Leggi qui tutti i racconti erotici di: Abe_Cuckold

Era un normale pomeriggio come tanti, ero con alcuni amici a casa e stavamo in camera nostra a non fare nulla,
la nostra calma venne interrotta da un urlo proveniente dalla cucina, probabilmente da mia madre, prima di dirigerci comunque direi di fare le presentazioni, io sono Giovanni, un normale ragazzo di quinta superiore, ero li con i miei compagni di squadra, Paolo, che &egrave sempre stato un ragazzo piuttosto introverso, Pietro, capitano della squadra, sempre stato carismatico e alla fine Ivan, un ragazzo moldavo che giocava a pallanuoto con noi.
Arrivammo in cucina da dove veniva il suo e trovammo mia madre Rita, per la cronaca alta 1,70, atletica con un fisico pazzesco, qualche tatuaggio qua e la, labbra a canotto ben proporzionate, terza di seno, capelli neri e occhi verdi, la troviamo incastrata con entrambe le mani dentro lo scarico del lavandino.
Lei era vestita con una vestaglia grigio chiara molto corta ed essendo il lavandino basso mamma era leggermente chinata in avanti sollevando quindi il suo unico vestito e permettendoci di vedere in parte il suo culo magnifico, da noi scappò qualche risatina soprattutto da Ivan, al che preso un po’ dall’imbarazzo le chiesi:
-ma cosa diavolo stai facendo mamma?
Lei stizzita rispose:
-Mi &egrave caduto l’anello di fidanzamento di Mario, se lo scopre mi uccide, ho provato a riprenderlo, ma si &egrave incastrata la mano sinistra, provando a tirare fuori quella mano ho incastrato anche l’altra.
Io odiavo Mario, il nuovo fidanzato di Mamma, non ho mai accettato che si fosse messa con un uomo solo 2 settimane dopo il divorzio con mio padre, la situazione insieme al suo tono mi rese furioso, al che le urlai addosso:
-Fanculo te e anche Mario, spero che ti molli e non vi vediate più!
Ovviamente in miei amici erano in imbarazzo a trovarsi in una situazione del genere, eccetto Pietro, che ridendo avevo fatto qualche foto al culo di mamma, Paolo vedendolo lo spinse e gli disse:
-Ti sembra il caso? E’ la madre di Giovanni.
Al che mia madre sbotto e cominciò a dimenarsi e si mise ad urlare.
-Deficiente! Te e i tuoi amici! Aiutatemi subito ad uscire cretini! Altrimenti ti metto in punizione per una mese, io Mario lo sposerò e non vedo l’ora di liberarmi di te! Appena finisci la scuola ti butto fuori di casa.
Io stavo per uscire dalla stanza per tornare a liberarla 10 minuti dopo, giusto per farle prendere uno spavento, ma sentire questo mi fece ribollire il sangue, al che dissi a Paolo:
-Lascia stare Pietro e fagli fare tutte le foto che vuole.
E mi rivolsi ora a Pietro e gli dissi con sguardo determinato:
-Mettiti direttamente a fare il video.
Nessuno capì il perch&egrave finch&egrave non feci qualche passo in avanti verso mia madre che mi urlava addosso frasi ingiuriose e mi abbassai i pantaloni esponendo io mio pene in erezione, mi tolsi i pantaloni e di fronte agli sguardi sbrigottiti di tutti alzai la vestaglia a mamma.
Si mise ad urlare, Dio se si mise ad urlare:
-Cosa cazzo fai! Ti uccido! Non ti venga in mente!
Io ormai non capivo più nulla e le strappai le mutandine rosse che indossava, le presi in mano e gliele sbattei in faccia dentro il mio pugno chiuso e le chiesi:
-Queste le indossi perch&egrave piacciono a Mario? Vero? O semplicemente ti piace fare la troia?
Mia madre continuò ad urlare senza darmi una risposta sensata al che presi il mio pene in mano e lo infilai senza alcuna esistazione nella sua vagina.
Il silenzio più totale avvolgette la stanze finch&egrave mia madre non tornò come prima ad urlare:
-SONO TUA MADRE! Come può venirti in mente questo!.
Non le risposi nemmeno, mi voltai verso gli altri tre e notai che tra questi Pietro e Ivan avevano già il cazzo di fuori e Paolo aveva preso in mano il telefono con cui stavano firmando il video.
Dissi a Paolo:
-Assicurati di filmare tutto come si deve che dopo dobbiamo farci una cosetta.
-C-certo. Balbettò Paolo.
Io continuai a penetrare con forza mia madre che si dimenava come un animale fino a che non smise di urlare e all’improvviso ebbi un lieve shock, estraetti il mio pene e tremando toccai la figa di mia madre, non era umida o bagnata, era fradicia e le sue urla erano sostituite da mugolii di piacere, io ero esterefatto da ciò, matornai subito in me, presi il mio pene in mano lo appoggiai sulla grandi labbra di mia madre e la schiaffeggiai da dietro e le dissi:
-Dimmi che lo vuoi?
-Cosa? Rispose lei ripresasi dalla sua estasi
-Chiedimi di scoparti! Dissi strusciando il mio pene sopra le grazie di mamma
-Pregami di dartelo! Le urlai facendo lievi movimenti sul clitoride di mia madre col capella stimolandola.
Al che lei cominciò a mordersi le labbra tentando di resistere finch&egrave non riuscì più a resistere ed esplose con le lacrime agli occhi e tremando tutta dal piacere che provava dalla mia stimolazione.
-SI! Dammelo! Ti prego! Dammelo tutto! Voglio anche quello dei tuoi amici!
