Leggi qui tutti i racconti erotici di: robertino48

Massima sta facendo una cosa che le piace tanto: è seduta sul bidet nuda, si insapona col detergente intimo la fichetta, si sciacqua con l’acqua calda, si reinsapona, si infila dentro un dito che scivola dolcemente, si massaggia il punto G, sente montare l’orgasmo, trema tutta, si contrae, preme la mano, col dito infilato, contro il clitoride e lascia andare una pisciata liberatoria che colora d’ambra l’acqua del bidet, è lì, con la mano sulla fica, trasognata, che entra in bagno suo fratello Michele col pisello in mano
‘Che ci fai qui, non dovevi uscire con Antonella?’
‘Mi ha dato buca, e tu non dovevi andare fuori con Alberto?’
‘Anche lui ha dato buca!!’
‘Bello, un fratello ed una sorella che fanno il bidone ad una sorella ed un fratello. Vedo che ti stai consolando’
‘E tu sei venuto anche tu per consolarti?’
‘No, sono venuto solo per pisciare’
Massima e Michele sono fratelli, lei 19 anni, lui 18, li separano 11 mesi, hanno appena terminato gli esami di maturità (Massima ha avuto un piccolo incidente di percorso in V ginnasio), lei classica, lui scientifica, sono i primi di luglio e sono soli a casa, i genitori sono partiti per le Canarie a festeggiare 20 anni di matrimonio.
‘Beh, hai finito di sgrillettarti la fica?’
‘E tu, ha finito di farti una sega?’
‘Io una sega! Ma se ho solo pisciato ed ora lo sto sgrullando!!’
‘Eh birichino, lo sai che dopo tre sgrullate è considerata sega e tu ne hai già fatte una decina!!’
‘Beh, lasciamo in pace, per il momento, i nostri genitali, Che cazzo facciamo questa sera?’
‘Io dovevo uscire e non ho nessuna voglia di cucinare, né mi va di mangiare freddo, se vuoi, Michele, cucina tu’
‘Te lo scordi, hanno aperto una nuova pizzeria stuzzicheria infondo al vialone, andremo a provarla, mamma mi ha lasciato un po’ di soldi, per queste cose, ma poi ho la carta’
‘OK, è fatta, questa sera fai il cavaliere, offri tu’
‘OK, ma non prenderci l’ abitudine, vatti a preparare, mica vorrai uscire con la fica da fuori, mi vado a mettere qualcosa di più decente, facciamoci semieleganti come se uscissimo con i nostri amici!!’
Michele mette un bermuda blu, largo al cavallo, con una polo celeste e Massima una minigonna plissettata bianca con un top rosa che fa trasparire l’assenza di reggipetto, visto che i capezzoli sembra debbano bucarlo, ed un foulard al collo
‘A chi hai fregato quel foulard?’
‘L’ho preso dal cassetto di mamma’
‘Non glielo avevo mai visto’
‘Io si me lo ricordavo, era molto che non lo usava, era sul fondo del cassetto, dai andiamo!!’
‘Non prendiamo la macchina, facciamo una passeggiata a piedi, non è lontano’
‘Se non ci fossi tu non lo farei, il vialone di sera mi fa paura: è buio e ci sono le battone, non vorrei essere scambiata per una di loro’
‘Con quella gonna il rischio c’è, ah,ah,ah!!’
I due si incamminano tenendosi per mano, quasi fossero due innamorati, sbucano nel vialone e lo percorrono tutto, ci impiegano una ventina di minuti di buon passo, sono da poco passate le otto di sera ed il cielo è ancora chiaro; si siedono ad un tavolo all’aperto e consumano delle piccole pizze di vario gusto e diversi stuzzichini che ricordano le tapas spagnole, il tutto ben annaffiato da della birra fresca; si sono fatte quasi le dieci ed è calata la sera quando, dopo aver preso anche un amaro si alzano da tavola, Massima non è abituata a bere, si sente leggera ed euforica, Michele è più sobrio, ma anche a lui l’alcool sta facendo un effetto euforizzante.
Si incamminano verso casa con un passo più lento di quello dell’ andata Massima si appoggia al fratello e ogni tanto ride un po’ sguaiata
‘Ah,ah,ah, guarda le puttane, come sono carine, ma ce le hanno le mutande? Scommetto che sono già pronte all’uso, guarda quella, sta contrattando, che dici si prende 30 o 50 euro?’
