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Questa sera io ed Elena siamo invitati a casa di Giulia e Francesco.
Li abbiamo conosciuti qualche settimana fa nel privée che frequentiamo da qualche tempo.
Sono entrambi molto belli, raffinati, di buona conversazione. Persone, insomma, con cui non ci si annoia qualunque cosa si faccia insieme. Va da sé che se ti incontri in un privée l’attrazione reciproca non è propriamente intellettuale, ma ovviamente non guasta.
Giulia ha corteggiato Elena con malizia e garbo. Si sono baciate. Elena mi ha confessato che trova Giulia estremamente eccitante. Io e Francesco ci limitiamo a guardarle e parliamo delle nostre esperienze, di conoscenze in comune in quell’ambito ristretto che sono gli scambisti, aneddoti divertenti o bizzarri, incontri finiti bene o troncati sul nascere.
La sera dopo siamo usciti a cena. Le due donne si baciavano per le vie di Trastevere, sotto gli sguardi sorpresi, divertiti, concupiscenti, turbati, imbarazzati, dei passanti. Al ristorante sono andate in bagno insieme. Le carezze si sono fatte intime. Elena ha potuto toccare con mano il piccolo lucchetto d’oro che chiude le grandi labbra della fica di Giulia, di cui Francesco ha le chiavi.

Parliamo di sesso. Francesco e Giulia ci dicono che a loro piacciono i giochi di dominazione psicologica. Francesco è esclusivamente dominante. Giulia è sottomessa con lui, ma con altre donne può essere dominante.
Forse, a differenza nostra, a loro piace anche di più l’aspetto fisico del gioco: legare, imbavagliare, frustare. Noi diciamo subito che questo ci interessa poco, preferiamo l’umiliazione sessuale, il pissing, i clisteri, il fisting, le dilatazioni.

E’ come lo scambio delle figurine, a tavola si accenna, a mezza voce. Ci si capisce con pochi riferimenti. Si marcano i rispettivi territori, i limiti. Fra persone intelligenti non c’è bisogno di specificare troppo. Si mantiene la conversazione sul gioco eccitante del conoscersi.
Poi Giulia fa ad Elena una domanda diretta: “lo hai mai fatto con un cane?”

Abbiamo visto film. Ci ha anche eccitato vedere le ragazze alle prese con i grossi membri gocciolanti di animali. Ci eccita vedere delle troie in azione. Ma non abbiamo mai pensato di farlo, anche perché abbiamo un cane, e tutto ci ispira il nostro amato peloso, meno che idee di sesso.

Ma nel clima erotico della serata, Elena risponde “No, ma non è detto che nella situazione giusta…”

Giulia, fissandola negli occhi: “lo sai che noi abbiamo un allevamento di Golden Retriever?”

L’arrivo del cameriere interrompe la conversazione. Ma gli sguardi sono stati eloquenti.

Usciamo dal ristorante, saliamo sulla macchina di Francesco. Le due donne dietro iniziano a baciarsi, si toccano, si accarezzano. Le mutandine finiscono nelle borsette. Giulia chiede a Francesco le chiavi del lucchetto. Le dà ad Elena perchè lo apra.
E così da davanti mi gusto lo spettacolo di Elena fra le cosce di Giulia che ha tirato fuori il suo lato dominante.

“che bocca… che lingua… amore devi proprio farti fare un pompino da questa troietta..mmmhhhh sentissi come lecca… aaahhh mi sta succhiando la fica a ventosa … succhia succhia troia… non ti staccare… stai ferma …. ora ti faccio uno schizzo di pipì … vediamo se ti piace… ferma. ferma. non ti muovere. mmmmhhhhh ecco. tieni. ti è piaciuta? è buona?”

“uhmm siii ….ancora….” risponde Elena, con il tono di voce basso e arrochito di quando è infoiata al massimo.

“ferma allora che te ne do ancora. ferma. aaaahhhhhh siii”

Un altro schizzo di pipì deve essere andato nella gola di Elena. La sento ingoiare rumorosamente e continuare a leccare.

Francesco si ferma nell’angolo più scuro di un parcheggio.
Mi dice: “mi mandi tua moglie qui davanti?”

“Elena, hai sentito? Francesco ti vuole qui…”

Ci cambiamo di posto. Bacio Giulia, mentre lei si da da fare per tirarmi fuori l’uccello dai pantaloni.
Elena invece non fa in tempo a sedersi che Francesco le offre il cazzo da succhiare.

Anche lui commenta a voce alta il pompino: “aaaah si… succhia la cappella bene… dai ora giù leccami le palle… ahh che troia come lecca. ti piace ciucciare i coglioni eh… ora su … dai dai…. ”

Parla, Francesco. Sospira. Mugola. Grugnisce. Accompagna le sue parole con sonore pacche sul culo e sui fianchi della mia signora.
La prende per i capelli e le spinge il cazzo in gola. Quando lei tossisce e cerca di sollevarsi le da anche degli schiaffi sulla nuca.
“giù…giù stai giù… e ciuccia, vacca che ora sborro e ti riempio … la vuoi la mia sborra eh? la vuoi… ”
Elena mugola un si… eccitata da quel trattamento senza riguardi. Lui continua a guidarla con veri e propri schiaffi sulla nuca che lei sottolinea con suoni cadenzati e gutturali.
” aaaahhhh sborro…. bevi … aaahhhh giù manda giù …. bevitela tutta, puttana… che bocchino… ahhh quanto vuoi per questo bocchino, puttanone… ti bastano 30 euro? …. dai … continua a leccarmi il pisello… succhiati tutta la sborra… fammelo diventare di nuovo duro …
e ora quanto vuoi per farti inculare? 50 euro vanno bene? ”
Con la mano sinistra tiene la testa di ELena per i capelli e le spinge il cazzo in gola, con la destra la schiaffeggia ogni tanto sulle natiche, la gonna sollevata, si allunga per raggiungere la sua fica che deve essere fradicia di umori. Porta la mano alla bocca, si sputa sulle dita e torna verso il sedere di Elena, splendido inguainato nella cornice del reggicalze, la penetra con forza con le dita. Lei sobbalza ma lui la tiene ferma e inizia a penetrarla nel culo.

Nel frattempo Giulia mi sta facendo un pompino con i fiocchi. A differenza di Elena, che si attacca alla cappella succhiando come un’idrovora, Giulia insaliva il cazzo fino a renderlo bagnato, lucido. Sputa, succhia e risputa nel frattempo con la mano scivola leggera masturbando velocemente.

Lo schizzo di sperma è violento. Le esplode in faccia e sui capelli. Poi il resto nella sua bocca spalancata. Ingoia e pulisce la cappella, l’asta, i coglioni ela pelle del ventre.

Nel frattempo Francesco sta preparando Elena per l’inculata. L’ha messa appoggiata sul cofano dell’auto, la gonna sollevata, le gambe leggermente divaricate, la apre le natiche e punta il cazzo.
Non è molto dotato, Francesco. Elena ha preso ben altro nel suo retto. L’ano ha subito ben altre dilatazioni.
Infatti entra facile.

La incula con violenza, mollandole gran colpi sulle natiche.
Giulia nel frattempo me lo ha fatto tornare duro. Si siede sopra di me si penetra lentamente.
Il mio cazzo, notevolmente più grosso di quello del marito, sembra piacerle molto.

Non capisco quello che sta facendo Francesco. E’ fermo dietro a Elena, sembra che stia venendo, emette un lungo sospiro di soddisfazione, quindi si stacca da lei che si allontana di qualche metro accosciandosi come per fare pipì.

Francesco si avvicina e stringendo con forza i capezzoli di Giulia, facendola mugolare di dolore, mentre si muove sopra di me, mi dice: “ho riempito il culo della tua signora con una bella pisciata, ora sta svuotandosi…”

Che troia, penso. Che grandissima troia. Si è fatta pisciare nel culo in mezzo alla strada.
Faccio alzare Giulia e glielo punto sul buco del culo. Sputo sullo cappella che è gia bagnatissima dai suoi umori, l’appoggio e spingo senza chiedere e senza alcune intenzione di essere delicato.
Entro brutalmente, strappandole dei mugolii soffocati e subito prendendola per le natiche la costringo a impalarsi sul mio cazzo durissimo.

Elena torna in tempo per vedere che sto venendo dentro il culo della donna. Si baciano.
Si stringono. Si sdraiano sul sedile posteriore e in pochi minuti vengono entrambe, prima Giulia poi Elena.

