Leggi qui tutti i racconti erotici di: bruno55

Marco si sente al settimo cielo, e’ come aver realizzato un sogno

proibito; nella casa della sua amica Laila, una trans brasiliana

conosciuta anni prima, sta sul lettone e si sta inculando l’altra

trans Maisa, amica di Laila e quindi anche sua, e la sta facendo

godere da morire a giudicare dai gemiti e dagli ululati che lei

emette ad ogni bordata che riceve, impalata a pecorina; accanto a

loro, Laila sta sbattendo a sua volta un’altra amica, Tainara, anche

lei trans, ed anche lei che sta godendo come una troia; c’e’ da dire

che anche Maisa e Tainara hanno due belle banane in mezzo alle gambe;

banane che pero’ pendono flosce, con le proprietarie troppo occupate

a godere di culo; specialmente Tainara, visto che Laila e’ sicuramente

la piu’ dotata del mazzo con un palo che supera i 25cm; alla fin fine

quello meno dotato e’ proprio Marco, che pero’ si sta difendendo molto

bene; e’ lui a venire per primo, farcendo il culo di Maisa con una

lunga e calda sborrata; Tainara urla geme e si contorce per altri

due/tre minuti, prima che Laila svuoti il suo enorme palo, con un

getto di sborra a mo di idrante che esce copioso dal culo di Tainara.

Maisa e Tainara si sdraiano sul lettone; devono riposare, fra un paio

d’ore dovranno uscire per andare al lavoro in un club privee a luci

rosse; per questo hanno voluto risparmiare i loro cazzi, prevedendo

di doverli usare parecchio durante la sera e la notte.

Le due si addormentano rapidamente, e quando Marco e Laila escono

dalla stanza per andare a rilassarsi sul divano a vedere la TV stanno

gia’ russando; i due vanno in bagno per rinfrescarsi un po’ e a turno

si concedono un bidet per ripulire le cappelle dai residui della

scopata; Laila passa in cucina per prendere un po’ di stuzzichini

dal frigo e i due se ne vanno in salone, dove si sistemano fianco a

fianco sul divano; Marco accende la TV e fa partire la VHS che e’

dentro al lettore, dove sono registrati 3 film porno trans per una

durata totale di 4 ore; i due si gustano la visione divorando gli

stuzzichini a base di prosciutto, formaggio e pizza.

Laila e’ una trans che ha mantenuto un aspetto prettamente mascolino;

l’unica concessione di femminilita’ sono i lunghi capelli biondi e

un lieve accenno di seno, che un reggiseno di seconda misura potrebbe

comodamente contenere; in aggiunta ha i lineamenti molto pesanti e

non si puo’ certo definire bella; al contrario, Maisa e Tainara di

mascolino hanno conservato unicamente le loro grosse banane. Entrambe

portano almeno la sesta misura di reggiseno ed hanno i fianchi molto

arrotondati e pochissima peluria.

Nonostante questo, Marco si sente molto attratto da Laila, e presto i

due cominciano a toccarsi dappertutto e a pomiciare con la lingua.

La VHS sta mandando le immagini di una trans tettona che sta sfondando

un uomo di mezza eta’ facendolo urlare e sbavare; Laila e’ la piu’ veloce

e si china prendendo in bocca il cazzo di Marco.

“Uuuoooooo” geme Marco sentendo la lingua sulla cappella; la trans ci

mette pochi minuti a farglielo venire duro e lui la fa mettere in piedi

con le mani appoggiate sul tavolo della sala; le e’ subito dietro e con

un colpo secco la impala completamente: “Aaaaaaahhhhhhhhhh” geme Laila

sentendo il cazzo che le riempie lo sfintere; Marco la sbatte cosi’ per

una decina di minuti, poi la prende a pecorina sul divano e per finire

la fa sdraiare di schiena e la impala a missionario; durante la buona

mezz’ora che dura la scopata, Laila non smette quasi mai di gemere e

contorcersi dal piacere; quando Marco sente che non resiste piu’, si

china su di lei e le infila la lingua in gola e si svuota le palle nel

culone bollente di lei.