Chiesi a Paolo se stesse filmando tutto e lui confuso dall’atteggiamento di mia madre disse:
-Si, si sto firmando tutto.
Tornai a penetrare mamma con rabbia facendo gocciolare la sua vagina da quanto era eccittata e finì con quasi venirle dentro, scanso salvarmi tirandolo fuori all’ultimo e sborrandole sulla schiena, nonostante fossi infuriato di certo non volevo fare un fratello, al che stremato mi spostai dai lei e prima che potessi girarmi Ivan mi spintonò e col cazzo di fuori entrò dentro di lei e cominciò a fotterla, io mi sedetti nudo comodo su uno sgabello e mi godetti la scena del mio amico che devastava mia madre, ero troppo eccitato dall’idea per potermi rendere conto della gravità di ciò che stava succedendo, ma nella mia mente in maniera molto lucida prendevano forma i miei piani per il futuro.
Decisi che per poter lavorare meglio avrei dovuto liberare la troia, così mi avvicinai alla copietta che scopava e le dissi:
-Ora ti libero, non farti venire strane idee.
Probabilmente lei non capì nemmeno cosa le dissi perch&egrave era occupata a godere come una matta e a farsi fottere.
La afferrai per entrambe le mani e tirai forte finch&egrave con un suono simile a quello di un bottiglia di spumante stappata le mani si liberarono da quel lavandino galeotto.
Presi mamma in braccio e la tolsi dalle grinfie di Ivan, che non rispose male, ma sorrise, trascinai mia madre in camera da letto, la sbattei sul letto e mi sedetti sul suo petto mettendole il cazzo in bocca, la comitiva mi seguì e Ivan si mise sopra di me fottendo mia madre a missionaria mentre io sopra di lei in posizione di squat la scopavo in bocca, Pietro stava continuando a masturbarsi mentre Paolo era l’unico ancora vestito.
Io mi stufai in fretta perch&egrave faticavo ad ottenere un erezione essendo venuto qualche minuto fa, estrassi il mio pene e chiesi a mia madre con fare sfottente:
-Ti piace troia? Altro che Mario, vero?
Lei ansimanto fece fatica anche a parlare ma in qualche maniera riuscì tra gli orgasmi a dire:
-Si! Si! Altro che Mario ragazzi, fottetemi finch&egrave non collassate, sono lo vostra puttana, fatemi ciò che volete.
Ovviamente la domanda gliela feci solo perch&egrave si sentisse video, al che Pietro cominciò a metterglielo in bocca mettendosi nella mia stessa posizione.
La scopata finì poco dopo, con il cameraman che non entrò in azione per la timidezza, Pietro che le finì in faccia unendo qualche sputo ed insulto e Ivan che furbamente si ricordò di venirle sulla pancia, anche lui uscendo all’ultimo, mia madre era coperta di sperma e si mise seduta, sorridento ci chiedette se quello era tutto quello che potessimo darle, al che io la feci tornare coi piedi per terra e le dissi con sguardo minaccioso:
-Abbiamo il video di te che ti fai scopare come una troia da 4 di noi, in realtà 3 perch&egrave Paolo oggi ha qualcosa che non va, noi sappiamo che sei stata costretta, ma taglieremo alcune parti e ti esporremo come la zoccola da 4 soldi che sei, ti si sentirà solo urlare, orgasmare e pregare per i nostri cazzi, lo invieremo a tutti quelli che conosci e anche a sconosciuti.
Mia madre cambiò espressione in un istante, diventando subito seria e si gettò alle mie ginocchia pregandomi con la faccia ancora coperta di sperma.
-Ti prego, non farlo, come farò a tornare a lavoro! Sono una manager! Una posizione rispettata, perderò il lavoro! Non farlo.
Le tirai uno schiaffo facendo schizzare la sborrata di Pietro che le copriva il viso.
-Certo che non lo farò, a che pro rovinarti a vita senza ottenere nulla in cambio, ora tu sarai la nostra schiava, farai tutto ciò che ti diciamo, al primo accenno di disobbedienza il video diventerà virale e la tua vita sarà una merda.
Mi ringraziò piangendo, al che le tirai un altro schiaffo, così, un po’ inventando e pensando a le cose che mi erano venute in mente mentre ero sullo sgabello della cucina le dettai alcune regole che le imporrò per mantenere segreto il video.

1.Sarai sempre nuda per casa, indipendetemente dalla situazione, solo noi possiamo darti il permesso di vestirti.
2.Puoi vestirti per uscire ma devo essere vestiti molto vistosi che sceglieremo noi e potrai farlo solo con il nostro permesso
3.Dovrai fare senza alcuna esitazione qualsiasi cosa ti diremo, qualsiasi esitazione o disobbedienza verrà punita.
4.Non potrai mai rivelare la tua condizione o rivolegerti alle autorità.
5.Farai sesso con chiunque ti diremo e sarai ai suoi ordini se noi te lo diremo, inoltre possiamo impedirti di avere rapporti con persone che non ci piacciono (Odio troppo Mario, non potete capire)
Per ora mi sembrava abbastanza, mia madre con accettazione abbassò il capo e mi disse con un filo di voce:
-Va bene, ma ti prego, non mostrare a nessuno quel video.
Io e i ragazzi uscimmo dalla stanza ridendo, andammo fuori quella sera, dovevamo discutere su come utilizzare la nostra schiava in futuro…

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