Leggi qui tutti i racconti erotici di: occhidolci

grazie per tutti i commenti alle mie storie, come al solito sono felice di ricevere sia commenti positivi o negativi sulle storie ma no su me stessa.
vi lascio una mia nuova storia spero che vi piaccia e aspetto nuovi commenti. il mio indirizzo come al solito &egrave occhidolcistorie@live.it

Sabato notte, Simone sale sul pullman per tornare a casa dopo una vacanza che si era concesso a fine scuola con la propria famiglia. Era un bel ragazzo di 17 anni con un fisico niente male ma aveva una ossessione il sesso. Si era sistemato nell’ultima file sdraiato, il pullman inizia a partita e quasi tutti dormono mentre Simone massaggiava con una ragazza, sms di fuoco con una bella ragazza che si trovava nel suo letto pensando al cazzo di quel ragazzo. Lui la chiama e si mette gli auricolari, voce calda e molto bassa, la fa eccitare e si abbassa leggermente i boxer e i pantaloni per uscirlo fuori e iniziarselo a toccare. Si toccano contemporaneamente, lui con la sua voce le dice ‘Puttanella mia quanto ti voglio in mezzo alle mie gambe a succhiarmi il cazzo che mi sta esplodendo, voglio ficcartelo in quella grande fica bagnata che ti ritrovi. Ti scoperei a sangue senza darti nemmeno il tempo di reagire, dai stronza godi godi.’
Lui era eccitatissimo, la sua mano era veloce e stava quasi per godere ma aspettava, voleva venire insieme a lei. Simone però non si era accorto che non tutti nel pullman dormivano, una giovane signora sulla trentina d’anni si era accorta di qualcosa di strano, vedere il corpo di un uomo steso nell’ultima fila e il suo braccio muoversi. Curiosa si avvicinò sedendosi a tre file avanti al ragazzo che non si era accorto di nulla. Lui stava per venire e con un mugolio spezzato dalla paura di svegliare qualcuno, venne. Ma lei continuava e Simone continuava a massaggiarselo con forza, la signora ormai eccitata dalla scena aveva la mano nei pantaloni e si toccava la fica ormai bagnata.
La signora ad un certo punto senti che lui torno con la voce normale e non la voce calda e sexy che stava sentendo fino a quel momento, stava parlando con la ragazza e origliò qualcosa che la fece eccitare ‘Tesoro non mi puoi lasciare con il cazzo in tiro, si che mi frega se ti beccano i tuoi ma vai in bagno’tesoro tesoro vabb&egrave ciao ci sentiamo domani. No non sono incazzato solo deluso, non fa niente un bacio buonanotte’. Lui ora parlava tra se e se con una voce delusa, triste e se la prendeva con gli stronzi dei genitori della ragazza” e mo come faccio?? Non posso mica passare tutta la notte con questo coso tra le gambe che mi da fastidio, poteva anche fare un piccolo sforzo, che le costava mancava poco’
Simone si aggiusta i boxer e i pantaloni che mostravano un evidente pacco, il pullman si ferma e Simone spaventato si affaccia al finestrino ma si rassicura sono solo alcuni passeggeri che devono salire. La signora si alza e va vicino a Simone chiedendogli se poteva sistemarsi vicino a lui, Simone accettò naturalmente e si era scordato del pacco tra le gambe.