Gli ci vogliono solo due minuti per farsi venire di nuovo la voglia,

ma questa volta la voglia e’ quella di sentirsi dentro al culo l’enorme

palo di Laila; Marco si tuffa letteralmente su quella grossa biscia e

se la prende in bocca, leccando l’asta e la cappella; a lei piace da

morire come la lecca lui ed in neanche cinque minuti il palo di circa

26 cm svetta come una torre; e’ fantastico a vedersi, ma Marco non lo

vuole ammirare, se lo vuole sentire dentro, vuole essere sfondato da

quella mazza mostruosa.

Anche Laila vuole scoparselo e lo fa mettere sulla poltrona, con il

culo sul pizzo del cuscinone e con le gambe completamente alzate e

bloccate in posizione dalle mani di lui; cosi’ il buco del culo e’

perfettamente in vista e lei ci piazza un paio di sputi per farlo

ammorbidire un po’; poi ci poggia la cappella e comincia lentamente a

spingere; Laila sa bene che il culo di Marco non e’ allenato come quello

delle amiche e pertanto la spinta e’ costante ma delicata: “Mmmmmhhhhhh

ooooooohhhhh” geme lui man mano che la spinta progredisce, finche’

un lungo “Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh” indica che la cappella ha appena

superato lo sfintere; Laila continua a spingere lentamente ma senza

pause e dopo un paio di minuti il suo “Oooooohhhhhh” a cui fa eco il

“Uuuuuuuuuuuooooooooooooaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh” di Marco indicano che

il palo e’ tutto dentro; dopo una decina di avanti e indietro lenti, di

assaggio, Laila comincia a far andare il suo cazzone con un buon ritmo;

Marco gia’ non sente piu’ il dolore ed ogni bordata e’ per lui goduria

allo stato puro; solo dopo un quarto d’ora, quando Laila tira fuori il

suo enorme palo, Marco smette di gemere e contorcersi; lei lo fa mettere

a pecorina sui braccioli della poltrona, con il busto poggiato sullo

schienale; dal bagno arriva il rumore di un phon che si avvia, sono

chiaramente le altre due che si preparano per andare a lavorare; lui

per un attimo pensa con senso di colpa di averle svegliate con i suoi

urli, ma subito dopo non ha modo di pensarci piu’; infatti, profittando

del culo aperto allo spasimo per la nuova posizione, Laila gli e’ subito

dietro e questa volta lo impala a fondo con un colpo solo; Marco urla

come un invasato sentendo quel treno che gli scava il culo e glielo sta

riducendo a una grotta enorme: dopo un altro quarto d’ora Laila lo fa

sdraiare a pancia sotto sul divano e gli e’ subito sopra impalandolo

nuovamente; ormai il culo di lui non offre piu’ resistenza e l’enorme

palo sbatte avanti e indietro liberamente, e ad ogni colpo Marco sente

il contraccolpo fino alla bocca dello stomaco; in quella posizione poi,

non ha nessuna possibilita’ di muoversi e puo’ solo prendersi le bordate

urlando e gemendo.

Nel pieno della scopata, Maisa e Tainara si affacciano nel salone; il

modo in cui si sono vestite non lascia dubbi su quello che e’ il loro

lavoro; entrambe hanno un corpettino stretto in vita che mette in risalto

le loro abnormi tette; sono truccatissime e pettinatissime, e sotto

indossano entrambe un gonnellino di pelle che, oltre a risaltare le loro

lunghissime gambe, nasconde anche i 23 cm di banana che portano le due,

con l’aiuto di un minuscolo tanga.

“Vi state divertendo eh?” ride Maisa: “Si ….. moltissimo” risponde

Laila con un po’ di fiatone per la cavalcata che ormai dura da quasi

quaranta minuti; Tainara si china su Marco e gli sussurra: “Ti sta

sfondando vero? Lo senti che palo che ha la nostra Laila, e come lo sa

usare bene? Ti piace vero, anche tu vorresti che non finisse mai?”

“Oooooooaaaaahhhhh siiiiiiii” riesce a rispondere lui ormai fuori dalla

grazia di Dio.

Le due escono di casa e Laila aumenta ancora di piu’ il ritmo, decisa a

distruggere il culo di lui; in due minuti lo fa urlare come un pazzo e

finalmente sente che le palle stanno per svuotarglisi; tira quasi del

tutto fuori l’uccello e poi da un primo colpo poderoso al quale Marco

risponde con un “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh”, poi

un secondo ancora piu’ forte: “Uuuuuuuuuuuuuuuuuuooooohhhhhhhhhhhhhh” ed

infine un terzo terribile: “Oooooooooooooooaoaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhh”

e giunta in fondo si svuota finalmente le palle nel culo tumefatto.

