Io e zia , la festa dopo la festa
Zia molto calda
Zia molto calda
Quando è uscita dall’ufficio di Alex è andata alla sfilata ma ha visto che ormai il suo lavoro era sfumato ma in compenso aveva goduto così tanto con lui che non c’era il rammarico di non aver lavorato nel backstage. Francesca ha fatto in tempo a godersi gli ultimi modelli in passerella così ha potuto riposarsi e riprendere i normali ritmi di vita.
Francesca era a casa e si sentiva strana. Non sapeva se ciò dipendesse dal colore del cielo che non era azzurro o se fosse per altri motivi. Sul momento non ci ha fatto caso ma vedeva gli effetti di quella mattina forse iniziata storta. Ha pensato anche che poteva essere la mancanza di Alberto nel suo letto la notte prima o se era una voglia repressa oppure ancora il dover andare a lavorare. Comunque per Francesca era una strana giornata.
Un pomeriggio di tre mesi fa era al lavoro nello studio legale quando si è ritrovata a scrivere sul PC un testo di una citazione scritta di fretta con una scrittura decisamente difficile da interpretare. Il testo era stato scritto da Emilia ma c’era anche lo zampino di un’altra persona. Francesca era disperata perché era sola e le sue colleghe erano già andate a casa a fine giornata. Fuori era buio e lavorava alla luce artificiale. La sua stanza, come le altre del palazzo non avevano serrande o persiane oscuranti ma solo vetri specchiati che consentono di vedere l’interno con la luce solare ma ds era si vede da fuori tutto ciò che accade all’interno.
Da quando si era trasferita nel nuovo appartamento per lei si era aperta una nuova vita in cui organizzarsi meglio la giornata e frequentare nuovamente il Centro estetico dove avrebbe potuto vedere nuovamente la suocera Rossana e le due cognatine Anna e Roberta.
Una domenica del mese di novembre Francesca si è svegliata e pensava di levarsi dal letto non avendo più sonno. Era casa sua ed aveva dormito sola. Quella notte non aveva avuto amanti e non era una condizione abituale per lei. La settimana appena conclusa era stata stancante tra sesso e lavoro. La sua giovane età le consentiva di recuperare rapidamente ma sentiva anche la necessità di riposarsi per effettuare i recuperi di forze. Aperta la finestra l’ha richiusa subito. Il freddo dell’aria l’ha ricacciata indietro. Era fresco e non aveva voglia di fare niente ma solo rimanere a casa a rilassarsi nel letto.
Da quando frequentava le sfilate i suoi occhi erano puntati con curiosità alcuni ragazzi di colore che facevano gli aiutanti e che spesso trovava all’angolo sotto casa sua. In particolare uno di loro eccitava la sua fantasia a causa della pelle colore ebano, l’altezza, le labbra carnose, i capelli neri con ricciolini e una muscolatura abbastanza sviluppata. Lei lo vedeva quasi ogni giorno ed il non vederlo era un dispiacere per i suoi occhi.
Con Emilia, uno degli avvocati dello studio con cui già aveva avuti un rapporto tempo fa, Francesca si è ritrovata proprio per un attimo davanti al distributore di bibite e si è sentita offrire proprio un caffè ma avendone già uno in mano ha rifiutato ed ha detto in tono formale “Magari me lo può offrire in un'altra occasione” a cui è seguito “Si, certamente. Dimmi quando ti va”
Alberto terminato il suo racconto della storia con la sua ex moglie, chiede a Francesca di raccontare qualcosa di piccante della sua vita. Prima di iniziare il suo racconto si assicura se effettivamente Alberto vuole sapere e se è preparato a sentire qualcosa che a lui potrebbe non fare certo piacere. Lui conferma e promette di ascoltare anche ciò che normalmente non sarebbe corretto.
Ho diverse amiche, sia in ufficio sia fuori da questo, palestra, vicine di casa, e conoscenze varie .. si sa poi, le persone si incontrano nei modi più strani, infatti proprio cosi ho conosciuto Caterina, mentre lei portava a spasso il suo pastore tedesco.