La signora si presenta molto gentilmente e con una voce molto bassa con un tono di eccitazione ‘Mara piacere, anche tu ti fermi al capolinea?’ lui si gira e con uno dei suoi migliori sorrisi le risponde ‘Sì, sarà un lunghissimo viaggio che passeremo insieme. Comunque io sono Simone piacere mio’ Mara continuava a guardare tra le gambe del giovane ragazzo che invece non si era accorto di nulla, fino a quando non si gira per cercare di fare conversazione e la ritrova ipnotizzata dai pantaloni, da quel cazzo che cresceva sempre di più e che voleva esplodere in una sborrata pazzesca. Simone aveva già pensato che quando sarebbe arrivato in autogrill avrebbe finito ciò che aveva iniziato prima al telefono, Simone si eccitò ancora di più perché era consapevole che gli occhi maliziosi di quella donna erano su di lui, che lo spogliavano, che lo volevano. Lui si avvicinò al suo orecchio per sussurrarle qualcosa in modo tale che non sentisse nessuno, anche se tutti dormivano, ma la sua bocca si spostò sulle sue labbra. Mara lo spostò per evitare il suo bacio ‘Ma lo sai quanti anni ho io? Molti più di te, te lo assicuro’ e lui con un sorriso malizioso disse ‘ sai quanto mi interessa? Ho visto come guardavi il mio cazzo, e ora te lo voglio dare tutto troia. Hai delle labbra da bocchinara e voglio vedere se sei davvero brava’ Mara rimase sconvolta a quelle parole, la avevano colpita e si stava eccitando lentamente. La eccitava l’idea di avere un cazzo di un ragazzino con cui giocare tutta la notte, allora prese la maglia di Simone e se lo avvicinò. Ci fu un bacio labbra a labbra, bacio passionale’violento e dolce allo stesso tempo fino a quando le labbra si staccarono leggermente per far divertire le lingue che lottarono, si intrecciarono tra di loro. Era una lotta continua, Mara gli succhiò la lingua e poi passò al labbro inferiore mentre lui le leccava la punta del naso, quel bacio era fantastico e il migliore bacio che Simone abbia mai dato, Mara era proprio una puttana come presumeva e gli aspettava une bellissima serata.
Lui le prese con forza il seno da sopra la maglietta, lo tirò a se con molta forza, Mara aveva una quarta abbondate con un corpo molto bello. Non era molto alta ma aveva un culo da favola, sodo e proporzionato. A lei eccitò essere presa così e il bacio si fece molto più coinvolgente, la mano di Mara arrivo subito alla cinta di Simone che venne sbottonata e la sua mano scese fino a prendere il suo cazzo in mano. Con il pollice spingeva sulla cappella bagnata e lo girava, lui scese a leccarle il collo e iniziò a succhiargli la pelle, le stava facendo un succhiotto. Mara pensò che da anni ormai che non tornava a casa con uno, quando a 18 anni prima di rientrare lo copriva con il fondotinta per non farsi beccare da sua madre che gli avrebbe fatto un interrogatorio.
Lui la spogliò velocemente perché voleva il suo grande seno che era coperto da un reggiseno di pizzo nero, i capezzoli spingevano dall’eccitazione su quel piccolo pezzo di tessuto, le tolse anche i pantaloni lasciandola solo con un intimo da favola. Il perizoma anch’esso di pizzo nero era completamente bagnato e lui curioso le chiese ‘Solo per un bacio sei così bagnata?’ lei si vergognava di ammetterlo ma glielo disse ‘ veramente ti stavo spiando mentre parlavi con la tua ragazza, e nel frattempo mi stavo toccando’ lui ride ‘non &egrave la mia ragazza, solo una trombamica comunque parli troppo per i miei gusti’zitta e succhiami il cazzo’ detto questo estrasse dai pantaloni abbassati fino al ginocchio il suo cazzo. Un cazzo di notevole dimensioni con una cappella gonfia e lucida che fece venire l’acquolina in bocca a Mara che pregustava già il sapore della sborra nella sua bocca.
Mara si piegò e lo prese subito tutto in bocca, restò con il cazzo che gli tappava la bocca e con la lingua leccò le palle, la lingua dava piccoli colpetti che provocarono respiro irregolare a lui, che nel frattempo stava accarezzando quel corpo morbido come la pelle di un bambino.
Lei chiuse la bocca e succhiava su e giù e quando arrivò fino alla cappella e lo uscì si sentì come una bottiglia stappata, con la lingua scese lungo l’asta rovente e lo insalivava per bene, con la mano lo impugnò e scese con la bocca. Prese in bocca le palle e le iniziò a succhiarle con avidità giocandoci con la lingua, Simone le prese la testa e la spinge su verso la sua mazza rovente che voleva essere succhiata. Simone lo sbatte sempre più veloce nella sua bocca aperta perché sta per venire la seconda volta ma questa il suo sperma caldo non andrà sprecato, Simone si mise una mano davanti alla bocca e si sentì solo un mugolio’era venuto. Mara raccolse tutto nella sua bocca e lo lasciò un po’ poi ingoiò tutto e si mise a leccare ancora il cazzo, ormai pulito e moscio ma non ci volle molto per farlo tornare dritto ed eccitato come prima.
