Marco si sente al settimo cielo, e’ come aver realizzato un sogno
proibito; nella casa della sua amica Laila, una trans brasiliana
conosciuta anni prima, sta sul lettone e si sta inculando l’altra
trans Maisa, amica di Laila e quindi anche sua, e la sta facendo
godere da morire a giudicare dai gemiti e dagli ululati che lei
emette ad ogni bordata che riceve, impalata a pecorina; accanto a
loro, Laila sta sbattendo a sua volta un’altra amica, Tainara, anche
lei trans, ed anche lei che sta godendo come una troia; c’e’ da dire
che anche Maisa e Tainara hanno due belle banane in mezzo alle gambe;
banane che pero’ pendono flosce, con le proprietarie troppo occupate
a godere di culo; specialmente Tainara, visto che Laila e’ sicuramente
la piu’ dotata del mazzo con un palo che supera i 25cm; alla fin fine
quello meno dotato e’ proprio Marco, che pero’ si sta difendendo molto
bene; e’ lui a venire per primo, farcendo il culo di Maisa con una
lunga e calda sborrata; Tainara urla geme e si contorce per altri
due/tre minuti, prima che Laila svuoti il suo enorme palo, con un
getto di sborra a mo di idrante che esce copioso dal culo di Tainara.
Maisa e Tainara si sdraiano sul lettone; devono riposare, fra un paio
d’ore dovranno uscire per andare al lavoro in un club privee a luci
rosse; per questo hanno voluto risparmiare i loro cazzi, prevedendo
di doverli usare parecchio durante la sera e la notte.
Le due si addormentano rapidamente, e quando Marco e Laila escono
dalla stanza per andare a rilassarsi sul divano a vedere la TV stanno
gia’ russando; i due vanno in bagno per rinfrescarsi un po’ e a turno
si concedono un bidet per ripulire le cappelle dai residui della
scopata; Laila passa in cucina per prendere un po’ di stuzzichini
dal frigo e i due se ne vanno in salone, dove si sistemano fianco a
fianco sul divano; Marco accende la TV e fa partire la VHS che e’
dentro al lettore, dove sono registrati 3 film porno trans per una
durata totale di 4 ore; i due si gustano la visione divorando gli
stuzzichini a base di prosciutto, formaggio e pizza.
Laila e’ una trans che ha mantenuto un aspetto prettamente mascolino;
l’unica concessione di femminilita’ sono i lunghi capelli biondi e
un lieve accenno di seno, che un reggiseno di seconda misura potrebbe
comodamente contenere; in aggiunta ha i lineamenti molto pesanti e
non si puo’ certo definire bella; al contrario, Maisa e Tainara di
mascolino hanno conservato unicamente le loro grosse banane. Entrambe
portano almeno la sesta misura di reggiseno ed hanno i fianchi molto
arrotondati e pochissima peluria.
Nonostante questo, Marco si sente molto attratto da Laila, e presto i
due cominciano a toccarsi dappertutto e a pomiciare con la lingua.
La VHS sta mandando le immagini di una trans tettona che sta sfondando
un uomo di mezza eta’ facendolo urlare e sbavare; Laila e’ la piu’ veloce
e si china prendendo in bocca il cazzo di Marco.
“Uuuoooooo” geme Marco sentendo la lingua sulla cappella; la trans ci
mette pochi minuti a farglielo venire duro e lui la fa mettere in piedi
con le mani appoggiate sul tavolo della sala; le e’ subito dietro e con
un colpo secco la impala completamente: “Aaaaaaahhhhhhhhhh” geme Laila
sentendo il cazzo che le riempie lo sfintere; Marco la sbatte cosi’ per
una decina di minuti, poi la prende a pecorina sul divano e per finire
la fa sdraiare di schiena e la impala a missionario; durante la buona
mezz’ora che dura la scopata, Laila non smette quasi mai di gemere e
contorcersi dal piacere; quando Marco sente che non resiste piu’, si
china su di lei e le infila la lingua in gola e si svuota le palle nel
culone bollente di lei.
Gli ci vogliono solo due minuti per farsi venire di nuovo la voglia,
ma questa volta la voglia e’ quella di sentirsi dentro al culo l’enorme
palo di Laila; Marco si tuffa letteralmente su quella grossa biscia e
se la prende in bocca, leccando l’asta e la cappella; a lei piace da
morire come la lecca lui ed in neanche cinque minuti il palo di circa
26 cm svetta come una torre; e’ fantastico a vedersi, ma Marco non lo
vuole ammirare, se lo vuole sentire dentro, vuole essere sfondato da
quella mazza mostruosa.