Prima di separarci Giulia ci invita nella loro casa per il prossimo weekend.
Tornando a casa Elena mi dice: “Mi ha detto che vuole farmi scopare dal suo cane. Le ho detto che se lo fa lei lo facciamo insieme…”
E’ un sabato pomeriggio quando andiamo a casa di Giulia e Francesco. Una casa di campagna, isolata, con un ampio giardino e alberi di ulivo.
Ci accolgono in un ambiente a luci soffuse, candele profumate accese, gran fuoco nel camino. La stanza dove ci sediamo è caldissima. Divani, tappeti. Ci offrono tartine al salmone e vero caviale, vodka ghiacciata, vino bianco Cartizze. L’atmosfera è carica di eros.
Giulia indossa un tubino nero che mette in risalto le sue forme abbondanti, calze velate con la riga dietro, tacchi alti.
Elena ha optato per una minigonna corta, calze violacee che io so tenute da un reggicalze dello stesso colore, bustino stretto in vita e reggiseno a balconcino. Ma sopra un comodo maglione di lana mohair bianco, ampio e morbido.
Le due donne si siedono accanto e non passa molto prima che Giulia prenda la mano di Elena e in breve inizi ad accarezzarla e baciarla.
Si baciano, si toccano, le cosce si scoprono, le gambe si aprono. Giulia non porta intimo. La sua fica depilata appare già lucida di umori quando Elena la tocca.
In poco tempo sono avvinghiate in uno splendido sessantanove sul tappeto. Io e Francesco iniziamo a spogliarci. Francesco si masturba. Poi si alza e mi dice: “posso approfittare della tua signora?” … fa spostare avanti Giulia, assestandole una pacca sul sedere e si siede sul viso di Elena, offrendole i coglioni da leccare.
Elena passa dalla fica di Giulia ai coglioni del marito di lei senza cambiare il ritmo. Mugola quando Francesco glieli spinge sul viso, alzandosi per farla respirare e per poi infilarle il cazzo in bocca dall’alto.
Poi ancora si toglie e si sistema meglio sopra di lei: “ora leccami bene il culo troiona…”
Elena aumenta l’intensità dei suo leccaggi. La sento che succhia e affonda il viso nelle natiche del maschio, mentre Giulia continua a leccarle la fica.

Sono eccitato e vado a posizionarmi davanti a lei. Glielo do in bocca senza troppi complimenti, fino in gola, lo tolgo e lo affondo nella fica bagnatissima di Elena, per poi di nuovo offrirlo a Giulia, che se lo lappa con gusto, lucido degli umori dell’altra donna.

Continuo così per un po’ fino a che il cazzo non è durissimo. Faccio girare Giulia verso di me e inizio a scoparla a pecorina.
Guardo davanti a me Elena che è costretta (sembra peraltro con sua grande soddisfazione) a leccare e succhiare il culo di Francesco, che le alza le gambe e prende a sculacciarla con forza sulle natiche, che presto diventano rosse.

Tolgo il cazzo dalla fica di Giulia e glielo appoggio sul culo. Non lo lubrifico, voglio forzarle il buco, romperle il culo come suo marito ha fatto con la mia donna la volta precedente. Ma il cazzo bagnato dalla sua fica entra lo stesso quasi subito. Inizio a sbatterla senza ritegno e lei con una voce roca, profonda e quasi irriconoscibile prende a insultarmi: “stronzo bastardo porco mi hai inculato senza sputo maiale mi stai rompendo il culo mi vuoi sborrare in culo o in bocca mi ci vuoi pisciare dentro brutto figlio di puttana… se mi ci pisci la faccio bere a quella gran puttana troia baldracca di tua moglie….”
Prendo a schiaffeggiarla sul culo e non riesco, non voglio trattenermi. Sborro nelle profondità del suo intestino, con getti che immagino copiosi. Mi svuoto dentro di lei, mi accascio sulla sua schiena le mordo le spalle.
Lei si sfila andando in avanti… va verso Elena e spinge via il marito: “dammela… è mia…ora ” e si siede sul suo viso. Il culo ancora aperto bagnato e lo appoggia sulla bocca di Elena.
“succhia troia… succhiami la sborra da culo…”
E mentre Elena succhia e lecca, invasata, le basta darle dei leggeri colpetti sulla fica per farla godere urlando.

Francesco va dietro Giulia, la prende per le natiche e la incula. Elena sotto di loro.
Viene quasi subito dentro di lei. Toglie il cazzo e lo infila in bocca ad Elena. Se lo fa pulire. Si allontana, sedendosi sul divano.
Ancora Giulia si fa leccare culo e fica da Elena. Spinge fuori ancora lo sperma e glielo fa colare in bocca.
Quindi le strofina la fica sul viso fino a venire.

Elena è sdraiata sul tappeto, le mani sulla fica che continua a toccarsi, le labbra lucide di umori sessuali. Si pulisce con un fazzoletto che le passa Giulia.
“Sei una grandissima troia Elena, lo sapevi?” le dice Giulia. E la bacia.
Continuano a baciarsi, toccarsi. Mentre io e Francesco beviamo e guardiamo lo spettacolo di quelle due troie instancabili. Invidiando la loro capacità di essere inesauribili. Il trucco già sfatto, le calze smagliate. L’odore di sesso, di sperma fresco e di fica invade la stanza. Giulia e Elena sono scatenate. Elena mi guarda con degli occhi che non le riconosco. La bocca socchiusa ha una piega verso il basso: uno sbaffo di rossetto. Un’espressione da vera troia, provocante, arrogante, spudorata. E’ l’immagine della lussuria così come la si può pensare dipinta su un volto di un demone tentatore di sembianze femminili. E’ seduta sul tappeto, appoggiata al divano, le ginocchia sollevate, la fica spalancata. Se la tiene aperta con le dita e si masturba toccandosi il clitoride, carezzandosi le grandi labbra. Si penetra con due dita, come cercasse qualcosa dentro di se, socchiude gli occhi, succhia le dita, arrapandosi per il suo sapore…

Io sono seduto davanti a lei, in poltrona. Ho appena goduto e mi sto riprendendo.
Francesco sta versando del liquore. Giulia si è allontanata verso il bagno.

“Ho voglia di cazzo… datemelo… che aspettate…” dice Elena…
Francesco si avvicina, restando in piedi accanto a lei.

Elena si alza da terra, sedendosi sul divano. Così ha il pene molle di Francesco ad altezza bocca. Prende a slinguarlo e succhiarlo, pisello e coglioni, con rumori schioccanti e sguardi da puttanone. In breve lo vedo crescere a sussulti, alzarsi ed indurirsi, fino ad assere quasi orizzontale. Al che Elena lo accoglie in bocca e si sforza di arrivare più in fondo possibile.

Torna Giulia ed è con con uno dei loro cani, che avevamo visto in giardino.
“abbiamo fatto un po’ di toeletta a Jango… “dice.

Elena si volta e a vedere il cane fa uno sguardo ancora più da troia. Mi guarda, continuando a masturbare il cazzo duro di Francesco.

Giulia conquista il centro della scena, sul tappeto fra divano e poltrone, si siede ai nostri piedi. Tiene il cane per il collare e lo accarezza.
Ci guarda, cerca sui nostri volti un segnale di disagio forse. Non vuole forzare la mano.
Ma Elena la guarda affascinata, con una mano si accarezza lieve il clitoride, con l’altra masturba lentamente il cazzo duro di Francesco, che si è seduto vicino a lei.

Anche da me non vengono segnali negativi. Mi appresto a godermi lo spettacolo.
Ho visto film porno di sesso con animali, ma è la prima volta, forse, che mi capiterà di assistere dal vivo.

Giulia fa distendere Jango sul tappeto. Lo accarezza lungo tutto il corpo, le mani arrivano al ventre e sfiorano il pene nella sua custodia. Poi si concentrano su di esso. Lo accarezza e tira indietro la pelle, spunta il rosso tenue del pene, è grosso poco più del mio dito indice ora. Jango se ne sta buono a godersi le carezze della padrona. Ogni tanto alza il muso seguendo l’istinto di leccarsi, ma Giulia lo tiene giù e quello non insiste.

Lo fa uscire sempre di più. Non è cresciuto molto in larghezza ma in lunghezza sì.
Giulia tiene giù la pelle con la mano e si china avvicinandosi con la bocca.
Guardo Elena: ha un espressione schifata, ma esaltata, affascinata, non toglie gli occhi dallo spettacoo che Giulia le sta offrendo. Francesco ha un sorriso leggero stampato sul volto. Il cazzo duro. Elena glielo impugna saldamente, ma ha occhi solo per Giulia.

