Odiosa pipì scappa sempre quando non è il momento!!!al ritorno dal mio viaggio di nozze siamo atterrati a Roma dopo un volo aereo di 12 ore(in cui non ho fatto pipi perche il wc dell’aereo mi fa soffrire di claustrofobia)dunque abitando a Napoli abbiamo preso l’autostrada ma a metà tratto la macchina MUORE…e che vi devo dire sarà stata l’ansia,la paura di stare su un autostrada di notte in panne o qualsiasi altra cosa ma io non ce la facevo più dovevo fare PIPI allora il mio neo marito posizionò la macchina nella piazzola di sosta e io mi accovacciai dietro lo sportello che avevo prudentemente aperto x evitare che gli altri passanti mi vedessero. quello che non avevo considerato è che stando accovacciata le mie chiappe si vedevano da sotto allo sportello in più eravamo in discesa e la mia pipi (lunghissima )arrivò sui piedi di mio marito!!!!ha ha ha ha ha ora ci penso e rido ma in quel momento dicevo TERRA INGOIAMI!!!!!
Tempo fa mi e capitato che ero fuori casa e mi scappava veramente tanto e l’unico bagno era un bagno pubblico dei più sporchi in assoluto. Stavo per esplodere ma nulla al mondo mi avrebbe fatto entrare in quel bagno. Non sapevo che fare e dato che indossavo la gonna mi misi dietro una macchina divaricai le gambe e me la feci tutta addosso. Mi eccitai un sacco tanto che da quel giorno ogni volta che mi scappa e non sono alla portata di un bagno decente me la faccio addosso
Giorgia5/07/12
Adoro farmela addosso
Soprattutto all’aperto. Quando vado al mare, prima di fare il bagno, vado sempre dietro, in un’area poco visibile e me la faccio sempre addosso. In giardino, sul retro, ovviamente, cerco di mettermi in modo che non mi si veda e mi scateno. In casa lo faccio solo nella doccia, odio lavare per terra.
Tiziana9/10/13
Ieri mi è successo per la prima volta di eccitarmi nel vedere una bella ragazza che si era fatta la pipi addosso….
Stavo sciando quando giunti in fondo alla pista, mi è passata una ragazza tutta agitata, nell’apprendere che si era ‘pisciata’ addosso: si notava xke aveva la tuta rossa e la chiazza davanti e dietro all’altezza del suo sesso!
è stato eccitante, non l’avevo mai provata…
Gaudiogaudino 7/04/13
A me è capitato che mi scappava la pipì da morire e davanti al portone di casa non la facevo piu e mi sono pisciata addosso coi jeans e tutto, mi sono dovuta cambiare tutta…. Avevo 21 anni e mi vergognano ma non sono riuscita a trattenerla.
A me è capitato che a pochi metri dal water me la sono praticamente fatta addosso, mi sono dovuta cambiare tutta…. Avevo 21 anni e mi vergognano ma non sono riuscita a trattenerla.
è successo a mia moglie qualche mese fa, tornavamo da una cena, lei aveva bevuto molto e non era andata a fare pipì prima di uscire dal ristorante, diceva che le girava la testa e non voleva camminare barcollando attraverso il locale. Quando siamo usciti, con l’aria fresca della notte lo stimolo è diventato fortissimo, ma seduta in macchina sembrava riuscisse a trattenerla e non ha voluto farla per la strada. Quando siamo arrivati a casa ed è scesa dalla macchina quasi non riusciva a camminare, ho capito che era al limite ed io ho incominciato a sentirmi eccitato.
Lei ha incominciato a cercare le chiavi di casa nella borsa, ma per l’ agitazione non le trovava, era piegata in due era proprio al limite.
A un certo punto il muscolo ha ceduto, lei ha allargato leggermente le gambe ed ha incominciato ad urinarsi addosso. Non avevo mai visto una donna adulta perdere il controllo in questo modo, la pipì le colava dai collant fin nelle scarpe.
è stato molto eccitante.
Carlo 14/8/2012
Oggi pomeriggio nel tornare a casa mi sono trovata imbottigliata in mezzo al traffico era dall’entrata del supermercato che mi scappava però io non vado nei bagni pubblici e ho deciso di tenerla solo che nel tornare a casa traffico bloccato panico cercavo di scherzare con i miei figli ma niente ogni minuto la sentivo pulsare sempre più fino a quando non ho retto ho alzato la gonna fino alla cinta e ho iniziato a schizzarmi addosso poco per volta quando ho visto i collant inzupparsi ho capito che non avrei retto di più e l’ho fatta tutta che vergogna i miei bimbi che mi prendevano in giro perchè mi ero fatta la pipi addosso volevo sparire
Racconto una cosa terribile ke mi è successa l’anno scorso, allora, ero con la mia famiglia, tra cui anke il marito di mia sorella (ke si erano appena sposati da 1 mese, quindi nn c’era ancora tanta confidenza) ed eravamo in autostrada nei confini della Francia, nn mi sentivo tanto bene e mi scappava la cacca (liquida precisiamo) così ho chiesto a mio padre di fermarsi di corsa in un’auto-gril, ci siamo fermati e sn andata correndo (tenendo le chiappe ben strette) in bagno, ma appena ho chiuso la porta della toilette me la sn fatta addosso!!!! mi facievo schifo da sola, nn sapevo + ke fare, x fortuna è arrivata poi mia madre e mi ha portato dei vestiti hahahah ke skifo, ke vergona poi davanti a tti hahahahah mio dio
Dopo di aver visto proprio questa settimana a una signora farsi la pipi addosso in pullman mi e’ tornato in mente un episodio che la mia memoria cercava di nascondere da un pezzo. Ero in giro per Milano con il mio neo-ragazzo, passeggiata romantica da fidanzatini adolescenti. Bacino qui bacetto là e alla fine non so com’èsuccesso ma avevo le mutande bagnate e non ero riuscita a tenerla. Mi sono fatta pipì addosso in mezzo alla strada, ho dovuto mandare quel povero cristo del mio ragazzo a comprare un paio di jeans. Inutile dire che non è più il mio ragazzo da un bel pezzo!!!
E’ sicuramente vero che le ragazze a bordo portano fortuna, visto che con loro a bordo non abbiamo mai fatto cappotti, mentre alcune volte se non vengono ti “gufano” ed il cappotto è assicurato.
Siccome io ed i miei amici di pesca utilizzimao barche di 4-5 m aperte e senza wc a bordo più di una volta questo è diventato un problema per la compagnia femminile.
Siccome con 40 o 25 cavalli i tempi per andare 2-3 miglia fuori non sono mai ridottissimi,e a bordo si beve sempre qualcosina, soprattutto l’immancabile birra nei raid serali…ecco che dopo 1 max 2 ore a bordo a qualcuno scapperà sicuramente la fatdica pipì.
Sappiamo bene che per noi maschietti non è un problema, ma per le “femminucce” a quanto pare svuotare la vescica dalla baece non è una cosa tanto abituale e agevole, soprattuto se inesperte di navigazione…
Per urgenza pipì di 1 o più ragazze più di una volta siamo dovuti rientrare in anticipo e rinunciare a fruttuose pescate.
Infatti a inizio estate quando l’acqua è più freddina e non ci si può fare un bagno “tattico”, oppure la sera o quando fà un pò freschetto e le ragazze non se la sentono di entrare in acqua per il loro “bisognino”, sorge il problema.
Una volta abbiamo dovuto abbondanare un bel branco di occhiate extra large per tornare in banchina, perchè 2 ragazze avevano bisogno della “toilette” e non ne volevano sapere di “arrangiarsi” sulla barca. Una mattina siamo rientrati e riusciti per lo stesso motivo e non avendo il gps abbiamo perso il posto “magico” sulla secca. Altre volte il rientro serale è stato anticipato per lo stesso motivo.
Un’altra volta un’amica, comunque veterana di navigazione, non poteva fare pipì dalla barca perchè c’erano troppe altre imbarcazioni nei dintorni (petroliere di domenica mattina a giugno), quindi per trovare un zona di mare con più “privacy” per le sue esigenze abbiamo perso il branco di palamite….
A dire il vero solo una volta ero con 2 amiche, di cui una esperta di barca, a pescare a bolentino, e quando dovevano “andare in bagno” sono riuscite ad arrangiarsi senza farmi abbandonare la secca e tornare indietro..La più esperta si è sapientemente seduta sul bordo esterno, utilizzando direttmante il mare, mentre l’altra più impacciata ha optato per utilizzare un ex secchiello da pastura e poi svuotarlo in mare…
Però qundo capita che ci sia più di un ragazzo a bordo (quasi sempre) le nostre amiche diventano più timide e non ne vogliono aper di “soluzioni pratiche”, così prima o poi il rientro è garantito..
Vorrei sapere se utilizzatori di analoghe imbarcazioni hanno torvato lo stesso problema durnte uscite in barca (non solo a pesca) in compagnia femminile, e se esiste un rimedio economico che non sia l’installazione di un wc a bordo, visto che poi su una barchetta come le nostre non ci sarebbe comunque abbastnza “privacy”.
Visto che alcune donne intervengono su questo topic, mi sarebbe utile avere qualche consiglio da loro, che magari hanno già vissuto l’esperienza, su come trovare una soluzione al problema “toilette” per le compagne a bordo, peraltro divertenti, portafortuna e ottime preparatrici di borse frigo con il pasto, se non fosse per questo inconveniente..
Saluti a tutti
Allunga
La presenza delle rgazze a bordo è sempre stata di buon auspicio: allegria e fortuna sono garantite.(magari un topless è sempre gradito in una calda giornata di sole)
Anche sul nostro barchino si è presentato sin dalla prima volta il problemino della mancanza di una “toilette” per le signore a bordo.
Fortunamente abbiamo sempre risolto il problemino “fisiologico” senza dover rientrare o interrompere la pescata.
Abbiamo usato 2 soluzioni molto efficienti:
La prima è il classico secchio “tuttofare”, abaastanza ampio e robusto da permettere alla ragazza che ha bisogno della “toilette” di sedercisi sopra comodamente tipo wc, senza rischio di inconvenienti.
Un’altra soluzione è nata quasi per scherzo e si è rivelata molto efficace e rapida, e soprattutto molto gradita dalle ragazze.
Prima del motore fuoribordo c’è (su quasi tutte le barchette in resina) una sorta di vasca dove passano i braccetti del motore che raccoglie sempre un pò d’acqua sporca..
Sul barchino questa vasca si trova attaccata al comodo sedile posteriore ed è anche ababstanza coperta dalla postazione di guida.
La ragazza che deve “andare al bagno” semplciemente si siede sul comodo bordo di questa “vasca mtotori” come se fosse un vero e propio wc e fa la pipì in tutta comodità come se fosse in un bagno vero. Ci sono alcuni fattori che sono stati molto graditi dalle ragazze: il confort e la facilità con cui ci si siede sulla “postazione” senza alcun rischio di sporcarsi con qualche “schizzeto”, il fatto che la consolle di guida offre già una buona schermatura che con l’aggiunta di un asciugamano sorretto dall’amica o da uno di noi garantisce una perfetta privacy..Inoltre la vicinanza del motore nasconde ogni eventuale rumore della “pipì”, che già di per sè avviene in modo abbastnaza silenzioso perchè normalmente questa tocca prima la parete di resina dell’acqua sul fondo.
Una volta fatto, basta buttare una o due secchiate d’acqua per smaltire tutta quella raccolta nella piccola vasca attraverso gli appositi fori.
IL sistema ha riscosso talmente successo che quasi ogni volta che sale a bordo una ragazza nuova, la moglie del mio amico le indica il vano adiacente il motore come la “toilette” di bordo..
L’unico particolare da ricordare ogni tanto alle ragazze è di buttare il fazzolettino nel cestino e non nella “toilette di bordo”
Cero questo è proprio un argomento buffo, ma divertente per un forum sulla pesca…
ezzio
E’ un po’ che seguo questo forum, che ho scoperto casualmente su internet cercando informazioni sulla pesca a bolentino che pratico saltuariamente.
Sono un signora sposata e non più giovanissima, ma mi ritengo molto sportiva e sono una profonda amante del mare. La mia passione maggiore è infatti il diving, ovviamente dopo famiglia e marito.
Mi ha incuriosito una parte del forum dedicata a noi donne in mare, tuttora ancora poco considerate.
Scrivo per la prima volta proprio su questo argomento abbastanza banale, perchè vedo che è quello più recente nella sezione dedicata alle donne in barca, e poi l’ho trovato anche divertente e buffo.
Permane a mio avviso sempre una visione un po’ maschilista sulla donna in barca: come ripiego, portafortuna e comunque spesso di peso; magari solo perchè non è abbastanza disinibita nell’adattarsi alle sue necessità fisiologiche.
Personalmente io appartengo ad una categoria di donne che in quanto ad esperienza marina, non propriamente di pesca, non è sicuramente seconda a molti uomini.
Conosco anche donne che sono ottime pescatrici, addirittura tonni e Ricciole a traina, e anche in apnea; di certo non diventa per loro un problema una banale pipì in mezzo al mare.
Io, come ormai anche mia figlia da alcuni anni, giro da più di dieci anni su barchette medio piccole , come boston e gommoni.
In famiglia abbiamo avuto sia gommoni che scafi in resina, sempre sufficientemente piccoli da non essere dotati di bagno.
Per me,e per mia figlia, se scappava una pipì quando non si può fare il bagno, ciò non è mai stato un problema, e tanto meno abbiamo pensato a fare rientro in porto per una semplicissima pipì.
Sia sugli scafi in resina che sui gommoni ce la siamo sempre cavata egregiamente. Normalmente e in modo molto discreto “andiamo in bagno” facendo sporgere i nostri “sederini” da un lato della barca. In situazioni di emergenza, con mare mosso o troppi occhi indiscreti nelle vicinanze su altre barche, qualche volta abbiamo usato il secchiello a bordo, me è stato abbastanza raro.
Questo per farvi capire che non tutte le ragazze in barca sono imbranate o impacciate, o comunque sanno adattarsi con più difficoltà dei ragazzi.
Per me e mia figlia un banale bisognino non è mai stato un problema ne è qualcosa di cui vergognarsi, sia in presenza solo di mio marito e mio figlio minore,
che anche con altri amici o parenti di ambo i sessi.
Anzi devo dire che in qualche occasione ho fatto da insegnante ad amiche, sorella, cognate e nipoti su come arrangiarsi quando scappava la pipì in barca.
Il fatto di aver partecipato a tante uscite anche da sola con altra gente, sopratutto per il diving con potenti gommoni, mi ha reso molto disinibita e pratica sotto questo aspetto.
Anzi, devo dire che sulla barca di un amico che possiede un bel boston sui 6 metri, completamente aperto ma dotato di un wc chimico a bordo mi sono trovata più a disagio.
Infatti il doversi sedere e in qualche modo abbassarsi il costume in mezzo ad una barca, come è posizionato il wc chimico all’ interno di una panchetta, mi faceva sentire molto più a disagio che sul bordo.
In effetti sei comunque al centro dell’attenzione, perchè tutti vedono cosa stai facendo, la posizione non è defilata,e anche se qualcuno ti copre con un asciugamano la privacy non è certo la migliore.
Ritengo che chiunque utilizzi diffusissime imbarcazioni di piccola dimensione, quindi senza toilette a bordo, sia o debba essere abbastanza non impacciato da sapere risolvere le sue più banali impellenze fisiche con disinvoltura e senza essere d’impaccio agli altri, come succederebbe chiedendo se si può tornare in porto solo perchè ti scappa la pipì.
Oltretutto non mi sembra che i semplici posti barca su fiumi o porticcioli di pescatori, ove perlopiù si tengono le piccole imbarcazioni, siano spesso dotati di un bagno.
Per finire, la storia di Ezio di usare il gavoncino aperto prima del motore per fare pipì mi sembra un po’ strana.
Sono stata migliaia di volte in barca, e pur potendo essere fisicamente possibile utilizzarlo per un bisognino, non mi è mai venuto in mente di farla proprio lì, ne ho mai visto altre amiche farlo. Mi sembra almeno un po’ strano, anche se potrebbe essere possibile e magari pure comodo, è per lo meno inconsueto.
Tutto questo l’ho detto per ribadire che ormai va rimossa l’immagine della ragazza impacciata e inesperta o comunque “rompipalle” in mare. Io non mi sento per niente inferiore ai maschietti e sono anche capace a pescare, anche se preferisco il silenzio e il relax del bolentino alla traina dove il motore è sempre acceso.
Ho visto molte donne brave ed esperte in mare, quindi direi che è l’ora di rivedere antiche e maschiliste posizioni.
Scusate lo sfogo, e mi raccomando alle altre ragazze: non fate tornare indietro la barca o interrompere la pesca solo perché vi scappa una banale pipì, arrangiatevi e svegliatevi!
emma
Finalmente un paio di giorni di vacanza. e prima di partire con gli amici dovevo andare in val d’Aosta il fine settimana con i miei genitori per sistemare un po’ la casa e portare un po’ di spesa in attesa dell’arrivo dei nonni in settimana. insomma non esattamente il tipo di vacanza che volevo ma almeno basta libri e lavoro!!
Alla fine è andata meglio del previsto che i miei genitori all’ultimo hanno dovuto rinunciare per un impegno così sono andata da sola.
Finalmente partenza. già mi immaginavo qualche bella situazione che avrei potuto provare e durante il viaggio ero già eccitata all’idea di dar sfogo alla voglia di fare pipì all’aperto nei boschi della montagna!!
