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E’ arrivata l’estate, le ferie sono oramai alle porte, iniziamo i preparativi per approntare il camper.

Il viaggio inizia bene, Ely si mise a preparare i bagagli e io caricai il mezzo, 20 giorni di completo relax ci aspettavano.

Partimmo molto presto, Ely si mise accanto a me, ma si addormento subito. La strada scorreva e con essa il tempo, albeggiava. Ai primi chiarori notai che Ely indossava un abitino leggero che la copriva fino alle caviglie. Pensai che come inizio era alquanto ordinario, ma osservandola bene notai che sotto non portava nulla. A quel punto la mia eccitazione cominciò a salire, pregustavo il momento di cavalcarla, renderla mia, allungai la mano, sentivo i suoi capezzoli attraverso il tessuto, ad ogni carezza diventavano sempre più turgidi.

Ely cominciava a sentire gli effetti delle mie carezze, inclinò ancora di più lo schienale, mise i piedi sul cruscotto e sollevo la veste fino al”inguine, voleva che vedessi che anche sotto non aveva nulla.

IL gioco continuò ancora qualche minuto, poi per sicurezza smettemmo, stavo guidando.

Arrivammo alla prima sosta per il rifornimento, Scesi per un caffe, Ely restò sul camper dicendo che non le andava . Al mio ritorno la trovai con un abito aderente che la fasciava, i seni sbordavano dalla generosa scollatura e sotto…. nulla.

Mi avvicinai con l’uccello a tiro, a fatica rimaneva nei jeans, la spinsi sul tavolo cercando di di possederla, mi fermò. ‘Aspetta, non essere precipitoso, 20 giorni saranno tutti sesso e rilassamento’.

Mi rimisi alla guida, ci mancava poco meno di 3 ore alla nostra meta. Ely si rimise al suo posto, oramai era chiaro, aveva qualcosa in mente. Passarono alcuni minuti, Ely prese dal porta oggetti un piccolo telecomando, era simile ad un apricancello.

Il telecomando era color argento con 4 tasti e un indicatore a led, Ely prese del biadesivo e lo incollò al volante.

Capì al volo cosa era! Si risedette e con aria maliziosa cominciò a toccarsi. Azionai il telecomando aumentando l’intensità lentamente. Il corpo di Ely cominciò a muoversi sinuosamente, incurante dei camionisti che passavamo e che la potevano vedere.

Misi la freccia, le palle stavano per scoppiare, entrai in un area di sosta e trascinai Ely sul letto.

