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Il weekend successivo si trasforma in un susseguirsi di rapporti sessuali; si

comincia la mattina appena svegli, con Laila che approfitta di essere gia’

dentro per ravanare il culo di Marco, per poi prenderlo di nuovo sotto la doccia

dopo un’abbondante colazione; tocca poi a Marco cavalcare lei a meta’ mattina,

mentre e’ di nuovo Laila a ingropparselo prima di pranzo, raccogliendo lo sperma

per un aperitivo graditissimo ad entrambi.

Dopo un pranzo abbondante, i due si concedono un paio d’ore di relax sul divano

e tocca di nuovo a Marco prendere Laila a smorzacandela e poi a pecorina, con

lei che dimostra di apprezzare parecchio; prima dell’ora di cena, Laila trapana

Marco altre due volte, una sul divano ed una a terra, con relativa raccolta di

sborra per l’aperitivo prima di cena; dopo la cena Laila fa un’altra doppia,

con Marco che alla fine perde il conto di quanti orgasmi ha avuto; quando alla

fine, sono sdraiati nella medesima posizione di sempre e russano fragorosamente,

il punteggio delle inculate e’ Laila sette e Marco due.

La domenica risulta essere copia carbone del sabato, con lo stesso punteggio

finale di inculate; i giorni successivi seguono il solito cliche con Laila che

rientra alle tre, divora il panino al provolone che Marco le lascia sempre, lo

sveglia gli fa il massaggio al pene e ai muscoli pelvici, apprezzando una sempre

maggiore consistenza dell’attrezzatura, ed infine lo incula, con la sola ed

unica variante di sborrargli dentro o addosso a giorni alterni.

La loro vita scorre cosi’ monotona, si fa per dire, con la sola differenza del

numero delle volte in cui e’ Marco ad inculare aumenta sempre di piu’, pur non

significando questo una diminuzione delle volte in cui e’ lei ad incularlo, ma

semplicemente che scopano ogni settimana di piu’.

Finche’ il quinto venerdi’, da quando Marco sta li, succede un fatto clamoroso:

“Ooooooouuuuuhhhhh” geme Laila colpita al fegato dal cazzo di Marco, che dopo

quarantaquattro aver beccato bordate consecutive, per quattro venerdi’ piu’ le

quattro che aveva gia’ preso quella sera, riesce per la prima volta e colpire

lui a Laila; in effetti il lavoro di Laila sul suo cazzo sta dando risultati

ben visibili, in quanto il membro ha aumentato sensibilmente la sua lunghezza

e la sua circonferenza che gia’ non era indifferente, e ormai misura circa 18

cm; certo ancora niente in confronto ai 26 di Laila, ma gia’ sufficiente per

combattere un po’ di piu’, anche se il colpo Laila l’ha ricevuto perche’ si e’

squilibrata per colpire; comunque la sorpresa di lei e’ tale che Marco con un

nuovo e deciso affondo la colpisce allo stomaco; e’ pero’ un fuoco di paglia, in

quanto Laila non gli da modo di andare oltre e chiude l’incontro grazie a sei

affondi che Marco riesce solo a deviare in un paio di casi, senza impedire di

essere colpito; alla fine Laila lo bacia con passione e si complimenta con lui

per avergliela resa difficile, ma il risultato non cambia e Marco si ritrova

per il quinto venerdi’ di fila con le mani sul lavandino a prendersi le bordate

dell’enorme cazzone di Laila nel culo, cosa che del resto gli piace da morire.

Col passare dei giorni, si avvicina anche il momento in cui lei dovra’ tornare

in Brasile e questo mette un velo di tristezza nel loro rapporto, anche se lo

nascondono benissimo scopando in continuazione.

Ed e’ a poco meno di due settimane dalla partenza di lei, che una sera squilla

il cellulare di Marco, e lui ha la sorpresa di leggere il nome di sua moglie

che lo sta chiamando; nonostante sia solo in casa, decide di non rispondere e

chiude la chiamata, ma dopo neanche due minuti il beep lo avvisa dell’arrivo

di un messaggio whatsapp:

<<Marco ti prego. Ho proprio bisogno di parlarti>>

<<Io invece non ho nessuna voglia di sentire la tua voce; mi sono tolto dalle

palle come volevi tu, no? Se vuoi qualcosa scrivimelo qui>>

<<Mi dici dove stai?>>

<<Vuoi che ti metta in black list? Dimmi cosa vuoi>>

<<Va bene. Intanto voglio dirti che sono sola; con Orfeo e’ finita, ma non e’ solo

questo. Non riesco a stare senza di te, io ho bisogno di te>>

<<Sei patetica te ne rendi conto?>>

<<Lo so hai tutte le ragioni. Ma credimi, tra me e lui non e’ finita perche’ il

suo cazzo non mi piaceva piu’, ma perche’ senza di te non aveva piu’ senso nulla,

neanche le nostre scopate; e’ stato lui a capirlo per primo>>

<<Ok non scopi piu’ con lui. E allora?>>

<<Vorrei tanto che tu tornassi qui; non pretendo di fare finta di nulla, ma di

provare a ricostruire qualcosa; siamo sposati da quasi 25 anni e siamo stati

felici insieme, meritera’ qualcosa tutto questo>>

<<Certo. L’unica cosa che non meritava e’ la fine che gli hai fatto fare>>

<<Marco ti prego. Se vuoi lasciarmi per sempre almeno fallo guardandomi in

faccia, anche prendendomi a schiaffi se vuoi, lo so che non merito altro; ma

ti prego, non in questo modo>>

<<Allora stammi bene a sentire; quando saro’ pronto tornero’ a casa e ti diro’

quello che ho deciso; ma solo quando saro’ pronto. Fino a quel momento scordati

la mia esistenza>>

Per qualche minuto compare solo l’avviso che Antonella ha letto il messaggio,

poi quando gia’ Marco sta per posare il cellulare vede che lei sta rispondendo:

<<Grazie Marco. E per quanto possa sembrarti assurdo ed ipocrita sappi che io

ti amo e non ho mai smesso di amarti>>

Marco resiste alla tentazione di mandarla affanculo e posa il cellulare; lo

scambio di messaggi tuttavia lo ha scosso non puo’ negarlo; e poi sa bene che

neanche lui puo’ vantare un comportamento cristallino nei confronti della moglie.

“Ma vaffanculo, ci penso quando Laila se ne va, ora me la voglio godere fino

alla fine”; si slaccia la vestaglia e guarda orgoglioso il suo uccello che

pende, pensando che grazie alle cure di Laila e’ arrivato a superare i 20 cm di

lunghezza e i 16 di circonferenza; visto che domani e’ venerdi’ e che quindi

Laila non andra’ al lavoro, decide che questa notte sara’ lui ad incularsela,

e che se dopo lei vorra’ ricambiare ancora meglio; nei weekend oramai sono

arrivati a 9 inculate di Laila e 5 sue, e nell’ultimo duello del venerdi’, lei

ha si vinto ma solo per 10 a 7; con questi pensieri si mette a tavola per la

cena, con la solita insalata e la fetta di provolone un po’ piu’ abbondante del

solito; poi come sempre, prepara il panino per lei e verso le 21 si mette a

letto, addormentandosi meno di un’ora dopo.

Quando lei lo sveglia lui scatta a sedere e la bacia con trasporto; come tutte

le notti lei lo massaggia e lui la masturba, ma al dunque quando lei si aspetta

che Marco glielo prenda in bocca: “No amore, stanotte tocca a me”; Laila e’ il

ritratto della felicita’ e si tuffa a bocca spalancata sul cazzo di lui, con

la lingua che gli lappa la cappella e le labbra che succhiano voracemente; poi

una volta pronto lui la prende a missionario e la fa stragodere per quindici

minuti buoni, per poi farla girare a pecorina e prenderla stando in piedi

dietro di lei; dopo qualche minuto, Marco le molla una serie di bordate forti

e profondissime come non ha mai fatto: “Aaaaaaaaaaaaahhhhhh siiiiiiiiiiiii….

oooooooddiiioooooo….. come godoooooooo …….. Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh

……. Oooooooooooooaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh

……. amore sto venendooooooohhhhhhh”.

Marco incredulo allunga una mano e sente subito la colata dello sperma dal

bestione moscio di lei; senza smettere di sbatterla si ammira la mano piena

di sperma e se la succhia tutta; poi la prende saldamente per i fianchi e la

sbatte velocemente senza interruzione, fino a farla sborrare di nuovo, per poi

essere lui a svuotarsi le palle dentro al culo caldissimo e tumefatto di lei.

La cosa bella e’ che Laila non rinuncia ad incularselo anche lei, nelle stesse

posizioni, facendolo venire anche lui due volte prima di riempirlo con il

suo seme; quando Marco se ne va sul divano sono quasi le cinque, e nonostante

debba svegliarsi due ore dopo si sente felice e finalmente realizzato.

Quel weekend i due danno il meglio e non smettono quasi mai di scopare, con lei

che alla fine lo monta solo due volte di piu’ di quanto la monti lui; durante la

settimana si alternano nelle scopate notturne, due volte lei e due volte lui,

ed ogni volta il passivo e’ travolto da un doppio orgasmo anale, prima di avere

il culo farcito della sborra che esce copiosissima dalle palle dell’attivo.