Il getto e’ poderosissimo e lui sente come se gli stessero facendo un

clistere, mentre la sborra scorre anche all’indietro e gli fuoriesce

dal culo che ancora contiene l’enorme mazza; quando dopo un minuto lei

si decide ad estrarla, la sborra esce quasi a pressione dal culo di lui

ed inonda il telo che avevano messo sul divano; Marco si dibatte e geme,

in preda a una specie di convulsione e si calma solo dopo qualche minuto.

Altri minuti devono passare, prima che riesca ad alzarsi dal divano, ed

e’ allora che entrambi notano la macchia di sperma sul telone, un po’ in

avanti rispetto a quello che e’ colato dal culo.

“Cazzo mi hai fatto sborrare” dice Marco a Laila, sorpreso: “Non me ne

sono neanche accorto” “Hai avuto un orgasmo anale amore” risponde lei;

vuol dire che ti e’ proprio piaciuto tanto” “Piaciuto dici? Da morire,

se non fossi distrutto e sfondato te lo riprenderei subito in bocca e

ricomincerei da capo”.

“No amore, adesso ci riposiamo, poi ceniamo e dopo cena ricominciamo.

Ricominciamo ho detto, anche io lo voglio in culo hai capito?”; Marco

fa cenno affermativo con il capo e i due se ne tornano al lettone, che

le altre hanno lasciato completamente sfatto. Laila mette la sveglia a

due ore dopo e i due crollano sui cuscini e si addormentano subito.

Quando si risvegliano, freschi, riposati ed affamatissimi, si preparano

una cena sostanziosa, riso con carne e verdure che entrambi integrano con

un pezzo abbondante di formaggio; Laila mette in un contenitore termico il

riso e la carne che sono rimasti e lascia un biglietto per Maisa e Tainara:

“Gli bastera’?” chiede Marco: “Si ne ho fatto tantissimo; se non gli basta

c’e’ ancora tanto formaggio in frigo, mangeranno anche quello”.

Sono le dieci di sera quando se ne tornano a letto; tirano a sorte ed e’

Laila la prima a cavalcare; prende Marco sul letto in tutte le posizioni,

facendolo stragodere ed innaffiandolo con un getto lungo e copioso di

sborra dopo quasi tre quarti d’ora; lui, dopo essersi ripulito ed aver

succhiato tutta la sborra che ha addosso, ricambia e stantuffa il culo

di Laila per piu’ di mezz’ora, prima di innaffiarla con una sborrata di

quantita’ decisamente inferiore a quella di lei, ma comunque notevole.

Dopo che lei si e’ ripulita e succhiata tutta la sborra di lui, i due si

riposano per un po’ e decidono di fare un gioco; escluso che possano farsi

un’altra doppia, vista l’ora tarda, tireranno a sorte su chi sara’ l’attivo

e il passivo; ma non cosi’ semplice, chi vincera’ dovra’ inventare un gioco

dove i due si misureranno e il vincitore rompera’ il culo al perdente.

Laila prende un mazzo di carte e le sparge sul letto; chi estrarra’ la piu’

alta decidera’ il gioco da fare e i due ne prendono una contemporaneamente,

tenendola nascosta: “Conto fino a tre e poi giriamo” dice Laila; la conta

e’ lentissima e al tre i due girano la carta; Marco trattiene a stento la

contentezza, ha un Q e Laila solo un 8: “Bravo, ora dimmi che gioco vuoi

fare”; Marco riflette qualche secondo e poi dice: “Ci facciamo un bel 69

e ce li facciamo rivenire duri; poi facciamo un incontro di scherma con i

nostri cazzi dritti, senza usare le mani; chi riesce a toccare l’altro sul

busto o sul viso, non sulla schiena, per dieci volte ha vinto; ti piace?”.

Laila per tutta risposta gli si avvicina e gli stampa un lungo bacio sulla

bocca: “Si e’ un bel gioco, dai diamoci da fare”.

I due si sdraiano di fianco con le bocche all’altezza giusta e si mettono

all’opera; ci vogliono venti minuti buoni per raggiungere il risultato, ed

alla fine sono uno di fronte all’altro, nudi e con i cazzi eretti; un

osservatore neutrale direbbe subito che Marco non ha nessuna possibilita’ di

vincere, i 26 cm di Laila rispetto ai suoi 17 parlano fin troppo chiaro.

