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Non mi ha risposto,
eppure, le ho chiesto di dirmi i segreti del bosco,
dove piange e vaga da sempre.

E ho visto i suoi occhi,
pieni di lugubri e patetici ricordi,
dove volano cavalli alati,
dove ci sono castelli fatati,
ammantati di neve triste.

La povera fata &egrave incatenata,
la passione di fuoco l’ha divorata,
le scarpe col tacco a spillo sulla neve,
le belle gambe dalla pelle lieve,
l’ha addormentata un amante crudele,
dopo averle profanato il corpo
con la sua lingua di miele.

Autore Pubblicato il: 22 Febbraio 2007Categorie: Poesia Erotica0 Commenti

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