Che inizia a leccare il rosso organo sessuale del cane, e quello s’ingrossa. Ora il rosso è più intenso, è quasi raddoppiato in larghezza, ma rispetto ad un cazzo umano di buone proporzioni è sempre piccolo.
Giulia lo succhia, sempre tenendo giù la pelle. Il cane si muove più spesso, Giulia lo tiene giù.
Poi lo lascia alzare e porta il suo muso verso la sua fica. Quello allunga generose lappate e prende a girare attorno cercando di montarla.
Giulia lo fa di nuovo sdraiare a pancia all’aria, estrae nuovamente il pene e riprende l’opera di bocca.
In breve il cazzo cresce di proporzioni e anche il colore ora è rosso scuro. Emette degli schizzetti di liquido trasparente che colpiscono Giulia sulle labbra, sul collo e sulle guance… oppure direttamente in bocca, mentre lei succhia, e lei lascia colare lungo il pene, ormai grosso in lunghezza come un pisello umano di buone proporzioni, ma rosso violaceo.

Giulia si volta e si mette a carponi, offrendosi alla monta. Jango sale subito. Riscende… ritorna… dopo due o tre tentativi Gulia riesce ad afferrargli il pene penzolante e ad indirizzarlo verso la sua fica.
E’ come se il cane avesse ricevuto una scossa elettrica dal calore della fica ai suoi muscoli. I suoi movimenti si fanno frenetici. I tipici movimenti della monta, ha la lingua fuori… la tiene stretta fra le zampe e la infila con possenti e velocissimi colpi di bacino.
E’ Giulia ad ululare…
il cane perde contatto un paio di volte, lo ritrova, si sistema bene e riesce ad infilarlo tutto… è impressionante, quando esce, vedere quanto sia diventato grosso…
è enorme, è molto ma molto più grosso di un cazzo umano.

E’ una mazza rosso cupo, violacea, che schizza in continuazione e cerca il buco della fica come fosse un’antenna.

Quando entra completamente dentro e monta la padrona con quella frenesia bestiale la fa urlare… Giulia urla con voce roca… “ahhhhaaaaa mi riempieeee lo sento…. mi riempie….”

Il cane si ferma… ma non esce.

Francesco dice: “venite a vedere… ha fatto il nodo…”
Sposta una delle zampe posteriori, permettondoci di vedere la fica con il pene infilato dentro come una spada nel fodero. Tira indietro il cane piano… il pene non esce… la vagina si apre… si apre sempre di più ….ha la grandezza di un pugno, il cazzo che ha dentro….
Giulia si masturba e gode… gode… “mi sento piena… è bellissimo… ” dice….

Dopo qualche minuto esce… tirandolo indietro. E’ancora enorme, tumefatto, più grosso di un pugno… è come un palloncino. E quando esce la vagina aperta vomita un fiotto di sperma bianco, denso, che cola giù per le cosce.

Il cane si sdraia e si lecca. Giulia resta per un po’ in quella posizione, dalla vagina continua a colare lo sperma di cui è piena.

Elena le si avvicina e le accarezza la schiena, i capelli, poi la bacia. Intrecciano le lingue.

“senti il suo sapore?” le sussurra Giulia…

“si… ti sento l’odore sul viso…”

“è bellissimo… ti senti scopata proprio come una bestia…”

“ho visto… eri fantastica… la tua espressione …”

“vieni…” dice Giulia… e si gira verso Jango… prendendo in mano il pene ancora all’aria… “toccalo… ”

Elena pone la sua mano sul pene.

“così… attenta alle unghie… tieni giù la pelle…” poi si china e passa la sua lingua su tutta l’asta, solleticando la punta. Elena glielo tiene in posizione.

“così gli piace molto… vuoi provare ?”

“si…” Elena si china e timidamente, solo con la punta della lingua, entra in contatto con il cazzo del cane.

“succhialo … dai…” le dice Giulia, ed Elena esegue prontamente… inizia a fare un bocchino…

Solo pochi secondi e si allontana di scatto. Sputa. Guarda Giulia, come per scusarsi… “sta schizzando… è aspro…”

“si, poi ti ci abitui… dai continua… se non ti piace sputalo… ”

Poi ci ripensa e la bacia…. “fatti schizzare e dammelo in bocca…” dice.

Elena riprende a succhiare su e giù. Giulia lo tiene indirizzato verso l’alto per agevolarle il compito.

Pochi secondi e si rialza, tiene la bocca chiusa e bacia Giulia. Dalle loro bocche cola il liquido che si stanno scambiando.

Non gliela faccio più. Ho il cazzo durissimo.

Prima io e subito anche Francesco ci poniamo dietro alle due donne.

Io lo metto nel culo ad Elena, Francesco a Giulia.

Le inculiamo entrambe mentre loro si baciano e si parlano di come i nostri cazzi duri le stanno sfondando nel culo. Giulia dice che vuole farsi inculare anche da Jango… che lo desidera da morire ma che ha paura… che farà scopare e inculare Elena… che le farà sborrare in bocca e la costringerà a buttare giù tutta la sborra da cane….

Viene Francesco e seguo a ruota…. le due troie si avvinghiano. Giulia si getta sulla fica di Elena e prende a leccarla voramente. Elena continua a smanettare il pisello del cane… ma poi si lascia andare all’orgasmo. Giulia le sale sopra e se la fa leccare fino a venire anche lei.

Penso ad Elena che sta leccando la fica di Giulia ancora impiastricciata della sborra densa di Jango e di nuovo sento una scarica di eccitazione corrermi lungo la spina dorsale e arrivare al cazzo.

Questa notte non finirà mai.
Tornammo a casa in uno stato di eccitazione febbrile che non accennava a placarsi. Per quanto fisicamente fossimo spossati, lo stimolo erotico proveniente dalle immagini vivide di ciò che avevamo appena vissuto continuavano ad affacciarsi nella mente, mettendoci in uno stato di tensione che veniva alleviata solo da un orgasmo, ma solo per poco.
Così nelle ore successive, nelle quali esploravo ogni più recondita sensazione di Elena, chiedendole conto di ciò che lei aveva provato, commentando le espressioni di Giulia, i movimenti parossistici dell’animale, la grossezza del suo pene quando era riuscito ad estrarlo dalla vagina dilatata della donna, lo sbocco di sborra bianca e densa che era colata fuori.
“ti ho vista sai… persa… mentre leccavi quel cazzo … la bella e la bestia … forse è banale ma come definirlo altrimenti. Tu bellissima, con la tua lingerie e il tuo corpo curato, il trucco pesante, il rossetto sbafato, i capelli scarmigliati il viso arrossato, le labbra chine su quel… coso rosso violento che colava e si muoveva come a scoparti la bocca….”

“si… avevo gli occhi chiusi all’inizio…. non sapevo cosa aspettarmi non volevo mi facesse schifo… ho chiuso gli occhi e … era diverso… era agro…no non agro ma più aspro più forte… e vibrava… era morbido fuori ma dentro più duro e vibrante…come un’antenna…”

“si vedeva che gradiva… ha subito schizzato… che effetto ti ha fatto…”

“Giulia mi spiegava che non è proprio sperma… è come per gli uomini serve per lubrificare ma loro lo emettono in continuazione… è tanto… invece poi quando vengono è più denso, ma poco di più … solo all’ultimo è proprio denso come sperma umano e comunque è sempre tanto… ma non me lo aspettavo mi ha schizzato direttamente in gola e mi stava venendo un conato… però mi sono controllata… non volevo fare brutta figura… lo sai che faccio tutto …”

“si, sei proprio una splendida troia… la mia troia… la prossima volta voglio vederti montata ben benino come una cagna… ”

“si amore voglio che mi guardi… mentre mi faccio scopare … dal cane… mentre mi infilza nella fica con quel bastone di carne che diventa sempre più grosso… fino a tapparmela tutta, piena della sborrata… mi fai un film? voglio rivedermi…ti prego…”

Viene il fine settimana. Ci siamo imposti due giorni di astinenza forzata perchè avevamo passato i primi giorni a consumarci di sesso.
Venerdi sera siamo di nuovo a casa di Giulia e Francesco. C’è anche Franco, che conosciamo solo di vista, avendolo incontrato con la sua compagna in un locale.
Giulia e Francesco sono loro amici, ci hanno parlato bene di loro, ma la donna è fuori Italia per lavoro. Franco, ci dice Giulia, ha un gran cazzo e poi ha anche un’altra particolarità. Ma non ce la vuole dire.