La mattina prima di partire non avevo fatto pipì e dopo la colazione appena entrata in autostrada la vescica iniziava già a farsi sentire.
Dopo poco non ce la facevo più a trattenerla così trovata una piazzola a bordo dell’autostrada mi sono accostata e subito l’eccitazione ha preso il sopravvento. mi sono accovacciata dietro alla macchina , ho sollevato la minigonna , allargato le gambe e via finalmente libera mi sono lasciata andare in una bellissima pisciata nelle mutandine. La pipì ha iniziato ad uscire come un fiume e presto dopo aver bagnato le mutandine e le mie cosce il getto ha iniziato a passare attraverso le mutandine formando una pozza tra le mie gambe. Finito ho atteso un attimo che sgocciolasse per bene e in preda all’eccitazione mi sono massaggiata in mezzo alle gambe. poi mi sono sfilata le mutandine ancora zuppe e ho iniziato a sfregarmele sulla patata fino a godere. è stato davvero bellissimo , ottimo inizio di giornata ma il meglio doveva ancora venire!! ho lasciato li le mutandine zuppe per terra , sono risalita in macchina e via.
Durante il viaggio ero ancora super eccitata e pensando alla reazione di chi avrebbe trovato quelle mutandine mi inumidita di nuovo!!
Tra un pensiero e l’altro è arrivata l’ora di pranzo e così anche se ormai ero quasi arrivata ho deciso di fermarmi ad un autogrill. Finito di mangiare la vescica era di nuovo piena e questa volta ho deciso di farla in autogrill. I bagni delle donne erano pieni e la voglia di farla all’aperto tanta quindi sono uscita , sono andata alla macchina che avevo parcheggiato in una zona abbastanza isolata dietro all’autogrill, ho guardato che non passasse nessuno anche se devo ammettere che l’idea che qualcuno poteva passare e vedermi mi eccitava ancora di più , aperto la portiera , mi sono appoggiata col culetto al sedile , ho sollevato la gonna e allargato le gambe e li con la fichetta in bella mostra ho iniziato a fare pipì. anche questa volta il getto era forte e anche lungo, ero super eccitata e sembrava non finire mai quando all’improvviso ho sentito il rumore di un’auto, non ho nemmeno fatto in tempo a pensare a cosa fare che la macchina è passata proprio davanti a me con sopra 2 uomini credo di mezz’età che subito si sono accorti di me che ero li appoggiata al sedile patata al vento a fare pipì. In quel momento mi sentivo imbarazzata e la vergogna aumentava. l’auto ha rallentato per godersi meglio la scena e si è quasi fermata , finalmente la pipì era finita e i 2 dell’auto hanno suonato un paio di volte il clacson e sono ripartiti, la vergogna e l’imbarazzo ora avevano fatto posto all’eccitazione , ho atteso qualche secondo che finissero di sgocciolare le ultime gocce , sono risalita in auto , ho chiuso la portiera ed eccitata più che mai sono ripartita anch’io. arrivata a casa mi sono masturbata come una pazza ripensando all’accaduto. è stato un viaggio stupendo!!
silviapee 4/8/2014
Vi racconto cosa ho visto ieri sera in disco: son andata a ballare in una nota disco di Legnago, con 2 mie amiche.
Dopo un po’ che si gira e si balla ci sta che si prende qualcosa da bere, poi, soprattutto a noi ragazze vien spesso da andare in bagno, e i bagni delle ragazze sopra nella sala tecno eran o solo 2, e quindi cera un po’ di fila.
Giunte li io e la mia amica ci siam messe ad aspettar la fila, davanti a noi c’eran altre 6 ragazze , e proprio davanti a me, cera una ragazzina che avrà avuto all’incirca 17/18 anni non di più, anche molto carina, magra, non tanto alta, bionda capelli lisci, occhi azzurri, vestita in modo sportivo diciamo, aveva una maglietta senza maniche, e una minigonna in geans, calzini di lana grossi alle caviglie e delle etnies nere.
Non ho potuto non notarla, perchè era davvero in fase di disperazione, gli scappava davvero molto la pipì:
La mia amica continuava a blaterarmi in un orecchio, io invece fissavo questa tipo, che se ne stava piegata con le mani appoggiate alle ginocchia, e di tanto intanto si tirava su e muoveva i piedi tipo sbattendoli..chiese pure se qualcuna riusciva a farla passare, dicendo che le scappava, ma a quel che pareva nessuno era disposta a cedere il posto, e quelle che erano dentro ci mettevan un bel po’ di tempo..
La poverina si dondolava scalpitava in modo sempre più frenetico e nervoso, di tanto in tanto tenendosi la patata, ho pensato che fosse davvero al limite.
Uscirono 2 tipe dai relativi bagni e ne entrarono altre 2, così la fila si cominciava a ridurre, al che sempre molto sofferente si sposto davanti alla porta di uno dei bagni, appoggiandosi al muro con una mano fra le gambe che teneva incrociate, notai che cominciava a tremare e a lamentarsi…
Ad un certo punto fece un passo indietro , si mise la mano sotto la gonna e se ne rimase piegata in mobile, capii che si era spostata il perizoma o le mutandine, rumoreggiavano sul pavimento alcuni schizzi della sua pipì, al che mi misi di fianco a lei per coprirla, e notai che mi sussurrò, ” non ce la faccio più ” con l’altra mano si teneva spostata la gonna da dietro, si stava sforzando di trattenerla , ma schizzetti e goccioline cadevano sul pavimento..
Pochi secondi dopo usci una ragazza, e lei subito si precipitò dentro: io mi misi davanti alla porta, anche io pronta ad entrare, e con l’orecchio potevo ascoltare la pipì che scrosciava dentro alla turca, ne fece veramente molta, poverina.
Però la scena è stata al quanto eccitante :-)
gloria81 3/3/2013,
Giovedì mi è capitata una disavventura finita in modo tragicomico.
Sono andata a lavoro,io lavoro in uno studio giornalistico,avevo fatto pipì al mattino verso le 8,00,arrivo in studio alle 9 meno un quarto avevo trovato un traffico incredibile.
Mia sorella doveva sostenere l’esame di maturità alle 15,00 così alle 14,40 stacco dal lavoro(x tutto questo tempo non sento la necessità di andare in bagno) arrivo a scuola di mia sorella con la vescica pienissima ma cerco di non pensarci e stringo più che posso…iniziano a fare domande amia sorella alle 15,10…io sto morendo perchè da un lato non posso alzarmi e correre in bagno davanti a tutti parenti e amici e mentre mia sorella svolge l’esame di maturità…mezz’ora dopo mia sorella termina l’esame mi alzo dalla sedia ma sento che la pressione della mia vescica è diventata insostenibile… corro come una pazza x i bagni della scuola ma uno è rotto e x glia altri c’è una fila incredibile…con le lacrime agli occhi torno dai parenti e mia sorella mi chiede se c’è qualcosa che non va io le rispondo che ho la vescica piena da stamattina e che non ce la faccio + e lei propone di andare in un bar lì di fronte…arriviamo,il tempo di chiedere dove fosse il bagno e me la sono fatta addosso davanti alla barista che osservava stupefatta io che mi liberavo finalmente la vescica con un getto impressionante e la faccia da ebete…meno male che ha visto solo mia sorella la scena!
Io quest’estate sono andata in centro per la “notte bianca” con un mio amico… Probabilmente io gli piaccio, ma per me è solo una persona molto cara con cui trascorrere del tempo e divertirmi. Infatti il nostro è un rapporto spensierato, e lui mi fa morire dal ridere.
Però ecco, lui non è il tipo che parla volentieri di cose intime..
Insomma ci vediamo verso le 8, prendiamo di corsa un autobus e raggiungiamo il centro.
Visto che non avevamo mangiato, ci prendiamo un trancio di pizza da asporto e un bicchiere di birra.
Devo dire che, forse causa i pantaloni corti e il freddo della serata, già dopo un’ora sentivo un certo bisogno… Però immaginavo che, girando per musei (aperti appunto per la notte bianca) avrei trovato un bagno!
Iniziamo a girare, vediamo alcune opere esposte all’esterno dei vari musei e per strada… Però niente bagni all’orizzonte.
Incontriamo poi 2 nostre amiche, che si uniscono al giro. Si chiacchiera e si passeggia e viene mezzanotte. A quel punto in piazza a vedere i fuochi d’artificio (e a quel punto il bisogno cominciava a non permettermi di pensare ad altro…)…
Insomma, il mio amico propone di entrare in un bar, e io sono del tutto d’accordo, perché così potrò fiondarmi in bagno.
Le 2 amiche però dicono che devono andarsene (era già l’una passata) e così rimango di nuovo da sola con il mio amico. A quel punto sentivo già le pulsazioni, così gli dico “mi scappa la pipì da morire”;.
Lui un po’ imbarazzato mi dice “anche a me”;.
Ma poi, con mio grande stupore, cambia discorso e si comporta come se nulla fosse. Tra l’altro comincia a scherzare come sempre e io fatico ancora di più a ridere e trattenere…
Nel frattempo torniamo verso l’autobus, l’ultimo della sera.
A quel punto capisco che non sarei mai arrivata a casa in tempo, così appena vedo una fermata in una via un po’ deserta, trascino giù il mio amico incredulo e comincio a slacciarmi i jeans. Poi però vedo un barbone che mi fissa e allora mi riallaccio velocemente, dico al mio amico di non far partire il bus e cerco di raggiungere un piccolo bosco distante 50 metri circa. Manco a metà strada sento “Laura Laura! sbrigati che parte!” così mi giro per tornare indietro determinata a provare alla stazione successiva. A qualche metro dal mio amico che mi aspettava sulla porta del bus però mi è letteralmente scappata la pipì! Ho bagnato un po’ i pantaloni, poi ho cercato di cercare di limitare i danni abbassandomi tutto al momento (anche se avevo paura mi potesse vedere la patatina, ma era scuro dai). Non vi dico che imbarazzo quando l’autista non mi ha fatto risalire per via dei pantaloni ed ho dovuto convincere il mio amico ad accompagnarmi a piedi.
Laura
Stavo con il mio ragazzo, che mi era venuto a prendere all’ uscita di scuola, e potevamo stare insieme solo per due ore ” dato che mio padre non voleva che nemmeno lo frequentassi”…
Avevamo deciso di andarci a sdraiare ad un prato per stare un pochino da soli…
ad un certo momento mi viene lo stimolo di fare la pipi, e credo che la vescica era già al limite, essendo che la dovevo fare dalla sera avanti, ma mi era passato lo stimolo, che poi non la feci… al mio ragazzo gli dissi che dovevo farla ” e lui intelligente, mi propose di andarla a fare dietro ad un albero, non ricordandosi che sono una ragazza, e non pensando nemmeno che c’ erano una marea di persone….”
dopo la sua idea “idiota” decisi di tenerla tanto ce la potevo fare…” infondo mancava solo un’ ora e mezza prima che mi riportava a casa… cercavo di tirare la corda solo perchè sapevo che poi lo avrei rivisto dopo 5 giorni…”
Arrivata l’orario di riavviarsi a casa ” calcolando che per fare il tragitto fino a casa mia ci voleva mezz’ ora” credevo di stare a scoppiare.. avevo una pancia gonfia manco fossi stata incinta di 2 gemelli al nono mese…:)
Riuscii ad arrivare davanti al mio cancello, a forza di muovermi e lamentarmi… non feci in tempo a tirare fuori una gamba dalla portiera che comincio a fare pipi a non fermarmi… provavo a bloccarla, ma ormai era talmente impossibile, che mi misi in piedi davanti alla portiera e mi lascia andare fino alla fine… il mio ragazzo che mi guardava e non sapeva che fare e io che ero diventata viola e in più ero tutta bagnata…
Paola
Ho 25 ed è successo pure a me, che vergogna.
Pomeriggio di shopping con amiche, ad un certo punto mi viene un leggero stimolo ma lo ignoro, dopo circa un paio d’ore ci salutiamo e parto.
Prima di tornare a casa mi fermo al super, arrivo a destinazione e penso “prima faccio spesa e poi vado in bagno tanto faccio alla svelta” allora entro ed inizio a prendere le varie cose, più o mena a meta lista (della spesa) lo stimolo si fa più pressante ma stringo i denti e e vado avanti.
Arrivo dalle casse è neanche a farlo apposta sono tutte occupate e con una discreta fila allora rassegnata e un po’ disperata mi metto in coda.
Lo stimolo si fa sempre più forte ad un certo punto pensavo di non riuscire più a trattenerla, iniziava a scendere anche qualche goccia ma alla fine riesco a riprendere il controllo.
Pago imbusto e mi dirigono a passo svelto verso la toilette, almeno quelle erano deserte!!!
Mi sbottono i Jeans tiro giù la zip mi sto per calare i pantaloni quando sento le mutandine tutte calde e bagnate cerco di trattenerla fino a farmi venire le lacrime agli occhi ma niente, sento gli slip sempre più bagnati poi anche qualcosa di caldo scendere sulle gambe.
Per fortuna avevo in borsa una gonna presa per mia nipote (era in borsa perché avrei fatto un salto da lei prima di tornare a casa e dato che ho una borsa enorme lo messa li), l’unico problema e che la mia “nipotina” ha 18 anni e non certo la mia taglia, alla fine esco con una gonna mostruosamente corta che forse metteva in mostra certe cose che era meglio evitare pero meglio andare cosi che con i pantaloni bagnati di pipi
A 17 di anni, dopo la cena di fine anno con i compagni di liceo (ero un pò brilla), il padre di una delle mie compagne che ci stava accompagnando a casa, ha avuto la brillantissima idea di proporre un salto in discoteca e siccome io non potevo, praticamente mi ha lasciata a circa un km da casa e quindi mi son fatta il restante tragitto cercando di mantenere una postura eretta e non dare a vedere che ero un pò allegrotta, casomai qualcuno si fermasse ed io ne rimediassi una pessima figura. Succede che inizia a scapparmi una pp di dimensioni apocalittiche, e mi rendo conto che fino a casa non ci arrivo, se poi me la facessi addosso sarebbe un disastro, mi giocherei le prossime uscite serali visto che mia madre era molto rigida e non era troppo d’accordo anche x la mia uscita serale.
Strada deserta…
Mi guardo attorno…
In un barlume di lucidità mi è venuta un idea fulminante: approfittando del soprabito ampissimo che indossavo, mi son piazzata in mezzo alla strada sul primo tombino forato coprendomi accuratamente ed ho fatto la mia pp con enorme sollievo.
Al sopraggiungere di un auto, mi son rialzata di scatto ed ho proseguito correndo verso casa.
Giunta all’appartamento, entro con le scarpe in mano…al buio, xk era tardi….
Faccio x indirizzarmi verso la mia camera e…zot! Si accende la luce all’improvviso, e mi trovo davanti mia madre in camicia da notte e vestaglia che regge l’orologio da parete indicandomi l’ora.
Mi son spaventata e….plink…plink…plink….la pp residua ha iniziato a scendere sul pavimento….avevo perso le mutande x strada e non me ne sono accorta!
Ciao! Mi chiamo Selene e a sentire raccontare le vostre figure ho deciso di scrivere le mie, penso proprio che riderete perché sono davvero sfortunatissima
Non so quante volte mi sia successo di farmi la pipì addosso, sinceramente non ricordo nessun episodio, ma invece di farmi la cacca addosso mi è successo ben tre volte (da quanto non sono più piccola).
La prima volta ero in terza media. Ci sarebbe stato un compito di matematica di preparazione per l’esame, adesso mi sembra una cosa stupida ma lì per lì ero così tesa che per un paio di giorni non sono riuscita ad andare in bagno se non per fare la pipì. Il giorno del compito, mentre ripassavo sull’autobus, ho sentito un vago stimolo, ma non ci ho fatto caso. Poi sono entrata in classe, abbiamo avuto un ora di non mi ricordo che materia e poi abbiamo fatto il compito per due ore, saltando l’intervallo. Sono riuscita a fare più di quanto credessi e ho consegnato perché speravo di poter andare in bagno (lo stimolo era diventato quasi insopportabile). In realtà è arrivata la preside che era furiosa perché aveva saputo che era stato un ragazzo di classe nostra a rompere una finestra (me lo ricordo ancora!) così dopo è entrata un’altra prof e non sono potuta andare in bagno.
Ad un certo punto della lezione lo stimolo era arrivato al culmine, e io ho chiesto di andare in bagno. La prof ha accettato, ma alzandomi ho sentito uscirne un po” preoccupatissima sono corsa fuori dalla classe, appena in tempo perché proprio fuori dalla porta me la sono completamente fatta addosso. Ero terrorizzata che qualcuno mi vedesse, avevo quattordici anni e da almeno 8 non mi facevo più la cacca addosso’ sono semplicemente andata via da scuola, lasciando lì tutta la roba. Una mia amica di pomeriggio mi ha chiamata e le ho detto che mi ero sentita male, mi ha riportato lo zaino e una volta a casa mia le ho raccontato cosa realmente era successo (abbiamo riso per mezz’ora).
La seconda volta è andata così. Per tre giorni sono stata così occupata per il mio lavoro estivo che sono tornata a casa a malapena e ho solo dormito e fatto la pipì.
