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Una mattina tornai dal turno di notte.Vidi il pc in stand-bay. Quando lavoravo lei passava la notte davanti allo schermo.
Cercai di spegnerlo ma lo schermo si illuminò. Era fermo sulla scena di un filmino porno , una donna e due uomini che facevano ogni tipo di sesso. Lei accovacciata a gambe piegate, con gli uomini in piedi vicino a lei, faceva succhiotti sui loro glandi, ora all’uno ora all’altro. Poi lei stava distesa su un letto, uno di loro le offriva il cazzo vicino alla sua bocca e l’altro la stava penetrando con le dita, allargandola e facendole entrare mezza mano dentro. Si mise su un divano, a pecorina e gli uomini la chiavavano a troia, dandole dieci o dodici colpi e poi lo faceva l’altro. La donna si teneva le natiche aperte per farlo entrare di più. Uno degli uomini si finiva masturbandosi vicino alla sua bocca aperta e le schizzò lo sperma in bocca, l’altro la chiavava con forza nella fica.
Rimasi sconvolto ed eccitato, ma non spensi il pc, aspettai che si oscurasse in modo che il filmino restasse sullo schermo.
Quando andai a letto lei cominciava a svegliarsi e si passava la mano sulle labbra della fica sopra le mutandine.
– Lo hai visto? L’ho lasciato sul pc apposta per fartelo vedere.Volevo che tu capissi che vedere gli altri che lo fanno a volte può essere più bello di farlo. Ti ha eccitato, ce l’hai ancora duro.
– …..ma tu cosa vuoi da me?
– Non mi basti, voglio… essere chiavata di più. Devi farmelo fare oppure ti lascio,  dipende solo da te. Devi accettare non devi fare niente, devi solo essere consenziente.
-..ma cosa?
– ….. un altro uomo che di tanto in tanto mi sbatte forte e mi calma. Non uno di qui, non un amante, non sempre lo stesso; noi proseguiamo normalmente la nostra vita, lo faremo in segreto, non ci tengo a passare per una puttana; e per maggiore copertura tu dovrai essere qui, in casa, così nessuno avrà niente da dire ed io sarò più protetta. Lo devi accettare e se impari a godere mentre guardi ……come sono chiavata da un altro, piacerà anche a te. Dai, aiutami, dimmi che me lo lasci fare. Non voglio escluderti. vorrei che tu mi  incoraggiassi a farlo e mentre lo faccio. io ti voglio ancora bene, ma ora ho bisogno della tua complicità.
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– Si, stasera. .
– Con chi?
– E’ di un’altra città,  anziano, l’ho conosciuto in chat. Mi disse che qualche volta passava dalle nostre parti ed io gli dissi di venirmi a trovare. Ha 65 anni, ma è un bell’uomo, l’ho visto con la web-cam, l’ho visto tutto, anche il cazzo..
– Maria…..
– LO so, la prima volta é più difficile da accettare;  resisti, vedrai che appena cominciamo ti ecciti pure tu e sarà tutto più facile. Ci vuole qualche attimo appena, il tempo che lui me lo mette.
Entrai silenziosamente; la sentivo ansimare nella stanza da letto, conoscevo quell’ansimare. Lei diceva : ancora, ancora, più forte….. Avevo predisposto uno scaletto nello sgabbuzzino che era a fianco della camera da letto e che aveva un finestrino dal quale si poteva vedere tutto. Lei si stava facendo chiavare da un uomo anziano, brizzolato, molto grosso.
– Aspetta – diceva lei – te lo prendo in bocca per fartelo duro, voglio farlo ancora .Stava seduta sul letto, l’uomo in piedi e le offriva il cazzo ed io immaginavo quel cazzo nella bocca di lei fino alla gola. Poi si mise a pecorina sul letto e l’uomo le si avvicinò.La penetrò e la sbatteva forte: dava colpi forti e lei metteva una esclamazione ad ogni colpo. lei Ciò che mi meravigliò fu il fatto che ero per metà arrabbiato e per metà eccitato, mi piaceva vedere, lei aveva ragione a dire che vedere era bello come se si facesse, e mi era piaciuto vederla mentre quello sconosciuto la chiavava di forza. Avevo visto il cazzo dell’uomo, non era più grosso del mio, anzi; lui durava molto; ci vollero più di 20 minuti a chiavare forte perchè lui venisse. Lei si dibatteva di piacere e , conoscendola, pensai che era venuta almeno altre due volte. Avevo il cazzo duro, lo avevo tirato fuori per masturbarmi: la scena di mia moglie che veniva chiavata mi aveva eccitato molto, ma mi ci volle molto tempo per venire. 