Siamo d’accordo che se tutto va bene Elena proverà Jango nella fica. Giulia dice: “te lo cedo volentieri… per stavolta… ma tu devi sdebitarti … devi stare a mia disposizione completa… devi fare quello che dico io… essere la mia schiava, d’accordo?”

“si amore… ” suggellano il patto intrecciando le lingue… e leccandosi il viso.

“mmhhh si… la mia schiavetta…” dice Giulia e ha gli occhi che le brillano, le cerca un capezzolo, glielo torce… Elena geme “tu sei d’accordo…?” mi dice.

“si… sono d’accordo… puoi farle e farle fare quello che vuoi… è tua stanotte….”

“mmmmhhhhh che bella puttanella a mia disposizione… ” dice guardandola negli occhi, sempre torcendole e pizzicandole il capezzolo…

Mangiamo qualcosa, ma la serata sembra già elettrica. Giulia si bacia con Franco, gli massaggia l’inguine, poi gli tira fuori il cazzo dai pantaloni.
In effetti ha un gran cazzo, soprattutto una grossa cappella. Elena ama questa particolarità, infatti appena lo vede sento nelle orecchie il suo “mmmhhhh” goloso.
Giulia lo spalma con la crema di una pastarella e poi la lecca via. Continua così.

Poi invita ELena a far conoscenza con il cazzo di Franco.
Elena non se lo fa ripetere e si inginocchia insieme a Giulia davanti all’uomo, che sorseggia un bicchiere di vino bianco mettendo a disposizione il suo grosso arnese alle due donne.
Che si baciano, leccano insieme la cappella e l’asta, o si dividono i compiti.
Si offrono bocconi di cioccolata e crema che poi fanno a gara per ripulire tutto con le loro lingue.
Gli accarezzano i coglioni, trovano il buco del culo e lo titillano con le dita.

“ragazze mi fate sborrare, così…”

“vuoi sborrare? “chiede Giulia.

“se volete un po’ di crema… dovete solo continuare così…” risponde lui.

“si dai… ma ci pensa Elena… che stasera è la mia schiava, a far sborrare il mio ospite “dice Giulia. Libera il pene abbassando pantaloni e slip e lo offre a Elena.
Lei intensifica l’azione di bocca, accompagnando con la mano che scivola sull’asta ben insalivata.
Giulia massaggia i coglioni. Guida Elena tenendola per la nuca a ingozzarsi del grosso cazzo che s’indurisce sempre di più, cresce, sembra scoppiare, le vene sono in rilievo e la cappella violacea.

Giulia la spinge violentemente su e giù, con soddisfazione.
Il canale spermatico si gonfia. Lui dice semplicemente “ecco, sborro.”

Giulia la tiene giù “guai a te se ne fai uscire solo una goccia… ” le dice.

Vedo le contrazioni alla base dell’asta, ogni contrazione lui emette un “aahh” e un getto di sperma…

sento i mugolii di Elena, vedo le gote gonfiarsi.

Gli “aahh” non finiscono… sono almeno una decina di contrazioni…

Giulia accarezza la nuca di Elena: “lo senti quanta ne fa? è il doppio di una sborrata normale… Franco sborra come un cavallo… fammi vedere…. ”
Elena si solleva da piano, , stringendo le labbra ad anello per non farne fuoriuscire nemmeno una goccia.
Giulia tirandole i capelli sulla nuca le rovescia la testa.

“apri, fa vedere…”
Lei apre e ha la bocca piena di sborra densa.
“mmmhhhh Franco ma quanta ne fai… dai manda giù… ”

Elena ingoia.
“fai vedere….”
Elena apre la bocca vuota.
“mmmmhhh troia…. tieni la bocca aperta…”
Giulia le sputa dentro. Le chiude la bocca.
“ingoia…”
Elena ingoia.
“brava troia… “e le sputa di nuovo. La fa ingoiare.

Ancora le sputa in faccia. Poi la tira per i capelli la mette giù e le si siede sopra, strofinandole la fica sul viso.

“vedi come tratto la tua troia? “mi dice… “questo è niente… ti piace?”

“si. fai pure… hai carta bianca… ”

“lo senti… “dice strofinandole la fica aperta sul viso… “dice che ti posso fare quello che voglio… al tuo uomo piace vederti trattata da troia schifosa…e io ti ci tratto…a te piace?”

“… si… “dice Elena, mezzo soffocata…”

“ripeti… fatti sentire….”

“si, mi piace…mi piace…”

“… mmmhhhhh”

Io e Francesco ci siamo spogliati, intanto. Ci godiamo lo spettacolo in stato d’erezione. Franco si versa da bere.

“complimenti per la bocca della tua signora…” mi fa “a buon rendere, appena torna Melina…”

“non c’è di che…” rispondo io.

Giulia si alza e viene verso di me.

“posso? “mi fa…. accomodandosi sul mio cazzo duro, scivolando attorno ad esso con la sua fica bollente ancora stretta ma già ben lubrificata.

“ora mi scopo il tuo uomo… che ha un bel cazzone… me lo voglio proprio prendere tutto….” dice a Elena, impalandosi sul mio cazzo.

“vieni qui… vieni a vedere da vicino… facci sentire la tua linguetta…”

Elena si avvicina carponi. Non la vedo ma sento le sue mani sulle mie gambe, in alcuni momenti, poi il calore della sua lingua sui coglioni.

Giulia aumenta il ritmo. Sale lentamente fino quasi a farsi uscire il cazzo da fica, e in quel momento Elena sale con la lingua ripulendo l’asta bagnata, poi si getta di colpo verso il basso prendendolo tutto, con un mmhhh profondo, di gola. Si ferma, muovendosi orizzontalmente, o in modo circolare con il pene infisso dentro di lei come una spada nel fodero.

Ordina ad Elena con comandi secchi di leccarle il clitoride. La prende per la testa e se la sbatte sulla fica.

Francesco si alza, si posiziona dietro Elena e questa ha un gemito.

“si… subito nel culo… “dice Giulia.

Io non vedo ma sento i colpi che le da Francesco ripercuotersi su Elena che viene a sbattere col viso sulle mie palle.

Se la sta inculando.

Francesco ama i rapporti anali. E ama il culo di Elena. Credo che fino ad adesso non l’abbia mai scopata. Sempre e solo sodomizzata.

Ora lo sta facendo con particolare foga. Elena subisce ogni colpo con mugolii e urla roche.

Giulia si esalta. Si sfila dal mio cazzo, lo prende e l’indirizza verso la bocca di Elena, la spinge ad ingoiarlo.

“ecco… così stai zitta… troia… con un bel tappo di carne … è l’unico modo di farti stare zitta…”

Si dedica ad aprirle le natiche per permettere al marito di incularla ancora più a fondo. Lo fa uscire, sputa nel culo che rimane aperto e poi lo fa riaffondare.

“adesso basta… “dice, e spinge via Francesco… “è mia…”

Fa alzare Elena, la prende per mano e la porta via.

Intuisco che siano andate a prendere Jango.

Stanno via una decina di minuti.

Quando tornano il cane è al guinzaglio.

“Elena ha lavato con le sue manine il pisellone di Jango… così ora se lo può ciucciare come un chupachupa, lo fa diventare bello duro e se lo prende in pancia… mettetevi comodi… per lo spettacolo”

Giulia ha un altro guinzaglio e collare in mano. Lo mette ad Elena. La fa mettere carponi, ha il cane a sinistra e Elena a destra.

Jango si vede che è già eccitato dalla situazione, si agita, annusa, appena può punta verso le parti intime delle due donne.

Lo fa arrivare col muso verso il culo di Elena e quello inizia a lapparla da dietro e subito vorrebbe montarla.

Ma Giulia lo costringe a sdraiarsi, lo tiene giù tenendolo per il collare.

“dai Elena… faglielo diventare duro al tuo maschio…” e la tira verso di lui.

Elena accarezza il ventre dell’animale, soffermandosi sull guaina pelosa che contiene il membro. Lo massaggia con il palmo della mano. Spinge un poco verso il basso e già appare la punta, rossa tenue, rosata. Continua a massaggiare spingendo la guaina verso i testicoli e il pene si ingrossa un po’. Fino a che lei può circondarlo con l’anello fatto da indice e pollice e tirare la pelle verso il basso. Ora ha fuori una decina di centimetri.