Il quarto giorno mi sono svegliata e mi scappava fortissimo la cacca, addirittura mi sono svegliata perché stavo per farmela addosso, così sono corsa in bagno ma c’era mio fratello. Allora sono andata a fare colazione, mi sono messa a parlare con i miei e mi sono dimenticata di andare al bagno anche perché non sentivo più lo stimolo. Ho preso il treno e sono arrivata al lavoro.
Ho lavorato fino alle quattro di pomeriggio, e appena sono uscita ho sentito un forte bisogno di andare in bagno. Sul treno non volevo farla perché mi faceva schifo, i bagni sono una cosa tremenda, così ho cercato di tenerla. Ero seduta nel mio scompartimento e mi concentravo tantissimo per paura di farmela addosso, era imbarazzante pensarci ma potevo concentrarmi solo su quello altrimenti sentivo che me la sarei fatta addosso. Non mi sono rilassata un attimo perché ero davvero tesa, non volevo certo farmi la cacca addosso! Avevo i jeans a vita bassa e ad un certo punto (ero da sola nello scompartimento) ho davvero avuto paura. Mi vergogno a raccontarlo ma mi tenevo pure una mano sul sedere’ avevo 16 anni e sapendo com’era stata la prima volta ero terrorizzata. Quando dovevo scendere dal treno ho preso la mia borsa e camminavo in modo strano e molto a fatica per arrivare a casa, visto che mi scappava tremendamente.
Una volta tornata a casa stavo per fiondarmi in bagno perché dovevo stringere i pugni e fare un sacco di smorfie per riuscire a non cacarmi addosso, ma mia madre mi ha detto di andare a fare la spesa subito, visto che l’alimentari più vicino (a due fermate di autobus) stava per chiudere (quanti accidenti le ho mandato! Però mia madre è una che se le dici di no ti fa una testa così, perciò pensai di potercela fare e uscii).
Così sono uscita a malapena, sempre con la vergogna nella testa per la troppa paura di non farcela e ho preso l’autobus. Sul bus mi sentivo malissimo perché ogni secondo mi sembrava di stare che stesse per uscire, poi in realtà ce l’ho fatta ad arrivare all’alimentari e fare la spesa, anche se è stata durissima trattenerla e credo tutti si siano accorti che c’era qualcosa che non andava.
Poi sono risalita sull’autobus e ho sentito che per un attimo dovevo concentrarmi tantissimo perché lo stimolo era arrivato al culmine, non volevo, con tutte le mie forze l’ho trattenuta, mi sono sforzata tantissimo, ma una signora è venuta a sbattermi addosso (accidenti a lei e al paesino di montagna con la strada piena di curve dove abito) e per un attimo solo mi sono distratta.
Quell’attimo è stato fatale. Ho sentito che non avrei retto un minuto di più, mi sono letteralmente cacata addosso.
è uscita tutta insieme, non ho potuto controllarla, non era liquida quindi mi ha riempito le mutande e come ho visto dopo allo specchio avevo un grande rigonfiamento nei pantaloni. Non sapevo cosa fare, mi vergognavo da morire, mi sembrava che tutti mi guardassero e avevo paura che si sentisse l’odore. Quando sono tornata a casa mia madre se n’è ovviamente accorta e mi ha rimproverata, io non sapevo che dirle, mi vergognavo davvero tanto ma non ero riuscita a trattenerla, non era colpa mia!
La terza volta mi è accaduto quando avevo appena diciannove anni, ero a sciare con gli amici e il mio ragazzo, e appena dopo aver pranzato a un rifugio sento che devo assolutamente andare in bagno. Purtroppo come potete immaginare c’è una fila assurda, così penso di poterla trattenere un paio d’ore prima di tornare all’albergo, visto che non avevo il mal di pancia classico stile diarrea. Sulla seggiovia, un paio di piste dopo, dico alla mia amica che devo assolutamente fare la cacca, lei ride un sacco ma io comincio a preoccuparmi. Così, mentre scendiamo la pista, io mi tolgo gli sci e mi ‘imbosco’ mentre lei fa la guardia agli sci. Purtroppo mentre camminavo nella neve fresca una gamba mi si infila letteralmente nella neve fino al ginocchio. Improvvisamente sento un gran caldo nelle mutande ma non connetto, mentre mi rialzo noto che non ho più lo stimolo e mi rendo conto di essermi proprio cacata addosso. Torno immediatamente dalla mia amica e le spiego la cosa un po’ imbarazzata, lei come sempre ride e semplicemente raccontiamo al mio ragazzo e a gli altri che mi sono venute le mie cose e torniamo all’albergo’ io pensavo che nessuno se ne fosse accorto anche perché come poi ho visto a casa i danni si erano limitati alle calze e alle mutande, la tuta non era macchiata, ma invece appena il mio ragazzo arriva in camera, ridendo mi dice ‘doveva scapparti proprio tanto, eh?’ o una cosa del genere. Che vergogna!
Selene
Ero in stage con la mia amica quando ad un certo punto eravamo stanche e mentre facevamo i nostri lavoretti che dopo un paio d’ore diventavano una noia mortale beh abbiamo iniziato a fare le sceme sai parla di qua prendi in giro uno e l’altro beh ridevamo come matte e ad un certo punto senza essermene accolta me la sono fatta sotto…e sono subito corsa in bagno davanti alla mia amica e alla titolare…la mia amica quando esco mi fa:ma che ti è successo??e io: me la sono fatta sotto dal ridere!!!
Inutile dire che abbiamo passato il resto delle ore a ridere su sta cosa…anche se avevo le mutande bagnate, per fortuna avevo il salva slip quindi ha attutito un po’ il colpo ma sono rimasta con quelle mutande e quel pantaloncino corto tutto il giorno visto che non potevo andare via…non immagini lo scomodo…ancora adesso dopo 3 anni riparliamo di questa cosa insieme e ci cacciamo a ridere….comunque serve da esperienza…la prossima volta vai in bagno quando ce l’hai!!!!
Bhè, mi è capitato un paio di volte di ritorno dal liceo che mi scappava fortissimo, di non riuscire ad arrivare al bagno totalmente asciutta…
Ma la peggiore in università, l’anno scorso, si era bloccato un ascensore, con me ed una sconosciuta dentro, a me scappava fortissimo, è stata un’agonia tremenda, inoltre era imbarazzante perchè questa sconosciuta era una segretaria, cmq una donna adulta abb freddina.
Dopo tre quarti d’ora, sarà stata la tensione, ma non ho più retto, me la sono fatta addosso, pantaloni, collant e scarpe zeppi. E quella sembrava quasi incazzata (lei!).
Quando (10′ dopo!!!) ci hanno tirate fuori ho cercato di conservare un briciolo di dignità fingendo che non fosse accaduto nulla, e mi sono rifugiata in bagno a cercare di camuffare i danni, perchè non potevo tornare a casa così.
Notte di capodanno 2006, torniamo dal locale e si va a fare colazione al bar di passaggio. A me scappava la pipì ma li il bagno faceva pena e quindi ho deciso di aspettare di arrivare a casa.
Faceva freddissimo, e appena entrata in ascensore per salire a casa…Vuoi lo sbalzo termico, vuoi non so cosa…. Mi è uscita senza che potessi controllarmi. :( Tristezza infinita. :)
Ero al lavoro, tranquilla andava tutto bene e la pipì nn mi scappava, vado a fare la mia pausetta sigaretta e sento k mi scappa la pipì, all’ improvviso e fortissimo, x colpa di una mia infezione me la sono fatta addosso e x fortuna ero sul retro! ho fatto giù un lago… kmq dopo kiamo stando attenta k nessuno mi veda specifico k lavoro in una sala giochi molto frequentata ( i jeans fradici) la mia collega k in tutti i modi cercava di trattenersi dalle risate, ma nn sapendo lei che fare ha chiamato il responsabile ( un ragazzo bellisssimo anche se gay) k ha compreso la situazione e mi ha dato dei pantaloni di ricambio x fortuna.
non sapevo come nascondermi dalla vergogna nn sapevo più che cosa fare, il dramma e che li vanno molti ragazzi della mia età (io ho 18 anni) e i colleghi k ho sn tutti giovani
Me è successo una cosa bruttissima ero con una mia amica a “giocare”di sera… quando a me mi scappa la pìpì da morire e lei mi vede e dice di andare a farla in un vicolo… io la seguo ma non ne posso più arrivo di corsa al vicolo e la faccio…. mi accorgo che avevo tirato giù solo i pantaloni..e le mutande erano bagnatissimeee… sicché finito di farla mi tiro su i pantaloni.. e vado al bar… arrivata al bar sento tutto caldo laggiù dopo un po’ la mia amica dice che dietro ero mezza anche i pantaloni.. sicchè corsi in bagno ma non sapevo che fare… la mia amica mentre fa la pipì io penso intanto i pantaloni si bagnavano sempre di + per colpa delle mutande….. per andare a casa (non l’avevo fatta tutta) mi riscappa.. faccio una corsa a casa.. e la mia mamma era in bagno.. uffa.. grido.. mentre la stavo facendo nei pantaloni..
Ad un concerto..nn volevo perdere il posto in cui ero, ma dopo 3 birre e 1 litro d’acqua perchè faceva caldo, la mia vescica stava per esplodere…ho provato a trattenerla il più a lungo possibile sino quasi a scoppiare, ma alla fine è uscita da sola..era come un fiume in piena.meno male che c’era casino e avevo i pantaloni neri. cmq penso che possa capitare a tutti, però solo in situazioni limite: ti devi accorgere non ne puoi davvero più e in teoria dovresti avere tempo di cercare un bagno nei dintorni. se capita invece che nel giro di 10 minuti da non sentire lo stimolo, te la fai sotto, allora credo che sia un problema medico da non sottovalutare.vedi te se il tuo caso è più vicino al primo o al secondo esempio
Massimo
Stavo tornando da lavoro e mi scappava da matti, non riuscivo a trovare le chiavi del portone perchè erano sotto i libri =.= che vergogna >-< però si, può succedere,soprattutto se, come me, la tenevi dalla mattina alle 8 ed erano le 2 del pomeriggio Vanessa Oggi a lavoro il bagno era tutto lercio, pareva di stare in uno stagno, allora ho cercato di fare la pipì senza toccare nulla... e le mie povere addominali hanno ceduto improvvisamente e ho mancato la mira ho fatto un casino per arrivare alla scrivania ho camminato con il sedere rivolto al muro per non far vedere il casotto... anni fa invece sono andata a fare la pipì nel cuore della notte e non mi sono abbassata i pantaloni nanachan Due o tre anni fa. Ma avevo bevuto... e non poco... e appena sono rientrata in casa, non ce lo fatta piu, e ho fatto la pipi addosso! Ema Un giorno finite le lezioni dell'università stavo tornando a casa...non avevo avvertito il bisogno di farla prima di uscire dall'uni così m sono incamminata.......poi verso casa ho iniziato a sentire lo stimolo ma ho pensato potessi tenerla benissimo....nel frattempo mi era venuto in mente che a casa non avevo nulla x cena,così m sono pure fermata al supermercato........bhe .....arrivata alla cassa non ce la facevo + ma ormai ero lì....e mentre pagavo il cassiere ho tentato l'impossibile ma l'ho fatta....oltre a bagnarmi tutti i pantaloni ho fatto pure un laghetto davanti alla casa.....dopo ciò sono morta dalla vergogna e me ne sono andata a casa a cambiarmi..........alla fine della serata però mi veniva pure da ridere nel ripensarci!! Bella Anni fa, ultimo anno di università Ho avuto un attacco di cistite pazzesco e in pratica dovevo far pipì ogni 5 minuti. Vado in facoltà a studiare per preparare un esame pesantissimo, in biblioteca un amico fa una battuta, io inizio a ridere e me la stavo per fare addosso. Non so con quale forza di volontà ho trattenuto. Poi però sono andata a iscrivermi all'esame, in pratica dovevo segnare il mio nome su un foglio davanti allo studio chiuso del prof. Sto per iscrivermi e mi viene stimolo ma non c'è bagno. Mi siedo per farmelo passare e...splaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaashhhhhhhhhhhhhhh circa due litri di pipì. Mai vergognata tanto. Ammetto che son scappata senza cercar di rimediare, sperando di non incontrare nessuno visto lecondizioni del mio vestito... E due giorni dopo alla sezione di esame... mi son riseduta su quella sedia.... che non so come era ancora bagnata vabbèèèèèèèèèè se non altro l'esame andò bene e nessuno fece caso al fatto che camminavo rasente muro ba Durante le occupazioni a me veniva sempre affidato il servizio di sicurezza notturno. Era una notte normale, quando ad un certo punto, un ombra si muove in un corridoio laterale. erano le 3 di notte e tutti dovevano essere a dormire nell'aula magna. Per ragioni di sicurezza avevamo chiuso tutte le aule e i bagni a chiave. Le chiavi erano in guardiola e solo io avevo quelle per entrare a prendere le altre. Provo a seguire quell'ombra ma, c'erano più scale che salivano e scendevano e l'ombra era scomparsa. pensai ad un abbaglio dovuto alla stanchezza. Poco dopo trovai una ragazza accovacciata in sala mensa... era una delle prime classi che non aveva ai partecipato ad una manifestazione simile. Pensai subito che si sentisse male e mi avvicinai... Mi guardò.... Le chiesi se si sentiva male e se potessi fare qualcosa per lei. mi rispose secca:"Ormai è troppo tardi! non posso più muovermi da qui!!" Non capivo e non riuscivo a vederla bene perchè quella zona era buia!!! Mi sono avvicinato un po' di più ed ho notato che stringeva le gambe e teneva le mani tra le gambe strette stringendo ancora più forte!!! le chiesi di nuovo cosa stava succedendo!!!! lei mi guardò e disse:" I bagni sono tutti chiusi e io me la sto facendo sotto!!!! non riesco più a fare neanche un passo!!!!" le dissi che io potevo aprire i bagni ma lei avrebbe dovuto fare uno sforzo. La sua risposta fu secca: "Non ce la faccio più devo farla adesso!!!!" Vidi nell'ombra un secchio per l'immondizia e le dissi se ce la faceva almeno a farla li dentro. mi rispose di muovermi perchè non sapeva neanche se sarebbe riuscita a spogliarsi!!!! presi il bidone e le diedi una mano ad alzarsi. Nonostante il buio appena tolse le mani notai una macchia più scura sui jeans azzurri. Mi venne duro come un sasso e credo che lei se ne accorse subito visto che indossavo pantaloni della tuta!!!! Fece in tempo solo ad abbassare i jeans e mostrare un paio di mutandine bianche già segnate dalla pipì. Si accovacciò sul bidone mentre già la pipì le colava abbondante dalle mutandine e cadeva rumorosa nel bidone vuoto!!!! Finì di farla e a quel punto si spogliò per togliersi le mutandine ormai fradice. Mi guardo di nuovo prima in basso dove sicuramente aveva notato il rigonfiamento poi negli occhi e disse:"se mi giuri di non dire niente a nessuno ti faccio due regali!" io la guardai stupito! Si avvicinò a me e mi mise in mano le sue mutandine bagnate poi si chinò e mi fece un meraviglioso pompino. onizuka75 Vi racconto un episodio di quando andavo ancora all'università.. Quel giorno ero il terzo nella lista dell'esame orale. Poco prima che quello davanti a me avesse finito, andai in bagno, dato che mi scappava davvero forte...Feci davvero una bella pisciata, anche se l'avevo fatta solo un' oretta prima! Cmq arrivò il mio turno e per la prima mezz'ora tutto ok...Poi con una rapidità estrema la mia vescica cominciò a riempirsi sempre di più...all'inizio non mi preoccupai molto, dato che erano già passati 45 minuti e dunque pensavo che dopo poco avrei finito e mi sarei potuto liberare... :P Invece l'esame andava avanti e a me scappava sempre più forte...Dopo circa 1 oretta dall'inizio dell'esame, stavo veramente scoppiando, tanto che non mi riusciva nemmeno più concentrarmi sulle domande...Furtivamente mi sganciai il bottone dei pantaloni, dato che avevo al felpa che mi copriva, giusto per dare un po' di sollievo alla mia vescica ormai stracolma di pipì..Mi vergognavo a chiedere se potevamo interrompere l'esame per 2 minuti per poter andare al bagno, anche perchè c'erano molte persone nella sala a vedere l'esame...Cercavo di tenere le gambe strette in una morsa per potermi aiutare nel trattenere quella che sarebbe stata un' inondazione.... :huh: Per di più non potevo nemmeno tenere le mani tra le gambe e non potevo fare movimenti troppo strani, perchè mi vergognavo ad ammettere che me la stavo facendo sotto..Dopo 1h e 15m era davvero al limite: la vescica cominciava a pulsare ed era come se avessi un peso enorme in fondo alla mia pancia...Cercavo di stringere il più possibile la gambe, facendo forza per aiutare la mia povera vescica...ormai non riuscivo più a concentrarmi su niente, se non sulla mia impellenza di fare pipì...mi resi conto che non avrei potuto trattenerla ancora per molto...l'ultima domanda fu davvero un calvario: la mia vescica non teneva più e mi sentivo gonfio come un pallone...non mi era mai capitato di stare così male per trattenere la pipì...alla fine mi assegnarono il voto, ma dovevo aspettare 2 minuti dato che il prof. doveva prendere il foglio per farmi firmare...ero lì in piedi in mezzo all' aula, nella classica posizione di una persona che se la sta facendo addosso: col busto semi piegato in avanti e la mani stratte sulle cosce. Sentivo che la pipì stava per uscire perchè non ce la facevo più a far forza con la vescica...stremato, mollai un secondo la presa e sentii delle gocce che uscivano.... :( Fortunatamente, feci in tempo a fare forza sulla vescica con tutta la forza a disposizione nei miei muscoli pelvici e bloccai l'inondazione...Nel frattempo era tornato il prof, ed avevo compilato il modulo...uscii dall'aula, camminando davvero a stento, piegato in avanti come un vecchietto e camminando a gambe strette mi diressi nel bagno del dipartimento..Apri la porta dell'unico bagno e dentro ad aspettare il suo turno c'era una mia compagna di corso... :o: Sentivo che l'ondata di piscia stava per travolgermi: l'avrei fatta nei pantaloni a pochi passi dalla meta....Quando uscì il ragazzo che era dentro il bagno, vinsi la vergogna e chiesi alla mia amica se poteva farmi entrare prima di lei, perchè altrimenti me la sarei fatta addosso...Anche a lei scappava parekkio, però vide dalla mia faccia la sofferenza enorme in cui mi trovavo: la mani strette sopra la vescica e i movimenti continui avanti e indietro, tanto che mi face passare, dicendomi di fare in fretta perchè scappava tanto anche a lei...Feci 2 passi in avanti verso il bagno e sentii che stava uscendo tutta, per cui buttai giù i pantaloni e le mutande senza nemmeno chiudere la porta,e da circa 1 metro di distanza dalla wc, feci partire un fiotto di pipì enorme.