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Era una notte primaverile, stavo passeggiando per un bosco, e c’era una strada sterrata, improvvisamente sentii uno schiamazzo e vidi dei ragazzi più o meno della mia età, tutti con uno spinello e la birra fra le mani, così presi un sentiero, completamente buio, improvvisamente la luna illuminò i miei passi e vidi numerosi fiori blu tipici delle nostre orobie, su un sasso vidi seduto un uomo vestito da pastore siciliano, immediatamente non so perché mi avvicinai e appena i nostri occhi si incrociarono rimasi paralizzata aveva i capelli color mogano e gli occhi neri, mi fece cenno di avvicinarmi e così feci, non parlò, mi trasse sulle sue gambe e lo lasciai fare, insinuò un braccio attorno alla mia vita, e io appoggiai il capo sulla sua spalla e gli morsicai il collo, sembrava ci conoscessimo da sempre. Lui lentamente insinuò una mano sotto la mia maglietta e strinse con forza e decisione i capezzoli, mentre manipolava i miei seni come se fossero un impasto, ma nonostante l’energia che ci metteva non mi stava facendo male, anzi mi stava eccitando e attraverso i pantaloni ruvidi sentivo la sua virilità premere contro il mio corpo, poi lentamente la mano che aveva attorno alla mia vita raggiunse il bottone dei pantaloncini e delicatamente li slacciò insinuando una mano all’interno di essi e sfiorandomi il pube raggiunse il mio sesso e dopo aver giocato per un po’ con il clitoride mise un dito dentro di me facendomi gemere, mi abbandonai alle sue mani mentre gli stringevo con una mano un ginocchio e con l’altra stavo cercando di slacciargli i pantaloni, ma lui improvvisamente si bloccò e mettendomi una mano sulla testa mi costrinse a girarmi e per la prima volta parlò -Sei bella’- sorrisi e tentai di rispondere ma lui mi mise una mano sulla bocca -Non voglio che tu parli, solo io posso, tu devi solo godere, non pensare, libera la mente’- alla sua voce dolce mi abbandonai in preda al desiderio, cominciò ancora a toccarmi mandandomi in estasi, poi riprendendo la posizione di poco prima mi infilò due dita dentro di me e cominciò a muovere dapprima lentamente e poi sempre più velocemente, quando capì che ero sull’orlo dell’orgasmo si fermò e mi mise una mano sulla spalla ‘ Se vuoi che finisca quello che ho cominciato’ devi dimostrarmelo- immediatamente tentai di parlare ‘ oh, non così, non servono le parole- e guardandomi mi fece cenno alla terra e immediatamente capii, così mi inginocchiai e con le mani tremanti gli slacciai i pantaloni e quello che mi parve innanzi agli occhi mi mandò in visibilio immediatamente soppesai i testicoli pieni la mano, mentre cominciai a leccargli la punta volevo essere delicata, ma a quanto pareva non era quello che voleva, infatti cominciò a parlarmi ‘ Non hai proprio capito quello che voglio vero?- lo osservai, sentivo il suo sguardo farmi bruciare ma prima che potessi recepire ciò che mi aveva detto mi mise le mani dietro la nuca e facendo pressione mi costrinse a mettermelo in bocca completamente, mi venne un conato di vomito e tentai di tossire ma lui immediatamente mi riprese ‘ Che fai troietta? Se tossici mi farai in male’ non osare farlo mai più o te ne pentirai.. chiaro? CHIARO ? ‘ annui e lui immediatamente me lo rimise in bocca, sentivo le vene che percorrevano quella verga pulsare cominciai a muovere spasmodicamente la testa per accontentarlo e visto che nella mia boccia non entrava tutto stavo masturbando la base con la mano, improvvisamente gemette e mi riempì la bocca di sperma, era amarognolo e denso, poi lo sfilò dalla mia bocca e mi costrinse ad alzarmi – &egrave la prima volta che qualcuno ti scopa la bocca così vero- annuii senza parlare, immediatamente mi buttò a pancia in giù sul sasso freddo e si mise alle mie spalle mi penetrò da dietro e visto che non aspettavo altro divaricai le gambe e lui si infilò tra esse non fece in tempo ad appoggiare il pene che era già dentro e si stava muovendo vigorosamente e io stavo stringendo con le mani il sasso pur di non urlare, lui affondò del tutto -Urla ora se vuoi’Urla il tuo godimento’ fai sentire a tutti come mi vuoi’ URLA TROIA’URLA! ‘ gemetti e lui ne fu lieto, ma in quel momento riapparvero i ragazzi che avevo visto poco prima sul sentiero e mi gelò il sangue nelle vene ‘ Se volete &egrave disponibile- li sentii avvicinarsi e urlai cominciando a dibattermi e nel farlo caddi dal sasso e mi svegliai ero nel mio letto bagnata di sudore e il cuore mi batteva all’impazzata.

Autore Pubblicato il: 22 Marzo 2017Categorie: Racconti Erotici Etero0 Commenti

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