Mi strappò letteralmente i pantaloni e si appropriò del mio cazzo cominciando a leccarlo. La lingua scorreva avidamente, di colpo vidi tutta la sua lunghezza sparire nella sua bocca, fino in gola. Venni senza ritegno, il mio sperma quasi la ingozzava, ma neanche una goccia uscì . Si staccò dal suo trofeo e sorridendo mi baciò. Volevo ricambiarle il piacere, ma ancora una volta mi fermò. La nostra prima notte passa tranquillamente, siamo entrambe stanchi per il viaggio.
La mattina arriva velocemente, di buon ora ci alziamo per assaggiare l’aria del mattino.
Il campeggio è in un posto isolato, il centro più vicino si trova a 10 km. Tutto sommato è quello che volevamo.
La spiaggia a quell’ora è frequentata solo da altre due coppie.
Indossiamo dei pantaloncini e t-shirt, l’aria è frizzante, Il seno di Ely tende il tessuto, nulla è concesso all’immaginazione, i capezzoli turgidi spingono, sembra che da un momento all’altro buchino la maglia.
La temperatura comincia ad aumentare, la brezza del mare si ferma, la t-shirt sparisce, ora li vedo.
Come due soldatini sull’attenti si mostrano.
Vedo i nostri compagni di spiaggia fissare il seno di Ely, lei se ne accorge e con un gesto spontaneo alza le braccia per sistemarsi i capelli.
Le tette esplodono in tutta la loro prosperosità, mi avvicino, la cingo da dietro prendendo entrambi i capezzoli tra le dita.
Noto che le due coppie che fino ad alcuni minuti fa erano con noi sono stese sulla spiaggia.
Le donne, entrambe nude, sono stese una accanto all’altra e i loro compagni, poco distante ridono, non fanno nulla per mascherare la loro eccitazione.
Del resto anche io mi trovo il cazzo duro che preme sui pantaloncini di Ely. Lei si china e toglie l’ostacolo.
Ora il mio cazzo ‘ alloggiato in mezzo le natiche di Ely.
Notiamo un posticino appartato e ci andiamo.
In pochi istanti sono dentro di lei.
Talmente presi dalla nostra lussuria, non ci accorgiamo di avere degli spettatori.
Le coppie che fino a pochi minuti prima passeggiavano sulla spiaggia, erano dietro di noi che ci guardavano.
Le loro donne fagocitavano i loro cazzi con una voracità mai vista, io eccitato cominciai a pompare con più foga dentro Ely.
Ely, con il volto segnato dalla passione, si gira verso di me e con fare interrogativo vede i nostri spettatori.
La sorpresa dura poco, Ely prende il mio cazzo in bocca, con la mano invita li invita ad avvicinarsi.
Le due coppie non esitano, si avvicinano a noi, Ely fa cenno ai uomini a sedersi accanto a me e alle rispettive donne si imitarla, vedere tre femmine con i cazzo dei loro maschi in bocca, era per me e i miei compagni un invito alla sfida.
La gara finì pari, in poco venimmo nella bocca delle nostre rispettive femmine, solo due ingoiarono tutto voracemente, una di loro era Ely.
Non ci fu nemmeno il tempo di realizzare che fummo invitati a ricambiare il piacere.
Ely si sedette dinanzi a me, le gambe allargate mostravano il suo fiore in tutto il suo splendore .
Avvicinai la bocca lentamente, mi prese la testa con le mani e mi strattonò con violenza verso di lei.
La mia bocca scomparve fra le sue labbra rosee, con la lingua cominciai a stuzzicarle il clitolide.
La schiena si inarcava al ritmo dei miei colpi di lingua.
Il suo succo affluiva nella mia bocca ed in breve il cazzo si rizzo ancora.
Mi senti il cazzo sfiorato da una mano, una delle donne dei nostri compagni cominciò a toccarmi l’asta.
Il rispettivo compagno si avvicinò a Ely e le prese la mano portandosela al suo cazzo.
Enry, così si chiamava, aveva una dotazione di tutto rispetto, all’incirca 18cm, ma non era la lunghezza a destare il mio stupore ma la circonferenza, 4 cm buoni.
La bocca di Ely venne attratta dalla cappella rosa di Enry, con curiosità mi godetti lo spettacolo.
La bocca di Ely si apri al massimo e con un minimo sforzo fece sparire l’arnese di Enry.
Le labbra erano tese fino allo spasmo e a giudicare dai minimi movimenti della sua testa le doveva riempire tutto il cavo orale.
Intanto Rachel, la moglie, si era stesa sotto di me e con un colpo secco fece sparire il mio cazzo fino in gola.
Il tenino era completo, Rachel, io, Ely e Enry.
I movimenti sincronizati delle nostre donne sortirono l’effetto.
Venimmo in contemporanea, Enry venne in bocca a Ely, che, per poco non soffocava per l’enormità di sperma ricevuto.
Ely mi venne a sua volta in volto, lasciando fuoriuscire il suo succo, ed io in gola a Rachel.
Restammo un attimo tutti e tre stesi a riprendere fiato, intanto gli altri due compagni erano vicino a noi reduci da una scopata in solitaria.
Ci Salutammo e ognuno riprese la sua strada.
Capitolo2

Ritornammo in camper felici ed appagati, solo a pensare che fino ad un anno fa non avremmo mai immaginato di arrivare fino a tanto.

Ely aveva ancora il mio sapore e quello di Enry in bocca, tutta felice per l’eperienza cercò di baciarmi, dopo un attimo di mia resistenza ci riusci, mi passo il sapore del suo godimento.

Passammo la giornata in spiaggia, Ely si mise a prendere il sole ed io come da copine mi accomodai sotto l’ombrellone a riposare.
Ely era dinanzi a me, certo non mancavano le distrazioni, mi trovavo in una spiaggia con donne e uomini completamente nudi.
L’effetto di tante fighe depilate o con la striscia di peli a coprire la fessura e di altrettanti seni si manifestò immediatamente.
Imbarazzato cercai di coprirmi ma Ely, accortasi di quanto mi stava succedendo, mi disse di non preoccuparmi tanto di cazzi in tiro c’erano altri, dicendo questo si riposizionò sulla stuoia mostrandomi la passerina aperta.
Prese a toccarsi, senza nessun problema che altri la vedessero, con un sorriso malizioso mi fissò negli occhi.
Intanto i nostri vicini di ombrellone si godevano lo spettacolo.
Ely aveva perso tutti i freni inibitori, si stava masturbando aiutata da un piccolo rossetto.
Vidi gli uomini vicino a noi che presero a masturbarsi a loro volta e le donne timidamente portare le mani al ventre.
Godette intensamente lasciandosi andare completamente.
Mi guardò alzandosi e guardandomi di precipitò in acqua, vedevo il generoso seno che madre natura le aveva donato sobbalzare e i capezzoli turgidi che fendeva l’aria come due frecce.