Va avanti così con Michele che cerca di mitigarla, hanno percorso poco più della metà del tragitto quando Massima si ferma
‘Oh,oh,oh, devo pisciare!!’
‘Beh, tra un quarto d’ora siamo a casa’
‘Non se ne parla, mi scappa troppo, non la tengo quasi più e non voglio farla nelle mutande!!’
‘In effetti sta scappando anche a me, cerchiamo un buco dove farla’
Michele si guarda intorno e vede una piccola rientranza del muro di un caseggiato che è anche più in ombra e pilota la sorella, anche per lui lo stimolo si è fatto impellente e tira fuori rapidamente l’uccello per pisciare contro il muro, Massima è rimasta ferma
‘Beh, che fai non pisci?’
‘Così mi vedranno tutti, beati voi maschi che potete pisciare conto il muro’
‘E fallo anche tu’
‘Bravo e come?’
‘Alza la gonna davanti, tira di fianco le mutande, apriti le labbra della fica e piscia conto il muro anche tu’
Massima obbedisce, le scappa troppo, e la sua pisciata si infrange conto il muro, poi cade per terra facendo un rivolo come quello del fratello
‘Bello pisciare alla maschile, devo farlo più spesso, solo che con i calzoni non si può’
‘Usa di più la gonna!!’
Massima vorrebbe asciugarsi, ma non ha fazzolettini, Michele manco a parlarne, ha già infilato l’uccello ancora sgocciolante nelle mutande, ed è costretta a riposizionare le mutande sulla fica bagnandole
‘Mi rompe avere le mutande bagnate e a te?
‘Mah”
‘E sì, a te, anzi a voi maschi non ve ne frega niente, vedo io le tue mutande, gialle davanti e marroni dietro, quando aiuto mamma a preparare il bucato, sì e no te le cambi due volte alla settimana’
‘Tu invece te le cambi ogni giorno, eh?’
‘Certo, altrimenti la mia passerina si arrossa e mi brucia’
‘Povera bimba, falla crescere la tua passera, falla irrobustire, vedrai che non ti brucerà più’
Facendo questi discorsi i due fratelli percorrono il vialone, osservando le battone ed il via vai relativo
‘Che ci troveranno tutte quelle persone nelle mignotte, c’è un traffico pazzesco’
‘La fica che le mogli o le fidanzate non danno via, in qualche modo bisogna pur arrangiarsi’
‘Porco!!’
‘E tu ad Alberto la dai?!’
‘Eh, sì e no, un pochino”
‘E così va a finire che la cerca da un’altra parte!!’
Finalmente giungono a casa, si spogliano, Michele mette solo un boxer per pigiama, Massima una camicina leggera e se ne vanno nel salone sul divano davanti alla televisione, Michele intanto ha preso una bottiglia di brandy e ne ha versato due bicchieri
‘Mi vuoi proprio sbronzare, che intenzioni hai?’
‘Nessuna, ci guardiamo un po’ la tele, poi a nanna’
Fanno un po’ di zapping, ma non trovano niente
‘Non c’un cazzo stasera, vorrà dire che andremo a dormire presto’
‘Beh, forse una cosa ci sarebbe, nel cassetto dei foulards, sul fondo ci sono dei DVD, ne ho preso uno, che dici lo vediamo?’
‘Sono privati di mamma!!! Non è corretto!!’
‘Poi lo mettiamo a posto, non diremo niente e non si accorgerà di nulla’
Michele lo prende, sulla copertina c’è una sigla: GR 11 7 , che a lui non dice nulla, e lo infila nel lettore
Lo avvia e compaiono delle immagini di una donna nuda su di una spiaggia
‘Ehi Michele, ma quella è mamma, guarda guarda e quelli sono ‘.. Roberta e Riccardo, i genitori di Alberto ed Antonella con cui erano andati in Grecia due anni fa e con cui sono andati alle Canarie adesso ”
‘E sono nudi anche loro, guarda, mamma e Roberta hanno la fica depilata, mamma ha lasciato un ciuffettino sopra, ma Roberta se la è pelata tutta ”
‘E guarda Riccardo c’ha il pisello tutto dritto e duro,bel pisello, ma chi sta filmando?’
‘Chi vuoi che sia,’ papà!’
