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LA ROCK BAND E LA FAN

Anfibi di pelle nera slacciati, autoreggenti “francesine” che arrivano appena sopra il ginocchio, bianche a pois rossi, minigonna elasticizzata nera, camicetta bianca senza maniche legata in vita sopra l’ombelico: Chiara si sente carina, sexy ed elettrizzata: è quasi pronta per uscire.
È piccolina, magra, fianchi stretti e un culetto ritto e sodo, gambe snelle modellate dalle lezioni di danza moderna, che prende da quando è piccola; il seno, una seconda abbondante, è spuntato da poco tempo, è ancora talmente fresco e sodo che sta su da solo e la ragazza non si preoccupa nemmeno di indossare il reggiseno.
Si liscia di nuovo la frangetta, il caschetto di capelli neri e lisci le dona molto, tanto mascara nero sulle ciglia lunghe, che incorniciano quegli occhioni celesti così grandi, e poi mette il lucidalabbra rosso fuoco sulle labbra a cuore. Sulla carnagione chiara quella bocca rossa risalta parecchio. La ragazza ha appena compiuto 18 anni, sa di dimostrarne meno ma ci gioca un po’ col suo aspetto da bambina, sa che le riesce meglio essere sexy così che non agghindandosi a vamp, ma al rossetto rosso stasera non rinuncia, sta per andare al concerto della sua band preferita!!!
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Grazie a Paolo, il suo fidanzato, che è figlio del sindaco, ha pure il pass per il backstage, ma al concerto ci va con Marta, l’amica del cuore, del resto a Paolo non piace nemmeno quella musica lì, lui è un tipo tutto sdolcinato, mentre Chiara adora l’heavy metal … se è vero che gli opposti si attraggono, allora lei e Paolo sono fatti l’uno per l’altro, tanto è sfacciata lei, tanto è timido lui. Hanno la stessa età e hanno condiviso la prima volta, in macchina di lui, dopo mesi di pomiciate e mani sotto la maglietta di lei, e dentro i pantaloni di lui: alla fine la ragazza aveva così voglia che aveva dovuto quasi violentarlo!!!
Due colpi di clacson, è Marta, che ha la patente da pochi mesi, Chiara prende lo zainetto e scende giù veloce.
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Il concerto è uno sballo, sono proprio sotto al palco, le ragazze sono eccitate dalla vista dei loro idoli così vicino, Chiara trova Luca, il chitarrista , davvero sexy, magro, alto, con quei rasta lunghi, gli occhi azzurri sottolineati dalla matita … anche Fabio, il cantante, è un gran figo, capelli rasati quasi a zero, fisico scolpito, mentre il batterista, Steve, le fa quasi paura, è davvero grosso e muscoloso, di carnagione olivastra, capelli neri lunghi e lisci, sembra un giocatore di rugby degli all-blacks …
Le due amiche cantano a squarciagola e si dimenano come pazze, alla fine sono sudate fradice ma gasatissime, e finalmente è arrivata l’ora di usare quel preziosissimo pass. Arrivano davanti ai bodyguard che controllano gli ingressi al backstage, ma si sentono rispondere che con un pass può entrare solo una di loro, non possono fare eccezioni; Chiara supplica e insiste, ma quelli non fanno una piega e alla fine Marta si rassegna ad aspettare l’amica fuori … “Ci vediamo al parcheggio, ti aspetto in macchina, fatti fare gli autografi anche per me, ok???”.
Così Chiara entra da sola, osserva le scenografie mentre aspetta che la band si riprenda, stranamente non ci sono altre fan in giro, si vede che questi pass li danno davvero col contagocce.
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Dopo un po’ finalmente gli si para davanti un tizio: “seguimi, ti porto nei camerini”. Chiara è eccitatissima, sta per entrare addirittura nei camerini dei suoi idoli!!! Il tizio si ferma davanti a una porta sbarrata da un gigante nero, alto forse due metri, la lascia lì davanti e sparisce. Il bodyguard la squadra da capo a piedi, poi bussa alla porta e dopo aver ricevuto risposta fa entrare la ragazza.
I “camerini” sono in realtà un favoloso salotto con tanto di enormi divani in pelle bianca, tappeti morbidissimi e una miriade di cuscini, luci soffuse, tavolini bassi ricoperti di bicchieri e bottiglie di vodka, e, anche se non l’ha mai provata la riconosce facilmente, sacchetti pieni di polvere bianca. Chiara si sente allo stesso tempo eccitata e preoccupata, tutto ad un tratto le sembra di trovarsi in una situazione troppo “grande” per lei …
“ehi, ragazzi, guardate che piacevole visita che abbiamo, stasera?!” esclama il cantante “ciao piccola, sei venuta per avere un autografo?” e mentre pronuncia queste parole, le è già di fronte, le prende il mento tra le dita e lo alza come per voler studiare bene quel musetto.