L’ultimo venerdi’ sera, prima di rientrare, Marco va per l’ultima volta a fare

la spesa; fra le altre cose compra l’ennesimo trancio di provolone da un kg,

senza attirare l’attenzione visto che cambia sempre il supermercato da quella

battuta del commesso; a lui sembra esagerato, visto che domenica sera se ne

andra’ via e Laila partira’ il lunedi’ mattina, ma e’ stata proprio lei a dirgli

che durante il weekend mangeranno solo quello con l’insalata; non ha nessuna

voglia di mettersi ai fornelli, vuole scopare il piu’ possibile; inoltre non e’

affatto sicura di trovare il provolone una volta tornata in Brasile, e se ne

vuole mangiare il piu’ possibile.

La dimostrazione arriva subito, quando per cena Laila mette a tavola i piatti

con due grosse fette ciascuno, oltre alla grossa insalatiera con la lattuga.

Nonostante le grosse porzioni, i due ripuliscono i piatti in un quarto d’ora

e si dedicano al solito sessantanove per l’ultimo duello; fino a quel giorno,

Marco li ha persi tutti, anzi nonostante il 10 a 7 di due settimane prima,

sette giorni prima Laila ha trionfato per 10 a 4; ma oggi e’ diverso e si vede

da subito, con Marco che si porta sul 3 a 0 in neanche un minuto; lei reagisce

e si porta sul 3 a 2, ma poi subisce altre tre attacchi di Marco, che riesce

anche a parare un suo contrattacco e infilzarla alla milza come risposta.

A questo punto e’ Laila che ha un sussulto di orgoglio e infila cinque attacchi

consecutivi, da sfondamento, che Marco, che ha sempre il cazzo piu’ corto di 5

cm, non riesce a parare; sul 7 a 6 per Laila, i due fanno un punto per uno

fino ad arrivare sul 9 pari: “Che ne dici di chiuderla qui, Laila?” chiede lui:

“Per me va bene, ma chi fa l’attivo?” “Tutti e due; invece di una ce ne facciamo

due”; lei accetta e i due si recano al bagno dopo essersi scambiati un lungo

bacio con la lingua: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” urla

Laila quando Marco glielo pianta dentro al culo con un colpo secco e comincia

a trapanarla, fino a farla sborrare tre volte per poi riempirle il culo di

sborra caldissima dopo quasi tre quarti d’ora; “Ooooooooaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhh”

urla invece Marco, quando Laila gli ricambia l’inculata sempre nella stessa

posizione sul lavandino del bagno, di fronte alla specchiera; lei si dimostra

piu’ brava e lo fa sborrare quattro volte prima di svuotarglisi dentro; anche

per l’ultimo venerdi’ hanno raccolto nel contenitore lo sperma per il brindisi,

anzi questa volta c’e’ quello di entrambe le scopate, che costringe i due a

svuotare tre bicchieri per uno.

I due si inculano reciprocamente un’altra volta, prima di mettersi a dormire,

con Laila che per la prima volta dorme con il cazzo di Marco nel culo.

L’indomani, sabato, ricominciano con lo stesso ritmo e scopano altre quattro

volte, dividendosi i ruoli, con brindisi finale dal frutto dell’ultima scopata;

la grossa fetta di provolone con insalata, per il pranzo veloce, fa da prologo

ad un’altra doppia scopata che consumano sul divano; dopo questa decidono che

e’ il caso di riposarsi un po’ e si sistemano sul letto nudi e abbracciati, con

le bocche quasi a contatto; dopo un paio d’ore la sveglia interrompe il pesante

russare di entrambi ed il letto li vede cimentarsi in una nuova doppia scopata.

“Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh …….. Uuuuuuuuuuuoooooooohhhhhh …… Oooooooohhhh

…… Oooooooooooooooooaaaaaaaaaaahhhhh” si alternano ad urlare i due per tutto

il pomeriggio, che li vede protagonisti di un’altra doppia; non hanno nessuna

voglia di mettersi a tavola per la cena e consumano entrambi una grossa fetta

di provolone, tenendola in mano e prendendola direttamente a morsi; dopo la

cosiddetta cena i due si inculano reciprocamente altre due volte, poi si mettono

a letto per l’ultima notte insieme, con Marco impalato dal cazzone di Laila.

La domenica mattina li ritrova entrambi carichi a molla e, come il giorno prima,

fra colazione e pranzo si accoppiano altre quattro volte, con brindisi finale

che fa da aperitivo al formaggio ed insalata; stavolta i due non perdono tempo

ad andare a dormire e in tutto il pomeriggio scopano altre sei volte, dividendo

i compiti come al solito fra attivo e passivo; si mettono poi sotto la doccia,

dove amoreggiano per piu’ di mezz’ora, limitandosi pero’ a limonare ed a toccarsi

reciprocamente; dopo aver dato fondo al provolone rimasto per la cena, Marco

chiede a Laila, come ultimo regalo, di prenderlo nuovamente in bagno, come la

loro prima volta; la loro ultima inculata dura quasi un’ora ed entrambi danno

fondo alla sborra che gli e’ rimasta, lui con tre orgasmi anali e lei svuotando

le palle nel culo di lui: “OooooooooooooooohhhhhhhhhAaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh”

e’ il grido finale dei due che si fonde al momento dell’ultimo orgasmo.

