Una vergine tutta tedesca
Una delle mie prime esperienze in Germania, con una eccitante tedesca inaspettatamente vergine
Una delle mie prime esperienze in Germania, con una eccitante tedesca inaspettatamente vergine
Quei rigagnoli di schietto piacere scaturiscono e scorrono emancipati bagnandole le cosce, scivolando abbondanti per lavarle le dita. Con una mano impugna il flacone e lo preme con forza verso quell’ingresso inviolato, mentre le pelvi iniziano a muoversi oscillando martellanti verso quel cazzo falso e illusorio. La punta forza l’entrata, dilata la fica e s’incastra nella stretta della carne vergine, Simona attualmente si muove ondeggiando sul fallo, facendolo uscire e successivamente rientrare con dei movimenti lenti e costanti ritmati da quella voce, mentre a occhi chiusi lo immagina sotto di lei descrivendone ogni gesto, ogni movimento, ogni fremito con la voce diventata più acuta, febbrile e scostumata.
“Chi di culo ferisce, di culo perisce, la signora Carla si vendica del dolore che le ho fatto provare.”
“La mia meta? il culo della signora Carla... il mio traguardo? quello della Marti.”
Scompigliata e sconvolta, ma con uno splendido sorriso di contorno, Rossana stese Tony sulla schiena e cominciò uno dei migliori manufatti che avesse mai fatto al suo cazzo: iniziò a succhiarlo con un’inattesa e ingorda perizia, con un’impensabile e vorace professionalità, senza sosta con lo sguardo rivolto verso l’obiettivo. Il suo era uno sguardo famelico, felice, estasiato e per di più estasiante, che avrebbe potuto rivedere centinaia di volte nello schermo. Nel tempo in cui lo giudicò proporzionato al bisogno e senza esprimere nessuna cosa, però perennemente squadrando Gaetano, lei si posizionò cavalcioni sopra il corpo di Tony e s’introdusse quel cazzo nel ventre confortevolmente in modalità tale che tutto restasse ben impresso e marchiato, perché istintivamente cercava con ogni gesto di favorire la ripresa e la vista di Gaetano che fremeva mentre proiettava la scena.
Secondo Capitolo del Racconto "Cera Una Volta" Collana Lupi per Agnelli
Una storia vera che mi fu raccontata da una lettrice con cui poi è nata una lunga storia densa di emozioni e di crescita.
dopo un fallimento non è facile rialzarsi
“Sorpresa: nell'appartamento dei "nonni" trovo una rumena dalle voglie mostruose.”
Dio, quanto sa essere grossolana, sguaiata e persino rudimentale quando se la spassa e se la gode, quando si trasforma convertendosi in una puttana dove puoi e devi in modo categorico fare di tutto. Tante, troppe volte, ho raggiunto l’orgasmo unicamente sentendola e vedendola godere. Le sue sboccate esortazioni, le sue lascive richieste, i suoi scostumati incitamenti, le sue scurrili grida, i suoi sregolati stimoli e i suoi dissoluti sguardi, non possono fare altro che sottometterti e sbaragliarti alla sua forza impetuosa e dirompente, alla sua sensualità innata, alla sua capacità d’esigere, di reclamare molto e d’ottenere di più. Io però la odio, intanto che disdegno e disapprovo, eppure Dio solamente sa quanto, però ogni volta che va via io soffro, patisco e peno, perché muoio un po’ stupidamente, in quanto ottusamente assisto partecipando impotente e disarmato alla mia fine.