Marco e’ il primo ad attaccare ma non va oltre la barriera del cazzone di

Laila che contrattacca centrandolo allo stomaco: uno a zero per lei; Laila

finta verso destra e poi affonda a sinistra centrandolo di nuovo, stavolta

al fegato, due a zero; Marco sembra mettercela tutta e per quattro volte

attacca senza riuscire a toccarla, anche se lei non contrattacca mai.

Dopo il quarto fallito attacco Laila sentenzia “Ora basta!”; si avventa su

Marco che tenta disperatamente di parare il colpo riuscendo solo a deviarlo

dallo stomaco alla milza; Marco tenta attaccare a sua volta con il risultato

di farsi infilzare lo stomaco dalla contromossa di lei; l’attacco successivo

di Laila coglie Marco scoperto e lo centra di nuovo sullo stomaco.

“Oooouuuuuuhhhh” geme lui: “Fine primo tempo, adesso ci riposiamo per cinque

minuti” sentenzia Laila; durante la pausa, Marco si sega varie volte per

farlo rimanere duro, ma rimane di sasso vedendo che Laila si limita a fare

una specie di yoga, con lunghi respiri, senza mai neanche sfiorarsi la sua

mazza paurosa, che nonostante tutto, le rimane dritta e durissima.

“Gong, si ricomincia” dice Laila rimettendosi in piedi e in posizione; lui

le si para davanti e lei gli fa subito capire che aria tira; finta l’affondo

sulla sinistra facendolo scostare, si gira su se stessa disorientandolo per

poi centrarlo alla milza con estrema facilita’; “Aaaaahhh” geme lui, ma non

ha neanche il tempo di rendersene conto che se la vede di nuovo addosso

per subito sentire un nuovo colpo sullo stomaco; sette a zero.

Marco non ci sta e tenta un attacco veloce per prenderla di sorpresa; la

veemenza di lui sembra metterla in difficolta’, Laila e’ costretta a fare

un paio di passi indietro e sembra sul punto di cedere; ma quando e’ quasi

sul punto di colpirla alla milza, lei con una giravolta lo fa affondare a

vuoto, per poi colpirlo facilmente al fegato quando si rigira. Lui e’ ormai

sfiduciato e dopo otto bordate come quelle e’ anche a corto di fiato e un

po’ dolorante, cosi’ lei ha gioco facile a piazzare il nono punto con un

attacco deciso che lo centra allo stomaco, senza neanche bisogno di finte.

Laila studia Marco per il colpo finale, vuole che sia spettacolare; lui

tenta qualche timido attacco che lei schiva facilmente senza contrattaccare;

lui si innervosisce e prova un attacco deciso che lei di nuovo schiva con

gran facilita’; lui ritenta e lei schiva di nuovo facendolo andare lungo;

quando lui riesce a fermarsi si volta lentamente, con il fiatone e non si

e’ accorto che lei lo ha seguito; e Laila piazza il colpo del KO, saltando

fino ad arrivare con il cazzo all’altezza del viso di Marco e, con un colpo

di reni spettacolare gli centra la mascella con il suo cazzone, mandandolo

lungo a terra; Marco rimane a terra a massaggiarsi la mascella che e’ tutta

rossa dove il cazzo di Laila l’ha colpita e lo stomaco che presenta gia’

un paio di lividi; lei lo aiuta a ritirarsi su ma lo costringe a stare in

ginocchio; gli si para davanti con l’enorme bestione che e’ sempre rimasto

durissimo e con una doppia giravolta rapidissima gli piazza un terrificante

uno due su entrambe le guance; poi finalmente lo aiuta a ritirarsi su e lo

guarda con severita’: “Dieci a zero ti devi proprio vergognare; meritavi che

ti schiaffeggiassi altre dieci volte con il mio cazzone”.

Hai ragione, mi hai proprio asfaltato” “Eh gia’, hai scelto un gioco che

mi ha favorita, ti piace tanto il mio cazzone vero?” “Ma dai non penserai

mica che l’ho fatto apposta” “Non lo penso, ne sono sicura; ma tranquillo,

anche a me piace da morire incularti” “Sono curioso, se la carta piu’ alta

fosse stata la tua che gioco avresti scelto?”; Laila ride: “Avrei tagliato

due fette uguali di formaggio e il primo di noi due che si finiva la sua

avrebbe vinto” “Ah ah, bello lo facciamo la prossima volta, ma mi sa che

mi batteresti anche in quello” “Puoi giurarci amore, ma adesso basta con

le chiacchiere, ti voglio; vieni con me” “Non lo facciamo a letto?” “No!”.

