Non mi ha risposto,
eppure, le ho chiesto di dirmi i segreti del bosco,
dove piange e vaga da sempre.
E ho visto i suoi occhi,
pieni di lugubri e patetici ricordi,
dove volano cavalli alati,
dove ci sono castelli fatati,
ammantati di neve triste.
La povera fata è incatenata,
la passione di fuoco l’ha divorata,
le scarpe col tacco a spillo sulla neve,
le belle gambe dalla pelle lieve,
l’ha addormentata un amante crudele,
dopo averle profanato il corpo
con la sua lingua di miele.