Guarda Giulia che le fa un cenno. Si china e inizia a leccarlo con la punta della lingua. Il cane smania. Lo prende in bocca e lo succhia. Alza la bocca e vedo che dal pene, ancora più ingrossato, fuoriescono continuamente goccioline trasparenti. Infatti Elena fa colare questo liquido dalla sua bocca.

“più veloce… più a fondo… con la mano “dice Giulia.

Elena esegue.

“più giù… fallo uscire tutto…dai che diventa bello grosso e ti da gusto…”

In effetti ora ha fuori almeno una ventina di centimetri di cazzo che è ormai violaceo. Ma appena Elena molla la guaina pelosa risale e quasi lo ricopre.

“facciamolo fare da solo…” dice Giulia… “voltati… offrigli la fica… ”

Elena si volta e si appoggia con il viso a terra, il posteriore ben offerto e in vista.

Giulia lascia alzare il cane e lo invita verso la fica. Quello le da una serie di colpi di lingua e poi subito cerca di salirle sopra.

Si muove convulsamente cercando di penetrarla casualmente. Riscende. Risale. Al terzo tentativo il pisello trova l’imbocco della fica e si infila dentro. Cresce immediatamente.

Elena lancia un gridolino. Guaisce in effetti, come una cagna.

Jango riscende. Ora il cazzo è tutto fuori penzolante sotto al suo ventre. Rosso, grosso, una mazza notevole.

Risale di nuovo. Ora la trova subito. La penetra con un colpo secco e prende a muoversi velocissimo. Elena urla, geme, accompagna quei colpi forsennati con un roco lamento.

Giulia controlla da vicino i movimenti del cane.

Riscende. Il cazzo schizza in continuazione. Bagna le natiche e le cosce di Elena, gli stivali alti che indossa.

Risale e la ingroppa di nuovo. Questa volta è come se riuscisse a prenderla bene fra le zampe, la tiene stretta e la fotte. Immagino il membro che cresce a dismisura nella vagina.

Elena emette dei mugoliii rochi … ha gli occhi chiusi… dice solo “diooo è grosso… mi sta aprendo… dioooo mi sfonda…”

Il cane si ferma. Gulia le tira indietro una zampa per guardare. Il membro non esce. A tirarlo si vede che è diventato grosso come un pugno o di più. Resta dentro di lei.

“ora ti ha sborrata… ti ha riempito l’utero e per un pò ti tiene tappata… perchè non esca il suo sperma… stai buona e goditelo…” dice Giulia ad Elena.

Francesco si va a posizionare seduto davanti a lei, la prende e glielo caccia in bocca.

Elena non si tira indietro e esegue il bocchino.

Francesco, come me del resto, è eccitatissimo per lo spettacolo cui abbiamo assistito. Sborra in bocca ad Elena quasi immediatamente. Jango è ancora attaccato a lei.

Giulia si siede di nuovo sul mio cazzo.

“ti faccio sborrare… dove preferisci? la vagina, l’ano o la bocca?”

“l’ano… voglio riempirti il culo… dai… sbrigati…”

Si alza e si riabbassa cambiando entrata. Dal caldo morbido della fica a quello stretto alla base del culo.

Sta ferma un attimo poi prende a muoversi lentamente ma contemporaneamente contrae i muscoli anali, l’effetto è una specie di pompa cui è affidato il mio uccello congestionato.

Non si ferma che quando mi sono svuotato completamente, con una serie di gemiti incontrollabili, dentro di lei.

Si alza. Va di nuovo a tirare Jango e stavolta il nodo esce. E’ ancora grosso, la vagina è dilatata, Elena urla. Un fiotto di sperma bianco fuoriesce da lei colandole lungo le coscie, sulle calze strappate.

Giulia porta il cane fuori dal salotto e chiude la porta, non prima di averlo carezzato facendogli i complimenti… “hai visto che bella cagnetta che ti ho portato… sei contento ?”

Elena è stremata. Si masturba lentamente carezzando il clitoride. Dice di aver goduto, che non se lo sarebbe mai aspettata la sensazione che ha provato.

Franco vuole venire. Ci pensa Giulia che si fa scopare appoggiata a Elena. Le due donne si baciano.

Franco viene dentro Giulia.

Ora siamo tutti esausti. Mi sento frastornato, esaltato, non so quanto ci metterò a metabolizzare queste sensazioni. Non vedo l’ora di parlarne con Elena.

Con Giulia andiamo nel club privée che frequentiamo. Francesco non c’è, stasera, è fuori per lavoro.
Siamo stati indecisi se vederci in una casa, magari anche invitando degli amici oppure uscire all’avventura.
Però ha prevalso la seconda ipotesi. Idea di Giulia e Elena.

Arriviamo che c’è poca gente, ci sediamo al tavolo. Qualcuno che conosciamo ci saluta. Io sono oggetto degli sguardi invidiosi di qualche singolo, en passant fra gli sguardi ben più intensi che vengono rivolti alle due donne. Io mi sposto al banco per scambiare qualche parola con il gestore.

Gulia ed Elena vengono avvicinate da una coppia che ci è stata presentata in passato. Sono entrambi piuttosto grossi, sia di statura che di stazza. E non sono belli. E nemmeno dei piacevoli conversatori. Diciamo che fanno parte di quelle conoscenze in cui mantieni il saluto per pura educazione, cercando di svicolare il prima possibile quando capita che ti attacchino bottone.

Giulia con la scusa di venire a prendere da bere si avvicina.
“stasera Elena è particolarmente succube, lo sai?” mi dice.
“no, non me ne ero accorto… perché me lo dici?”
“perchè mi ha detto che stasera ha voglia di sentirsi usata… di essere costretta a fare la porca… che voleva essere la mia troia… insomma ne ha voglia… ”
“mmmhhh … io, lo sai… nulla in contrario…” dico io
“allora senti… ho visto due amici che conosco… sono fidati… precisi, stanno ai patti… e uno ha un cazzo che fa paura… anche l’altro sta messo bene… ma quello è veramente fuori dal normale… ti giuro mai vista una cosa del genere… che ne dici se li invito a casa ? possiamo andare a casa vostra che siete più vicino?”
“si… non mi dispiace … ma sai che cosa stavo pensando? …. ai due bisonti… ” e indico con gli occhi la coppia di grassoni.
“per Elena? …”
“si…”
“certo che sei perverso… per lei sarà umiliante… per loro un terno al lotto…”
“… si… dai andiamo…”

Li raggiungiamo al tavolo.
Si chiamano Max e Stefania. Parliamo di scambi, di coppie, di storie di sesso nel privée. Porto Max a dire che si, gli piace molto Elena.
Scopro le gambe di Elena, gli chiedo se apprezza quello che vede.
Le giarrettiere, le calze che contornano il bianco delle cosce, le mutandine rosse.
“molto…” dice lui. Ha gli occhi lucidi.
Sollevo il bordo delle mutandine, metto in evidenza le labbra depilate della fica.
“ti piace, Max?”
“si, devo fare i miei complimenti alla signora….”
“Elena perchè non ringrazi come si deve Max? …. Max, ti andrebbe di provare la bocca di Elena? e tu Stefania hai nulla in contrario?”
Elena mi guarda stupita, sapendo che non nutro certo simpatia che i due; guarda verso Giulia che sorride divertita… capisce che il gioco è la conseguenza delle sue confessioni di poco prima… “ne sarò lieta…se vuoi…. e se Max vuole… “dice.

Max guarda speranzoso verso Stefania, che non riesce a nascondere una certa inquietudine. Forse non sono abituati allo scambio separato.
“… non so… io…”
Resta inteso Stefania, che se vorrai approfittare anche tu della bocca di Elena …”
“…io?… mmmhhh si mi piacerebbe…

“Facciamo così” dico:
“Max conduce Elena nel salottino di sopra, quello con lo specchio che da nell’altra stanza. Noi andiamo su e guardiamo. Poi quando hanno finito Max esce ed entri tu, che ne dici?”
“ok, mi sta bene… ”

Un momento di silenzio, indecisi su chi dovesse fare il primo passo, rotto da Giulia… beh insomma… andiamo allora!

Ci alziamo e andiamo di sopra. Giulia si ferma: “vi raggiungo subito, dice…”
Entriamo io e la Stefania nel salottino da cui si vede, non visti, nel salotto attiguo, in cui entrano Max e Elena.