‘Che fa mamma? Ha aperto le cosce e ora sta pisciando, guarda, si muove ancheggiando e fa i ghirigori con la pipì,ora si è girata e mostra il culo alla telecamera, non riesco a sentire che stanno dicendo, il rumore del vento copre tutto’
‘Papà sta dicendo che così va bene ed a Riccardo di procedere”
‘Procedere a che cosa?’
‘Non so, guardiamo, ecco vedi, Riccardo si avvicina a mamma che si è piegata ed ha messo tutto il culo in esposizione, che dici se la deve scopare o inculare? No, guarda, ha puntato il cazzo contro il culo e sta pisciando sul buchino di mamma, mamma ha detto che e bella calda e che le piace ”
‘Davvero?! Non me lo aspettavo, ma ora che sta succedendo? Non vedo più niente ..’
‘Hanno solo passato di mano la telecamera, deve averla presa Riccardo, vedi è comparso papà nella scena’
‘Ho visto e ho visto anche il suo pisello è meglio di quello di Riccardo, proprio ben dotato papà, e ora?’
‘Ora Roberta e papà stanno facendo quello che hanno già fatto mamma e Riccardo, Guarda, adesso piscia lei, si gira a mostrare il culo, bello grosso il culo di Roberta, ed ora papà ci piscia sopra ”
I due ragazzi non sono insensibili, il cazzo di Michele si fa strada dall’apertura dei boxer e svetta prepotente, mentre Massima si infila una mano nelle mutande
‘Michele, non ce la faccio più, sono tutta bagnata, avevo già le mutandine umide di pipì, ma ora sono allagate e la fica mi tira, devo farmi un ditale ”
‘A chi lo dici, guarda, il cazzo mi scoppia se non lo sego”
I due ragazzi si girano l’uno verso l’altra, lui col cazzo in mano, lei con le cosce aperte e le mutande tirate di lato per esporre la fica e massaggiarla infilando dentro due dita
‘Come sei bello, Michele, hai un cazzo degno di papà, sei bello mentre te lo meni ..’
‘Anche tu sei bellissima, hai una fichetta da sogno, mi piace vedere le tue dita che vanno e vengono’
‘Guarda lo schermo, stanno facendo una leccata di gruppo, devono aver poggiato la telecamera su un sostegno, sono tutti a quattro in scena, mamma quanto sono porcellini, non me lo aspettavo da papà e mamma, che a casa fanno tanto i severi con noi’. Dai Michele, io sto per venire, vienimi addosso bagnami con la tua sborra, dai dai ”
Così dicendo Massima si infila profondamente in vagina due dita e comprime il punto G stringendo le dita contro l’osso, la manovra le scatena l’ orgasmo: si irrigidisce tutta, agita le gambe mentre stringe sempre di più la fica, poi si rilascia abbandonata; Michele segue la scena continuando a smanettarsi, poi punta il cazzo verso la pancia della sorella e la inonda con la sborra.
‘Quanta sborra hai cacciato, mi hai fatto la doccia, ma ora devo correre a pisciare, stavo per mollarla quando ho goduto, ma mi sono trattenuta per non bagnare il divano, ma ora devo andare, non so se ce la faccio ad arrivare in bagno’
Massima si alza e corre, tenendosi la fica con le mani, ma è appena arrivata nel corridoio che un flusso caldo le scorre giù per le gambe
‘Oddio, me la sto facendo sotto, non la tengo più, mi sta uscendo da sola, che vergogna”
‘Ah, non ci pensare, è normale quando godi se sei piena, anche ad Antonella scappa ogni tanto, ma ora scostati e fammi passare che sto per farmela sotto anch’io’
Massima è là, con le cosce aperte ed un rivolo che continua a scorrere giù dalla passera attraversando le mutandine, gira solo la testa e vede Michele che stringe nervosamente il pisello semiduro attraverso i boxer
‘Beh, se mi sto pisciando sotto io, puoi farlo anche tu, anzi pisciami sul culo, ti voglio sentire caldo caldo ”
Michele non ce la fa più, cerca di estrarre il pisello dai boxer, ma inizia a pisciare bagnandoli, poi dirige il getto su Massima che, sollevata la camicia, gli protende il culo
‘Mamma come è calda, bagnami come Riccardo bagnava mamma, come papà faceva con Roberta”