(1 secondo di più e me la sarei fatta nelle mutande). Lei da dietro assistè divertita alla scena e mi aiutò a chiudere la porta, dato che non sarei mai riuscivo a bloccare quel getto di urina. :wu ....Quel fiume di pipì pareva non finire mai....era rumorossimo e potentissimo..credo che quel getto sarà durato 1 minuto circa..più un altra 30 di sec con getto più fine e intermittente...Fu davvero un orgasmo quella pisciata, un sollievo davvero infinito, dopo una sofferenza così intensa...Quando uscì dalla porta, guardai la mia amica e la ringraziai, con una punta di imbarazzo per aver cominciato a farla con la porta aperta,con lei alle spalle...lei con un sorriso malizioso, mi disse che, in vita sua, non aveva mai sentito fare una pipì così lunga e rumorosa... Massi F A me è capitato, durante un esame del primo anno, uno dei primi, ero tesissima, ero arrivata in ritardo quindi non avevo avuto tempo di andare in bagno...durava 3 ore, era scritto...ovviamente non si poteva uscire prima di aver consegnato, e comunque mi sarei imbarazzata troppo ad alzarmi davanti a 200 persone e chiedere di andare in bagno... Nella prima ora resistevo bene, a gambe incrociate, riuscivo a concentrarmi sull'esame, a non pensarci. Poi iniziai a sentire lo stimolo molto + forte, temevo di non riuscire ad alzarmi e a correre in bagno alla fine delle 3 ore...mi sbottonai la gonna, cercavo di pensare ad altro, ma niente...continuai a scrivere le risposte, il + veloce possibile, volevo cmq finire l'esame... Però a metà della terza ora stavo per cedere, qualche goccia era già uscita, così son corsa a consegnare quello che avevo fatto, e via ai bagni, correndo come una scema (coi tacchi). Poi si sa, quando mancano pochi metri lo stimolo raddoppia...così ho raggiunto il WC che sapevo di stare x farmela addosso, quindi ho alzato la gonna e mi sono seduta con calze e mutandine ancora su e l'ho fatta :| (poi le ho buttate) Sabry! Un paio di mesi fa ho sostenuto un esame scritto all' università. Sono arrivata in aula con un po' di ritardo e già stavano distribuendo le tracce e facendo l'appello. L'assistente ha spiegato in breve la traccia ed ha detto "Se qualcuno deve uscire lo faccia ora perché poi dopo non e' più possibile". Qualcuno lo ha fatto. Io sono rimasta seduta. Non l'avessi mai fatto! Dopo una mezz'oretta mi sono accorta di dover fare pipì. Mi sono detta "Dai Marilena, non e' così urgente poi.". Ma ca ... mi sbagliavo di grosso. Col passare del tempo la vescica mi si riempiva sempre di più. Dopo un'ora stavo letteralmente per scoppiare. Non riuscivo neanche a concentrarmi sull'esame. Mi sono alzata ed ho chiesto di uscire. Sapevo che non mi avrebbero dato il permesso ma ho deciso di tentare lo stesso. Mi sono sentita rispondere "Signorina, non si può.". Ho cercato di protestare ma non e' c'e' stato verso di convincerlo "Se do il permesso a lei, devo darlo a tutti". Che str!! Neanche i miei jeans di pelle aderenti lo hanno convinto. Magari e' pure gay! (Senza offesa per i gay, si intende!!) Me ne sono tornata a posto con la coda tra le gambe. Ho cercato di non pensarci ed ho accavallato le gambe. Niente da fare. Primo schizzo. Secondo schizzo. Ma sono riuscita a riprendere il controllo. La terza volta e' stata quella fatale. Me la sono fatta completamente addosso come una neonata! Volevo sprofondare! Sotto la mia sedia c'era una pozzanghera che sembrava un lago! Ho passato il resto del tempo con la testa tra le mani e a scribacchiare cose senza senso sul foglio. Quando ho consegnato l'assistente mi ha detto "Signorina, mi dispiace. E' la prima volta che succede una cosa del genere. Se vuole la riaccompagno a casa". Quel maledetto guardava i miei pantaloni di pelle come se volesse toccarmi le cosce ed il sedere. "No, non si disturbi. Il mio fidanzato mi aspetta fuori". Crepa rospo!! Quando il mio fidanzato mi ha vista ha chiesto "Come e' andata?" Gli ho risposto "Di m.". ";Perché?". "Senti, andiamo a casa mia subito". "Che hai". "Devo cambiarmi perchémi sono fatta la pipì addosso" Lui si e' messo a ridere "Come?" "Quello che ho detto. Dai, non fare altre domande". E lui, quel deficiente mi ha dato una pacca sul sedere "Cribbio, sei tutta bagnata". "Te l'ho già detto idiota che mi sono pisciata addosso! Non fare piùil cretino o ti mollo un ceffone". A casa mia madre mi ha fatto il processo! "Chi li pulisce questi pantaloni adesso!? Sei cresciuta ormai" e storie del genere. "Mamma per favore non ossessionarmi!" Fine della storia. I pantaloni di pelle li abbiamo fatti pulire e ci e' costato quasi come comprarli nuovi. Quel pistola del mio fidanzato l'ho mollato. E l'esame l'ho superato. Anche perché il giorno dopo sono andata alla correzione in minigonna e quell'arrapato dell'assistente appena vede una donna ... Bacionissimi, Marilena Io me la sono fatta sui pantaloni in un parco, mi ero appartata x fare pipì, mi metto accovacciata e la faccio ma mi sembra starno che non la vedo per terra e a quel punto, con quel poco di lucidità che mi rimaneva ho compreso che me l'ero fatta suoi pantaloni e sulle scarpe poi il giorno dopo le nozze, la mattina in albergo, facciamo colazione e mentre salgo le scale con un micro prrrrrr esce anche qualcos'altro vabbè avevo una bella influenza intestinale infatti il mini viaggio di nozze l'ho passato tutto sulla tazza Jennyna Circa tre anni fa ero ubriaca marcia e l'ho fatta addosso in macchina di quello che ora è mio marito; è un nostro segreto è la prima volta che lo racconto a qualcuno, tanto qui non mi conosce nessuno EVA Io non mi sono fatta mai la pipì addosso...ma la pupù si lavoravo ancora in coop quella mattina c'era il cambio promo io stavo a pezzi virus che mi aveva preso stomaco e intestino fatto il cambio promo in condizioni disastrose avevo poi un mal di pancia da morire penso di dover fare una puzzetta, mi sforzo avevo fatto una mezza scarica... fino alla caviglia.... corro sopra a cambiarmi per fortuna avevo nell'armadietto di tutto e soprattutto che ero talmente a pezzi che avevo praticamente fatto acqua mi sono cambiata e sono tornata a casa dove ho passato 12 ore con faccia nel bidet e sedere sulla tazza winniepooh La cosa più schifosa invece mi è successa con mio marito. Abitavamo insieme da un mesetto. Entrambi abbiamo la brutta abitudine di dormire senza niente. Una mattina mi sveglio e vedo che al posto delle lenzuola c'erano dei grossi teli da spiaggia. Rimango un po' così e poi chiedo "Ma perchè non ci sono le lenzuola?", vedo lui che inizia a sbellicarsi dal ridere... praticamente aveva avuto un mega attacco di dissenteria e mi ha presa in pieno mentre dormivo. Mi ha lavato con la spugna, tolto il lenzuolo, messo gli asciugamani e io nel sonno non mi sono resa conto di niente... ishetta Abbigliamento da snowboard,seggiovia,ultima pista prima di rientrare a casa. Sono con un gruppo di amici,saliamo e a metà circa del tragitto mi viene l'irrefrenabile voglia di fare pipì .La tengo per un po', poi complice il freddo desisto...per fortuna e'rimasta nei pantaloni,avevo la calzamaglia inzuppata e avevo paura che si vedesse la chiazza sul sedere,così appena scesa,facendo finta di niente,mi siedo per terra per allacciare gli scarponi così sembro bagnata di neve...nessuno si e'accorto di nulla ma ne avevo fino ai piedi Friky ricordo ancora come fosse ieri, quando andavo al liceo... Organizziamo un San Marco al mare tra compagne di classe... Senza costume perché ancora faceva freddino, giusto per pucciare i piedi, tutte in jeans da arrotolare e maglietta. Ora io me stessa medesima, la giullare della classe, proferisce non ricordo quale battuta... E la mia migliore amica a forza di ridere, se l'è fatta addosso... Slip, jeans, giù fino alle scarpe, l'asciugamano... Tutta la spiaggia piena di gente... Soprattutto di militari, al cui fascino all'epoca si era molto sensibili! Penso che mi abbia odiata non poco ! Invece io sono afflitta da colon irritabile, quindi qualunque sostanza io assuma, la espello... Anzi, DEVO espellerla, immediatamente... Per fare un esempio: non più tardi di domenica sera ho mangiato due calamari fritti striminziti, con contorno di due Dissenten perché sentivo già tutto un crampo... Sono dovuta correre a casa con congruo anticipo... In pratica a me gli antidiarroici fungono da tappo momentaneo... Quest'anno, la sera del mio compleanno, esco per festeggiarlo... Ma non mi sento molto in forma... Vado al bagno e trovo le amiche a farmi compagnia, e vabbé... Mi sdraio e sto lì rilassata... Ad un certo punto decido che è ora di andare a casa, sebbene mi dicano che sono un po' palliduccia... "Ma no è solo stanchezza, blabla..." Nel chilometro e mezzo percorso per arrivare a casa non sapevo se fermarmi a farla, e dove, e come... Arrivata a casa... (Non leggete se impressionabili eh!) Mi spoglio al volo e mi siedo sul wc con relativo sospiro di sollievo... Il secondo sospiro è di affanno... Al terzo devo vomitare, ma sto già producendo nel wc... Insomma ho vomitato nel bidet mentre avevo scariche di diarrea ... Beh, ho pensato, ora che l'ho fatta andrà meglio... Seeeeeeh, tutta la notte esorcista style, vomitato anche la bile... Il mattino mi alzo in stato comatoso e mi trascino al lavoro in condizione pietose, giusto perché avevo un appuntamento importante... Come entro in ufficio il collega mi saluta... Io alzo la testa per ricambiare e ... Corro in bagno e vomito abbastanza rumorosamente, vergognandomi. Al ché salgo al piano di sopra dalla moglie del capo e le chiedo per cortesia di prestarmi il bagno perché in ufficio mi imbarazza... Stremata mi siedo a terra, abbraccio la tazza, e come viene il primo conato di vomito...Traaaaaac... Mi parte anche una scarica... Quindi me la sono fatta addosso, vomitando, e con il ciclo. Nymphalidae A parte che io vado in bagno spesso perché ho la vescica debole e se rido troppo... "sgocciolo" però pochi mesi fa mi è capitato tornando a casa da scuola. Me la sono fatta addosso davanti al water. Mi scappava tantissimo in autobus, sono scesa, corsa in casa, lanciato lo zaino e il giubbotto sul divano, sono corsa in bagno slacciandomi i bottoni dei jeans e psssssssssssssssssssssssssssss ha cominciato ad uscire senza che nemmeno avessi il tempo di abbassarmi le mutandine e i jeans. E' finita che ho bagnato un po' dappertutto mutande jeans pavimento e water. Pupetta8 A me da "grande" è successo due volte: a 15 anni per un gran spavento provocato da uno scherzo di un mio amico, già mi scappava e ho perso il controllo per un attimo... morale mutandine bagnate e una macchia abbastanza piccola sui jeans. la seconda volta l'estate scorsa, ero un po' bevuta (tanto bevuta, direi), sentivo che mi scappava, ero in giro con amici, non ho fatto in tempo ad arrivare in bagno, ma nemmeno a cercarlo un bagno. Ad un certo punto ho pensato: la faccio qui, tanto non se ne accorge nessuno, ho allargato le gambe e ho lasciato andare tutto. lanicky86 una mia amica, Egitto, 2008, cagarella fulminante sull'aereo, siamo quasi atterrati, tiene tiene e neanche il tempo di arrivare in bagno e se la fa sotto davanti a non so quante persone, non ti dico quanto ha pianto. Altra situazione, una ragazza al posto dove ho fatto l'animatrice quest'anno, gli amici (*******) la buttano a terra e uccidono di solletico, lei soffriva quasi non respirava e si è alzata in una pozza di pipì Stefy Dopo di aver visto proprio questa settimana a una signora farsi la pipi addosso in pullman mi e' tornato in mente un episodio che la mia memoria cercava di nascondere da un pezzo. Ero in giro per Milano con il mio neo-ragazzo, passeggiata romantica da fidanzatini adolescenti. Bacino qui bacetto la' e alla fine non so com'e' successo ma avevo le mutande bagnate e non ero riuscita a tenerla. Mi sono fatta pipi' addosso in mezzo alla strada, ho dovuto mandare quel povero cristo del mio ragazzo a comprare un paio di jeans. Inutile dire che non e' piu' il mio ragazzo da un bel pezzo!!! Notte di capodanno 2006, torniamo dal locale e si va a fare colazione al bar di passaggio. A me scappava la pipì ma li il bagno faceva pena e quindi ho deciso di aspettare di arrivare a casa. Faceva freddissimo, e appena entrata in ascensore per salire a casa...Vuoi lo sbalzo termico, vuoi non so cosa.... Mi è uscita senza che potessi controllarmi. Meness Ragazzi questa è troppo bella...vi racconto brevemente la storia di questa mia amica, che ho visto ieri e che si è pisciata addosso. Siamo d Torino, e lei doveva cercare vicino al Centro 1 negozio...l'abbiamo trovato, ma era chiuso...davanti al negozio, a vedere gli orari d'apertura vedo che Michi (Michela, cosi' si chiama ed è sudamericana, piccolina e simpaticissima!!) inizia a incrociare le gambe e a muoverle nervosamente...mi fa..."Fra, andiamo in bagno?? Non so com'è che mi è venuta la voglia di andare in bagno..ho voglia di andare a urinare..." e io..."Ok, ma qui non ci sono bagni!!"...dobbiamo andare verso il Centro e andare in un bar...e lei... "Io devo andare in bagno, non ce la faccio piu' ad andare fino al Centro, me la sto facendo addosso!! E io... si ma allora come facciamo?? E lei, rassegnata, con la vescica che scoppia si mette a camminare verso il centro!! Io allora sono molto s.r.n.a quando a qualcuno scappa da pisciare e le ho detto..."Michi ti faccio il solleticooooooooo!!" E lei..."Fraaaaaa...sono sofferente e voglio andare in bagno...che me la sto facendo praticamente...mi manca poco!!!" E allora le ho detto...vuoi che corriamo o camminiamo piano?? E lei..no no camminiamo piano!!! Tra l'altro aveva anche delle scarpe coi tacchi ...scomodissime in quei momenti...!Stava proprio morendo...camminava pianissimo...e ogni tanto stringeva le gambe!! Allora le ho detto..."Prendi" e le ho dato la mano (cosi' stringeva xk lo stimolo era veramente impellente!!) e lei..."Non vado in bagno da questa mattina a pisciare!!" Mi stringe la mano "Ahi Ahi.." x 2 volte!! Va pianissimo, se la sta davvero x fare addosso...gia lei si vede la pipi' tra le gambe e sulla minigonna...le dico...Allora dopo andiamo li' (indicando un negozio) e lei... "Ahi (mi stringe) prima devo andare in bagno a urinare e basta!!" (e poverina, c'ha ragione!!) .Finalmente troviamo un bar...lei entra di corsa..vede il bagno e sorride...