Laila entra al bagno e fa mettere Marco con le mani poggiate sul lavandino;

gli e’ subito dietro e senza preamboli con un colpo fortissimo lo impala

fino in fondo, facendolo addirittura sobbalzare per la potenza della

bordata: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh….

oooooooooooohhhhhhhhhh ……. eeeeeeeeeeeeehhhhhhhhh” urla e geme lui con

il cazzone ancora piantato dentro e con le palle di Laila schiacciate sulle

sue chiappe; Laila gli prende il viso e lo gira verso di lei: “Mi pregherai

di smettere, piangerai, ma non ti staro’ a sentire; te lo sfondo del tutto

questo culo, te la ricorderai finche’ campi questa notte; poi lo molla e

inizia l’opera di devastazione, sbattendolo con bordate secche e vigorose

che lo fanno sobbalzare ogni volta; dopo una decina di minuti di questo

trattamento Marco si sente pervadere da un forte tremore, sente la saliva

uscirgli copiosa dalla bocca e soprattutto sente le palle svuotarglisi e

vede la sborra colare nel lavandino: “Laila sono venuto” geme lui, con il

risultato di farsi dare un colpo fortissimo che lo penetra quasi fino

all’intestino: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh”

“Non me ne frega niente, te lo sfondo tutto, non dovrai piu’ sforzarti per

cagare d’ora in poi” risponde lei fra i denti per poi riprendere a colpirlo

sempre piu’ forte e in profondita’, schiaffeggiandolo sulle chiappe; e cosi’

prosegue con Marco che vede il suo viso riflesso dalla specchiera, con i

lineamenti stravolti dal piacere e con Laila che dietro di lui sbatte senza

mostrare alcuna pieta’.

Marco sborra altre due volte, finche’ dopo una quarantina di minuti da quando

e’ iniziata, la sua cappella comincia a colare senza interruzione, segno che

la prostata ha completamente perso la sua sensibilita’; Laila non dimostra

alcun segno di stanchezza, anzi piu’ passa il tempo e piu’ affonda forte nel

martoriato culo di lui.

Finalmente, dopo piu’ di un’ora, lei sente che sta per venire, e come il

pomeriggio sul divano gli da altri tre colpi spaventosi che lo finiscono di

squartare, poi estrae il bestione e costringe Marco ad inginocchiarglisi

davanti a bocca spalancata; il primo schizzo centra in pieno la bocca di

Marco e quasi lo soffoca, avendo la potenza del getto di un idrante; anche

il secondo finisce dentro la bocca spalancata, mentre gli altri glieli

dirige in faccia e sul petto, trasformandolo in una maschera; dopo essersi

svuotata completamente, approfitta di avere ancora il bestione durissimo,

per colpire lui sulle guance: “Ingoia tutto, guai a te se lo sputi”.

Marco con grande fatica riesce a deglutire l’enorme palla di sperma che ha

in bocca e poi si passa la mano sul viso e sul petto e si asciuga, sempre

succhiando tutto; solo quando vede che si e’ succhiato tutto il suo sperma,

Laila smette di colpirlo con il suo cazzone che si e’ afflosciato.

Aiuta Marco ad alzarsi e lo bacia in bocca con passione: “Sei soddisfatto

ora amore mio?” “Si, mi hai ammazzato ma ho anche goduto da morire”.

I due si buttano sul lettone e dopo neanche un minuto stanno gia’ russando

fragorosamente sdraiati a pancia sotto; e’ l’una e mezza.

Sono quasi le tre quando Maisa e Tainara rientrano; hanno un’aria stanca e

nervosa nello stesso tempo: “Ho il culo a pezzi e il cazzo durissimo” dice

Maisa alla quale fa eco l’altra: “A chi lo dici, anche a me stasera solo

attivi sono capitati; Maisa entra in bagno e Tainara si affaccia in stanza

da letto dove Marco e Laila russano fragorosamente da un’ora e mezza;

“Ci hanno dato dentro quei due maiali, c’e’ una puzza di sperma da morire

nella stanza da letto” dice: “Anche in bagno lo hanno fatto, oltre alla puzza

c’e’ anche un rivolo di sperma secco sul lavandino; sicuramente e’ di Marco,

Laila lo deve aver sfondato in quella posizione e lui ha avuto uno o piu’

orgasmi anali” risponde Maisa: “Dormono come angioletti” dice ancora, dopo

essersi affacciata in stanza: “Poverini non sanno cosa li aspetta” conclude

ridendo Tainara.