Sono gia’ le dieci di sera, e Marco deve andare; Laila dovra’ alzarsi alle 4 del

mattino perche’ l’autista passera’ un’ora dopo per portarla all’aeroporto;

“Allora amore rimaniamo cosi’; per qualsiasi cosa ci scriviamo sul nostro blog”

gli dice Marco con le lacrime agli occhi: “Si amore …. mio” risponde lei in

preda ai singhiozzi: “Non ti dimentichero’ mai Laila” “Neanche io Marco, spero

di poter tornare un giorno e quel giorno recupereremo il tempo che e’ passato;

l’albergo tuo e’ lontano?” “Si e’ verso il mio posto di lavoro; ancora non so

se tornero’ a casa” “Ci tornerai Marco, tu a tua moglie la ami; magari non

subito ma ci tornerai. Pero’ quando tornero’ gli metterai un altro po’ di corna,

se le merita quella troia”; l’ultimo bacio dura piu’ di dieci minuti, i due

sembrano non avere nessuna intenzione di staccarsi.

Ma poi il distacco avviene inevitabilmente, lei apre il cancello e rientra

chiudendosi il portoncino alle spalle; lui la sente singhiozzare e, con le

lacrime che gli colano, porta fuori la macchina, richiude il cancello e se ne

va via verso l’albergo dove ha prenotato una singola fino al venerdi’ successivo.

La mattina dopo si alza e fa colazione in albergo, per poi recarsi in ufficio;

durante la giornata si sorprende spesso a fissare su nel cielo ogni aereo che

passa, con i pensieri che non si vogliono staccare da Laila che sta tornando al

suo paese; la sera si collega al blog che hanno in comune ma non trova nessun

messaggio: “Si e’ gia’ scordata di me” pensa malinconicamente prima di mettersi

a dormire.

Invece la mattina dopo trova scritto: <<Amore mio sono arrivata sana e salva; mi

manchi da morire>> a cui risponde: <<Buongiorno amore mio, non smetto un attimo

di pensarti e ti auguro una splendida giornata>>; sapendo che in Brasile e’ ancora

notte fonda chiude senza aspettare una risposta, si fa la doccia e scende nella

hall per la colazione.

La settimana passa lentamente, rallegrata solo dai messaggi che lui e Laila si

lasciano sul blog, senza mai riuscire a collegarsi nello stesso momento; Marco

pero’ ha anche altro da pensare, Antonella non gli ha piu’ scritto nulla e lo

stesso lui; si tormenta a chiedersi se tornare a casa il venerdi’ sera, con da

una parte il desiderio di sbatterle in faccia il suo cazzo cosi’ cresciuto e

dall’altra la preoccupazione di trovarla di nuovo a letto con un altro; e’ Laila

la mattina del venerdi’ che lo spinge a prendere la decisione, facendogli trovare

il messaggio: <<Oggi te ne torni da lei lo so; sono contenta amore mio, perche’

e’ giusto per te e per lei, non potete buttare tanti anni di amore e di affetto

senza riprovarci almeno una volta; promettimi pero’ che non mi dimenticherai,

aspetto i tuoi messaggi con impazienza>> <<Ti voglio bene Laila>> riesce solo a

rispondere con le lacrime agli occhi; si prepara le due borse e prima di andare

a colazione passa alla reception per chiedere il conto.

La giornata al lavoro passa lentissima, ed alla fine Marco si trova a girare per

ore in macchina; si ferma a mangiare in una trattoria e solo alle dieci passate

la sua macchina imbocca la via di casa, dove non torna da quel lontano sabato

mattina di piu’ di due mesi prima, quando Antonella stava fuori con Orfer per il

weekend scopereccio; parcheggia lontano dal cancello, lascia le borse dentro al

portabagagli e si avvicina a passi lenti; da fuori vede la luce che filtra dalla

persiana del salone, segno che la moglie non e’ ancora andata a dormire; facendo

il minor rumore possibile apre e richiude alle sue spalle il cancelletto pedonale

e da un’occhiata in giro; non vede altre macchine oltre a quella di Antonella e

dopo aver tirato un paio di grossi respiri si avvia verso il portoncino di casa.

 

Autore Pubblicato il: 31 Ottobre 2019Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Racconti Gay0 Commenti

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