è paonazza...sta davvero scoppiando!! Entra dentro, corre (con i tacchi) ma c'è il marocchino che sta lavando i cessi...si ferma 1 istante davnti al cesso tanto desiderato e con le gambe incrociate guarda il marocchino..."Posso??" e lui sorridendo...vai!!!Lei si fionda sul cesso ma non fa in tempo a tirarsi giu' i collant...sento 1 gongolio di sollievo...metà se l'è fatta addosso...l'aktra metà è riuscita a farla nel cesso...C'è rimanta tanto in bagno...avrà pisciato x 1 minuto.... esce, sorridente ...le gira 1 po' la testa e ha ripreso colore...mi guarda e mi fa...ora sono felice...non ce la facevo piu'...stavo morendo!!! Triste (e felice) storia!!! Kika Volevo raccontarvi la mia triste avventura di ieri sera... Ero con alcuni amici in un locale di Milano, a bere e a ballare. Verso le tre di notte, dopo quattro birre medie (mi piace troppo la birra, poi ieri sera faceva veramente caldo)abbiamo deciso di tornarcene verso casa. Siamo usciti dal lcoale e mi sono resa conto che dovevo... ehm, come dire... svuotare la vescica... insomma, la birra spingeva per uscire! Solo che eravamo già fuori dal locale, e c'era troppa gente in giro, quindi ho deciso di trattenermi fino a casa, o la massimo chiedere al mio amico autista di fermarsi in un luogo dove avrei potuto farla senza farmi vedere da mezza Milano. C'è da dire, però, che l'alcool contenuto nella birra mi teneva la testa leggera e il morale allegro. Così, fai una battuta, fai un'altra battuta, una mia amica dice una stupidata e tutti scoppiamo a ridere. Dopo circa 10 secondi di risate, piegata in due, questa mia amica si lascia sfuggire un po' di vento dal sedere (Scusa Chicca!!!) e allora tutti ancora riesplodono in risate... e a me insieme alle risate esplode anche la vescica: prima che potessi slacciare i pantaloni stavo facendomi la pipì addosso come una bimbetta. Non ho fatto nemmeno in tempo ad allargare le gambe, avevo su un paio di pantaloni al ginocchio... tutta bagnata, che figuraaaa.... per fortuna il mio "autista" aveva una copertina ed un sacchetto di palstica da mettere sul sedile. Chris Volevo raccontarvi una mia figuraccia avvenuta qualche notte fa. Ne ho fatte tante, ma questa è davvero la numero 1!!! Io e tre mie amiche abbiamo deciso di passare lo scorso week end insieme a casa di Jessica (una delle tre amiche in questione). Eravamo un pò bevute a fine serata, ma alle 4 eravamo già a letto. Siccome avevamo paura di star da sole abbiamo deciso di dormire tutte insieme in un letto matrimoniale. Durante la notte ricordo d'aver fatto uno strano sogno... ero a scuola durante il compito d'inglese ed a me scappava da morire la pipì! Dopo averla trattenuta fino alla gola, posso finalmente uscire ed andare in bagno. Ricordo che non finiva più e, che nonostante fossi su un water, di sentirmi notevolmente bagnata. Al risveglio la sorpresa: ebbene, avevo fatto la pipì a letto come una poppante. Sono riuscita a bagnare mutandine, pigiama (sia pantaloni che maglietta), lenzuola, materasso e due delle mie tre amiche. Giuro che la prossima volta farò finta di dormire per poter controllare la mia vescica durante la notte... mi sono vergognata come una ladra! Samantha avete mai fatto una gara per vedere quanto tempo resistete senza andare in bagno?io si..tutto ? iniziato con un gioco con il mio ragazzo..siccome ogni volta che viaggiamo in macchina mi chiede di fermarci ad un posto qualunque che abbia un bagno ogni due ore e mezza ho iniziato a prenderlo in giro dandogli dell'incontinente,sentendosi offeso nell'orgoglio ha proposto una gara per vedere chi tra noi due resisteva pi? tempo senza pisciare.Eravamo a casa,siamo andatoi in bagno nello stesso momento e abbiamo iniziato la gara..dopo due ore passate tranquillamente vedo che lui inizia a passeggiare avanti e indietro per il corridoio e capisco che sente gi' lo stimolo di urinare,allora gli dico che se vuole pu' dichiararsi sconfitto ma lui mi risponde che non ne ha alcuna intenzione,vuole svuotare la vescica solo dopo di me..sfortunatamente per lui io ho un'ottima resistenza..passate altre due ore vedo che sta impazzendo,mi dice che non riesce neanche pi? a stera seduto ma vuole resistere..per distrarsi si matte a guardare un film ed io mi sdraio accanto a lui..siccome la tv ha un effetto soporifero su di me mi addormento impedendogli qualunque movimento.ad un certo punto sento che mi sveglia(era finito il film)e mi dice che si arrende perch? sta veramente per morire,allora gli dico di andare in bagno,ma il suo bisogno ? cos' forte che non riesce ad alzarsi..piano piano si tira su e piegato in due da spasmi vescicali si dirige verso il bagno,ma a met' strada lo vedo tremare,fermarsi,e una chiazza si forma sotto di lui allargandosi sempre di pi?..povero,sar' stato almeno un litro e mezzo di urina..ancora un secondo e gli sarebbe scoppiata la vescica...per' la gara l'hovinta io!!!!! emma Dopo aver letto le storie di Chris e Marilena, mi sono decisa a raccontare la mia. E' successo tutto due anni fa. Ero stata appena assunta in una grossa società. Quel giorno il mio capo teneva un'importante conferenza, tutto il personale era tenuto a presenziare. Ci sarebbero stati tutti i dirigenti e svariati ospiti illustri. Sono arrivata presto e ho preso posto. La conferenza è iniziata alle 9, alle 11.30 stavano ancora parlando e... a me stava esplodendo la vescica! Ho analizzato la situazione, ma per andare in bagno avrei dovuto far alzare altre 7 persone, tutti capi e capetti. Ed eravamo in seconda fila, per cui tutta la sala si sarebbe chiesta il perché di quel movimento. Insomma, non me la sono sentita e ho deciso di resistere. Ma dopo 10 minuti, era troppo. Prima alcune gocce, poi un fiotto deciso di pipì mi stavano bagnando mutande e pantaloni. Ho utlizzato il golf per nascondere il tutto e quando finalmente ci siamo alzati ho indossato il cappotto (per fortuna lungo) fulmineamente. Ancora oggi penso che non se ne sia accorto nessuno (o non hanno detto niente?). eva A proposito di emergenze ai bagni affollati.. sentite questa: qualche anno fa, festa univeristaria in un piccolo pub locale della capitale.... I festeggiati fanno le cose un pò troppo "In grande" e invitano circa 150 persone in un locale che andava bene max x 50... casino, folla e alcool a fiumi.. dopo un pò vado con mia sorella e un amica al bagno, visto che birra e cockteil vari avevano fatto "Il solito effetto" sulle nostre vesciche....ovviamente non eravamo le uniche ad avere l'urgenza della pipì...il locale che era per un numero "ristretto" di persone, aveva il classico inconvenite di bagni insufficienti...da un lato c'era quello dei maschi, dall'altro quello delle donne...nel bagno c'era un solo cesso: il bagno era molto allungato, una sorta di cooridoio con il lavandino in mezzo e in fondo la porticina del cesso, dall'altra parte uan porta tipo saloon all'ingresso del bagno... La fila era già immensa, almeno mezzora...dopo 10 minuti passati in fila nel corridoio antistante, la mia vescica era già al limite, anche la mia amica non stava meglio, quando entro nel bagno mi rendo conto che ci sranno state circa 10-12 ragazze davnti a noi, io inizio a lamentarmi che non ce la facevo più, ma nessuna sembrava disposta a cedere il posto..poi una ragazza più giovane che stava avanti a noi dice che non ce la faceva piùe chaima la sua amichetta e dice "basta, non ce la faccio più, piscio qui!" davanti a tutte noi passa all'amica la borsa e il giacchetto, poi si abbassa pantaloni e mutandine insieme e si siede sul lavandino dove fa pip', ubriaca e con un espressione di sollievo inconfondibile.... IL rumore della pipì e dell'acqua peggiorano la mia situazione, decido di seguirla, allora chiedo a mia sorella e alla mia amica di farmi "da scudo", mi abbaso rapidamente jeans e prizoma il minimo indispensabile per potermi sedere sul lavello e faccio lì la mia pipì lunghissima anch'io nel lavandino.....la mia amica dice che non ce la fa più anche lei e vuole farla anche lei lì...prova a ad arrotloarsi la lunga gonna che indossava, ma siccome si rende conto che era troppo scomoda e rischiava di bagnarla nel lavandino, mentre io mi riabbottono i jeans ci chiede di coprirla mentre rapidamente si abbassa il perizoma alle ginaocchia si accuccia e si mette a fare pipì direttamente sul paviemnto...mi sorella dice che ancora può farcela, e rimane in fila, mentre anche l'amica della prima ragazza decide di fare pipì nel lavandino..mentre io e la mia amica usciamo dal bagno vediamo che nell'angolo una ragazza seminuda prima vomita nel cestino, poi si abbassa le mutandine alle cavaglie e si mette a fare la pipì nel cestino stesso, ridendo come una matta con l'amica ubriaca peggio di lei.... aspettiamo fuori mia sorella che quando torna ci dice che il cesso era talmente lercio che avrebbe fatto meglio a farla pure lei perterra o nel lavandino, e aggiunge che ormai le ragazza in fila usavano il lavello come un "pisciatoio", mentre almeno un paio si accucciavano negli anogli e la facevano perterra.... La secodna pipì, quando al serata era diventata ancora più "bollente" decidiamo di andarla a fare direttamente altrove, per evitare la fila al bagno,sempre più lunga e chissà in quali condizioni ormai.... usciamo dal locale e nel vicoletto affianco la facciamo tutte e tre sugli scalini di un seminterrato particolaremnte buio, sicuramente non siamo state le prime a farla li, visto il continuo viavai... Mary Siamo andate alla solita lezione in palestra, come sempre bottigliette d'acqua al seguito... abbiamo bevuto circa 1/2 litro a testa prima della lezione di spinning, (ovviamente abbiamo fatto pipì al bagno subito prima di iniziare per non fare la lezione a vescica piena), durante la lezione un bottiglietta di "energade" a testa, appena finito un'altra bottiglietta da mezzo litro (io non l'ho finita)..Sotto la doccia entrambe non abbiamo potuto fare a meno di approfittarne per una bella pipì...uscendo io mi finisco la bottigliettta da mezzo litro, mentre la mia amica decide di bersene quasi 2 consecutive..... dopodichè partiamo in macchina per andare al ristorante in centro...dopo pochi minuti la mia amica inizia a lamentarsi che con tutta quell'acqua gli si è gonfiata la vescica come un pallone e deve fare pipì..un pò di traffico e di rallentamenti e mentre cerchiamo parcheggio mi inizia a dire che se non mi sbirgo a fermarmi mi piscia nella macchina, visto che sta esplodendo...alla fine riesco a parcheggiarmi vicino a un gruppetto di negozi... Lei si fionda fuori dalla macchina quasi gridando "presto che sto esplodendo..", dietro i negozi c'era una picccola scaletta che porta suppongo al magazzino, con una porticina chiusa...lei in un millisecondo di secondo si abbassa jeans e perizoma e stava facendo un torrente di pip' sui poveri scalini.....Lo scrocio della sua pipì lunghissima rimbovava nella vietta deserta..x sua fortuna ha fatto appena in tempo ad asciugarsi con un fazzolettino e rivestirsi, che una coppia abbastanza anziana è sbucata dall'angolo e si dirigeva verso il portoncino a pochi passi dalla scaletta che la mia amica aveva trasformato in una cascata con laghetto "artificiale" Mary Ciao a tutti. Di nuovo qui? Ebbene sì!!! Direte che sono pallosa e che dovrei cambiare argomento, ma quello che mi è successo domenica è davvero incredibile. Visto che era una bella giornata, sono andata con alcuni amici a fare un bel giretto in montagna. Partenza lungo il sentiero, salita fino al rifugio. Grande abbuffata e bevuta. Inizia il viaggio del ritorno. A metà strada inizio a sentire qualche allarme dalla vescica - trattengo. Il bisogno si fa sempre più impellente dopo una decina di minuti. Final- mente una sosta. Visto che anche una mia amica doveva espletare un biso- gnino, ci siamo avviate verso una boschetta (l'unica nel raggio di qualche ettaro quadrato). Quasi arrivate ci accorgiamo che altre due ragazze di un altro gruppo si stavano avvicinando alla boschetta. Senza perdere tempo le abbiamo avvicinate e le abbiamo informate che noi avevamo una certa esigenza. E senza esitare ci hanno detto che anche loro andavano lì per un bisognino. Così alla fine ci siamo trovare tutte e quattro in fila dentro la boschetta, pantaloni e mutande calate a fare la pipì. A metà dell'opera....sorpresa. Un'altra donna (dico donna per- chè aveva qualche annetto più di noi) è entrata nella boschetta. Ci siamo tutte sorprese, ma anche lei, spinta dall'esigenza, si è calata i pantaloni e mutande e piazzandosi qualche metro più in la ha iniziato a libersi, così noi abbiamo continuato. Dovevate esserci, si sentiva tutto un sibilo di pipì shhhhhhhhhhhhhh. Quando abbiamo finito abbiamo tutte iniziato a ridere della buffa esperienza. L'unione fa la forza!!!! Sandy Io la pipì nelle docce l'ho sempre fatta, anche in quelle comuni, come palestra, piscina, stabilimento balneare, pure senza in quelle senza divisori. Non mi sono mai fatta molti scrupoli a farcela, perché so che è una cosa piuttosto comune, ovviamente cerco di essere discreta se ci sono altre donne/ragazze che non conosco, ma anche se è capitato che qualcuna mi ha notato che la facevo non si è mai lamentata. D'altronde anch'io a parte amiche, cugina, sorella, etc.. ne ho viste di ragazze/signore di tutte le età che pisciavano nella doccia, facendo più o meno le vaghe. Avendo fatto nuoto e pallavolo per anni, giocando a volte in palestre dove capitava che i bagni fossero oltretutto esterni allo spogliatoio, vi garantisco che la pipì 'di gruppo' nelle docce era cosa molto comune, accompagnata o meno da battute e commenti delle varie ragazze. A volte capitava che, proprio per la scomodità di non avere cessi nello spogliatoio, qualcuna di noi, me compresa ovviamente, avesse fatto pipi nella doccia anche quando non si 'faceva la doccia', ad esempio prima della partita, magari accucciandosi sulla grata di scolo. Mary Sempre rimanendo sul tema di pipi 'di gruppo' nelle docce, indicato come 'leit motif' nel primo messaggio di questo topic, approfitto per un paio di considerazioni ed esperienze personali. Premesso che in docce separate o chiuse è pressoché impossibile notare se e quante delle presenti facciano pipi mentre l'acqua scorre, è evidente che in alcuni casi fare la pipi nella doccia diventa atteggiamento più frequente e meno 'Inibito'del solito. Nelle situazioni dove le docce sono comuni, senza separazioni, e soprattutto dove i bagni non sono nello stesso spogliatoio, o comunque risultassero poco pratici o igienici, come ad esempio le docce dello stabilimento balneare (ovviamente quelle separate dove si fa la doccia nude, non quelle a riva che sono 'unisex' e a vista) ho sempre visto molti episodi di ragazze, signore anche 'insospettabili' che pisciavano più o meno disinvoltamente nella doccia. Mi ricordo in particolare di avere assistito a molti 'episodi' nelle docce della piscina comunale vicino casa di mia madre, dove ho fatto anni di nuoto e ogni tanto mi capita ancora di andarci a nuotare. La struttura è veramente obsoleta: gli spogliatoi femminili hanno un ampio locale docce, tutto 'open space' senza divisori, e non ci sono cessi all'interno. I bagni sono dal lato della palestra in fondo al corridoio, per cui veramente poco pratici per chi va in piscina. Mi ricordo che da bambina, ma lo stesso avviene oggi con le signore che accompagnano le ragazzine a nuoto, prima o dopo la piscina quando una di noi chiedeva di dover fare pipi le mamme, compresa la mia come mia zia e la mamma di Gaia che ci accompagnava spesso a nuoto, o le istruttrici stesse, ci indicavano sempre di farla nelle docce (molto meglio della cattiva abitudine di pisciare nella piscina stessa, invece). baci mary La pipì nelle mutandine ogni tanto io la faccio. Mi succede ancora nonostante i miei 22 anni! non lo faccio apposta ma diciamo che nell'urgenza... ho sempre avuto un po' la tendenza inconscia a lasciarmi andare sotto. non è una cosa premeditata, è solo che se mi scappa tanto proprio non sono capace a trattenermi. è sempre stato un po' il mio problemino anche da piccola. non vi dico che figure!!! per personalmente non lo trovo un argomento molto eccitante. anzi per me è sempre stato piuttosto imbarazzante. non credo che nel mio caso si possa parlare di sperimentare una sensazione... scappa e basta! parte sotto e non la tengo più. certo farla è un sollievo, soprattutto se ne avevi tanto bisogno. ma nulla a che vedere con eccitazione e sesso credo. solo non sempre riesco a trattenere... capita. stefaniaverna da: martinariccia Anke ioogni tanto me la faccio! Succede moooooolto di rado, ma succede!!! Non lo faccio apposta e non è per sperimentare sensazioni perverse! NO! Non c'entra a niente il sesso. E' kiaro che è li, dove si fa la ... spesso per noi donne la cosa si collega un po', non so... Mi è capitato una sera di essere molto eccitata e di aver bevuto un po'. ridendo e skerzando con gli amici... beh, l'ho fatta! Non ho saputo trattenermi! E alla fine l'ho lasciata andare tutta, tanto ormai era fatta... un po' di vergogna all'inizio, ma poi l'ho presa sul ridere. Ho improvvisato uno spogliarello, da cosa nasce cosa... e alla fine ho fatto anche sesso! Non era una cosa premeditata per, ma è stata una bella esperienza. Un'altra volta invece, mi scappava fortissimo! Una fila incredibile davanti al cesso del centro commerciale! Nessuna alternativa in vista! Ho tenuto finkè ho potuto, poi non ce l'ho fatta più! L'ho sentita esplodermi nelle mutande! Mi sono inkinata di colpo e l'ho fatta attraverso i pantaloni! Davanti a tutti! Li in fila!!! La signora dietro di me ha visto e ha sussurrato un "monje me puaretta!" e io intanto pisciavo e piangevo per la vergogna!!! Tutti si sono girati e hanno visto il guaio ke stavo facendo!!! Neanche la forza di tirarmi su. Me la sono fatta tutta tutta. Due ragazze ke erano li mi hanno poi aiutata, ma ke imbarazzo!!! Ke vergogna!!! Certamente nessuna eccitazione!!! 