Anche Laila vuole scoparselo e lo fa mettere sulla poltrona, con il
culo sul pizzo del cuscinone e con le gambe completamente alzate e
bloccate in posizione dalle mani di lui; cosi’ il buco del culo e’
perfettamente in vista e lei ci piazza un paio di sputi per farlo
ammorbidire un po’; poi ci poggia la cappella e comincia lentamente a
spingere; Laila sa bene che il culo di Marco non e’ allenato come quello
delle amiche e pertanto la spinta e’ costante ma delicata: “Mmmmmhhhhhh
ooooooohhhhh” geme lui man mano che la spinta progredisce, finche’
un lungo “Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh” indica che la cappella ha appena
superato lo sfintere; Laila continua a spingere lentamente ma senza
pause e dopo un paio di minuti il suo “Oooooohhhhhh” a cui fa eco il
“Uuuuuuuuuuuooooooooooooaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh” di Marco indicano che
il palo e’ tutto dentro; dopo una decina di avanti e indietro lenti, di
assaggio, Laila comincia a far andare il suo cazzone con un buon ritmo;
Marco gia’ non sente piu’ il dolore ed ogni bordata e’ per lui goduria
allo stato puro; solo dopo un quarto d’ora, quando Laila tira fuori il
suo enorme palo, Marco smette di gemere e contorcersi; lei lo fa mettere
a pecorina sui braccioli della poltrona, con il busto poggiato sullo
schienale; dal bagno arriva il rumore di un phon che si avvia, sono
chiaramente le altre due che si preparano per andare a lavorare; lui
per un attimo pensa con senso di colpa di averle svegliate con i suoi
urli, ma subito dopo non ha modo di pensarci piu’; infatti, profittando
del culo aperto allo spasimo per la nuova posizione, Laila gli e’ subito
dietro e questa volta lo impala a fondo con un colpo solo; Marco urla
come un invasato sentendo quel treno che gli scava il culo e glielo sta
riducendo a una grotta enorme: dopo un altro quarto d’ora Laila lo fa
sdraiare a pancia sotto sul divano e gli e’ subito sopra impalandolo
nuovamente; ormai il culo di lui non offre piu’ resistenza e l’enorme
palo sbatte avanti e indietro liberamente, e ad ogni colpo Marco sente
il contraccolpo fino alla bocca dello stomaco; in quella posizione poi,
non ha nessuna possibilita’ di muoversi e puo’ solo prendersi le bordate
urlando e gemendo.
Nel pieno della scopata, Maisa e Tainara si affacciano nel salone; il
modo in cui si sono vestite non lascia dubbi su quello che e’ il loro
lavoro; entrambe hanno un corpettino stretto in vita che mette in risalto
le loro abnormi tette; sono truccatissime e pettinatissime, e sotto
indossano entrambe un gonnellino di pelle che, oltre a risaltare le loro
lunghissime gambe, nasconde anche i 23 cm di banana che portano le due,
con l’aiuto di un minuscolo tanga.
“Vi state divertendo eh?” ride Maisa: “Si ….. moltissimo” risponde
Laila con un po’ di fiatone per la cavalcata che ormai dura da quasi
quaranta minuti; Tainara si china su Marco e gli sussurra: “Ti sta
sfondando vero? Lo senti che palo che ha la nostra Laila, e come lo sa
usare bene? Ti piace vero, anche tu vorresti che non finisse mai?”
“Oooooooaaaaahhhhh siiiiiiii” riesce a rispondere lui ormai fuori dalla
grazia di Dio.
Le due escono di casa e Laila aumenta ancora di piu’ il ritmo, decisa a
distruggere il culo di lui; in due minuti lo fa urlare come un pazzo e
finalmente sente che le palle stanno per svuotarglisi; tira quasi del
tutto fuori l’uccello e poi da un primo colpo poderoso al quale Marco
risponde con un “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh”, poi
un secondo ancora piu’ forte: “Uuuuuuuuuuuuuuuuuuooooohhhhhhhhhhhhhh” ed
infine un terzo terribile: “Oooooooooooooooaoaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhh”
e giunta in fondo si svuota finalmente le palle nel culo tumefatto.