Max si siede e Elena si accoscia ai suoi piedi. Guarda verso di noi, anche se non ci vede, attraverso lo specchio.
Max, come temesse che il sogno possa svanire, si sbriga a slacciarsi i pantaloni. e tira fuori il cazzo
“si sbriga… eh…” dico alla moglie, che annuisce. La voglio far ingelosire.
“sembra essere molto preso…” dico, mentre Max si gode il massaggio a due mani sul pene e lo scroto di Elena… sbuffa, si muove… l’uccello comincia a rizzarglisi…”
“è un porco…”dice lei.
Forse si aspetta che io faccia qualcosa ma me ne guardo bene dallo sfiorarla.
“a Elena piace molto Max… lo capisco da come lo sta facendo lentamente…” dico. Non è vero, lo so bene. Ma voglio far crescere una certa animosità di Stefania nei confronti di Elena.

La donna si sta eccitando. Torna Giulia con uno dei suoi amici. Tutti assistiamo in silenzio allo spettacolo di Elena inginocchiata fra le gambe di Max intenta a succhiargli il pene, che ha raggiunto una certa consistenza.

Giulia parla a bassa voce verso Stefania: “tuo marito è troppo gentile… Elena è servizievole, docile… potrebbe usarla a suo piacimento e invece se ne sta lì seduto a lasciare che sia lei a condurre il gioco…. tu invece falle sentire che la domini… puoi farle fare tutto… elena è una schiava, non lo sapevi? ”
Stefania annuisce, pare interessata al discorso. I tratti del volto s’induriscono, le labbra si socchiudono.

Max in realtà ora ha messo una mano sulla nuca di Elena e le spinge il cazzo in gola ritmicamente. Elena sottostà tranquillamente, non essendo la misura di Max tale da impensierirla. Ogni affondo arriva a toccare con il naso i peli pubici che coprono il ventre prominente dell’uomo.
Che aumenta il ritmo e sborra con un rantolo.
Elena non si stacca fino a che non ha ingoiato tutto, attende che il pene diminuisca di volume e poi lo rimette dentro le mutande.

“vai… ora tocca a te… devi sbattergliela in faccia… capito? ” dice Giulia a Stefania. Che non se lo fa ripetere due volte e da il cambio al marito.

Entra e si toglie le mutande, mettendole nella tasca della giacca. Solleva la gonna restando il piedi. Allarga le gambe. Appare un pube con un pelo nero alto e folto.
“dai… ora tocca a me carina… fammi sentire quella lingua…”
E’ imponente, le grosse coscie sono due colonne fra cui Elena si insinua leccando la carne bianca e morbida.
La donna la spinge sul suo cespuglio, avanza col bacino.
“leccamela leccamela…”
Deve essere eccitata, perchè un momento che Elena si discosta per mettersi meglio un filo di bava la lega alla vagina gonfia di umori.

Si fa leccare un po’ in piedi. Poi la fa appoggiare con la testa sul divano e le si mette sopra, dandole il culo e la fica da leccare. Elena sparisce fra quelle due chiappe monumentali.

Max nel salottino ci dice che ha gradito molto il pompino. Che Elena gli ha succhiato l’anima e svuotato le palle. Che ha sborrato come un cavallo e lei si è bevuta tutto.
La donna si fa leccare il culo, fa su e giù, le si appoggia sul viso, in alcuni momenti deve impedirle di respirare, perché Elena cerca di spingerla via.

Poi la fa sdraiare in terra e le si siede sopra. Si dimena sopra di lei finché non ha un orgasmo. Quando si solleva Elena ha il viso bagnato. La donna le ha schizzato in bocca e in faccia il suo piacere.

“le ha lavato il viso… “dico.

“stefania sborra veramente… schizza, quando viene…” dice Max.

Giulia dice al suo amico di appofittare, se vuole.
L’uomo entra mentre Stefania si sta riprendendo dall’orgasmo.

Elena si è alzata e si sta asciugando il viso con un fazzolettino. L’uomo estrae il pene dai pantaloni ed è come se un grosso pitone lentamente si srotolasse.
E’ già grosso, largo, ma non è duro, punto ancora verso il basso.
Elena si avvicina e inizia a leccarlo con la punta della lingua. Il mostro si erge a scatti, diventando sempre più grosso.

L’uomo lo impugna con entrambe le mani, lo scappella e lo stringe alla base. Il glande si gonfia.
Elena prova a prenderlo in bocca ma ci riesce a fatica. Sembra avere il diametro di una lattina di coca ed è lungo il doppio. Elena lo guarda incredula, lo accarezza, lo lecca, lo insaliva bene…

In breve il cazzo è bello duro, l’uomo si siede sul divano, estrae un preservativo e lo mette. Invita Elena ad accomodarsi su quel palo di carne.
Lei lo fa, piano, guardandoci attraverso lo specchio.
Giulia mi masturba piano. I due bisonti sono dietro e si godono lo spettacolo anche loro.
Elena soffre veramente la penetrazione, nonché adusa a grossi calibri. Il cazzo è realmente enorme.
“Hai visto che cazzo? … mi piace vederla aperta così…” mi sussurra Giulia in un orecchio.

Elena è arrivata in fondo e si solleva lentamente, poi piano ricade, e di nuovo sempre più velocemente. Urla di piacere.
Le sue urla attirano altra gente che viene ad assistere.
Dei singoli chiedono se possono partecipare. Giulia dice “non più di due per volta…”
Entrano in due e subito sguainano il loro uccelli. Si avvicinano uno a destra uno a sinistra… Elena li prende in mano, li masturba, a turno loro la spingono a prenderglielo in bocca.

Uno viene subito schizzandole le tette. L’altro è più resistente.
Entra un altro e prende il posto del primo.
L’uomo che la sta scopando intanto la prende per i fianchi e la manovra su e giù, ogni volta infilzandola fino alle palle. Il palo e i coglioni depilati sono lucidi degli umori che colano dalla fica.

L’uomo le dice qualcosa. Lei si alza, gli toglie il preservativo e si china verso di lui prendendoglielo in bocca. Lo masturba con forza e quello le schizza in faccia, in bocca.
Elena lo lecca ancora un po’ e poi passa agli altri due. Ha il viso pieno di sborra. Si inginocchia e li lecca a turno, li succhia. Li fa venire entrambi, prima uno e poi l’altro, a bocca aperta si prende gli schizzi sul viso e in bocca, lecca lo sperma che le cola sulle guance, lo prende col dito e se lo porta verso la bocca.

Giulia entra anche lei e Elena la chiama, vuole baciarla. Giulia non se lo fa ripetere. Le lecca via lo sperma dal viso.
Poi la fa uscire.
“Ti piace come è iniziata la serata? mi hai fatto eccitare… ho voglia di godere… “dice Giulia accarezzando e stringendo a sé Elena “ma non ora… non qui… ti voglio con calma… ti voglio tutta…”

Nel corridoio altri singoli vorrebbero la loro parte, si fanno sotto verso le due donne che li scansano con dei sorrisi maliziosi: per questa sera il gioco è finito.
Decidiamo di andare a casa nostra con l’amico di Giulia dal grosso cazzo nonché Max e Stefania.

In macchina Giulia e Elena si baciano, si toccano. Nel traffico notturno danno spettacolo ai semafori. Le auto suonano i clacson, ragazzi urlano al loro indirizzo.

Saliamo, ci accomodiamo in salotto.

Giulia ed Elena non si staccano un momento. Si spogliano a vicenda restando in lingerie. Poi vengono a spogliare me.

Giulia si accoscia fra le gambe di Paolo (quello con quella bestia fra le gambe) e glielo tira fuori. Lo lecca, poi invita Stefania ad avvicinarsi. Qualche colpo di lingua insieme poi glielo lascia e si sposta verso Elena e me.

Max accarezza il culo della moglie e si masturba, guardandola alle prese con quel palo che nemmeno lei riesce a contenere.

Elena va a prendere uno strap-on nero, lo da a Giulia che lo indossa.

“voglio che mi scopi …” le dice, e le offre le natiche per essere presa da dietro, mentre mi succhia con foga il cazzo. Devo fermarla per non venire, voglio godermi lo spettacolo. Più resisto più mi eccito.

Giulia indossa lo strap, se lo fa leccare da Elena in una splendida oscena posa da pompino e poi glielo butta dentro di colpo… Elena urla.

Le fa eco Stefania che si sta prendendo in fica il pisello di Paolo, anche lei a pecora, con il cazzo del marito in bocca.

Siamo seduti vicino io e Max e abbiamo le due donne davanti in ginocchio che ci leccano come cagne, e dietro di loro Paolo e Giulia che le sbattono.