15 ore di pipì trattenuta, credo di morire. Sciopero fame e pipì: riuscito. Ho rinunciato perfino all'acqua: devo essere impazzita! Al che, una volta messo piede sulla terraferma, cerco disperatamente un bagno. Percorro i nastri velocizzatori dei corridoi e corro nelle zone di transito, seguo cartelli e supero gente, a passo svelto: zero bagni. Ne vedo uno, mi pare, ma Filippo mi placca e mi supplica di andare prima a ritirare gli zaini: se la sente che ce li abbiano persi. Tutta mesta lo seguo. Prima della valigia però c'è la dogana. Fila discreta con gente di ogni tipo che cerca di varcare il territorio Malaysiano. Un poliziotto basso e tracagnotto mi fa un gesto incomprensibile che poi interpreto come 'compila il permesso di soggiorno', dopo attenta osservazione degli altri. Una volta fatto passo senza problemi la dogana. I miei occhi hanno l'unico obiettivo di intercettare un bagno, ma pare che non ne abbiano costruiti a sufficienza. E poi, ricordi? Prima gli zaini e poi la pipì, onde evitare crisi isterica del mio dolce compagno. Bisogna prendere una navetta/treno/metro che ci porti in un'altra ala dell'aeroporto. Tutto è così moderno ma allo stesso tempo giunglesco che mi fa, per un breve istante, dimenticare il mio bisogno impellente. Arrivati a destinazione mi trovo nell'enorme sala di ritiro bagagli. Rincomincia la mia disperatissima ricerca del bagno, stavolta in preda a spasmi e brividi. Filippo mi chiede di ritirare prima gli zaini e poi di farla. Lo mando affanculo e cerco il bagno da sola. Chiedo a due facchini dove (cappero) sia il bagno e loro, dopo la quinta ripetizione in inglese perfetto, notano la mia mano tra le gambe, capiscono e mi indicano una zona remota del ritiro bagagli, a circa 200 metri da dove sono. Inizia una corsetta prima timida e poi sfrenata verso il bagno. Entro con l'intento di picchiarmi, qualora necessario, per entrare per prima. Ma il bagno è vuoto eccetto una donna delle pulizie con il velo che sorride. Avevo già sbottonato i pantaloni, peccato che nel water scorrazzi gaio uno scarafaggio di dimensioni paragonabili al protagonista delle Metamorfosi di Kafka. Schizzo fuori, con gli occhi sgranati. Ma che ti aspetti? Welcome to Asia, avrebbe detto il mio amico Daniel se solo lo avessi già conosciuto. A questo punto probabilmente avevo già iniziato a farmela sotto, quindi ho supplicato la donna delle pulizie di far sparire il mostro, ma questa non capiva, mi ignorava proprio. Forse da sotto il velo aveva fatto qualche espressione, ma non potevo capirlo. Ero agli sgoccioli, e la disperazione ha vinto la fifa. Sorridendo amabilmente ho preso la scopa che aveva appoggiato, e senza capire una parola della donna, tornai al water con l'intenzione di annegare l'essere. Ma era scomparso. Non sarei mai riuscita a fare pipì con quell'affare che poteva saltarmi addosso. La donna rivoleva la sua scopa. I miei dubbi sparirono quando sentii qualcosa toccarmi la gamba. Lo scarafaggio gigante era salito sul mio piede! Cacciai un urlo, lo calciai contro il muro e gli lanciai la scopa. Corsi fuori. Ho sentito caldo e umido tra le gambe. Ebbene sì, me la sono fatta addosso. Ho anche provato a fermarla, ma non c'è stato verso. Così, mesta mesta, sono tornata da Filippo, con i pantaloni pisciati, ce l'avevo perfino nelle scarpe. Lui non si accorse subito del disastro, era intento ad aspettare gli zaini. Si astenne saggiamente da commenti cretini. Ero incazzata nera, proprio un bel modo di iniziare una vacanza!" (da viaggiareliberi.it - Cambogia Malesia Borneo Brunei) Su un forum in spagnolo riguardante il surf, in un topic dedicato alle cose più strane viste o fatte sulla spiaggia, un istruttore riporta quanto segue: "A me un giorno è capitato un trio di ragazze olandesi che non erano mai salite sulla tavola e ogni cosa che spiegavo di fare ridevano tra di loro. Io continuavo a fare il mio lavoro e spiegare che non è un gioco, c'era anche altra gente che era infastidita, queste facevano le sceme. Quando ho fatto mettere tutti stesi sulla tavola per imparare la posizione per alzarsi, una mi si avvicina e mi chiede se può andare a fare un bagno in mare, mentre le altre ridono. Le rispondo di no, che prima deve imparare. Le altre la prendono in giro e vedo che questa non si sdraia sulla tavola, allora vado lì e la aiuto. Sembrava non volesse appoggiare la pancia alla tavola, riesce a spiegarmi che deve fare pipì e le dà fastidio, ma poiché non volevo più ritardi le ho detto che in cinque minuti sarebbe andata in acqua. Mi ha chiesto se doveva togliersi la muta e le ho detto di no. Finalmente riprendo a spiegare, tutti fanno un po' di prove, ma dopo qualche salto quelle scoppiano di nuovo a ridere, sto per arrabbiarmi ma vedo che quella ragazza è caduta sulla tavola da sola, ha sbattuto la faccia e vedo del liquido giallo sulla tavola che era bianca. Lei prova ad alzarsi imbarazzata e continuava a fare pipì, si era fatta la pipì addosso, ha provato a nasconderlo ma si vedeva sulla tavola e sulla sabbia. Allora è corsa in acqua senza il mio permesso mentre le altre ridevano. Sembrava stessero per farsela addosso anche loro. Forse erano piene di birra." Tra le risposte un utente gli risponde: "Mi hai fatto venire in mente un episodio successo ad una mia ex ragazza un anno alle Seychelles, l'ho portata a fare un corso di sub, il terzo giorno quando risaliamo mi chiede se può fare pipì nella muta, se non si rovina. Le dico di farla, lei è preoccupata perché ha paura che gli altri possano vederla, e nonostante avesse un urgenza incredibile non riusciva a farla, era bloccata e le dava fastidio, nuotava male. Dopo un po' che siamo sotto mi fa segno di risalire, mancava comunque poco, le chiedo cosa non va e lei mi dice te lo dico dopo. Sembrava stesse male, allora le chiedo con più insistenza, perché mi preoccupo e anche gli istruttori si avvicinano. Lei mi dice un po' arrabbiata "mi sono fatta la cacca addosso" e si dirige verso la barca. Io penso ad uno scherzo, metto sotto la testa e mentre nuota le guardo il sedere, vedo una sporgenza. Stavo per annegare dal ridere. Lei mi ha fulminato con lo sguardo, l'ho raggiunta sulla barca spiegando agli istruttori che era tutto ok. Io forse ho riso troppo e non mi rivolgeva più la parola, ma stava così in piedi sulla barca senza sapere cosa fare, era nera, ma le ho detto che si vedeva e si è arrabbiata con me (aveva un carattere terribile). Mentre si toglieva la muta iniziava a tornare la gente e la vedevano con la muta sporca e la merda nel costume, io non riuscivo a trattenere le risate, si è tuffata x darsi una pulita e durante il ritorno e la sera non ha detto una parola. Poi non abbiamo parlato della cosa e giorni dopo mi ha rivelato che aveva approfittato di un momento in cui era più isolata per spingere per fare pipì perché le dava molto fastidio, e non sa come era successo ma non aveva più tenuto la cacca. Secondo me c'entra quello che facevamo a letto. Comunque era una str**za quindi posso scrivere questo." "La prima ed unica volta in cui me la sono fatta addosso è stato durante un viaggio con le amiche per l'Europa dopo il college, in cui per risparmiare spesso ci accontentavamo di ostelli economici o alberghi in quartieri poco raccomandabili. A Barcelona, dopo una notte fuori, torniamo nel nostro quartiere periferico che stiamo tutte scoppiando per fare pipì, ma di locali aperti non se ne parla. L'unica soluzione che ci viene in mente è farla per strada, ma a me sembra una cosa maleducata (da noi è reato) quindi propongo di usare il bagno di una piccola stazione. Loro avevano paura ad entrare, ma io non vedevo in giro nessuno quindi sono andata da sola, era tutto sporco e scritto, con una luce rotta che andava a intermittenza. Sentivo qualcuno parlare nel bagno dei maschi ma sono corsa direttamente in quello femminile, anche perché non ce la facevo più! Entro, mi slaccio i jeans, la serratura non si chiude quindi tengo la porta con la mano, non faccio in tempo ad abbassarmi i pantaloni che sento diversi passi e gente che parla a voce alta, non era spagnolo, mi riallaccio tutto, sento qualcuno che dice "chica, ehi chica" e qualcosa che non capisco, sembrano ubriachi o drogati, io ho paurissima, sto lì ferma con le mani sulla porta mentre mi scappa un po' di pipì ma stringo le gambe. Quando ho sentito i rumori spostarsi verso l'esterno, per paura che andassero dalle mie amiche fuori, ho aperto la porta e sono corsa fuori senza guardare niente. Erano tre o quattro ragazzi nordafricani, li ho visti uscendo dalla stazione che andavano verso i binari. Ho raggiunto le amiche che mi ero completamente pisciata addosso e stavo ancora facendola, ne avevo un sacco. Loro non capivano e ridevano, io le ho spiegato che pensavo che mi volessero violentare ma in effetti quelli magari non erano neanche entrati in bagno. Risultato: ho fatto pipì su tutti i jeans, mutandine e scarpe e sono tornata in albergo in quelle condizioni." "Mi sono cagata addosso durante una notte fuori" Riporto i punti salienti di questa confessione anonima comparsa su Cosmopolitan. Una ragazza, in vacanza vicino Bali, a seguito di una cena esotica passa una notte piccante in un bungalow con un ragazzo, amico del ragazzo della sua compagna di viaggio. Nel cuore della notte sente l'urgenza di andare in bagno, ma evita di usare quello del bungalow per non farsi sentire dai ragazzi, rifugiandosi in un vicino bar. Alla seconda chiamata però, il bar è chiuso... "Oh mio Dio no! Il tempo stava per esaurirsi! Sono corsa verso la spiaggia dicendo addio ad ogni dignità, ma appena ho sentito la sabbia balinese sotto i piedi e il suono delle onde nelle orecchie, ho mollato il carico abbassandomi subito i pantaloncini del pigiama. Oh, che sollievo! Quasi subito mi trovai illuminata dal faro di un vigilantes. "La prego mi lasci sola!" gli dissi, ma non capì. Mentre si stava avvicinando la scena che vedeva risultava inequivocabile: una 22enne si è cagata addosso sulla spiaggia. Fantastico. Tale scena dell'orrore deve averlo spaventato, perché se ne andò lasciandomi nuovamente sola e al buio. Mi tirai su i pantaloncini e fu in quel momento che mi accorsi che erano sporchi. Non li avevo abbassati abbastanza in fretta! Tornata ai bungalow, andai dalla mia amica, che dormiva con il suo ragazzo, per chiederle un pigiama pulito. Entrai di soppiatto nel suo bungalow e le dissi "stavo dormendo con Lewis e mi sono fatta la cacca addosso". Che entrata! Dopo lo shock iniziale fu una brava amica, mi aiutò e mi prestò un pigiama pulito, e nessuno dei ragazzi seppe mai cos'era accaduto quella notte. Un consiglio per tutte: se intendete passare una notte fuori con un ragazzo, state molto attente a quello che mangiate a cena!" (tradotto da http://www.cosmopolitan.co.uk/ La mia peggiore figuraccia Quando ti chiedono qual è stata la tua figuraccia peggiore, ne senti di ogni. Quella che è caduta sulle scale. Quella che ha messo la t-shirt al contrario. Quella che ha fatto una gaffe sul padre morto. Bazzecole. Se volete una vera, cruda, storia di una figura letteralmente di merda, leggete qui. Attenzione, non è adatta ai più sensibili, né a chi crede che le fanciulle siano angeli senza ali. Siamo nel Salento, anno duemila e otto, estate con tanto sole e ancora più divertimento, in una vacanza con amici che alla partenza eravamo in otto, e siamo diventati il triplo dopo pochi giorni, perché giù la gente è calda, e quella che viene da su si scalda in fretta. Notti indimenticabili: sbornie, sale, baci, fuochi e chitarre, balli e sagre, e tante risate. Uno degli ultimi pomeriggi, con il sole che iniziava ad arrossire, siamo là in spiaggia a goderci la vita. Ero seduta con un paio di amiche sul mio asciugamano, in una mano tenevo una Tennent's, nell'altra le carte della briscola chiamata, che è divertente ma non ricordo mai cosa è già uscito quindi vinco solo di culo. A proposito di quest'ultimo, il mio soffriva tremendamente quei giorni, perché grazie alle notti brave e all'alcool avevo scombussolato tutto il mio ritmo circadiano, impedendo al mio intestino di liberarsi come ama fare. E quando ha deciso di ritrovare la naturale regolarità? Esatto, proprio quel pomeriggio in cui eravamo su quella spiaggia deserta ed isolata. Stavo *serrando i ranghi* meglio che potevo, se mi passate il termine. Ed avevo passato tutto il pomeriggio ad ignorare il problema montante, che di colpo era divenuto insostenibile. Giusto per essere sicura che abbiate capito: ero con amici in spiaggia, lontani almeno un quarto d'ora dal bagno più vicino, e la mia pancia aveva unilateralmente deciso di terminare la rigida stagione della stitichezza e di dare il benvenuto alla stagione dell'abbondanza. in altre parole, tutto ad un tratto, mi stavo cagando addosso. Con la fronte improvvisamente imperlata di freddo sudore, l'attenzione al finale dell'asta per la nuova partita che va a ramengo, provo a concentrarmi ed esaminare le opzioni. Prima fondamentale questione: NESSUNO deve sapere! Non sono particolarmente raffinata come ragazza, n é ci tengo, ma sono convinta che amici ed astanti mi avrebbero vista con occhi diversi se avessero scoperto cosa bolliva in pentola. Penso che la maggioranza dei maschi non voglia credere che le fanciulle facciano la cacca. Quindi starò zitta. Seconda questione: dove trovare l'agognata libertà? Considerando che siamo arrivati con auto, scooter e bicicletta, che il paesello più vicino è appunto ad un quarto d'ora (in auto), l'opzione di trovare un vero bagno, seppur considerata preferibile, viene scartata quasi subito. Davvero, era come avere un missile sulla rampa di lancio, e tenerlo legato a terra con corda e picchetti, sapendo che quando il conto alla rovescia arriverà a zero non ci sarà corda che tenga. Mi guardo attorno, e rimpiango l'assenza di foreste, alti scogli, o quantomeno un cespuglio. Niente. Devo provare ad allontanarmi di più, a raggiungere una specie di catasta di scogli più in là, perché a 200 metri da dove mi trovo non v'è nulla dietro cui nascondermi. L'ipotesi di infilarmi in mare non l'ho proprio considerata, perché temevo che dopo due bracciate sarebbe accaduto l'irreparabile, pienamente in vista di tutti. Terza ed ultima questione: come pulirmi? Sì, nonostante tutto ci pensai. E qui le opzioni erano solo due: o mi portavo dietro borsetta/fazzoletti, con il rischio che divenisse evidente la mia urgenza, o mi fiondavo in mare subito dopo, magari lontano dagli occhi altrui. Propendetti per la seconda. Bene, era giunto il momento di alzarmi. Avevo i brividi, ero paralizzata dalla paura che sfuggisse qualcosa, chessò, aria, o che qualcuno se ne accorgesse. Posai le carte e la birra, dissi che andavo a fare una telefonata privata (che scusa fenomenale!), presi il cellulare e mi alzai, delicatamente. Ero in uno stato mentale molto confusionale, sentivo i muscoli deboli e la lingua secca. Davvero, non avrei mai pensato, fino a quel giorno, di potermi ridurre in un simile stato semplicemente ignorando lo stimolo di andare in bagno per giorni. Perlomeno non cosà repentina mente. Poi accadde un evento la cui probabilità è probabilmente inferiore alla caduta di una cometa sulla Terra moltiplicata per quella di avere dei parlamentari onesti nella prossima legislatura. Una di quelle cose che ti fanno credere nell'esistenza del