“sì, però ora che ci penso, ho dimenticato lo zaino con quaderno e penna fuori …” balbetta imbarazzata Chiara. “nessun problema tesoruccio” le fa il chitarrista, “mica ci serve un foglio di carta, per farti l’autografo …” e le sorride malizioso. “dai, rilassati, facci un po’ compagnia, vieni, festeggia con noi il successo del concerto!” e così dicendo la prende per una mano e la fa sedere su uno dei divani. Intanto il batterista, fissando senza ritegno i capezzoli ritti di Chiara, che il cotone bianco della camicetta lascia facilmente intravedere, sussurra all’amico: “mmh, che bel bocconcino di carne fresca, che ci hanno mandato stasera!!!” e i due scoppiano a ridere.
Iniziano a versarle da bere, alla ragazza sembra che nel bicchiere le mettano sempre troppa vodka e troppo poco lemon soda, il chitarrista e il cantante sono seduti ai suoi lati, ogni tanto le loro mani si appoggiano sulle cosce di lei, prima sul cotone delle parigine, poi salgono fino alla pelle nuda, ma si fermano lì, e in fondo, pensa Chiara un po’ imbarazzata ma anche lusingata da tali attenzioni, sono grandi e famosi, figurati se gli interessa una ragazzina come me … poi quando già si sente stordita dall’alcool, ecco che le passano una sigaretta “speciale”, le spiegano che deve tenerla per bene, altrimenti cadrà tutta la polvere magica …
Chiara ha solo provato qualche canna ogni tanto, sa cos’è questa roba e non vorrebbe, ma sarà l’effetto dell’alcool, sarà che è in presenza di 3 musicisti famosi, non riesce a dire di no, appoggia la sigaretta su quelle labbra color ciliegia e aspira. La testa le gira subito, il cuore aumenta i battiti, le gambe diventano morbide e la ragazza inizia a capire che forse non è più tanto in sé …
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Appena finita la sigaretta, Fabio le dice che adesso le faranno gli autografi, ma a condizione che lei lasci scegliere a loro dove firmare … e senza neanche aspettare che Chiara risponda, la fa alzare, prende un pennarello indelebile dal tavolino e, alzandole la gonna quel poco che basta per scoprire il culetto ritto, le poggia le mani sul sedere e glielo “autografa”. La ragazza non fa a tempo a reagire, o forse non vuole, è stordita e non capisce se la situazione le piace o meno, che intanto Luca le slaccia il nodo della camicetta, scopre quelle tettine sode e quei capezzoli duri come spilli, le prende un seno con la mano a coppa e con l’altra mette la sua firma , dopodiché lascia il posto al batterista, che le tira giù gonna e mutandine fino a scoprire il monte di venere, e termina l’opera. A questo punto Chiara non capisce più niente, sa che dovrebbe sentirsi offesa, che dovrebbe vergognarsi di essere spogliata e toccata così da tre “sconosciuti”, ma una parte di sé si sente lusingata, inizia ad eccitarsi , la parte razionale balbetta, vorrebbe reclamare, dire qualcosa, ma non riesce. “Cos’è, ti sei eccitata ad essere toccata da tre uomini come noi?” le fa il moro “sentiamo un po’ se ho ragione … “ e le ficca con forza un dito nella fica : “ehi, ragazzi, ma la bimba qui è tutta bagnata!!! Mica possiamo lasciarla così” e strizza l’occhio ai due compagni: “ adesso bambolina ci pensiamo noi a te, tranquilla, ti facciamo scoprire cosa vuol dire farsi fottere sul serio!”.
Chiara è imbarazzatissima, ma ancora non reagisce, quel gesto così violento le ha scatenato dentro qualcosa, come mai era successo con le carezze timide e delicate del fidanzato, intanto il cantante le si è piazzato dietro, ha iniziato a leccarle un orecchio, il collo, le tocca i seni, le strizza i capezzoli tra le dita, si eccita a sentirli così duri, a sentire quelle tette così sode, che non riesce più a contenere l’erezione dentro i pantaloni, se li abbassa e appoggia un cazzo lungo e già completamente duro sul culetto stretto di lei, iniziando a sfregargli il membro addosso. La ragazza, sentendosi le mani addosso dei due uomini, e quel lungo cazzo duro che si sfrega contro il suo fondoschiena, inizia a gemere, senza neanche accorgersene.
