente.

La giornata al lavoro gli sembra per la prima volta dopo tanti anni, non finire

mai; prima la voglia di tornare a casa era meno di zero, con la prospettiva di

trovare la moglie a scopare e di doverli servire come uno schiavo; ora invece

non vede l’ora di tornare, pur sapendo che al rientro non trovera’ Laila, che

sara’ gia’ al lavoro.

Finalmente la giornata finisce e lui felice torna nel villino e ci si chiude

dentro; per la cena si sbriga subito, lava un po’ di insalata e la mette a

tavola accompagnata da una fetta abbondante di provolone; in dieci minuti ha

gia’ finito, e con lo stomaco ben zavorrato lava il piatto e il bicchiere e si

mette davanti alla TV; non sono neanche le nove quando annoiato la spegne e

decide di andarsene a letto; mette un lenzuolo e un cuscino sul divano, con

l’intenzione di andare a dormire li quando Laila rientrera’, cosi’ non la sveglia

la mattina dopo per andare al lavoro; poi apre una rosetta e la imbottisce con

due fette di provolone, la sistema su un piatto e avvolge il tutto con il

cellophane; accanto scrive un bigliettino: <<Amore mio ben tornata, ho pensato

che potresti avere fame; poi svegliami cosi’ ti lascio il letto e mi sistemo sul

divano per non disturbarti quando mi alzo per andare al lavoro>>; spegne la

luce e se ne va in camera da letto, si toglie la vestaglia rimanendo nudo ed

accende la piccola TV mettendo il timer a un’ora; neanche mezz’ora dopo la TV

continua a parlare con l’accompagnamento di lui che russa fragorosamente.

Sono le tre di notte quando una macchina si ferma davanti al villino, una

BMW nera con il logo del club prive’; Laila saluta l’autista, che le risponde

che sara’ li il pomeriggio alle 18:30, entra lasciando richiudere il cancello

dietro di se e si dirige verso la porta di casa.

La serata le e’ sembrata lunghissima, anche se lei e’ stata professionale come

sempre con i clienti; ma chi la conosce bene, come la collega Rossana che

dirige il club insieme a lei e ad un tale Rodolfo, ha notato che c’era un che

di diverso: “Oggi sembri impaziente di andartene cara; mi sa che hai qualcuno

che ti aspetta e sono felicissima per te” le parole della collega le risuonano

in continuazione, mentre impaziente apre il portoncino di casa.

Un leggero moto di delusione la coglie, vedendo che e’ tutto buio e che Marco

non e’ rimasto sveglio ad aspettarla; ma capisce che e’ una pretesa assurda la

sua, e dopo aver posato la borsa ed essersi tolta le scarpe si reca verso la

stanza da letto quasi di corsa; ancora prima di arrivare sulla soglia sente

il profondo russare di Marco e si affaccia e lo ammira nudo e sdraiato di

fianco, come quando dormono insieme: “Amore mio, oggi ho contato i minuti che

mancavano per ritornare; quanto ti desidero” sussurra mandando un bacio verso

di lui; poi si volta e comincia a spogliarsi, e solo dopo essersi denudata

nota il panino sul tavolo con il biglietto, e dopo averlo letto si intenerisce:

“Ma sei proprio un angelo amore mio, altro che fame, non tocco cibo dalle 18,

figurati un po'”; va a lavarsi le mani sul lavello ed attacca il panino con

voracita’, finendolo in neanche cinque minuti; si lecca le labbra soddisfatta

e se ne torna in stanza da letto, lasciando i vestiti sulla sedia; accende

l’abat jour dal lato del letto vicino alla porta e gli gira intorno, per

mettersi davanti a Marco che, girato di spalle alla porta, continua a russare

fragorosamente; dal cassettino prende la crema che gli sta mettendo dal venerdi’

sul cazzo, e poi comincia a strusciare la sua cappella sulle labbra semiaperte

di lui; dopo due minuti Marco apre gli occhi: “Ciao amore, bentornata” le dice

con la voce un po’ impastata: “Bentrovato amore mio” risponde lei sedendosi al

bordo del letto e chinandosi per baciarlo in bocca: “Vedo che hai gradito il

panino” le sorride Marco: “Gradito? Avevo una fame boia, hai avuto proprio un

bel pensiero” “Ok mettiti comoda a dormire, io vado di la'” le dice facendo la

mossa di alzarsi, ma lei lo blocca: “Aspetta! A che ora sei andato a dormire?”