Le due vanno in cucina, leggono il biglietto e letteralmente si divorano il

riso con carne e verdura rimasto, poi aprono il frigo e si concedono entrambe

un pezzo di formaggio grosso almeno una volta e mezzo di quello mangiato dagli

altri due; finalmente sazie, quantomeno nel loro stomaco, si dirigono a passi

rapidi nella stanza da letto dove si denudano entrambe; i loro enormi cazzoni sono

tirati allo spasimo e la visione di Laila e Marco che russano entrambi nudi,

a pancia sotto e scoperti, e’ troppo allettante; Tainara indica Laila e Maisa

annuisce; profittando che i due hanno le gambe leggermente divaricate, si

inginocchiano in mezzo facendo attenzione a non svegliarli; poi entrambe si

piegano puntando le enormi cappelle sugli orifizi anali dei due; Tainara

sussurra “Uno….due…TRE” e all’ultimo numero urlato, le due si sdraiano

all’unisono impalando completamente i due malcapitati.

“Aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh” urla Marco sentendo la bordata dentro al

culo; “Oooooooooooaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh” sente in contemporanea l’urlo

di Laila; gira la testa e vede Tainara sdraiata sopra Laila con il cazzone

tutto dentro al suo culo; alza gli occhi e vede che Maisa e’ sopra di lui e lo

ha appena impalato: “Ma che ore sono?” chiede profittando che Maisa e’ ferma

dentro di lui: “Le tre e mezza” risponde Tainara per poi proseguire: “Oggi

abbiamo beccato solamente uomini attivi che ci hanno rotto il culo tante e

tante volte; cosi’ ora dobbiamo sfogarci noi cari tesorucci” “Preparatevi a

strillare per bene” conclude Maisa e le due cominciano a trapanare.

Le due iniziano a cavalcare fortissimo facendo urlare i due strappati dal

meritato sonno; dopo mezz’ora a poca distanza l’una dall’altra li fanno

girare e li innaffiano di sperma, per poi subito cacciargli di nuovo i

cazzi in gola; quando sono di nuovo pronte, Maisa e Tainara fanno mettere

di fianco Marco e Laila, con i loro visi quasi a contatto e si sdraiano

dietro a loro impalandoli nuovamente; sono quasi le cinque del mattino,

quando finalmente le due si svuotano dentro i culi martoriati, soprattutto

quello di Marco; Maisa cinge Marco con un braccio sullo stomaco e lo stringe

forte a se; poi gli gira la testa e gli alita: “Troia ti faccio provare come

si dorme con un cazzo in culo”; Marco, asfissiato dall’alito dal forte odore

di formaggio fa cenno di si con il capo e si volta; di fronte a lui il viso

di Laila, anche lei con i lineamenti stravolti dal piacere provato e con il

braccio di Tainara sullo stomaco, segno che anche lei dovra’ dormire con il

cazzo nel culo; Laila inizia subito a russare alitandogli anche lei un forte

odore di formaggio in faccia, mentre da dietro sente l’alito bollente di

Maisa e pensa all’odoraccio che l’indomani avra’ la sua testa; finalmente,

anche lui riesce ad addormentarsi dopo qualche minuto e nella stanza si ode

solo un concerto di russare a quattro voci.

Marco apre gli occhi ma capisce subito che qualcosa non quadra; sente sempre

il braccio sullo stomaco e sente l’alito caldo sul collo, ma davanti a lui

non c’e’ nessuno; il dolore che sente al culo non deriva da un cazzo dentro,

ma chiaramente da un attacco emorroidale; maledizione, era un sogno, anche

questa volta, e il braccio che lo stringe e l’alito che sente sul collo, sono

entrambi di Antonella …….. sua moglie.

 

Autore Pubblicato il: 4 Ottobre 2019Categorie: Racconti Cuckold, Racconti erotici sull'Incesto, Racconti Gay0 Commenti

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