Il getto e’ poderosissimo e lui sente come se gli stessero facendo un
clistere, mentre la sborra scorre anche all’indietro e gli fuoriesce
dal culo che ancora contiene l’enorme mazza; quando dopo un minuto lei
si decide ad estrarla, la sborra esce quasi a pressione dal culo di lui
ed inonda il telo che avevano messo sul divano; Marco si dibatte e geme,
in preda a una specie di convulsione e si calma solo dopo qualche minuto.
Altri minuti devono passare, prima che riesca ad alzarsi dal divano, ed
e’ allora che entrambi notano la macchia di sperma sul telone, un po’ in
avanti rispetto a quello che e’ colato dal culo.
“Cazzo mi hai fatto sborrare” dice Marco a Laila, sorpreso: “Non me ne
sono neanche accorto” “Hai avuto un orgasmo anale amore” risponde lei;
vuol dire che ti e’ proprio piaciuto tanto” “Piaciuto dici? Da morire,
se non fossi distrutto e sfondato te lo riprenderei subito in bocca e
ricomincerei da capo”.
“No amore, adesso ci riposiamo, poi ceniamo e dopo cena ricominciamo.
Ricominciamo ho detto, anche io lo voglio in culo hai capito?”; Marco
fa cenno affermativo con il capo e i due se ne tornano al lettone, che
le altre hanno lasciato completamente sfatto. Laila mette la sveglia a
due ore dopo e i due crollano sui cuscini e si addormentano subito.
Quando si risvegliano, freschi, riposati ed affamatissimi, si preparano
una cena sostanziosa, riso con carne e verdure che entrambi integrano con
un pezzo abbondante di formaggio; Laila mette in un contenitore termico il
riso e la carne che sono rimasti e lascia un biglietto per Maisa e Tainara:
“Gli bastera’?” chiede Marco: “Si ne ho fatto tantissimo; se non gli basta
c’e’ ancora tanto formaggio in frigo, mangeranno anche quello”.
Sono le dieci di sera quando se ne tornano a letto; tirano a sorte ed e’
Laila la prima a cavalcare; prende Marco sul letto in tutte le posizioni,
facendolo stragodere ed innaffiandolo con un getto lungo e copioso di
sborra dopo quasi tre quarti d’ora; lui, dopo essersi ripulito ed aver
succhiato tutta la sborra che ha addosso, ricambia e stantuffa il culo
di Laila per piu’ di mezz’ora, prima di innaffiarla con una sborrata di
quantita’ decisamente inferiore a quella di lei, ma comunque notevole.
Dopo che lei si e’ ripulita e succhiata tutta la sborra di lui, i due si
riposano per un po’ e decidono di fare un gioco; escluso che possano farsi
un’altra doppia, vista l’ora tarda, tireranno a sorte su chi sara’ l’attivo
e il passivo; ma non cosi’ semplice, chi vincera’ dovra’ inventare un gioco
dove i due si misureranno e il vincitore rompera’ il culo al perdente.
Laila prende un mazzo di carte e le sparge sul letto; chi estrarra’ la piu’
alta decidera’ il gioco da fare e i due ne prendono una contemporaneamente,
tenendola nascosta: “Conto fino a tre e poi giriamo” dice Laila; la conta
e’ lentissima e al tre i due girano la carta; Marco trattiene a stento la
contentezza, ha un Q e Laila solo un 8: “Bravo, ora dimmi che gioco vuoi
fare”; Marco riflette qualche secondo e poi dice: “Ci facciamo un bel 69
e ce li facciamo rivenire duri; poi facciamo un incontro di scherma con i
nostri cazzi dritti, senza usare le mani; chi riesce a toccare l’altro sul
busto o sul viso, non sulla schiena, per dieci volte ha vinto; ti piace?”.
Laila per tutta risposta gli si avvicina e gli stampa un lungo bacio sulla
bocca: “Si e’ un bel gioco, dai diamoci da fare”.
I due si sdraiano di fianco con le bocche all’altezza giusta e si mettono
all’opera; ci vogliono venti minuti buoni per raggiungere il risultato, ed
alla fine sono uno di fronte all’altro, nudi e con i cazzi eretti; un
osservatore neutrale direbbe subito che Marco non ha nessuna possibilita’ di
vincere, i 26 cm di Laila rispetto ai suoi 17 parlano fin troppo chiaro.