I lamenti delle due donne che vengono scopate si fanno da contraltare, sembra si rispondano, traggano incitamento una da l’altra….

“ora metteglielo in culo…” dico a Giulia… “guarda che bel culo aperto… ” e le apro le natiche….

“anche tu Paolo… ficcaglielo in culo…”

E penso sì ad Elena ma soprattutto a Stefania che si prenderà quel mattarello. Voglio proprio godermi l’inculata di Stefania.

Giulia entra subito… e Elena prende a godere anche col culo. Stefania invece si lamenta, Paolo fatica. Proprio non riesce ad entrare. Ha puntato la grossa cappella, la bagna, cerca di farsi strada, ma è grosso e il culo di Stefania non si apre.

Ci pensa Giulia, con la sua delicatezza… da un colpo forte sulle natiche di Paolo, lo spinge in avanti e Stefania caccia un urlo come un animale ferito.

“no no… non gliela faccio…. no…. ”

Io allungo una mano sulla sua nuca e la spingo sul cazzo del marito…”falla stare zitta questa puttana… ” i suoi lamenti ora sono soffocati…

Paolo si sta facendo strada…

Elena e Giulia pure si sono fermate e si stanno gustando il momento clou… Elena prende le tette di Stefania e le munge come quelle di una vacca. Tira i capezzoli verso il basso.

“sei proprio una vacca… hai proprio le zinne come le vacche…” le dice… strizzandole e tirandole i capezzoli.

Paolo entra sempre di più, vedo le lacrime negli occhi di Stefania che pure resiste… il cazzo in bocca e le tette martoriate, l’ano dilatato.

Poi allunga una mano e inizia a toccarsi la fica da sotto. Segno che comincia a piacerle, quel palo.

Infatti si distende… e Paolo inizia a muoversi su e giù lentamente.

Ora Stefania non capisce più un cazzo… muove la testa di lato… come invasata… gli occhi rovesciati….

Il marito le sborra in faccia. Elena la bacia, le lecca lo sperma dal viso glielo risputa in bocca.

Quella sta lì con la bocca semiaperta emettendo un lamento roco, continuo … capisce solo quello che le sta comunicando quel cazzo enorme che sta sfondandole il culo.

Giulia si toglie lo strap e si mette la bocca di Elena sulla fica, per essere leccata.

Io mi sposto e lo metto in bocca a Stefania. Glielo spingo in gola. Le chiudo il naso per farle aprire la bocca e glielo caccio ancora più in fondo.

Sento i colpi di Paolo ripercuotersi sul mio cazzo. Sto per venire, mi eccita il pensiero di riempirla di sborra in contemporanea, dalla bocca e dal culo.

Aspetto che Paolo dica che sta per venire, allora la spingo forte due tre quattro volte… E stefania si prende una lunga sborrata in gola. Soffoca quasi. Tossisce e schizzi di sperma escono dalla sua bocca ancora attorno alla base del mio pene. Lei appare come un trance, il deliquio.

Max guarda la moglie stupefatto. Non la conosceva evidentemente, così troia.

Avranno di che riflettere, i due piccioncini.
Siamo a cena in un ristorante di Anzio, è il compleanno di Francesco e ci ha invitato per festeggiare.
Giulia è particolarmente carica stasera, le brillano gli occhi, dice che ci pensa da tutta la settimana, che ha voglia di porcate.
“Stasera vedrai cosa ti faccio, carina…” dice ad Elena.
Elena sorride, di un sorriso che è un po’ una sfida e un po’ un non chiedo di meglio…
“Vedrai…” ribadisce Giulia. E mette le mani sotto al tavolo, si allunga, ed Elena ha un sobbalzo. Penso l’abbia pizzicata sulla carne tenera delle cosce.
“Stasera sono Padrona” dice. E Elena ha ancora quel sorriso.

Saliamo in macchina dirigendoci verso Roma. Elena è davanti con Francesco che guida, Giulia dietro con me.
“Elena, perché non lo prendi in bocca a Francesco? fatti il digestivo…” le dice, e nel frattempo armeggia con i miei pantaloni, estrae il cazzo già duro e bagnato e mi masturba.
Elena si è chinata e vediamo la testa fare su e giù. Francesco è impassibile, a parte qualche breve sospiro ogni tanto. Elena si impegna con foga.
“Guarda tua moglie che bocchinara che è… si attacca alle cappelle come una sanguisuga… stasera voglio vederla farsi tanti cazzi come una troia da strada… e a te va?” nel frattempo continua a segarmi, si fa colare saliva sulla mano, si china e ne fa colare sulla cappella, lo bagna tutto e mi sega.
“Vuoi vederla fare la puttana?”
“sì si… proprio la puttana…. voglio vederla rimorchiare per strada… a 30 euro a bocchino… vederla andare in macchina e sparire sotto a succhiare il cazzo…. e poi ci deve dire com’era, se ce l’aveva grosso, che odore aveva, se ha sborrato subito o l’ha fatta faticare, quanto ha sborrato… che cosa le ha detto… mi deve dire tutto…”

Elena davanti aumenta il ritmo. Succhia mugolando piano. Dà proprio la sensazione che succhiare quel cazzo sia la cosa che più desidera al mondo. Francesco sospira più forte… Lei sembra gradire ogni segno del suo godimento, perché risponde e aumenta l’impegno… “sì… ahhh che bocca… che succhiatrice… tiè… ti sei presa il cannolo ora arriva la crema… ahhhhhh bevitela…”. Un mugolio di soddisfazione di lei e un lungo sospiro di lui ci dice che sta venendo. Lei ingoia rumorosamente, due, tre volte. Poi resta giù, a succhiare leggermente. Muovendo la lingua piano. Non la vedo ma so come fa: lo circonda con la lingua, spreme prendendolo con le dita alla radice e salendo verso l’alto, lungo l’uretra, succhiando le ultime gocce che le arrivano sulla lingua. Non lo molla fino a che non lo ha ripulito tutto, perfettamente. Le ho insegnato bene.

Giulia si accanisce con la sua sega. Vuole che venga. Me lo dice, prima di chinarsi per prendermelo in bocca. “Ora voglio la tua sborra… tanta, bianca, calda, cremosa…” mi dice. La sua tecnica è diversa da quella di Elena. E’ soprattutto la sua mano a fare il lavoro, si muove velocissima su e giù, stringendo forte. La bocca è a contatto col glande, le labbra, la lingua, i denti … stimolano la cappella gonfia sfruttando i movimenti veloci della mano. Diversa ma efficace, perché basta lasciarmi andare che sento l’orgasmo avvicinarsi. “Dai che sborro” le dico. Lei continua con lo stesso ritmo. Quando esce il primo schizzo avvolge il glande con le labbra, continuando la sega e si tiene tutto lo sperma in bocca fino a che non ho finito. Allora si alza con un sorriso perverso negli occhi. Si sporge in avanti, prende Elena per i capelli sulla nuca e la fa voltare verso di lei.
“mmmhhh le mugola…” ed è un ordine chiaro: ho la bocca piena di sborra, apri la tua che voglio dartela.

Elena obbedisce. Si volge verso di lei chinando leggermente il capo di lato e apre la bocca. Ma Giulia non è contenta. Con l’altra mano le prende il mento e la costringe ad aprirla ancora di più. Prepara quello che ha in bocca portandolo verso il centro della bocca e quindi si avvicina come se volesse baciarla e sputa con forza. Una, due, tre volte. Sperma e saliva passano di bocca, colano sul mento di entrambe. Giulia le chiude la bocca e le tappa il naso, come si fa con i ragazzini che non vogliono ingoiare il cucchiaio di minestra.
“E due…” dice “manda giù troia. ingoia.”
Elena obbedisce. Giulia le riapre la bocca e controlla che abbia eseguito bene il suo ordine. Quindi si avvicina ancora. Si succhia l’interno della bocca per formare un altro sputo e ancora nella bocca aperta di Elena. Di nuovo le chiude la bocca e la fa ingoiare. Poi controlla. E’ soddisfatta.
“E sono due… ma stasera non è che l’inizio… voglio farti riempire la pancia di bella sborra calda… ”
Elena annuisce. E’ eccitatissima ed è entrata in quello stato in cui ogni parola che le dice Giulia la eccita. E’ disposta ad eseguire ogni suo ordine, anche il più perverso e/o crudele.
Si sta masturbando furiosamente, le gambe aperte e la gonna tirata su. Le labbra lucide di saliva e di sperma.

