Leggi qui tutti i racconti erotici di: Nyam

Buongiorno a tutte e tutti, ecco la seconda parte della mia storia. Ancora non so di quante parti sarà composta, ma leggetene le varie parti in sequenza, altrimenti perderete dei dettagli importanti.
Come dicevo nell’introduzione alla prima parte, tutto quel che scrivo mi è realmente accaduto. Gli unici elementi di fantasia sono i nomi (il mio e quello delle persone di cui parlo) e non vi dirò dove vivo, ma non in Italia. Se volete, potete contattarmi su akagera365@protonmail.com – siate cortesi, altrimenti vi bloccherò.

Dopo alcuni giorni all’estero, il venerdì seguente tornai in ufficio.
Incrociai Rosin casualmente in bagno, ci sorridemmo, per un po’ sostenne il mio sguardo, poi l’abbassò, e con una vocina flebile sussurrò:
“Buongiorno Nyam! Non stavi bene? Da qualche giorno non ti ho vista.”
“Ti sei preoccupata?”
“No, ma ho visto che non c’eri e mi dispiaceva.”
“Perchè?”
Eluse la mia domanda, e rispose:
“L’altro giorno siamo andati a pranzo tutti insieme, e mi sembrava strano che tu non ci fossi, poi quella tua collega mi ha detto che eri in missione.”
“Lo sai che stiamo flirtando, vero?”
Arrossì, di colpo. Quel suo modo di esternare la timidezza mi piaceva.
Non rispose, abbassò di nuovo il viso, inizò a lavarsi le mani.
Mi misi dietro a lei, di fronte allo specchio.
“Alza lo sguardo, guardami nello specchio.”
Alzò lo sguardo, mi guardò.
“Continua a guardarmi, non abbassare lo sguardo”
“…va bene, Nyam…” – disse con un filo di voce
“Mi piace quando arrossisci.”
“È che….”
“Che?”
“Che è la prima volta che una donna mi guarda come fai tu…”
“E che effetto ti fa?”
“Mi confonde”
“E ora rispondi alla mia domanda di prima. Lo sai che stiamo flirtando, vero?”
“S..sì.”
“E ti dispiace?”
“No, e….”
“E…?
“….mi sento lusingata”
Avvicinai il viso al suo collo, dal dietro, le scostai i lunghi capelli, annusai il collo e le sussurrai nell’orecchio:
“Hai impegni per stasera?”
“Avrei il mio corso di francese alle 5 e mezza, poi avrei organizzato per un aperitivo e cena con due amici.”
“Annulla tutto, alle 5 e mezza vai a casa, fatti bella. Stasera la passerai con me. Mandami il tuo indirizzo, ti passo a prendere alle 7 e mezza. Dammi il tuo numero di telefono.”
Non pensavo che potesse arrossire ancora di più, ma lo fece.
La porta del bagno si aprì, mi spostai a fianco a lei e finsi una conversazione innocente lavandomi le mani, poi sia io che lei salutammo la donna che entrò.
La nuova arrivata entrò nella toilette, mi voltai verso Rosin, le accarezzai il viso in silenzio, mi voltai e aprii la porta.
Uscimmo, presi il mio telefono.
“Il tuo numero?”
Me lo diede.
“A stasera, Roisin”
“G..grazie Nyam”
Mamma mia, quanto sangue mi fa quella ragazzina. Stasera sarà mia – pensai.

“Buonasera, sono la signora Xxxxxx.”
“Buonasera signora, che piacere sentirla”
“Buonasera a lei Giovanni. Vorrei prenotare un tavolo per stasera lato lago, un po’ appartato. Due persone, lume di candela. Per dopo cena, la stanza 15 è libera?”
“Sarebbe occupata, ma posso organizzarmi e liberarla per lei. Le faccio prenotare il parcheggio al solito posto”
“Bravo, grazie. Ci faccia trovare in stanza un vaso con un bel bouquet di fiori.”
“Sarà fatto, signora, grazie e a stasera.”

Quel giorno non passava mai, per fortuna c’era un sacco di lavoro, mi aiutò a non pensare continuamente a quel che stavo facendo per farla mia.
Poi, verso le 6 una serie di messaggi WhatsApp.[Ciao Roisin, ti stai facendo bella per me?] [Ciao Nyam, mi imbarazzi anche su WhatsApp…] [Allora dove passo a prenderti?] [Abito in……..al…] [Bene, sarò da te alle 7 e mezza, a dopo. Un bacio] [Un bacio]

Bene bene -pensai-, mi ha ricambiato il bacio. E non abita lontano da me, in 5 minuti arrivo.
Passai da casa, doccia veloce, ritocchino alla depilazione (mamma natura mi ha aiutata, sono praticamente glabra, ma qualche peletto superfluo c’è sempre e non mi piacciono), calze autoreggenti nere con balza porpora, tanga rosso, niente reggiseno a contenere la mia seconda misura. Lascio i miei lunghi capelli sciolti, gli dò giusto un po’ di volume ad arrotondare il viso.
Mi guardo allo specchio, mi guardo e mi piaccio; prepararmi per una nuova conquista mi eccita sempre, sento che mi sto bagnando, se ci fosse tempo mi accarezzerei, ma non c’e’ tempo, e mi asciugo il sesso.
Continuo a vestirmi: tubino nero semplicissimo a maniche lunghe, un filo di perle, orecchini con perle. Un filo di trucco, a sottolineare gli occhi, un po’ di lucidalabbra, un filo di profumo.
Scialle di lanina nero e rosso a motivi floreali, cappottino media stagione rosso con ricami floreali rossi.
Scarpe tacco medio nere con bordino porpora, abbinate a una borsetta a tracolla.
Eccomi pronta; stasera sarà mia.

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Autore Pubblicato il: 20 Marzo 2022Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici Lesbo0 Commenti

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