Marco e’ il primo ad attaccare ma non va oltre la barriera del cazzone di
Laila che contrattacca centrandolo allo stomaco: uno a zero per lei; Laila
finta verso destra e poi affonda a sinistra centrandolo di nuovo, stavolta
al fegato, due a zero; Marco sembra mettercela tutta e per quattro volte
attacca senza riuscire a toccarla, anche se lei non contrattacca mai.
Dopo il quarto fallito attacco Laila sentenzia “Ora basta!”; si avventa su
Marco che tenta disperatamente di parare il colpo riuscendo solo a deviarlo
dallo stomaco alla milza; Marco tenta attaccare a sua volta con il risultato
di farsi infilzare lo stomaco dalla contromossa di lei; l’attacco successivo
di Laila coglie Marco scoperto e lo centra di nuovo sullo stomaco.
“Oooouuuuuuhhhh” geme lui: “Fine primo tempo, adesso ci riposiamo per cinque
minuti” sentenzia Laila; durante la pausa, Marco si sega varie volte per
farlo rimanere duro, ma rimane di sasso vedendo che Laila si limita a fare
una specie di yoga, con lunghi respiri, senza mai neanche sfiorarsi la sua
mazza paurosa, che nonostante tutto, le rimane dritta e durissima.
“Gong, si ricomincia” dice Laila rimettendosi in piedi e in posizione; lui
le si para davanti e lei gli fa subito capire che aria tira; finta l’affondo
sulla sinistra facendolo scostare, si gira su se stessa disorientandolo per
poi centrarlo alla milza con estrema facilita’; “Aaaaahhh” geme lui, ma non
ha neanche il tempo di rendersene conto che se la vede di nuovo addosso
per subito sentire un nuovo colpo sullo stomaco; sette a zero.
Marco non ci sta e tenta un attacco veloce per prenderla di sorpresa; la
veemenza di lui sembra metterla in difficolta’, Laila e’ costretta a fare
un paio di passi indietro e sembra sul punto di cedere; ma quando e’ quasi
sul punto di colpirla alla milza, lei con una giravolta lo fa affondare a
vuoto, per poi colpirlo facilmente al fegato quando si rigira. Lui e’ ormai
sfiduciato e dopo otto bordate come quelle e’ anche a corto di fiato e un
po’ dolorante, cosi’ lei ha gioco facile a piazzare il nono punto con un
attacco deciso che lo centra allo stomaco, senza neanche bisogno di finte.
Laila studia Marco per il colpo finale, vuole che sia spettacolare; lui
tenta qualche timido attacco che lei schiva facilmente senza contrattaccare;
lui si innervosisce e prova un attacco deciso che lei di nuovo schiva con
gran facilita’; lui ritenta e lei schiva di nuovo facendolo andare lungo;
quando lui riesce a fermarsi si volta lentamente, con il fiatone e non si
e’ accorto che lei lo ha seguito; e Laila piazza il colpo del KO, saltando
fino ad arrivare con il cazzo all’altezza del viso di Marco e, con un colpo
di reni spettacolare gli centra la mascella con il suo cazzone, mandandolo
lungo a terra; Marco rimane a terra a massaggiarsi la mascella che e’ tutta
rossa dove il cazzo di Laila l’ha colpita e lo stomaco che presenta gia’
un paio di lividi; lei lo aiuta a ritirarsi su ma lo costringe a stare in
ginocchio; gli si para davanti con l’enorme bestione che e’ sempre rimasto
durissimo e con una doppia giravolta rapidissima gli piazza un terrificante
uno due su entrambe le guance; poi finalmente lo aiuta a ritirarsi su e lo
guarda con severita’: “Dieci a zero ti devi proprio vergognare; meritavi che
ti schiaffeggiassi altre dieci volte con il mio cazzone”.
