Scena prima.
Sala palestra.
Sui tappetini Alessia e Carla tentano improbabili posizioni yoga.
Lucilla invece è nella posizione del loto, con Dino sdraiato in grembo.
Gli sculaccia il culo nudo con atteggiamento di raccoglimento e concentrazione.
Carla:- insomma sarebbe un esercizio spirituale questo?
Lucilla:- si, ed è molto utile per eliminare le mie aggressività e negatività.Così facendo mi libero di un fardello karmico che rallenterebbe altrimenti la mia evoluzione cosmica come persona. Dopo mi sento veramente liberata.
Mi purifico.-
Carla:- anche Dino ne può trarre giovamento?
Lucilla sorride benevola, con quella sfumatura di superiorità di chi conosce misteri arcani, ma non li rivela.
Lucilla:- no poverino! Lo spererei per lui, ma ne dubito.Lui è un tipo molto semplice. Non ha margini di sviluppo, secondo me.
Magari nella prossima vita si reincarnerà, mi viene in mente, in maialino…non so.-
Si stira e si alza in piedi
Lucilla:- grazie Dino, vai pure nel tuo angolo. Per oggi abbiamo finito.-
Dino si posiziona nel suo angoletto della palestra, in ginocchio e con le mani unite in posizione di preghiera. Il sedere nudo è multicolore, ricco di sfumature che vanno dal rosso carico al violetto al blu scuro, e spicca rispetto al rosa antico della sua elegante tutina.
Scena seconda.
Carla e Alessia, sedute al bar, sorseggiano tranquille un aperitivo.
Alessia:- mi ha fatto ridere quella storia di Dino reincarnato in un maiale…un bel porcellino.
Carla:- meglio in un mulo, secondo me. Su certe cose è proprio testardo!
Alessia:- si?
Carla:- ascolta… l’altro giorno capita in ufficio un mio cliente importante. Mi dice di punto in bianco che si è invaghito di Dino, che ora è diventato il suo oggetto del desiderio, il suo pensiero fisso, e se posso organizzare un incontro.
Ho subito detto di sì ma l’oggetto del desiderio in questione non ne vuole sapere.
Si impunta che lui non è gay, che è maschio, che gli piacciono le donne…figuriamoci!
Alessia:- si, gli ho già sentito fare questi discorsi. Ha bisogno di essere rassicurato. Se vuoi provo a convincerlo io. Poi ti faccio sapere..
Carla:- ecco brava, provaci tu, che sei la sua padroncina buona. E io comincio a perdere veramente la pazienza.
Scena terza.
Casa di Alessia.
Bagno.
Alessia è seduta su una sedia e Dino è, come al solito, sulle ginocchia di lei, questa volta tutto nudo.
Alessia:- ….quindi un maschio importante a volte ha il bisogno di dimostrare a sé stesso quanto è importante, e lo fa montando un’altro maschio meno importante di lui…come te, per esempio.Si vede tante volte nei documentari della vita degli animali. Il nome di Darwin ti dice niente?
Dino:- no.
Alessia:- bè Dino, ascolta..lui è un potente uomo d’affari,
mentre tu, purtroppo, per adesso sei solo una segretaria. Potrai migliorare ma per ora è così.
Questa è la realtà, povero il mio Dino.Vuoi negare la realtà, amore mio?
Dino:- no, però come segretaria sono molto bravo!
Lavoro tantissimo. Faccio io tutto quanto il lavoro dell’ufficio. Carla non c’è mai.
Alessia:- e anche questo è verissimo! Tu lo sai che per me sei sempre il mio Dino, volitivo, tosto, un vero maschietto.
Ma come fa faccio a farti capire?
Ecco, per esempio, mettiti dal punto di vista del tuo innamorato. Lui è uno con le palle e tu no…c’è le hai tu le palle, amore?
Dino:-..no.
Alessia:- e non hai neanche il pisellino, in realtà. Non c’è l’hai più.
Insomma, è vero che prima avevi tutto, e che io mi sono giocata tutte le cosette tue a poker….ero anche un po’ ubriaca…
però ora non c’è l’hai più!
Giusto?
Dino:- giusto.
Alessia:-Insomma promettimi che lo farai, per farmi piacere, prometti, prometti..per favore, dai,suuu, per favore,per favore, tesoro.-
Lo bacia e lo carezza con effusione.
Dino:- va bene, dai…va bene.
Sospira.
Alessia:-
Uffffff che faticaccia. Ok, bene..lo vedi quanto sei bravo?Allora, adesso è importante assicurarci che tu sia pronto per il tuo fidanzato e non mi faccia fare figure bruttissime.-
Riempie con fare pratico una grossa peretta per clistere.
Poi mette Dino a quattro zampe, esegue l’introduzione,
e lo piazza decisa col culo sopra il vasetto.
Alessia:-dovrai essere tutto pulito per bene. È la vostra prima volta e tutto deve essere perfetto!-
Dino subito espelle copiosamente, acqua, popò sciolta, tanti grossi stronzi solidi.
Alessia:- ma ne fai tantissima!Che intestino potente che hai.
Sei proprio come un bellissimo porcellino!-
Gli pulisce il sedere e lo bacia, con tenerezza,sulla fronte.
Scena quarta.
Mensa.
Carla e Alessia mangiano di gusto, sedute allo stesso tavolo, unite dalla complicità della loro lunga amicizia.
Carla:- e quindi sono andati insieme in una stanzetta che avevo preparato…il cliente, figurati, è stato contentissimo, dovevi vedere.
Diceva che è stata un’esperienza unica. Non smetteva più di ringraziare.
Gli ho detto che può venire quando vuole..e che se avvisa per tempo glielo facciamo trovare pronto.
Alessia:- insomma, anch’io ho fatto un buon lavoro. E ti costa 500 euro.
Carla ride:- pago sempre i miei debiti, ma tu sei sempre più stronza.