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Per Fabio quei gemiti sono un via libera: si mette a sedere sul divano, tirandosi la ragazza addosso, Luca invece, in ginocchio accanto a lei, tira fuori l’uccello, largo ma ancora non completamente eretto, e lo appoggia sulle labbra della ragazza: “dai succhia tesoro, fammi sentire quanto ti piace ciucciare cazzi!” .
Chiara ormai è in balia dei tre e degli effetti del mix di alcool e droga, è un po’ spaventata ma ormai ha capito di voler andare a fondo con questa esperienza,  le piace quello che le sta succedendo, così come le piace sentirsi così impotente, obbedisce ai 3 come una brava scolaretta al maestro, e inizia a leccare l’uccello del suo idolo, in pochi secondi quello diventa duro come il marmo, il chitarrista le prende la testa con una mano e, tenendosi con l’altra il cazzo, le spinge la bocca sulla cappella, fino a farla arrivare fino in fondo all’asta, fino a che con le labbra la ragazza non gli sfiora le palle. Chiara non è abituata, al suo fidanzatino al massimo glielo aveva leccato un po’, e a sentirsi tutto quel cazzone in gola si sente soffocare, ma lui continua imperterrito a scoparle la bocca con foga: “mmh, cazzo che boccuccia da pompini che hai, brava succhiamelo di più, dai, che tra poco ti sborro in bocca!!!” e lei, da brava fan, si impegna ancora di più, gli prende il cazzone in mano e inizia a smanettarlo su e giù, mentre fa scorrere la lingua da cima a fondo e gli lecca con avidità la cappella. Luca non resiste più, e con un getto violento le riempe la bocca di sborra: “dai, succhiala, puliscimi bene il cazzo troia, che mi hai fatto venire in questa boccuccia da pompinara!!!”.
Intanto il batterista si è abbassato fino alla sua passera gocciolante e inizia a leccarla sul clitoride, poi gioca con la lingua, che esplora quella fichetta stretta con vero gusto, infine le infila dentro due dita grosse e nodose e le agita come se la volesse squarciare, dentro e fuori, su e giù … “ehi, Fabio” dice rivolto al cantante “ questa è così eccitata e fradicia, che due dita non le bastano più …” dopodiché si mette di fianco alla ragazza , dalla parte opposta del chitarrista, e le ordina di succhiargli il cazzo, che è lungo e grosso come quello di un nero.
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Alla mancanza di esperienza adesso Chiara supplisce con tanto impegno, c’ha preso davvero gusto e dopo aver fatto sborrare il chitarrista vuole far godere anche questo energumeno, che gode ancora di più a vedere quel corpo così minuto e sodo, palpitante sotto i tocchi delle loro mani ed eccitato dal cazzo del biondo, che la tiene in collo sfregandoglielo tra le cosce. Il cantante solleva un po’ la ragazza, prende il lungo cazzo e glielo infila con forza nella fica, iniziando subito a spingerlo dentro con colpi violenti delle anche, che fanno sobbalzare il corpo leggero di Chiara sulle cosce del ragazzo. Lei non ha mai preso un cazzo così lungo prima d’ora, lo sente sfondarle la passera e le sembra le arrivi in gola, le piace e le grida si fanno più forti e svergognate: “sììììì, dai, sfondami la passera con questo cazzone lungo, cazzo quanto godo, sbattimi più forte, godo come una maiala!!!”.
A sentirla urlare così, Fabio si eccita ancora di più, si scambia una rapida occhiata col batterista, che sta strofinando il cazzo grosso e duro sulle tette della ragazza, le infila due dita in bocca, le ordina di leccargliele bene, dopodiché inizia a massaggiarle il buco del culo, le infila prima un dito, poi due, e Chiara non sospetta ancora niente, anzi gode di quella nuova penetrazione, mentre il cazzo lungo di Fabio le scopa la passera, ma lui all’improvviso la solleva per i fianchi, e appoggia la cappella violacea e gonfia in mezzo alle mele sode della ragazza, poi, con un colpo violento, le infila tutto l’uccello in culo.