Hai ragione, mi hai proprio asfaltato” “Eh gia’, hai scelto un gioco che
mi ha favorita, ti piace tanto il mio cazzone vero?” “Ma dai non penserai
mica che l’ho fatto apposta” “Non lo penso, ne sono sicura; ma tranquillo,
anche a me piace da morire incularti” “Sono curioso, se la carta piu’ alta
fosse stata la tua che gioco avresti scelto?”; Laila ride: “Avrei tagliato
due fette uguali di formaggio e il primo di noi due che si finiva la sua
avrebbe vinto” “Ah ah, bello lo facciamo la prossima volta, ma mi sa che
mi batteresti anche in quello” “Puoi giurarci amore, ma adesso basta con
le chiacchiere, ti voglio; vieni con me” “Non lo facciamo a letto?” “No!”.
Laila entra al bagno e fa mettere Marco con le mani poggiate sul lavandino;
gli e’ subito dietro e senza preamboli con un colpo fortissimo lo impala
fino in fondo, facendolo addirittura sobbalzare per la potenza della
bordata: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh….
oooooooooooohhhhhhhhhh ……. eeeeeeeeeeeeehhhhhhhhh” urla e geme lui con
il cazzone ancora piantato dentro e con le palle di Laila schiacciate sulle
sue chiappe; Laila gli prende il viso e lo gira verso di lei: “Mi pregherai
di smettere, piangerai, ma non ti staro’ a sentire; te lo sfondo del tutto
questo culo, te la ricorderai finche’ campi questa notte; poi lo molla e
inizia l’opera di devastazione, sbattendolo con bordate secche e vigorose
che lo fanno sobbalzare ogni volta; dopo una decina di minuti di questo
trattamento Marco si sente pervadere da un forte tremore, sente la saliva
uscirgli copiosa dalla bocca e soprattutto sente le palle svuotarglisi e
vede la sborra colare nel lavandino: “Laila sono venuto” geme lui, con il
risultato di farsi dare un colpo fortissimo che lo penetra quasi fino
all’intestino: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh”
“Non me ne frega niente, te lo sfondo tutto, non dovrai piu’ sforzarti per
cagare d’ora in poi” risponde lei fra i denti per poi riprendere a colpirlo
sempre piu’ forte e in profondita’, schiaffeggiandolo sulle chiappe; e cosi’
prosegue con Marco che vede il suo viso riflesso dalla specchiera, con i
lineamenti stravolti dal piacere e con Laila che dietro di lui sbatte senza
mostrare alcuna pieta’.
Marco sborra altre due volte, finche’ dopo una quarantina di minuti da quando
e’ iniziata, la sua cappella comincia a colare senza interruzione, segno che
la prostata ha completamente perso la sua sensibilita’; Laila non dimostra
alcun segno di stanchezza, anzi piu’ passa il tempo e piu’ affonda forte nel
martoriato culo di lui.
Finalmente, dopo piu’ di un’ora, lei sente che sta per venire, e come il
pomeriggio sul divano gli da altri tre colpi spaventosi che lo finiscono di
squartare, poi estrae il bestione e costringe Marco ad inginocchiarglisi
davanti a bocca spalancata; il primo schizzo centra in pieno la bocca di
Marco e quasi lo soffoca, avendo la potenza del getto di un idrante; anche
il secondo finisce dentro la bocca spalancata, mentre gli altri glieli
dirige in faccia e sul petto, trasformandolo in una maschera; dopo essersi
svuotata completamente, approfitta di avere ancora il bestione durissimo,
per colpire lui sulle guance: “Ingoia tutto, guai a te se lo sputi”.
Marco con grande fatica riesce a deglutire l’enorme palla di sperma che ha
in bocca e poi si passa la mano sul viso e sul petto e si asciuga, sempre
succhiando tutto; solo quando vede che si e’ succhiato tutto il suo sperma,
Laila smette di colpirlo con il suo cazzone che si e’ afflosciato.
Aiuta Marco ad alzarsi e lo bacia in bocca con passione: “Sei soddisfatto
ora amore mio?” “Si, mi hai ammazzato ma ho anche goduto da morire”.
I due si buttano sul lettone e dopo neanche un minuto stanno gia’ russando
fragorosamente sdraiati a pancia sotto; e’ l’una e mezza.
