Mi hai rapito

Quei rigagnoli di schietto piacere scaturiscono e scorrono emancipati bagnandole le cosce, scivolando abbondanti per lavarle le dita. Con una mano impugna il flacone e lo preme con forza verso quell’ingresso inviolato, mentre le pelvi iniziano a muoversi oscillando martellanti verso quel cazzo falso e illusorio. La punta forza l’entrata, dilata la fica e s’incastra nella stretta della carne vergine, Simona attualmente si muove ondeggiando sul fallo, facendolo uscire e successivamente rientrare con dei movimenti lenti e costanti ritmati da quella voce, mentre a occhi chiusi lo immagina sotto di lei descrivendone ogni gesto, ogni movimento, ogni fremito con la voce diventata più acuta, febbrile e scostumata.

Di |2020-06-17T08:20:36+02:0027 Gennaio 2020|Racconti Erotici|

Quell’opportuno incitamento

Scompigliata e sconvolta, ma con uno splendido sorriso di contorno, Rossana stese Tony sulla schiena e cominciò uno dei migliori manufatti che avesse mai fatto al suo cazzo: iniziò a succhiarlo con un’inattesa e ingorda perizia, con un’impensabile e vorace professionalità, senza sosta con lo sguardo rivolto verso l’obiettivo. Il suo era uno sguardo famelico, felice, estasiato e per di più estasiante, che avrebbe potuto rivedere centinaia di volte nello schermo. Nel tempo in cui lo giudicò proporzionato al bisogno e senza esprimere nessuna cosa, però perennemente squadrando Gaetano, lei si posizionò cavalcioni sopra il corpo di Tony e s’introdusse quel cazzo nel ventre confortevolmente in modalità tale che tutto restasse ben impresso e marchiato, perché istintivamente cercava con ogni gesto di favorire la ripresa e la vista di Gaetano che fremeva mentre proiettava la scena.

Di |2020-06-17T08:28:50+02:0026 Gennaio 2020|Racconti Erotici|

Arcane esteriorità

Dio, quanto sa essere grossolana, sguaiata e persino rudimentale quando se la spassa e se la gode, quando si trasforma convertendosi in una puttana dove puoi e devi in modo categorico fare di tutto. Tante, troppe volte, ho raggiunto l’orgasmo unicamente sentendola e vedendola godere. Le sue sboccate esortazioni, le sue lascive richieste, i suoi scostumati incitamenti, le sue scurrili grida, i suoi sregolati stimoli e i suoi dissoluti sguardi, non possono fare altro che sottometterti e sbaragliarti alla sua forza impetuosa e dirompente, alla sua sensualità innata, alla sua capacità d’esigere, di reclamare molto e d’ottenere di più. Io però la odio, intanto che disdegno e disapprovo, eppure Dio solamente sa quanto, però ogni volta che va via io soffro, patisco e peno, perché muoio un po’ stupidamente, in quanto ottusamente assisto partecipando impotente e disarmato alla mia fine.

Di |2020-06-17T08:31:38+02:0022 Gennaio 2020|Racconti Erotici|
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