Destino, di un percorso dedicato ad ogni singolo essere vivente, calibrato sulla sua esistenza. Ecco, il mio è un destino di merda, evidentemente. Un gabbiano, gracidante signore indiscusso della battigia, aveva deciso proprio in quell'istante di planare sopra di noi, forse attratto dall'odore di pesce (del quale non specifiche rò la provenienza). Proprio mentre mi stavo timidamente ergendo, quel pennuto, spaventato per l'ostacolo imprevisto, emette un urlo stridulo a neanche un metro dalle mie orecchie. E' stata questione di un attimo. Dicono che il sistema digerente dei mammiferi sia progettato per liberarsi del peso in eccesso in situazioni di grande spavento, in modo da poter meglio seminare i predatori. Io ho sentito solo il missile partire. Per un lungo istante, in cui sono probabilmente rimasta ad occhi chiusi e bocca aperta, il mio sfintere ha boicottato le indicazioni del cervello, propendendo per un'evacuazione di emergenza, e liberando l'intero carico nello slip del mio bikini. Era come stare in un brutto incubo, sembrava tutto distorto, ovattato, per l'imbarazzo che aveva preso possesso della mia testa. Io mi acquattai subito, tra le risate assordanti. Perché il signor gabbiano con il suo stupido richiamo aveva fatto voltare TUTTI i presenti verso di me, per cui è stato impossibile far finta di niente. Ho preso un asciugamano a caso, me lo sono avvolto in vita e sono scappata in direzione degli scogli, con la cacca nel costume, che per miracolo sostenne tutto. La mia dignità aveva la stessa consistenza del malloppo maleodorante che mi riempiva lo slip, colorandolo - come scoprii solo dopo - di marrone in maniera presso ché irrisolubile con i mezzi che avevo in spiaggia. La conclusione può essere riassunta in una sola immagine: una splendida fanciulla nel cuore della sua gioventù, i capelli raccolti e il volto teso nel cercare di ricacciare indietro le lacrime, nascosta tra gli scogli culo al vento, con il costume pieno di merda, incapace di capire cosa fare, che viene scovata da un'amica indirizzata dalla provvidenza e da questa fatta tornare in uno stato mentale meno pietoso. Non vi dico il resto della vacanza, che in ferno di sfottò. La morale è: mai, mai, MAI scherzare con la propria pancia. E che i gabbiani sono dei gran bastardi. (solostorievere.it , Marika) "Ah, io ero una di quelle che si stupiva anche solo che qualcuno credesse che fosse possibile, dico cagarsi sotto da adulti. Finché una sera di tanti anni fa, sul molo di Genova, con il mio ragazzo (ora marito), mia sorella e i suoi bambini, nell'attesa interminabile di venire imbarcati sul traghetto con l'auto, eravamo fermi, all'inizio della coda. Per il viaggio etc avevo un po' di trambusto intestinale, e sentivo che dovevo andare in bagno, ma nulla di imminente, voglio dire, quante volte capita di doversi tenere lo stimolo per ore? I due ragazzi erano andati a cercare un bar in cui far fare pipì al mio nipotino, mentre io e mia sorella avevamo attaccato bottone a degli anziani vicini di coda. Mentre stavo dicendo qualcosa, prendo la piccolina per tenerla in braccio, e senza nessun avvertimento, nel momento in cui ho sforzato gli addominali, sento che mi scappa una puzzetta. Ma non era aria, sono rimasta paralizzata dallo stupore con lei in braccio, tre secondi infiniti in cui non ho avuto nessun controllo sul mio sfintere, finché non l'ho rimessa a terra. Giuro, non credevo a quello che sentivo nelle mutande. Ricordo che tutti i 3-4 presenti mi hanno fissato incuriositi (mi sono ammutolita di colpo), finché la piccola ha detto una cosa tipo "ma zia, ti sei fatta la cacca addosso?" Aiuto! pensavo Uccidetemi! Mi sono scusata e ho chiamato in disparte mia sorella, confermandole il dramma, tra le risate innocenti della mia nipotina. Ricordo che le ho detto "non mi sono sporcata, mi sono smerdata del tutto". La puzza e la macchia sui pantaloni confermavano. I vicini chiedevano se avessi bisogno di aiuto. Non so come ma avevo fatto anche un po' di pipì, e me ne accorsi solo perché sentivo bagnato troppo avanti. E quei pantaloni non nascondevano niente! Prima di poter capire cosa fare, sono tornati i ragazzi, e i nostri tentativi di nascondere il disastro sono durati meno di un minuto. Ora vedo con distacco, ma ricordo che feci una scenata di isterismo esemplare, in cui per la rabbia finii di farmi quanto rimasto nelle mutande, e mi misi a piangere. La scelta, dato che il bar era chiuso, era tra appartarsi dietro a dei container in bella vista, o aspettare che ci facessero salire. Rimasi muta e testarda seduta in auto, su una rivista e nella mia stessa merda, finché il mio lui non mi convinse a salire in cabina coperta da un asciugamano. Senza dubbio la peggiore esperienza della mia vita fino a quel momento, ma poi quando vedi le cose davvero brutte, a queste ci sorridi. Poi quel lui l'ho sposato, anche grazie a come mi trattò in quelle situazioni in cui diventavo una iena. In ogni caso, che figura di merda!!" (da lavorodamamme.blogspot.it) "Qualche anno fa mi trovavo in uno spogliatoio da Khol's (catena di negozi di abbigliamento, ndr). Mentre stavo provandomi dei jeans, mi venne il peggior stimolo di fare pipì della mia vita. Era talmente urgente che sapevo che non sarei riuscita a raggiungere i bagni nel retro del negozio. Cercai di tenere strette le gambe il più possibile, mentre mi rivestivo. Prima ancora di accorgermene, avevo un rivolo di pipì lungo la mia gamba. Continuai a provare a trattenerla, ma non ce l'ho più fatta. Ho preso la t-shirt che stavo indossando e me la sono infilata tra le gambe. L'ho infradiciata tutta. Ho buttato la t-shirt in una borsa che avevo con me, e mi sono rimessa i vestiti addosso. Appena uscita ho buttato la borsa nel cestino più vicino. Appena sono arrivata a casa ho subito fatto una doccia. O mio Dio, ero mortificata. Vorrei poter dire che ero piccola, ma in verità avevo circa vent'anni..." (Kaitlyne, tradotto da /www.buzzfeed.com/erinchack/whats-your-funniest-pee-horror-story ) La mia caporetto x la pancia è stata un giorno che ero in trasferta a Milano fiera, con me avevo un'apprendista junior, una neolaureata che in pratica doveva seguirmi ovunque per rubarmi il lavoro quando sarei tornata in maternità (poi nn è successo x fortuna). Io ho una pancia più stitica dell'inps 4 gg su 5, poi quando decide che è l'ora di perdere qualche kg, vivo 1-2 gg da far west, in cui la produzione aumenta con mia grande gioia. A meno che quel giorno della liberazione non succeda mentre sono in trasferta, allora è un dramma, dato che i bagni pubblici li schifo e che sono abbastanza riservata su ciò che riguarda la mia pancia. Per farla breve, già sul treno sento tuoni, e il mio pensiero fisso diventa il bagno dell'hotel. Appena scesi però, sarà stata l'aria della stazione, avrei pagato 100euro per avere un bagno pulito e subito, l'apprendista trova il cartello e ci siamo incamminate (io ad ogni passo un po' meno compostamente) verso i servizi, che a Milano ho scoperto distano un kilometro dai binari! Appena arrivati, il colpo di fortuna! La macchinetta che fa il cambiomoneta è guasta, e in due non avevamo niente che mi aprisse quelle porte del paradiso!!! Chiedo all'apprendista di correre a cambiarli in un bar. In quegli interminabili minuti in cui sono rimasta lì coi due trolley, ho vissuto momenti di pura agonia, ero come impalata ad attendere impotente la fine della mia dignità, che si è concretizzata nelle mie mutande poco a poco. Con l'assurda convinzione di poter ancora salvare il salvabile, appena ho rivisto l'apprendista con fare isterico le ho preso la moneta e mi sono lanciata contro le porte (sì, letteralmente, finché non si sono aperte), ma nei fatidici "io&te tre metri dalla tazza" succede l'irreparabile. Quando sono finalmente sola e chiusa dentro, non ho più niente da salvare. Con le lacrime in gola ho chiesto all'apprendista di portarmi il mio trolley, per cambiarmi. Grazie ferrovie dello stato, grazie Milano, grazie apprendista dalle gambe lente, ma soprattutto grazie pancia per avermi fatto vivere questa esperienza!" (da lavorodamamme.blogspot.it "Premetto che sono veramente disperata! Da quando la società per cui lavoro (da inizio anno) si è trasferita a Milano, abbiamo un ufficio con un solo bagno unisex, in mezzo al corridoio. Inoltre, come se non bastasse, è attiguo all'ufficio della collega più acida, perfettina, rompipalle e leccapiedi del capo che abbiamo. Aggiungete che io a metà mattina devo *assolutamente* andare in bagno, specie se bevo il cappuccino/caffè a colazione. Ci sono pance addestrabili, la mia no. A me dà fastidio che gli altri sappiano che faccio la cacca, o che sentano qualcosa, penso sia normale, ma la situazione ha assunto contorni grotteschi quando ho scoperto che le colleghe (una in particolare - quella dell'ufficio a fianco) sparlano di me su questa cosa! Sono quasi certa che abbia anche detto alla donna delle pulizie di rendere inagibile il bagno proprio a quell'ora, così da rendermi la vita difficile. Oggi sono tornata a casa prima, perché ho fatto una figura di m.. troppo grande, se fossi rimasta lì mi sarei messa a piangere. Mentre la donna delle pulizie mi teneva occupato il bagno, questa collega mi ha chiamato per vedere delle cose del mio lavoro (per lamentarsi). Appena le pulizie sono finite stavo per correre, dato che l'impellenza era urgente, ma quella mi fa "abbiamo quasi finito, ma se non riesci ad aspettare vai, sei come mia figlia" (che ha 4 anni). Mi sono sentita punta nell'orgoglio, e - lo ammetto, sono una cretina - sono rimasta lì facendo un sorrisetto di circostanza, dicendo che non c'erano problemi. Cretina! Dopo neanche 10 min mi ha preso un maledetto attacco di tosse e, insomma...non l'ho più retta, mi sono cagata addosso lì, in piedi davanti a lei Sono corsa in bagno senza dire una parola, mentre la notizia veniva diffusa dalla st***za. Non ho guardato nessuno, ho preso le mie cose e sono tornata a casa. Sto malissimo, sia per la figura terribile (ho ancora il cuore a mille per l'imbarazzo) sia perchè da domani sarà anche peggio. E' mobbing, non è giusto, è un mio diritto andare in bagno, non è colpa mia se ho una pancia capricciosa!" (Elisabella24, 20/01/2014 "A me da "grande" è successo due volte: a 15 anni per un gran spavento provocato da uno scherzo di un mio amico, già mi scappava e ho perso il controllo per un attimo... morale mutandine bagnate e una macchia abbastanza piccola sui jeans. la seconda volta l'estate scorsa, ero un po' bevuta (tanto bevuta, direi), sentivo che mi scappava, ero in giro con amici, non ho fatto in tempo ad arrivare in bagno, ma nemmeno a cercarlo un bagno. Ad un certo punto ho pensato: la faccio qui, tanto non se ne accorge nessuno, ho allargato le gambe e ho lasciato andare tutto. Ero ubriaca, pensavo che nessuno se ne accorgesse e diciamo che "apposta" non è il termine giusto. Ho pensato che fosse la cosa migliore da fare in quel momento. Sbagliavo, primo perché se ne sono accorti tutti, secondo perché andare in giro, anche d'estate, con le mutande bagnate e poi senza mutande, non è proprio bello. " (Laniky86, 10/01/06, community.girlpower.it) Siccome avevo la pipì, mi ero incamminata verso casa (ero a piedi) e ho avuto la stupenda idea di mettermi a correre, senza far notare nulla di strano alla gente che incontravo (mi tenevo una mano appoggiata alla pancia per paura che cadesse qualche goccia)! Non appena chiudo il portone alle mie spalle...parto a raffica e comincio a fare le scale 2 a 2 (abito al terzo piano,senza ascensore). Appena arrivo davanti la porta..non trovavo più le chiavi di casa!!!!!!!!!!!!!!! Ormai ero al limite! Dopo qualche minuto che rovistavo dentro la borsa,ecco la chiave..non appena la infilo nella serratura..comincio a sentire una cosa calda che scendeva alle gambe fino alle caviglie..lentamente,lentamente..più cercavo di trattenermi più pipì scendeva, più stringevo le gambe e peggio era..in quegli istanti non sapevo se urlare,se mettemi a ridere,se piangere.. Mizzica il tempo di correre in bagno che ho marcato tutto il corridoio meglio di un felino! Ricordo ancora mio padre che appena mi ha visto sfrecciare dal corridoio "ma che cazz..." "SBAM" la porta del bagno chiusa, ma...era troppo tardi! Una roba incredibile! INCREDIBILE! Non mi era mai capitato! dimenticavo,avrò avuto 23 o 24 anni.." (da Yahoo Answer) Era il 2000, e sono arrivata al Reagan National Airport con abbastanza tempo per bermi una birra prima del volo. Ho catturato l'attenzione di due uomini d'affari, forse perché ho chiesto al barista se avevano la Labatt Blue, forse per la mia gonna denim. Fatto sta che mi alzai 30 minuti e 5 birre dopo, offerte da loro, quando sentii l'ultima chiamata per il mio volo. Non avevo più tempo per cercare il bagno, e il volo durava solo 45 minuti, se proprio fosse servito ci sarei andata sull'aereo, pensavo. E poi non ho mai avuto problemi a tenerla, anche ore. Al decollo, mi resi conto dell'errore. Era un piccolo aereo, meno di 50 posti, e mentre l'assistente spiegava le procedure di emergenza, cercai il segnale del bagno libero/occupato. Non c'era proprio nessun segnale che indicasse la presenza di un bagno! 25 minuti dopo stavo per mettermi a piangere dal dolore, la mia vescica sembrava stesse per scoppiare, sentivo le fitte ai reni. Ho pensato "se faccio solo un pochino di pipì, non se ne accorge nessuno, e allevio la pressione..." i secondi in cui l'ho lasciata andare sono stati quasi orgasmici, ma ho chiuso subito la diga appena ho sentito il caldo. Bruciava da morire, ricordo che avevo proprio gli occhi lucidi per il male, non potevo resistere fino all'atterraggio. All'improvviso ho capito cosa fare. Ho ordinato una coca zero alla hostess, l'ho aperta, e me la sono fatta sotto. Il tempo sembrava dilatarsi, il mio corpo ha chiuso gli occhi e sorriso, per l'estasi. Sentivo la pipì inzuppare la gonna e bagnare il sedile sotto al mio sedere. Passato quell'attimo, mi sono spostata nel sedile a fianco, e ho rovesciato la coca sul sedile bagnato. Con l'igienizzante per mani ho cercato di camuffare l'odore. Sono uscita dall'aereo senza dire niente. Ho raggiunto il bagno, ho asciugato la gonna con il phon, e ho atteso che il mio ragazzo venisse a prendermi." (by Jess Stoner, airplanereading.org) Vivida esperienza che chiude il ciclo "diarrea da corridore". Speriamo vi sia piaciuto, o perlomeno che se decidete di correre, stiate attenti a cosa mangiare prima! "Corro da quando sono piccola, e non ho mai sottovalutato il pericolo di dover improvvisamenre correre per raggiungere un bagno mentre sono fuori. L'ho fatta praticamente ovunque, dietro cespugli, in bagni chimici, in bar e vicoli bui. Se vuoi correre non devi badare troppo alle formalità, ed io modestamente posso dire di aver trovato quell'intesa con il mio corpo che mi permette di capire i segnali prima che sia troppo tardi. L'unica volta in cui le cose sono andate storte ero...sotto casa! Nel senso che non stavo facendo nessuna gara, un semplice allenamento nel parco vicino casa (vicino quanto una corsetta di 5 km). Ero con un amico, la mia pancia mi stava dicendo di andare in bagno già da un paio di km, ho deciso di resistere perché non mi andava di piantarlo lì mentre cercavo un cespuglio, i bagni del bar non distavano molto. Raggiunti i bagni, che erano esterni sul retro, la situazione era divenuta molto più critica di quanto pensassi, ero proprio al limite, roba da abbassarsi i pantaloncini e farla nel prato, ma ormai eravamo in mezzo alla gente, mi toccava aspettare che la signora che occupava il bagno lo liberasse. Riprendevo fiato e scherzavo col mio amico, finché non ho sentito di dover fare aria subito, infatti non la tenni, e non era aria. In pratica invece che farla in bagno me la sono fatta nei pantaloncini. Io ero sbigottita, lui imbarazzato più di me, la gente del bar che mi guardava. Per fortuna la porta si è aperta e mi sono infilata dentro. Ovviamente siamo tornati subito a casa, oggi ci scherzo su ma nemmeno troppo. La cosa strana è che non ero nemmeno stanca morta, a volte il corpo è strano boh. Je, blogger Non vedo cosa ci sia di male nel farsi la pipì addosso...bisogna riderci su, è una cosa che può capitare a tutti (anzi, penso capiti più o meno a tutti nella vita), sdrammatizzare, dopotutto non siamo macchine! A me è capitato qualche volta, ne racconto due divertenti. Una volta, avevo 17 anni, ero andata in città con il mio ragazzo, tutto il pomeriggio in giro, e mi scappava la pipì. Dato che c'ero assieme da poco e non eravamo ancora in confidenza non volevo rivelargli questo mio bisogno, dato che stavamo tornando a casa e che non c'erano cmq bagni in zona. Però sulla metro inizia a farmi ridere, mi prende la ridarella, proprio rido per ogni cosa che dice, e poi quando gli dico "mi scappa la pipìììì!" lui mi ha fatto pure il solletico, insomma, ero piegata in due dalle risate che ha iniziato ad uscire da sola! Ho provato a tenerla con la mano ma nulla, mi sono accovacciata e mentre la ridarella passava me la sono fatta TUTTA addosso, bagnando mutandine, calze, gonna, scarpe (ero pure vestita bene!) una vergogna che mi volevo sotterrare, non c'era tanta gente nel vagone ma tutti hanno visto Sono riuscita a non piangere, a lui non è importato molto devo dire, ma io ero imbarazzatissima, anche se dopo questa cosa è servita molto per entrarci in confidenza su un sacco di cose..cioè, tanto peggio di questa non poteva capitarmi ho pensato. Oggi poi ci rido su, però ai tempi fu tragica! L'altra con tre amiche, una sera che eravamo a casa e stavamo guardando un film, ero stanchissima e mi ero mezza addormentata sul divano, e nel film mi ricordo che c'era un ragno (di cui io ho paurissima!)