Sono quasi le tre quando Maisa e Tainara rientrano; hanno un’aria stanca e
nervosa nello stesso tempo: “Ho il culo a pezzi e il cazzo durissimo” dice
Maisa alla quale fa eco l’altra: “A chi lo dici, anche a me stasera solo
attivi sono capitati; Maisa entra in bagno e Tainara si affaccia in stanza
da letto dove Marco e Laila russano fragorosamente da un’ora e mezza;
“Ci hanno dato dentro quei due maiali, c’e’ una puzza di sperma da morire
nella stanza da letto” dice: “Anche in bagno lo hanno fatto, oltre alla puzza
c’e’ anche un rivolo di sperma secco sul lavandino; sicuramente e’ di Marco,
Laila lo deve aver sfondato in quella posizione e lui ha avuto uno o piu’
orgasmi anali” risponde Maisa: “Dormono come angioletti” dice ancora, dopo
essersi affacciata in stanza: “Poverini non sanno cosa li aspetta” conclude
ridendo Tainara.
Le due vanno in cucina, leggono il biglietto e letteralmente si divorano il
riso con carne e verdura rimasto, poi aprono il frigo e si concedono entrambe
un pezzo di formaggio grosso almeno una volta e mezzo di quello mangiato dagli
altri due; finalmente sazie, quantomeno nel loro stomaco, si dirigono a passi
rapidi nella stanza da letto dove si denudano entrambe; i loro enormi cazzoni sono
tirati allo spasimo e la visione di Laila e Marco che russano entrambi nudi,
a pancia sotto e scoperti, e’ troppo allettante; Tainara indica Laila e Maisa
annuisce; profittando che i due hanno le gambe leggermente divaricate, si
inginocchiano in mezzo facendo attenzione a non svegliarli; poi entrambe si
piegano puntando le enormi cappelle sugli orifizi anali dei due; Tainara
sussurra “Uno….due…TRE” e all’ultimo numero urlato, le due si sdraiano
all’unisono impalando completamente i due malcapitati.
“Aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh” urla Marco sentendo la bordata dentro al
culo; “Oooooooooooaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh” sente in contemporanea l’urlo
di Laila; gira la testa e vede Tainara sdraiata sopra Laila con il cazzone
tutto dentro al suo culo; alza gli occhi e vede che Maisa e’ sopra di lui e lo
ha appena impalato: “Ma che ore sono?” chiede profittando che Maisa e’ ferma
dentro di lui: “Le tre e mezza” risponde Tainara per poi proseguire: “Oggi
abbiamo beccato solamente uomini attivi che ci hanno rotto il culo tante e
tante volte; cosi’ ora dobbiamo sfogarci noi cari tesorucci” “Preparatevi a
strillare per bene” conclude Maisa e le due cominciano a trapanare.
Le due iniziano a cavalcare fortissimo facendo urlare i due strappati dal
meritato sonno; dopo mezz’ora a poca distanza l’una dall’altra li fanno
girare e li innaffiano di sperma, per poi subito cacciargli di nuovo i
cazzi in gola; quando sono di nuovo pronte, Maisa e Tainara fanno mettere
di fianco Marco e Laila, con i loro visi quasi a contatto e si sdraiano
dietro a loro impalandoli nuovamente; sono quasi le cinque del mattino,
quando finalmente le due si svuotano dentro i culi martoriati, soprattutto
quello di Marco; Maisa cinge Marco con un braccio sullo stomaco e lo stringe
forte a se; poi gli gira la testa e gli alita: “Troia ti faccio provare come
si dorme con un cazzo in culo”; Marco, asfissiato dall’alito dal forte odore
di formaggio fa cenno di si con il capo e si volta; di fronte a lui il viso
di Laila, anche lei con i lineamenti stravolti dal piacere provato e con il
braccio di Tainara sullo stomaco, segno che anche lei dovra’ dormire con il
cazzo nel culo; Laila inizia subito a russare alitandogli anche lei un forte
odore di formaggio in faccia, mentre da dietro sente l’alito bollente di
Maisa e pensa all’odoraccio che l’indomani avra’ la sua testa; finalmente,
anche lui riesce ad addormentarsi dopo qualche minuto e nella stanza si ode
solo un concerto di russare a quattro voci.
Marco apre gli occhi ma capisce subito che qualcosa non quadra; sente sempre
il braccio sullo stomaco e sente l’alito caldo sul collo, ma davanti a lui
non c’e’ nessuno; il dolore che sente al culo non deriva da un cazzo dentro,
ma chiaramente da un attacco emorroidale; maledizione, era un sogno, anche
questa volta, e il braccio che lo stringe e l’alito che sente sul collo, sono
entrambi di Antonella …….. sua moglie.