“Verso le nove e mezza, mi sono addormentato quasi subito” “Senti ….. ti va

di fare l’amore?” “Scherzi? Certo che mi va, ma non sarai troppo stanca?”

“Si, ma ho troppa voglia di farlo; facciamo cosi’; tu mi seghi, mentre io ti

massaggio e ti metto la crema”.

I due, seduti uno di fianco all’altra cominciano l’opera e dopo una decina di

minuti la crema si e’ completamente assorbita sul cazzo di Marco, mentre quello

di Laila mostra un indurimento apprezzabile ma non ancora completo; lui lascia

la presa e ci si tuffa con la bocca, trasformandolo in un palo di carne in meno

di cinque minuti; lei lo fa mettere a pecorina e lo trapana standogli dietro in

piedi; dopo un quarto d’ora ed un orgasmo di Marco, lei lo sdraia di schiena

e gli va sopra impalandolo: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh” geme lui, e

Laila gli infila la lingua in bocca e i due iniziano a limonare furiosamente,

mentre lei con movimenti del solo bacino lo sbatte con bordate vigorose; alla

fine, Laila estrae il cazzone ed inonda Marco con un fiume di sborra calda; ne

raccoglie un po’ con la lingua e si sdraia sopra di lui baciandolo e leccandolo

con passione; dopo altri dieci minuti, lui si alza e va a dormire sul divano,

dopo che lei gli ha raccomandato di farle trovare il panino d’ora in poi.

Dopo neanche cinque minuti stanno entrambi russando fragorosamente.

I restanti giorni fino al venerdi’ si succedono in maniera identica; Laila si

sveglia verso le 13, pranza, pulisce la casa, alle 18 cena e alle 19 l’autista

del club viene a prelevarla; Marco si alza alle 7, esce alle 8, rientra verso

le 19:30, cena e si mette subito a letto; Laila rientra alle 3, si mangia il

panino che Marco le lascia, lo sveglia, scopano e poi si riaddormentano; unica

variante e’ l’orgasmo di Laila che sfoga alternativamente addosso a Marco oppure

dentro al suo culo, facendolo poi colare sul lenzuolo.

Il venerdi’ Marco, prima di rientrare, va al supermercato a fare provviste per

l’intero weekend; il commesso al banco formaggi rimane interdetto vedendolo

prendere un altro trancio di provolone da 1kg e gli chiede se abbia in casa

una colonia di sorci; non sa che ne hanno fatto un grosso consumo durante il

weekend, poi lui ci ha cenato tutte le sere, mentre lei ci ha pranzato tutti i

giorni e ci ha fatto lo spuntino tutte le notti.

Marco rincasa poi in fretta, eccitatissimo dall’idea di trovare Laila che lo

aspetta; ed infatti come apre la porta lei gli e’ subito addosso e lo bacia

sulla bocca aprendogliela poi con la lingua, un bacio di passione da cui si

staccheranno solo dopo almeno cinque minuti; Laila prende in mano le buste

della spesa, mentre Marco si va a rinfrescare e a cambiarsi: “Meno male che

ci hai pensato a ricomprare il formaggio, amore mio; l’ultimo pezzo me lo

sono mangiato a pranzo” “Lo immaginavo topolona che non sei altra; pensa che

quello al banco mi ha chiesto se avevamo una colonia di topi in casa; venerdi’

prossimo cambio supermercato”; lei lo bacia di nuovo e insieme preparano la

tavola per la cena; lui sciacqua l’insalata e la condisce, mentre lei taglia

due fette abbondanti di formaggio dal nuovo trancio e le mette nei piatti.