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“Ahhh!!! cazzo, fa male!!!” urla Chiara, ma dopo poco il dolore lascia il posto ad un piacere intenso, lo sfintere si rilassa e la ragazza inizia ad assecondare il ritmo dei fianchi di Fabio, alle sue spinte aggiunge quelle delle sue anche, fa sbattere il sedere con forza contro di lui .. ed ecco vede il batterista avvicinarsi, appoggiarsi con un braccio allo schienale del divano e puntare con l’altra mano il suo enorme cazzone verso la sua fica …
“no, ragazzi, in due mi sfondate, no, vi prego, fermi!!!” , ma si rende conto, nel momento stesso in cui le pronuncia, che le sue parole suonano false, è vero, quel cazzone grosso la spaventa un po’, ma ormai la curiosità di provare anche questa nuova esperienza e l’eccitazione sono troppo forti, le gambe rimaste spalancate lo mostrano bene, e il ragazzo si appoggia su di lei, con il glande che cerca di farsi spazio fra le grandi labbra. La fica di Chiara è stretta, e ha già un bel cazzo in culo, perciò il cazzone del moro non entra facilmente, ci vogliono un paio di colpi ben affondati, ma alla fine riesce a sfondarle quella passera quasi vergine e a ficcarle dentro la verga fino a far sbattere i suoi coglioni contro quelli del cantante.
Nel frattempo il chitarrista, osservando la ragazzina farsi sfondare in contemporanea dai cazzi dei suoi due amici, ha di nuovo l’uccello bello ritto e duro, e si avvicina per farselo segare bene bene.
“cazzo senti com’è stretta, mi sta risucchiando l’uccello con la passera, ti abbiamo riempita bene con questi cazzi, eh, troietta?!” le grida Steve, “sì, è vero, mi piace sentirmi piena di cazzi così, mi sfondate tutta, dai, spaccami la fica con il tuo uccello di marmo! Dai che mi fate venire, godoooo!!!” e per la prima volta in vita sua, Chiara si sente attraversare il corpo dai brividi dell’orgasmo, che la scuotono da capo a piedi e le fanno provare un ‘estasi fino ad allora sconosciuta. Le sue parole trasudano eccitazione e tanta voglia di cazzo, e i membri dei due ragazzi riempiono davvero fino all’ultimo millimetro quei due buchetti così stretti … “sì, dai, ti riempio il culo di sborra, ragazzina, cazzo come mi hai fatto godere, ti vengo in culo, sììììì” urla Fabio, e dopo poco anche il batterista geme e, tirando fuori il suo uccello dalla fica di Chiara, le innaffia il seno e il viso di sborra calda, che lei si lecca vogliosamente dalle labbra.
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I due ragazzi allora si staccano, lasciandola esausta e gocciolante di umori da ogni buco del suo corpo, sdraiata sul divano.
“ehi, non penserai mica di aver finito? Adesso tocca a me …” le dice Luca, che grazie alla sega è pronto per fotterla anche col suo, di cazzo, e quindi prende Chiara, la mette a pecorina sul divano e inizia a scoparla con gusto, stringendole i fianchi stretti, strizzandole le tette sode, leccandole il collo e le spalle. Ma dopo poco sbotta: “ehi, non mi va proprio di divertirmi da solo … perché non facciamo partecipare anche Luis?” e a queste parole Fabio va alla porta, chiama dentro quell’armadio gigantesco che era fuori a fare la guardia e lo invita a servirsi di quella bella fica che si sta trombando Luca.
L’uomo non se lo fa ripetere due volte, si sfila la camicia, si toglie i pantaloni e mette il cazzone, che ancora non è del tutto eretto ma fa già impressione da quanto è grosso, proprio davanti alla bocca di Chiara, che ormai sa cosa deve fare: inizia a leccargli l’asta, da fondo fino in cima alla cappella, prima solo con la punta, poi con tutta la lingua distesa, l’uccello del nero diventa subito duro, Chiara prova a prendere in bocca almeno la cappella ma è così larga che all’inizio fa fatica ad aprire così tanto le labbra, riesce a succhiarlo solo in parte, ma si dà da fare con la lingua, che passa con avidità sul prepulzio, si sbatte quel gran pezzo di verga sulla faccia, e l’uomo sembra apprezzare parecchio anche questo pompino “parziale”.
Luca allora chiede a Luis di stendersi per terra, a pancia in su, e ordina a Chiara di montare a cavalcioni sopra a quella montagna di muscoli e di farsi scopare la fica dal quel cazzone nero enorme. La ragazza, ormai completamente succube ma anche vogliosa, obbedisce, si mette sopra il buttafuori e, dopo essersi bagnata la passera con le sue stesse dita, prova a farsi penetrare … “o cazzo, no, ragazzi, non è possibile, è troppo grosso, non può entrare, mi sfonderà la fica!!!” urla terrorizzata dalle dimensioni del membro che ha fra le gambe, ma Luis con pazienza glielo strofina sul clitoride, mentre con le dita le accarezza il buco del culo, ancora bagnato per il precedente amplesso. Chiara sente montare l’eccitazione, prova a prendere in mano quell’uccello enorme e a infilarlo poco a poco dentro la sua fica, non appena la cappella riesce a farsi strada le sembra di venire squartata in due, ma ormai l’uomo non riesce a trattenere la voglia, e con un colpo secco le infila dentro tutto il cazzo. La fica strettissima di Chiara è tesa al massimo, il pene dell’uomo è completamente risucchiato dentro, ma dopo pochi colpi il piacere che prova anche la ragazza diventa tale che riesce persino a muoversi su di lui, ondeggiando su e giù con i fianchi stretti.