Massima abbassa le mutande ed apre con le mani le chiappe spingendo indietro il culo
‘Pisciami sul buchino, fammi sentire il tuo getto sulla mia rosellina’
Michele spinge per forzare il getto e caccia una sonora scorreggia, poi questo si affievolisce e l’urina scola attraverso le mutande di Massima
‘Abbiamo fatto un lago, dobbiamo asciugare’
Michele si toglie i boxer e Massima la camicia e le mutande e, nudi cercano di asciugare la pozza di piscio che invade il corridoio
‘Michele, vai a prendere il secchio e due stracci”
I due ragazzi lavorano qualche minuto per detergere il pavimento
‘Beh, mi sembra che basti, poi verrà la cameriera e pulirà meglio, tanto lavoro mi ha messo sete’
‘Anche a me solo cerchiamo di non pisciare in giro’
I due fratelli aprono il frigorifero, prendono due birre fresche e le tracannano rapidamente; Massima si contrae un po’, poi emette un rutto fragoroso
‘Ehi, sembra un tuono”
‘Fa il pari con la tua scorreggia di prima,ma ora è meglio andare a dormire, però prima ci vuole una doccia, sono lurida come una maiala’
‘Possiamo farla insieme, io lavo te e tu lavi me”
‘Così ti prendi un passaggio, eh, e va bene, ma qualche passaggio me lo prendo anche io’
Michele e Massima entrano nella vasca da bagno, Michele prende la doccia a telefono, apre l’acqua,la fa scorrere fino a quando la temperatura non è ottimale, poi prende a bagnare la sorella
‘Attento, non mi bagnare i capelli!!’
Michele appende la doccia al supporto, prende della schiuma e lava Massima, soffermandosi prima sulle tette, poi sulla fica che penetra con un dito poi il buchino del culo
‘Sei proprio un porcellino, ma mi piace, dai sciacquami, che ora tocca a me fare la porcella..!!’
Anche massima indugia sul cazzo di Michele: lo insapona bene, lo scappella, gli lava il solco del prepuzio ed il cazzo si gonfia
‘Ehi, come sei sensibile, non mi dire che sei già pronto per un’altra sega’!!’
‘Veramente sarei pronto per una scopata”
‘Ehi, vacci piano”
Massima poi indugia sul buchino di Michele ed il cazzo si ammoscia un po’, poi prende la doccia e risciacqua se stessa ed il fratello,apre le cosce e lascia andare un rivolo di piscia
‘La doccia mi fa quest’effetto’
‘Anche a me’
Così dicendo Michele si lascia sfuggire un piccolo rivolo di urina che cade sui piedi di Massima
‘Fai attenzione ore me li devo risciacquare’
‘Tanto te li eri già bagnati con la tua di pipì’
Continuando a beccarsi i due fratelli escono dalla vasca e si asciugano
‘Che ti metti per la notte?’
‘Io niente, resto nuda, fa caldo e tu?’
‘Beh, ho caldo anche io, e non metto niente, andiamo nelle nostre stanze’
‘Senti, io voglio stare più comoda, visto che il lettone è libero me ne vado lì, vieni anche tu?’
‘Hai voglia di fare porcherie? è vero che il lettone dei nostri genitori ne ha viste di battaglie, ma”
‘Boh, per ora ho solo voglia di sentirti vicino’
I due si dirigono in camera da letto e, aperto il lettone, si coricano, ma il sonno tarda a venire: Massima si gira e rigira, ha la fica che le tira, si alza e va a pisciare, poi a bere; Michele altrettanto, ha il pisello duro da morire, se lo massaggia, ma non vuole tirarsi una sega, va in bagno anche lui,poi in cucina.
‘Michele, non ce la faccio più, ho la fica in fiamme e tu il cazzo che scoppia, mettimelo dentro e scopami, puoi anche venirmi dentro, tanto prendo la pillola’
Massima si mette distesa con le cosce aperte e Michele la penetra profondamente fino a premere sull’utero poi la pompa con veemenza, i due ragazzi sono tanto infoiati che bastano pochi colpi per determinare una sborrata che, colpendo l’utero scatena l’orgasmo di Massima.
Poi i due si abbattono esausti ad un sonno ristoratore, mentre un rivolo di sperma esce dalla fica di Massima, liberata dal cazzo di Michele, e scola fino al culo per poi allargarsi un una piccola pozza sul lenzuolo.

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