“Ora faccio una telefonata” dice Giulia “e trovo cazzi per questa puttana…”
Parla al telefono con un certo Adrian, gli dice “certo che puoi portare i tuoi amici…” e gli da appuntamento nelle vicinanze. Conosco la zona. E’ un posto dove ci sono fabriche e un outlet, ma a quest’ora non ci sarà nessuno.
Arriviamo al parcheggio, illuminato da luci gialle. Fa fresco. Si sente il rumore delle macchine che passano sulla statale, a poche decine di metri. Non c’è nessuno.
Giulia ha fatto salire Elena dietro. Io sto davanti. La tiene calda. Le dice che si divertirà, che deve solo fare tutto quello che le dicono, che tanto loro vogliono solo darle quanto più cazzo possibile, che hanno voglia, che non scopano spesso visto che le loro donne sono al paese d’origine. E qui solo puttane ma non belle come lei. E poi italiane e con faccia da signora bene, come lei. E sicuramente gli piacerà molto scoparla e incularla, ma tanto a lei anche piacerà… quindi perché non fare questo affare? Così sono tutti contenti…
Mentre le parla, la bacia, le strizza le tette, le stinge la fica facendola gemere… commenta quanto è bagnata… le mette prima un dito e poi due nel culo… così glielo allarga e sarà pronta a prenderlo quando glielo vorranno mettere nel culo…

Arriva una macchina e si parcheggia poco diostante. Ci sono 4 o 5 persone a bordo. Uno scende e si avvicina a noi. Giulia al finestrino gli dice “ciao adrian… vieni, avvicinati…”
Quello ci squadra, sospettosamente. E’ un ragazzo sui 25 anni. Lineamenti affilati. Appena saluta Giulia e dal nome capisco che è rumeno.
“vedi? guarda che ti ho portato… ha visto che dicevo la verità?”
Quello guarda nella macchina e a vedere Elena gli occhi gli si accendono. Poi di nuovo guarda noi. DI nuovo Elena che tiene gli occhi bassi.

“Quanti sono i tuoi amici?”
“quattro… bravi ragazzi…”
“bene … ricorda i patti…” e gli consegna tre confezioni di preservativi.
“ok” dice lui.
Giulia apre lo sportello e spinge fuori Elena.
Il ragazzo la guarda e la prende per mano. LE fa alzare la testa per gardarla negli occhi. Forse vuole sincerarsi che non sia drogata o ubriaca. Non so.
Cerca la conferma che Elena è d’accordo a questo gioco. Quello che vede deve soddisfarlo, perché la conduce verso la loro auto.

Quando è lì la spinge sul cofano. Vuole baciarla. Ma Elena si gira e si piega sul cofano. Lui allora le alza la gonna e le tocca le coscie, il culo, le scosta le mutandine e cerca la fica.
Si porta delle dita alla bocca, sente il sapore e l’odore di femmina eccitata. Scende anche un altro dall’auto. E anche lui le tocca il culo con entrambe le mani aperte. Poi sale lungo la schiena, e da dietro le prende una tetta.
Scendono anche gli altri. Si appogiano alla macchina e guardano. Alla luce dei lampioni non si capisce bene l’età, ma un paio sembrano più grandi, fra i 40 e i 50 anni. Bevono birra.
Ridono e parlano nella loro lingua.
Adrian si slaccia la cintura dei pantaloni e si sistema dietro Elena. Vedo che traffica per mettersi il preservativo. Poi la prende per i fianchi e glielo infila con un colpo solo. I pantaloni gli cadono alle caviglie. Si vedono i muscoli pulsare nelle natiche chiare, ogni spinta dentro di lei, che è sempre accasciata sul cofano.

L’altro con una maglietta rossa e bianca, estrae il cazzo dai pantaloni. Da venti metri, dove siamo noi, sembra avere un bel cazzo. Si appoggia al cofano e tira Elena verso lui, in modo che possa arrivare a metterle il pisello davanti la faccia.
Così ora Elena non è più appoggiata al cofano. E’ piegata in avanti, con un cazzo in bocca e uno in fica.

Gli altri si avvicinano e guardano. Poi quello che glielo aveva messo in bocca si ferma e cede il posto ad un altro, con una camicia a quadri. Si allontana e si accende una sigaretta. Vuol dire che maglietta rossa/bianca le ha sborrato in bocca.
Glielo chiedo a Giulia: “ti sei messa d’accordo perché tutti gli sborrino in bocca?”
“si caro…” Sorride e si masturba lentamente… “scopata e inculata con il preservativo, sborrata libera in gola… te la rimando a casa bella piena, stasera… eh?”

Adrian, il primo, si toglie e con un gesto si libera del preservativo. Camicia a quadri si toglie e Adrian si sbriga a metterglielo in bocca. Continua a scoparla in bocca come la scopava prima in fica e si capisce benissimo quando viene perchè le tiene la testa fra le mani e si irrigidisce tutto, contraendo i muscoli delle natiche in sincrono con l’eiaculazione. Lei sembra bersi tutto senza fiatare.
Uno con jeans, quello che sembra i più vecchio, intanto si è sistemato dietro di lei. Da come la tiene per i fianchi con una mano e l’altra indirizza il cazzo penso che glielo stia mettendo in culo. Sono quasi sicuro.
Camicia a quadri riprende il suo posto nella bocca. Ancora la sbattono all’unisono
Il vecchio la sta inculando selvaggiamente, la tiene per i fianchi e in alcuni momenti le gambe di Elena non toccano terra.
Anche camicia a quadri sembra sia venuto, perchè si toglie, si richiude i pantaloni e si apre una birra. Dice qualcosa al vecchio e quello le da prima una pacca sul culo e poi due – tre botte più forti e profonde…
L’altro che mancava, giubbotto jeans, le si mette davanti col cazzo in mano, la prende per i capelli e glielo mette in bocca… mentre quello dietro continua a farle il culo con ritmo lento e regolare…
quello con la lattina di birra in mano si avvicina e la offre a giubbottojeans che beve mentre Elena fa su e giù con la bocca sul suo cazzo, spinta da dietro dal vecchio.

Poi questo si toglie e letteralmente prendendola per i capelli la stacca dal cazzo di giubbottoJeans e le infila il suo di cazzo nella bocca. Non l’ho visto sfilarsi il preservativo, quindi il figlio di puttana l’ha inculata a pelle. Anche lui si capisce benissimo che sta sborrando… ma deve essere proprio tanta oppure spinge troppo in gola… perché Elena tossisce e vomita… ma quello si toglie solo per un istante e quindi glielo rimette in gola… la tiene sul suo cazzo per un pò, quindi si toglie e se lo rimette dentro le mutande. Quindi la stava inculando senza niente, e poi glielo ha messo in bocca direttamente.

GiubbottoJeans si mette dietro di lei e la scopa, o la incula. Anche lui non mi sembra si sia messo niente.

Dico a Giulia che i suoi amici non stanno rispettando i patti…
“stai tranquillo non te la sciupano…sono bravi ragazzi…” mi risponde… “comunque ora vado a vedere…”
Scende dall’auto e si avvicina al gruppo.

Adrian le va incontro, parlano. Poi Giulia si avvicina a Elena che è appoggiata sul cofano della macchina, piegata a novanta mentre giubbottojeans la sbatte da dietro.
Giulia si china e bacia Elena. Si baciano a lungo. Giubbottojeans si toglie e va verso di loro. Giulia gli prende il cazzo e lo sega con forza, attirandolo verso di loro e quello gli schizza sulla faccia. Loro si leccano il viso e si baciano.

Adrian ha di nuovo il cazzo duro e si presenta davanti a loro. Giulia si gira e lo invita a scoparla, anche lei appoggiata al cofano della macchina. Camicia a quadri si sistema dietro Elena. Stavolta le scopano a lungo. Si sentono i loro gemiti e i loro orgasmi.

Rientrano in macchina e subito l’aria è piena di odore di sesso, di sudore, di maschi e femmine eccitate, di sperma, di urina. Prendo Giulia e senza troppi complimenti le sbatto il cazzo in bocca e mi svuoto dentro di lei, calmando la tensione che mi attanagliava. Francesco fa lo stesso con Elena. Ma è la goccia che fa traboccare il vaso, Elena si sporge dallo sportello aperto e vomita tutto lo sperma che ha ingoiato quella sera, i rumeni che sono rimasti a bere appoggiati alla macchina ridono e commentano.

Autore Pubblicato il: 19 Gennaio 2011Categorie: Orgia, Racconti 69, Racconti di Dominazione, Racconti Erotici Etero0 Commenti

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