Il campeggio si presentava bene, le piazzole erano ampie e divise tra loro da una siepe.
La maggior parte degli ospiti vivevano la loro giornata nudi, ma vi era anche una piccola parte che nei luoghi comuni indossava degli indumenti ridotti, forse per un certo senso di pudore che sopravvive in tutti noi, anche in luoghi particolari.
Decidemmo di comune accordo che saremmo stati liberi di indossare o meno indumenti a secondo delle occasioni.
Eravamo piazzati in posto tranquillo, i nostri vicini erano coppie.
All’arrivo la prima cosa che ci chiesero era se eravamo con minori o solo noi.
Con ritardo cominciammo a approntare la piazzola, veranda, tavolo, sedie ecc. ecc.
Prontamente uno dei nostri vicini si offrì di aiutarci, accettammo, anche perchè non vedevamo l’ora di goderci la nostra meritata vacanza.
Dragan e Mirna i loro nomi.
Dragan era un uomo alto 1,80, fisico normale, leggermente appesantito dalle industriali quantità di birra bevute, Mirna invece era minuta, 160 cm di altezza fisico asciutto e una 3 di seno.
Entrambe nostri coetani o come diciamo noi, diversamente giovani, infatti avevano entrambi 43 anni.
Mentre noi uomini finiamo di sistemare la mia piazzola, le donne cominciano a fare amicizia.
Entrambe erano in piedi vicino ad un albero, la leggera brezza che veniva dal mare accarezzavano i loro capelli, il leggero pareo svolazzava libero lasciando vedere i loro seni.
Sia Ely che Mirna indossavano un ridotto perizoma che non lasciavano nulla all’imaginazione.
Sentì lentamente il mio cazzo diventare duro, i miei pantaloncini non nascondevano più la mia eccitazione.
Dragan si accorse della cosa, chiamò Mirna che si avvicinò al marito, confabularono nella loro lingua qualcosa e subito scoppiarono a ridere.
Pensò Ely a togliermi dall’imbarazzo, si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio di tenere a freno gli ormoni fino a sera.

Decidemmo di fare un giro per il campeggio, prendemmo le bici e cominciammo il nostro giro.
Vedere tante tette al vento e altrettante passerine libere non faceva che accrescere sempre più il desiderio.

Ely si affiancò dicendomi che la sella le aveva procurato un fastidio intimo.
Tornammo al camper, seguì Ely in bagno e le guardai tra le gambe, Le dissi che non vedevo nulla di strano, anzi che era fradicia di umori.
Guarda meglio- mi disse.
Mi avvicinai e le sue mani mi cinsero la testa, mi accompagnò contro il suo fiore.
Cominciai a leccare, prima piano per poi aumentare il ritmo, lei intanto godeva e urlava, mai aveva fatto così.
Notammo dietro la tendina un ombra che si muoveva, lentamente Ely la scostò lasciando che il nostro visitatore potesse guardare indisturbatamente.
Si tolse il pareo, i seni si mostrarono in tutta la loro prorompenza.
Le sue mani passarono dalla mia testa ad accarezzarsi i capezzoli in maniera lussuriosa, forse spinta dalla presenza del terzo al finestrino.
Esausta si ricompose lasciandomi con le palle piene, in attesa della sera mi disse.
Uscì dal camper per sedersi sulla sdraio a riposarsi, non indossava nulla sotto il pareo.
Era entrata nell’ottica del capeggio.