Lui la distese lungo il sedile e iniziò a leccarle i capezzoli succhiandoli, li morse leggermente mentre con le mani stringeva completamente il seno, avvicinando tutti e due i capezzoli in modo che la lingua non doveva fare tanta strada.
Mentre stringeva entrambi i seni scese con la lingua lungo la sua pancia, giocò con l’ombellico provocandole anche un po’ di fastidio perché soffriva di solletico, lui scelse ancora e si ritrovò seduto in ginocchio sul sedile tra le sue gambe.
Mara non aveva nemmeno un pelo su tutto il corpo e quando tolse il perizoma fradicio gliene diede conferma anche la fica bagnatissima e senza un peletto, sembrava quella di una bambina e si riusciva a vedere le gocce che scendevano dalla sua fica sul sedile.
Simone la prese per il bacino e lo porse vicino al suo viso e si immerse in quel lago di piacere iniziando a succhiare tutto quel nettare vitale per lui, immerse la lingua penetrandola e girandola intorno. Prese tra i denti il clitoride e lo morse leggermente provocando altro piacere a Mara che riusciva solo a toccarsi il seno provocandosi ulteriore piacere da sola.
La mano di Simone passò da sotto le natiche a dentro la fica, le prime 3 dita scivolarono facilmente e lui mentre succhiava gli disse ‘avevo ragione che eri una puttana, hai la fica allargatissima per essere così giovane, chissà quanti cazzi ha ospitato tra le sue labbra e ora ospiterà anche il mio grosso cazzo.’ Lei era troppo presa dall’eccitazione per rispondere a parole ma gli porse ancora più volentieri la sua fica allargando di più le gambe, le dita divennero 4 e lei stava per venire, lui continuava ma prese una mano della giovane signora per metterla davanti la bocca. Finalmente anche lei venne in un lago di umori raccolti dalla lingua di Simone che bevevo esterrefatto da quel drink così buono e così meritato.
Si sistemò meglio con il cazzo che puntava la sua fica, e con un colpo di reni si sentì sbattere le palle contro la pelle, controllò che non si era svegliato nessuno e iniziò a pompare forte ma cercando di fare silenzio. La sua mano &egrave sul clitoride che lo preme e lo fa girare sempre premendolo, la ragazza ansima e per paura di non essere scoperti Simone le da l’altra sua mano e Mara inizia a succhiarla come ha fatto in precedenza con il suo cazzo. I suoi umori scendevano e facevano scivolare più in fondo il cazzo che con dei colpi duri Mara sentiva che gli arrivava quasi in bocca.
Simone la gira e la fa mettere a pecora mentre con la sua mano porta gli umori sul culo sfondato di quella troia, anche qui devono essere passati molti cazzi di varie dimensioni pensò Simone. Le prende i capelli biondi e con il cazzo in tiro cercò di entrare in quel culo, lascia i capelli e capisce che può fare solo in un modo. Si mette dietro di lei e mantenendola per i fianchi le da un colpo di reni, la penetra facilmente e inizia a sbatterla. Riprende i capelli e li tira verso lui vuole che la vedano fuori con il volto sconvolto ma non passano macchine e lui continua, la sbatte e qualche volta le da schiaffi sul culo sudo. Il viso di Mara &egrave attaccato al finestrino e quando si stacca si accorge dell’alone lasciato, lui non la lascia. La scopa forte e sta per venire la terza volta ma aspetta vuole far venire prima lei, di nuovo. Mentre le sta scopando il culo le tocca il clitoride in modo molto forte e alla fine esplode in un lago di piacere, ancora. Lui la prende per il seno, e inizia a darle dei colpi forti che la fanno andare in avanti e sbattere contro il finestrino fino a quando non le inonda il culo. La sborra inizia a scivolare sulle sue gambe e raggiunge gli umori rilasciati prima da Mara, il pullman si ferma e loro si vestono velocemente’sono arrivati all’autogrill

Autore Pubblicato il: 10 Giugno 2008Categorie: Racconti Erotici Etero0 Commenti

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