I due cenano rapidamente seduti di fianco, scambiandosi spesso i bocconi e

continue carezze e baci; non hanno nessuna voglia di vedere la TV, Marco le

propone di rifare il gioco della settimana prima e lei accetta entusiasta; ci

mettono meno di cinque minuti a sdraiarsi sul letto, farsi un sessantanove e

mettersi uno di fronte all’altra con i cazzi dritti; la crema e i massaggi di

Laila hanno fatto qualche effetto e il cazzo di Marco sembra avere maggiore

consistenza rispetto alla settimana prima; anche lui sembra rendersene conto

e tenta deciso il primo attacco, che lei para facilmente centrandolo poi alla

milza; i successivi tre attacchi di Laila lo centrano facilmente allo stomaco

senza che lui riesca ad opporsi; esasperato tenta tre attacchi consecutivi

che lei blocca facilmente, senza pero’ contrattaccare; poi pero’ si produce in

quattro affondi consecutivi portando il punteggio sull’8 a 0; Marco tenta di

nuovo un paio di affondi e Laila chiude l’incontro parandoli entrambi per poi

centrarlo nei successivi contrattacchi; Marco rimane in piedi questa volta, a

massaggiarsi lo stomaco colpito sette volte, la milza due volte ed infine il

fegato una: “Dai amore questa volta sei andato meglio” “Ah si? Mi pare che il

punteggio sia lo stesso pero'” “Vedrai che prima o poi me la renderai molto piu’

dura; ma ora basta parlare, voglio scopare andiamo al bagno; dai che stavolta

non dovremo stare a fare piano per il dolore” “Mmmmmm non vedo l’ora amore mio”;

Laila lo fa eccitare maggiormente andando a prendere il contenitore trasparente

e i due si infilano nel bagno mettendosi nella stessa posizione, con Marco

poggiato sul lavandino e lei dietro; questa volta non ci sono preamboli di sorta

e Laila punta la cappella e lo penetra completamente con un colpo secco.

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” urla Marco per il

piacere, anche se misto a un leggero dolore, e lei comincia a pompargli il suo

enorme bestione dentro al culo: “Adesso non si fa l’amore; tu sei solo il mio

troione da monta” gli sussurra all’orecchio dopo averglielo lubrificato con una

lunga slinguazzata: “Aaaaaaahhhhhh …… siiiiiiiiii ……. uuuuooooohhhhh”

geme e urla lui in continuazione: “Siiiiii sono il tuo troioneeeeeee .. daiii

spaccami in dueeee …… rompimiiiii ….. siiiii mi piaceeeeeeee spingiiiii”,

finche’ dopo qualche minuto un lungo “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh”

indica che lui e’ stato travolto dal primo orgasmo anale e la sborra gli cola

copiosa nel recipiente sistemato nel lavandino; le bordate di Laila sono cosi’

potenti e profonde che Marco e’ travolto da altri due orgasmi nei dieci minuti

seguenti, fino ad arrivare al quarto dopo venticinque minuti di continua e

potentissima trapanata nel suo culo; quando dopo poco Laila sente di essere

al limite gli molla altre quattro pompate fortissime che gli squassano del

tutto l’ano ormai strasfondato e gli fanno colare sperma in continuazione dalla

cappella: “Passami il contenitore” dice Laila con voce strozzata e lui lo fa

prontamente; appena in tempo, Laila mette il contenitore sotto il bordo del

lavandino nel momento stesso in cui nel culo di Marco sembra aprirsi una pompa

a pressione carica di sborra, che cola copiosa fra le fessure e dalle palle di

lei andando a cadere nel contenitore e mischiandosi a quella di lui.

Laila rimane dentro per un minuto buono, riprendendo fiato, poi prende il

contenitore con entrambe le mani e fa un passo indietro stappando il culo di

Marco, da dove subito la sborra esce come un fiume in piena.