La sera ci preparammo a cenare, tutto a base di pesce, del resto eravamo al mare…
I nostri vicini si unirono a noi per un bicchiere di vino, la serata stava procedendo bene, il vino sortiva gli effetti.
Le donne erano l’una accanto all’altra, Mirna indossava una t shirt bianca e una gonnellina da tennista, Ely un abito lungo a mezze maniche, entrambe non portavano il reggiseno, sia io che Dragan notammo infatti che entrambe avevano i capezzoli sporgenti dal tessuto.
I discorsi si susseguivano ed inevitabilmente si cadde sul sesso.
Allusioni e sguardi si susseguivano da entrambe le parti, fino a quando Mirna disse che anche lui aveva goduto vedendoci al finestrino del camper, scostò il gonnellino e mostrò che era senza nulla.
Inviò noi uomini a metterci comodi, si posiziono davanti e noi e cominciò a toccarsi.
Io e Ely ci guardammo stupiti, lessi nei suoi occhi il desiderio.
Con un cenno la invitai a darsi da fare anche lei.
Raggiunse Mirna alle spalle, si chinò su di lei e cominciò a toccarle i seni attraverso la maglietta.
Decidemmo di spostarci all’interno del loro camper, molto più spazioso del nostro.
Mentre io e Dragan ci accomodammo sul divanetto Ely e Mirna si misero davanti a noi.
Mirna lasciò cadere la gonna e si tolse la maglia poi si girò verso Ely mostrandoci il culo.
Si abbassò mostrandoci entrambe i buchi, con le mani allargò le natiche, Ely la prese con una bottiglietta che trovò sul tavolo.
La bottiglia spari dentro la figa.
Con ancora la bottiglia dentro di lei fece accomodare Ely sul tavolo, le allargò le gambe e scostando il perizoma prese a leccarla.
L’erezione di entrambi era oramai visibile, mi tolsi i pantaloncini e mi apprestai a prendere la mia parte.
Dragan mi fermò, mi girai verso di lui con fare interrogativo, il mio cazzo spari nella sua bocca.
Sorpreso mi ritrassi, Mirna mi spinse verso di lui.
La sua bocca riprese il trofeo.
Ely si avvicinò a noi e si sedette a godersi lo spettacolo inaspettato.
Stavo ricevendo un pompino spettacolare da un uomo…..
Mirna si sostituì a Dragan, Ely si appropriò di lui.
Mirna intanto si masturbava con insistenza, alternava la bottiglietta dalla figa al culo, Ely intanto aveva la bocca piena del cazzo di Dragan e lui la toccava con le mani.
Ad un tratto si spostarono da noi, Mirna si mise sul tavolo a gambe larghe, Dragan si avvicinò a Ely e le prese la mano portandola sulla figa di Mirna.
Con un gesto le fece fare un pugno e lo spinse dentro Mirna.
Vedevo Ely che spingeva e Dragan che con compiacimento la incitava.
Ely era talmente intenta a questa nuova esperienza che non si accorse che Dragan le era dietro.
Mi guardò come a chiedermi il permesso, con un cenno dissi di si, puntò la cappella sulla figa di Ely ed entrò.
Ely ebbe un sussulto, Dragan del resto era ben fornito,
i godetti per un attimo lo spettacolo, ad un tratto Mirna mi fece cenno, mi invitava a entrare dentro Dragan, mi pose un preservativo, lo indossai e puntai la mia cappella nel suo buco.
Fu lui stesso che si impalò con un colpo secco.
Il mio cazzo entrò come niente, era chiaro che non era la prima volta.
Un paio di colpi e Dragan sparse il suo seme sulla schiena di Ely.
Fece una sorta di urlo e si spostò.
Restavo io con due donne, lui si sedette e con una videocamera riprendeva la scena.
Mi avvicinai a Ely, tolsi il preservativo che avevo usato prima e on una buona dose di gel inculai Ely.
Mirna tolse la mano di Ely, prese la mia e se la portò al culo.
Capì che il gioco era molto largo.
Presi dell’altro gel e cominciai prima con due poi con tre e via via con tutte le dita.
Decisi di osare, spinsi la mano dentro il culo di Mirna, entrò anche in questo caso subito.
Le pareti dell’ano erano allargate al massimo, Ely visto questo la fece girare, sentì l’intestino di Mirna spostarsi intorno alla mia mano, Ely decise di andare oltre, spinse dentro la figa la sua mano.
Sentire la mano di mia moglie separata dalla mia dal sottile diaframma che separa il retto dalla vagina mi spinse a intensificare i colpi.
Venni dentro Ely.
Con ancora la mano mia e di Ely dentro Mirna mi tolsi il cazzo dal culo.
Dragan si avvicinò a Ely e cominciò a succhiare il buco del culo ancora largo, bevendo quanto ne fuoriusciva.
Provai allora a stimolare Ely per farle giungere l’orgasmo, Mirna mi fermò e continù lei.
Vidi la sua mano che premeva nel buco di Ely, con dolcezza le dita si fecero largo dentro di lei.
La mano di Mirna entrò dentro Ely.
Eravamo in un gioco del tutto nuovo, io e Ely dentro Mirna e Mirna dento Ely.
Entrambe le donne godettero in un esplosione di sensazioni nuove.
Alla fine, stremati, ci sedemmo tutti e quattro sul divano.
Poco dopo ci salutammo e tornammo senza dire nulla al nostro camper.
Ely mi guardò e mi diede un bacio.
Già ci pregustavamo la giornata a venire.

Autore Pubblicato il: 14 Settembre 2013Categorie: Racconti Gay, Trio0 Commenti

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