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Ha quasi raggiunto di nuovo l’orgasmo, la vagina le trema come non mai, quell’uomo di colore la sta letteralmente sfondando ma le piace, cazzo se le piace, quando ad un tratto sente poggiarsi sulla sua schiena Luca, che aveva ceduto il suo posto a Luis solo per prenderne un altro …
“no, vi prego, non puoi, ho già questo cazzo enorme che mi sta sfondando …” ma Steve pensa a tapparle la bocca rificcandoci dentro il cazzone, che è di nuovo duro e grosso, grazie allo spettacolo magnifico del bel bocconcino di Chiara sfondata da quel nero enorme. Così, mentre Luis le trapana la fica e il batterista si fa fare di nuovo un pompino, Luca le appoggia l’uccello sul buco del culo, e visto che ormai le hanno sverginato anche quello, senza tanti riguardi glielo infila dentro subito, in un solo colpo. La ragazza è completamente farcita di cazzi, Luis e Luca li hanno così strizzati dentro alla fica e al culo di Chiara, che sentono ognuno quello dell’altro fregare sulle pareti interne della ragazza fino a toccarsi , separati da pochi millimetri di pelle. Chiara pensa che dovrebbe star male, sentirsi umiliata per essere presa in quel modo da questi uomini, ma in realtà si accorge che sta godendo come non mai, che le piace da impazzire farsi sottomettere così, soddisfare tutti questi cazzoni assetati di lei, e viene di nuovo, proprio mentre Steve le riempie la bocca di sborra.
Poco dopo anche Luca le sborra nel culo, ma Luis non ha ancora finito … i tre musicisti la prendono per le braccia, la fanno alzare, Chiara crede la vogliano aiutare a tirarsi su, ma in realtà, dopo averla fatta girare per dare la schiena al nerone, la respingono giù, seduta proprio su quell’enorme uccello ancora ritto e duro, che Luis sta tenendo in mano per sfondarle anche il culetto… “dai troietta, lo sappiamo che ti sono piaciuti tutti questi cazzi, prendine ancora un po’, vedrai come ti piacerà questo nel culo” – “noooo, ragazzi questo mi sfonda davvero, mi spacca il culo, vi prego!!!!” ma ormai Luis le ha già poggiato la cappella sull’ano, ancora completamente fradicio per la sborra di Luca che le cola giù e ancora allentato dall’inculata appena finita, ma nonostante questo il cazzo del nero trova ancora parecchia resistenza, prova a spingere piano, mentre con le dita le stuzzica il clitoride, lei ricomincia a gemere di piacere e allora l’uomo non ci vede più, con una spinta possente dei fianchi le spinge dentro tutto quel grosso e lungo palo di ebano che si ritrova come uccello.
Il dolore è fortissimo, ma ormai la ragazza non riesce più a distinguere dove finisca quello e dove inizi il piacere. Per fortuna di Chiara, l’eccitazione e il godimento già provati dal nero, ormai così a lungo, sono tali che dopo pochi colpi viene, facendo gocciolare tutta la sua sborra fuori dal culo della ragazza, che ormai è completamente allentato e sfondato.
“ecco, bella troietta, adesso sì che puoi essere soddisfatta, hai goduto come una maiala, mi raccomando, fatti vedere anche al prossimo concerto, che ci piace svuotarci i coglioni dentro a delle giovani fichette come te!!! Ora rivestiti e sparisci!!!”.
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Quando finalmente arriva nel parcheggio, dove la sta ancora aspettando la sua amica Marta, Chiara ormai ha le calze completamente fradice di sborra, che le è colata giù per tutte le gambe, sia il buco del culo che la fica le bruciano da impazzire, i suoi muscoli sono tutti doloranti, si vergogna di ciò che ha fatto, ma una parte di lei sta già desiderando di riprovare un’esperienza simile …

Autore Pubblicato il: 13 Settembre 2011Categorie: Orgia, Racconti di Dominazione, Racconti Erotici Etero0 Commenti

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