Il contenitore e’ molto piu’ pieno delle altre volte, e costringe i due amanti a

fare due volte il brindisi con il loro sperma mischiato: “Ti cola ancora amore

mio” dice Laila chinandosi sulla cappella di Marco per leccare e succhiare il

liquido fino a lasciare la cappella completamente asciutta: “Sono distrutta sai

amore mio? Scopare duro e’ sicuramente piu’ appagante di fare l’amore, ma stanca

da morire; tu come stai?” “Non mi sento piu’ il culo amore mio, me l’hai finito

di spaccare completamente; e non mi sento neanche piu’ una goccia di sperma

nelle palle, me le hai fatte svuotare completamente, e non oso pensare in che

condizioni abbia la prostata” “Beh non vorrai mica finirla qui, sono soltanto

le 22″ “Ma figurati, solo riposiamoci almeno un’oretta, tanto domani che ci

frega, dormiamo quanto ci pare”.

I due si abbracciano stretti ed accendono la TV sintonizzandola su un canale a

pagamento che trasmette un film hard transex, con protagonisti due sessantenni,

un uomo e un trans entrambi superdotati; la trama del film comprende continue

scopate fra i due, che si alternano nei ruoli, invariabili ululati di goduria

del passivo, ed ha un finale strepitoso, con l’arrivo di due quarantenni che

vengono messi a pecorina sul lettone uno di fianco all’altro con l’uomo ed il

trans che li trapanano senza pieta’, facendoli sborrare piu’ volte ed inondandoli

di sperma alla fine.

Ma gia’ prima dei titoli di coda, Marco e Laila si stanno slinguazzando a vicenda

palpandosi su tutto il corpo e soprattutto sul membro dell’altro; stavolte e’

Laila ad essere piu’ veloce e si china sul cazzo di lui, leccando e succhiando

voracemente; dopo dieci minuti ammira il risultato, con il membro che svetta

durissimo e la cappella gocciolante: “Ti e’ cresciuto almeno di un centimetro,

Marco, si vede benissimo; dai fammelo provare, dice sistemandosi sulla poltrona,

con il culo sopra uno dei braccioli invitandolo a incularla stando in piedi;

lui le e’ subito davanti e la impala con un colpo secco: “Ooooooooooooohhhhhh”

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” gli fa eco lei da sotto; dopo

tutte le sborrate che ha fatto, Marco trapana il culo di Laila con bordate

continue e profonde, facendo sbattere le palle sulle chiappe di lei che non

smette un momento di gemere e smaniare dal piacere, strizzandosi le tette e

mettendosi le mani fra i lunghi capelli, e masturbandosi l’enorme bananone

una volta tanto disoccupato; dopo una quarantina di minuti, il cazzo di Marco

esplode un lungo fiotto di sborra calda sul corpo di lei, che avvicina la sua

bocca per bere direttamente alla fonte; dopo che si e’ asciugata il corpo di

tutta la sborra che ha indosso, Laila si alza e lui approfitta del fatto che

la grossa banana e’ gia’ un po’ tosta per inginocchiarsi ed imboccarla; quando

dopo un quarto d’ora, l’uccello di lei svetta durissimo e gocciolante, i due

se ne vanno in camera da letto, dove Marco si piazza a pecorina sul bordo

del lettone e lei lo impala da dietro stando in piedi: “Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh

….. Uuuuuuooooooooaaaaaaaahhhhhhhhh” urla lui che non si stancherebbe mai

di sentirsi quel palo nel culo; lei lo fa venire una prima volta in quella

posizione, poi una seconda a missionario ed infine una terza sdraiato a pancia

sotto nella posizione ad elefante, nella quale anche lei gli fa una lunga e

calda flebo di sborra nel culo; poi, come sempre quando dormono insieme, Marco

fa spurgare tutta la sborra dal culo mentre lei continua a menarsi il cazzone;

alla fine sono di nuovo sdraiati di fianco, con lei dietro che tiene il suo

bestione dentro al culo di lui, a russare fragorosamente, per essere pronti

ad un lungo weekend di sesso sfrenato.

Autore Pubblicato il: 24 Ottobre 2019Categorie: Racconti 69, Racconti Cuckold, Racconti Erotici0 Commenti

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