Passo una settimana, e giancarlo fu trasferito a Palermo,
io nel frattempo stavo organizzando tutto per il matrimonio e avevo già preso il vestito da sposa
ormai mancava due mesi alla data prestabilita 23 agosto.
Una delle tante mattine che io uscivo all alba per correre incontro guarda caso
il capo ufficio erano le 6:00 del mattino
mi senti chiamare signora Giuliana rimasi spiazzata chi conosce il mio nome incontro tanta gente ma è solo un saluto buon giorno
mi fermai col fiatone e vidi lui
Mi dica, ero tutta sudata l’abbigliamento aderente,
lui credo che anch’io dovrò fare del movimento per rimettermi in forma,
io cosa vuole dica non posso stare ferma altrimenti mi raffreddore,
ecco sabato la vorrei invitare a cena,
io si ci vediamo tutti a casa nostra come sempre,
lui no Giuliana Giancarlo non verrà questa settimana e credo neanche la prossima mi passo il palmo sul viso a mo dì carezza scese sul seno e arrivo alla fica dandoci uno schiaffetto,
Lui ci vediamo , a casa sua sabato alle 20:00 mi diete un bacio sulle labbra,
la carriera dì gianCarlo sta nelle sue mani,
mi diete due sculacciate si muova altrimenti si raffredda.
Ritornai a correre con un animo diverso mi aveva eccitata la sua sfrontatezza mi aveva tastata come per esaminare la preda,
il porco sa come portare l argomento a suo interesse,
la sera ne parlai con Giancarlo neanche lui sapeva del cambiamento,
mentre gli raccontavo mi stavo toccando mi eccitava la situazione non avrei mai scopato con quel tipo dì mia iniziativa ma in questa chiave dì ricatto mi stava mandando fuori di testa.
Arrivo il venerdì sera alle 23:00 mi richiamo Giancarlo
( ci eravamo sentiti il pomeriggio che dovevo andarlo a prendere sabato mattina)
Amor c’è stato un cambiamento questa sett non posso salire a casa devo andare a Malta per tre sett, come tre sett e che mi è stata data una pratica da risolvere urgente. amore manchi alle bambine lo so ma che posso fare,
ho capito amore il maiale si è auto invitato a cena domani io pensavo a un bleff visto che tu saresti tornato, che cosa faccio amore
vedi tu io lo sai che sei libera di fare quello che pensi sia migliore per noi
poi tra due mesi ci sposiamo,
attacai con mille dubbi la notte non dormi pensai molto al da farsi, sapevo bene a cosa andavo incontro la testa diceva Giuliana non ne uscirai bene pensaci.
Arrivo il sabato mandai le bimbe dai genitori di gianCarlo.
preparai la cena a base di pesce mi misi in tiro mi guardai allo specchio pensai
Era come la bella e la bestia,
suono il citofono apri era lui si era messo in tiro mazzo di rose rosse e scatola di cioccolatini e bottiglia di scampagn,
(lo avevo giudicato male)
Ma subito mi ricredetti appena apri bocca se ne uscì cazzo che fica che sei mi bacio sulla labbra,
misi le rose in un vaso e mi arrivò da dietro mi cinse la vita mi bacio il collo mi teneva dai seni
io la cena e pronta,
lui mi disse ora voglio l antipasto mi spingeva tra il solco la sua erezione
io mi feci condurre passiva
ero ferma lui mi fece. Scivolare il vestito dalle spalline e mi ritrovai in pery reggiseno autoreggenti e tacchi
scese e mi lappava come un orso la patata a un certo punto lo fermai
ma la situazione con Giancarlo lui da come si mette la cosa non credo ci saranno problemi
io mi girai lo guardai dal basso verso l alto gli presi le palle e le strinsi un po’
allora giancarlo torna a casa e avanzamento di cariera
lui mi mise una mano al collo e mi strinse si avvicinò dipende da lei signora e mi bacio in bocca allentai la stretta alle palle, e gli strinsi il cazzo
vedo signora che abbiamo interessi in comune lei interessa il suo giancarlo a me interessa lei,
mi fece pressione alle spalle facendomi scendere appoggiati il culo sui talloni,
Ora vediamo quanto interessa la carriera di Giancarlo.
Gli slacciai la cinta e tirai fuori il cazzo che scatto come una molla che mi colpi in viso
(cazzo e enorme pensai)
lo avevo tra le labbra e mi scatto una foto col cazzo in bocca
mi inpegnai molto lui apprezzo lo senti irrigidirsi
lui facciamo un brindisi al nostro accordo prese due bicchiere di schiampagn
io mi staccai dal cazzo
e lui non vuole brindare io rimasi interdetta
lui fece pressione alla nuca spingendo il viso sul cazzo, brindiamo al nostro accordo
ripresi il pompino e mi scarico in gola tutta la sborra
su su signora si alzi e mi passo il calice e brindiamo al futuro miglire
, su signora si ricomponga non possiamo cenare così,
mi rimisi il vestito mi feci il trucco,
In tavola i discorsi tra una pietanza e l altra erano su come lui puntasse su Giancarlo come punto fermo del suo sistema inprendoriale
(più che su Giancarlo era che puntasse più a me)
la cosa che mi stupiva come passasse da un bastardo a un gentlemen.
Portai il dolce a tavola,
lui si spogli che preferisco lei come dolce
io mi levai il vestito,
mi esamino vedo che non è una santerellina
mi mise un dito in culo e cedevole e non credo che sia il cazzetto di Giancarlo ad avello allentato e me ne mise due,
vorrei saperne di più di lei signora, mi dica e stato giancarlo a farlo così cedevole
non rispondevo mi mise con le mani appoggiate alla spalliera del divano mi piego a 90 gr mi fece allargare le gambe
allora cosa ha da dire me lo spennellava sulla fica fece pressione e la cappella entro allora vuoi che mandi giancarlo a Tokio e me lo spinse tutto dentro,
io cosa vuole da me
lo sa troia cosa voglio
no solo scoparti ma che lei sia mia schiava
può anche sposare il cornuto ma lei mi appartiene sarò il suo padrone.
Ora andiamo in camera da letto, lo provocava sculettando, e mi dava sculaccioni,
entrati in camera vide appeso il vestito di matrimonio,
lui vedo che sei avanti con i preparativi,
io si ma lo devo nascondere,
lui mettilo che mi intriga scomparti vestita da sposa.
Io dai ti prego si sporchera,
Vestiti e zitta,
E mi vesti da sposa,
Mi scatto foto
ora ciucciami il cazzo col velo sul viso mi continuo a scattare foto,
tira fuori i seni mettiti il cazzo in mezzo, altre foto,
siediti sul letto allarga le gambe dallo specchio si vedeva il pery le autoreggenti
Mi disse di ciucciare il cazzo, ero coi seni di fuori scatto foto di me con l’immagine riflessa dallo specchio così oscena con lui che si vedeva bene, e mi disse di fare il gesto delle corna,
E scatto altre foto poi mi scopo vestita da sposa in tutte le posizioni sempre col viso coperto dal velo,
per finire mi inculo e sborro in faccia col il viso coperto dal velo.
Si rivestì io ero esausta mi fece vedere tutte le foto
Per fortuna non mi si poteva riconoscere il viso dalla copertura del velo e se ne andò.
Rimasi così mi addormentai in un sonno profondo.