..allora quelle tre sceme han preso un ragno di plastica (coi peli!) e mentre dormivo me l'han messo addosso. Ecco...quando mi son svegliata e l'ho visto muoversi su di me sono sbiancata dalla paura, ho fatto un salto di un metro, ho lanciato un urlo da pazzi e, tra tutto questo, ho anche perso il controllo e mi sono fatta la pipì (e non solo quella ) nelle mutande Che vergogna, mi ricordo che son rimasta lì seduta in mezzo al salotto che cercavo terrorizzata il ragno sul divano. Appena mi sono accorta dello scherzo mi sono incavolata tantissimo! Poi visto il disastro che avevano combinato si son scusate e mi hanno prestato delle cose pulite, e sono rimasta in bagno tipo per 1 ora prima di uscire " (Valery86, 10/11/08, community.girlpower.it) Ragazzi questa è troppo bella...vi racconto brevemente la storia di questa mia amica, che ho visto ieri e che si è pisciata addosso. Siamo d Torino, e lei doveva cercare vicino al Centro 1 negozio...l'abbiamo trovato, ma era chiuso...davanti al negozio, a vedere gli orari d'apertura vedo che Michi (Michela, cosi' si chiama ed è sudamericana, piccolina e simpaticissima!!) inizia a incrociare le gambe e a muoverle nervosamente...mi fa..."Fra, andiamo in bagno?? Non so com'è che mi è venuta la voglia di andare in bagno..ho voglia di andare a urinare..." e io..."Ok, ma qui non ci sono bagni!!"...dobbiamo andare verso il Centro e andare in un bar...e lei... "Io devo andare in bagno, non ce la faccio piu' ad andare fino al Centro, me la sto facendo addosso!! E io... si ma allora come facciamo?? E lei, rassegnata, con la vescica che scoppia si mette a camminare verso il centro!! Io allora sono molto s.r.n.a quando a qualcuno scappa da pisciare e le ho detto..."Michi ti faccio il solleticooooooooo!!" E lei..."Fraaaaaa...sono sofferente e voglio andare in bagno...che me la sto facendo praticamente...mi manca poco!!!" E allora le ho detto...vuoi che corriamo o camminiamo piano?? E lei..no no camminiamo piano!!! Tra l'altro aveva anche delle scarpe coi tacchi ...scomodissime in quei momenti...!Stava proprio morendo...camminava pianissimo...e ogni tanto stringeva le gambe!! Allora le ho detto..."Prendi" e le ho dato la mano (cosi' stringeva xk lo stimolo era veramente impellente!!) e lei..."Non vado in bagno da questa mattina a pisciare!!" Mi stringe la mano "Ahi Ahi.." x 2 volte!! Va pianissimo, se la sta davvero x fare addosso...gia lei si vede la pipi' tra le gambe e sulla minigonna...le dico...Allora dopo andiamo li' (indicando un negozio) e lei... "Ahi (mi stringe) prima devo andare in bagno a urinare e basta!!" (e poverina, c'ha ragione!!) .Finalmente troviamo un bar...lei entra di corsa..vede il bagno e sorride...è paonazza...sta davvero scoppiando!! Entra dentro, corre (con i tacchi) ma c'è il marocchino che sta lavando i cessi...si ferma 1 istante davnti al cesso tanto desiderato e con le gambe incrociate guarda il marocchino..."Posso??" e lui sorridendo...vai!!!Lei si fionda sul cesso ma non fa in tempo a tirarsi giu' i collant...sento 1 gongolio di sollievo...metà se l'è fatta addosso...l'aktra metà è riuscita a farla nel cesso...C'è rimanta tanto in bagno...avrà pisciato x 1 minuto.... esce, sorridente ...le gira 1 po' la testa e ha ripreso colore...mi guarda e mi fa...ora sono felice...non ce la facevo piu'...stavo morendo!!! Kika ero al lavoro, tranquilla andava tutto bene e la pipì nn mi scappava, vado a fare la mia pausetta sigaretta e sento k mi scappa la pipì, all improvvisoe fortissimo, x colpa di una mia infezione me la sono fatta addosso e x fortuna ero sul retro! ho fatto giù un lago... kmq dopo kiamo stando attenta k nussuno mi veda specifico k lavoro in una sala giochi molto freguentata ( i jeans fradici) la mia collega k in tutti i modi cercava di trattenersi dallle risate, ma nn sapendo lei che fare ha chiamato il responsabile ( un ragazzo bellisssimo anche se gay) k ha compreso la situazione e mi ha dato dei pantaloni di ricambio x fortuna. non sapevo come nascondermi dalla vergognia nn sapevo più che cosa fare, il dramma e che li vanno molti ragazzi della mia età (io ho 18 anni) e i colleghi k ho sn tutti giovani è x questo che ho cercato queste discussioni x tranquillizarmi un po e vedere se non sono l unica che fa certe figure del cavolo un saluto ladykittyxd Questa settimana mi son fatta la pipì addosso in pieno giorno. Non c'era possibilità di trovare un bagno nè di fermarsi per strada. Mi scappava la pipì da morire. Mi sono pisciata addosso coi jeans e tutto e ho fatto un lago tremendo nella strada circa a casa. Sono arrivata a casa tutta bagnata. Ho 21 anni e ancora sono quasi morta di vergogna! Rispondete in tanti e siate sinceri, non sarò mica l'unica? Vi siete mai pisciati addosso da grande? Oh mamma, sì che è successo! Ero in ufficio a fare delle telefonate importanti che già mi scappava da tutta la mattina, ma si rimanda sempre...appena posso corro in bagno, ma era occupato, torno in ufficio, passano i minuti e la situazione si fa sempre più disperata! Appena si libera corro, già mi stavo "sgocciolando" addosso, non faccio in tempo nemmeno ad arrivare che inizio a farla, allora mi sono seduta così com'ero sulla tazza...con ovvie conseguenze disastrose :( Ho chiesto ad un'amica di portarmi un cambio, spero che nessuno l'abbia mai scoperto... Lucy "A mia sorella è successo che è stata male sul pullman in gita alle superiori, ha chiesto all'autista di fermarsi ma quello le ha detto che la pausa era prevista più avanti. Allora lei gli fa "o ti fermi o te la faccio sul pullman", al che quello si è preso paura e si ferma al primo autogrill. Tutto bene? No perché appena lei corre fuori un'auto ha rischiato di investirla, e si è cagata addosso dalla paura in senso letterale! Non so se i compagni che la vedevano dal vetro hanno capito, lei ci ha raccontato solo questo. Se fosse successo a me avrei cambiato scuola! Invece a me è successo un giorno che ero al supermercato, tutto il giorno che la tenevo, sono entrata nella corsia dei surgelati e mi è suonato il telefono, sono rimasta lì a parlare e si vede che mi ha preso il freddo alla pancia, perché sento che mi scappa sempre di più finché finalmente non decido di chiudere la telefonata, mollo lì il carrello e cerco i bagni. Non so nemmeno perché mi sono messa a correre, dato che arrivo alle casse ed ormai era andata, TUTTA addosso, x fortuna avevo la gonna che un po' ha nascosto, sono sempre presa in ufficio e non vado in bagno fino a sera, di solito non ci sono problemi ma quel pomeriggio l'ho presa in quel posto!" (dal web) da maidirenet Ciao! Mi chiamo Selene e a sentire raccontare le vostre figure ho deciso di scrivere le mie, penso proprio che riderete perché sono davvero sfortunatissima Non so quante volte mi sia successo di farmi la pipì addosso, sinceramente non ricordo nessun episodio, ma invece di farmi la cacca addosso mi è successo ben tre volte (da quanto non sono più piccola). La prima volta ero in terza media. Ci sarebbe stato un compito di matematica di preparazione per l'esame, adesso mi sembra una cosa stupida ma lì per lì ero così tesa che per un paio di giorni non sono riuscita ad andare in bagno se non per fare la pipì. Il giorno del compito, mentre ripassavo sull'autobus, ho sentito un vago stimolo, ma non ci ho fatto caso. Poi sono entrata in classe, abbiamo avuto un ora di non mi ricordo che materia e poi abbiamo fatto il compito per due ore, saltando l'intervallo. Sono riuscita a fare più di quanto credessi e ho consegnato perché speravo di poter andare in bagno (lo stimolo era diventato quasi insopportabile). In realtà è arrivata la preside che era furiosa perché aveva saputo che era stato un ragazzo di classe nostra a rompere una finestra (me lo ricordo ancora!) così dopo è entrata un'altra prof e non sono potuta andare in bagno. Ad un certo punto della lezione lo stimolo era arrivato al culmine, e io ho chiesto di andare in bagno. La prof ha accettato, ma alzandomi ho sentito uscirne un po'' preoccupatissima sono corsa fuori dalla classe, appena in tempo perché proprio fuori dalla porta me la sono completamente fatta addosso. Ero terrorizzata che qualcuno mi vedesse, avevo quattordici anni e da almeno 8 non mi facevo più la cacca addosso' sono semplicemente andata via da scuola, lasciando lì tutta la roba. Una mia amica di pomeriggio mi ha chiamata e le ho detto che mi ero sentita male, mi ha riportato lo zaino e una volta a casa mia le ho raccontato cosa realmente era successo (abbiamo riso per mezz'ora). La seconda volta è andata così. Per tre giorni sono stata così occupata per il mio lavoro estivo che sono tornata a casa a malapena e ho solo dormito e fatto la pipì. Il quarto giorno mi sono svegliata e mi scappava fortissimo la cacca, addirittura mi sono svegliata perché stavo per farmela addosso, così sono corsa in bagno ma c'era mio fratello. Allora sono andata a fare colazione, mi sono messa a parlare con i miei e mi sono dimenticata di andare al bagno anche perché non sentivo più lo stimolo. Ho preso il treno e sono arrivata al lavoro. Ho lavorato fino alle quattro di pomeriggio, e appena sono uscita ho sentito un forte bisogno di andare in bagno. Sul treno non volevo farla perché mi faceva schifo, i bagni sono una cosa tremenda, così ho cercato di tenerla. Ero seduta nel mio scompartimento e mi concentravo tantissimo per paura di farmela addosso, era imbarazzante pensarci ma potevo concentrarmi solo su quello altrimenti sentivo che me la sarei fatta addosso. Non mi sono rilassata un attimo perché ero davvero tesa, non volevo certo farmi la cacca addosso! Avevo i jeans a vita bassa e ad un certo punto (ero da sola nello scompartimento) ho davvero avuto paura. Mi vergogno a raccontarlo ma mi tenevo pure una mano sul sedere' avevo 16 anni e sapendo com'era stata la prima volta ero terrorizzata. Quando dovevo scendere dal treno ho preso la mia borsa e camminavo in modo strano e molto a fatica per arrivare a casa, visto che mi scappava tremendamente. Una volta tornata a casa stavo per fiondarmi in bagno perché dovevo stringere i pugni e fare un sacco di smorfie per riuscire a non cacarmi addosso, ma mia madre mi ha detto di andare a fare la spesa subito, visto che l'alimentari più vicino (a due fermate di autobus) stava per chiudere (quanti accidenti le ho mandato! Però mia madre è una che se le dici di no ti fa una testa così, perciò pensai di potercela fare e uscii). Così sono uscita a malapena, sempre con la vergogna nella testa per la troppa paura di non farcela e ho preso l'autobus. Sul bus mi sentivo malissimo perché ogni secondo mi sembrava di stare che stesse per uscire, poi in realtà ce l'ho fatta ad arrivare all'alimentari e fare la spesa, anche se è stata durissima trattenerla e credo tutti si siano accorti che c'era qualcosa che non andava. Poi sono risalita sull'autobus e ho sentito che per un attimo dovevo concentrarmi tantissimo perché lo stimolo era arrivato al culmine, non volevo, con tutte le mie forze l'ho trattenuta, mi sono sforzata tantissimo, ma una signora è venuta a sbattermi addosso (accidenti a lei e al paesino di montagna con la strada piena di curve dove abito) e per un attimo solo mi sono distratta. Quell'attimo è stato fatale. Ho sentito che non avrei retto un minuto di più, mi sono letteralmente cacata addosso. è uscita tutta insieme, non ho potuto controllarla, non era liquida quindi mi ha riempito le mutande e come ho visto dopo allo specchio avevo un grande rigonfiamento nei pantaloni. Non sapevo cosa fare, mi vergognavo da morire, mi sembrava che tutti mi guardassero e avevo paura che si sentisse l'odore. Quando sono tornata a casa mia madre se n'è ovviamente accorta e mi ha rimproverata, io non sapevo che dirle, mi vergognavo davvero tanto ma non ero riuscita a trattenerla, non era colpa mia! La terza volta mi è accaduto quando avevo appena diciannove anni, ero a sciare con gli amici e il mio ragazzo, e appena dopo aver pranzato a un rifugio sento che devo assolutamente andare in bagno. Purtroppo come potete immaginare c'è una fila assurda, così penso di poterla trattenere un paio d'ore prima di tornare all'albergo, visto che non avevo il mal di pancia classico stile diarrea. Sulla seggiovia, un paio di piste dopo, dico alla mia amica che devo assolutamente fare la cacca, lei ride un sacco ma io comincio a preoccuparmi. Così, mentre scendiamo la pista, io mi tolgo gli sci e mi 'imbosco' mentre lei fa la guardia agli sci. Purtroppo mentre camminavo nella neve fresca una gamba mi si infila letteralmente nella neve fino al ginocchio. Improvvisamente sento un gran caldo nelle mutande ma non connetto, mentre mi rialzo noto che non ho più lo stimolo e mi rendo conto di essermi proprio cacata addosso. Torno immediatamente dalla mia amica e le spiego la cosa un po' imbarazzata, lei come sempre ride e semplicemente raccontiamo al mio ragazzo e a gli altri che mi sono venute le mie cose e torniamo all'albergo' io pensavo che nessuno se ne fosse accorto anche perché come poi ho visto a casa i danni si erano limitati alle calze e alle mutande, la tuta non era macchiata, ma invece appena il mio ragazzo arriva in camera, ridendo mi dice 'doveva scapparti proprio tanto, eh?' o una cosa del genere. Che vergogna! (dal web) "Poveretta! Ma io la capisco benissimo, anche a me se prende la pancia sono finita, e io odio i bagni pubblici! Andando in vacanza due estati fa ho combinato la peggiore, mio figlio piccolo doveva andare in bagno, e anch'io, ci fermiamo in autogrill, corri corri, pulisco, metto il copriwater, mentre la faceva il mio corpo aveva capito che ormai ero in bagno, perchè l'urgenza è salita a mille, ero lì che imploravo mio figlio di muoversi, ma appena ha finito lo sforzo di sollevarlo per spostarlo...è stato un attimo fatale, mi sono tirata giù tutto ma ormai il fattaccio era successo, di fronte a mio figlio che mi ha chiesto perchè me l'ero fatta addosso. E poi ho dovuto pure chiamare mio marito per un cambio, precisando che era per me e non per il bambino...ho messo tutto in un sacchetto e via! Che situazione di merda davvero!" "Oh, pensavo fosse una leggenda ma è capitato, dopo il parto devo correre molto più spesso e soprattutto più in fretta. Non me la sono ancora fatta sotto, però mi è successo durante la gravidanza, al quarto mese stavamo guardando una casa con la tizia dell'agenzia, a me scappava già ma mi pareva brutto chiederlo prima ancora di entrare, e poi ero tranquilla cioè, però quando ho scoperto che la casa non aveva i bagni funzionanti perché stavano facendoci dei lavori ho sentito che ero spacciata, ho chiesto ad Andrea di trovarmi subito un bagno mentre finivo con quella dell'agenzia, forse sono stata pure un po' isterica ma mi serviva, lui cosa poteva fare, eravamo in mezzo al niente, mi sono pisciata sotto un po' mentre ancora ero nell'appartamento con questa, fingendo (malissimo) che era tutto ok, poi definitivamente appena ho messo il sedere in auto"