– Hai visto? – mi chiese
– Si.
– E ti è piaciuto?
– E’ strano, mi ha eccitato fortissimo, mi sono masturbato e l’eccitazione mi ha ritardato di molto l’orgasmo.
– Che bello, amore, vedi? ci stiamo arrivando. Accetta tutto questo e godiamocelo. Capisci perchè ti è accaduto? Ti eccita di più guardare che farlo. La prossima volta dovrai stare vicino a me, e dovrai incoraggiarmi a farmi chiavare mentre me lo stanno mettendo.

– E’ un amico del web, un bell’uomo che abita a 70 Km da qui ed ha un cazzo bellissimo. Mi ha mandato le foto, dopo te le faccio vedere. Posso mandargli un messaggio e dirgli di venire stasera. Gli ho detto che tu assisterai.
Mi mostrò sul pc le foto di quell’uomo.
Era grosso, aveva il petto largo e niente pancia. Era nudo, con un grosso cazzo duro davanti. Era peloso, mi dava una sensazione di forza. Il viso, però era bello davvero.
– Ha un cazzo bellissimo, vero amore? Guardaglielo come è grosso e forte; vedi, qui si è scappellato, bello vero? Avanti, amore, dillo anche tu, è bello, vero?
Assentii, aveva ragione.
Lei stava aspettando risposta e quando lui rispose lei fu presa da enfasi.
– Che bello, amore; viene. Non sei contento per me?
L’uomo arrivò alle 9 di sera, come aveva concordato con lei. Gli aprii la porta, lui e Maria si baciarono in bocca, davanti a me, mentre lei gli passava una mano sulla patta, e si avviarono nella stanza da letto. Io entrai 5 minuti dopo. Maria stava con le cosce piegate sulle ginocchia, per offrirgli tutta la fica e lui la stava penetrando. Lei mi fece un cenno con la mano per farmi avvicinare. La baciai sulla fronte e in bocca mentre l’uomo chiavava con forza.
– ah, amore, sapessi come è bello come fa lui. Ti piace come mi chiava? ah, dai, più forte…..amore, sei duro? dai masturbati davanti a me mentre lui continua a chiavarmi . Vedi come mi sbatte forte? Ti piace? è bello, vero?

Lei stava venendo per la seconda volta, affannava sempre più veloce via via che l’orgasmo si avvicinava e gemeva di piacere. Io ero eccitatissimo e cominciai a masturbarmi. Lei aveva il viso girato verso di me a guardare come mi stavo masturbando. Stavo in ginocchio sul letto, col cazzo vicino al suo viso. Lo avvicinai e lei me lo baciò sul glande. Ero troppo eccitato e continuavo a masturbarmi col desiderio forte di venire. Ma venne prima lei e poi quell’uomo che disse:
– Che grande fica che hai, Maria, sto venendo, senti come è caldo il mio sperma. Si fermò ma io continuai a masturbarmi finchè non venni schizzandola sul viso.
L’uomo si rivesti e se ne andò.
– Ti è piaciuto, vero? Hai visto come mi ha chiavata forte? Ti è piaciuto, l’ho visto; vedermi chiavata da un altro ti piace da morire.

Pensavo, ci ripensavo…… vederli chiavare mi era piaciuto, non potevo negarlo a me stesso. E lei, furbissima nelle cose di sesso, lo aveva intuito; ed aveva intuito anche che mi ero masturbato guardando come il cazzo di quell’uomo entrava ed usciva dalla sua fica. Era l’immagine del cazzo che mi prendeva.
– Amore, so a cosa pensi, pensi al cazzo di quell’uomo che entra ed esce dal mio corpo, vero? Il cazzo, affascina. Se lo guadi, ti innamora.
Capivo che lo diceva per eccitarmi, per farmi pensare all’uomo che la aveva chiavata forte. Forse voleva spingermi….. o forse ero io che volevo seguirla per una strada di nuovi piaceri. Non riuscivo a dormire, la visione di quel cazzo mi emozionava, mi affascinava, mi metteva in uno stato di desiderio di continuare a pensarla, mi eccitava. Cercavo di immaginare quali erano le sensazioni di Maria nel sentirselo dentro, sentire la sua carne allargata dal glande dell’uomo, la vagina strofinata dalla sua asta dura, la sensazione che lei aveva provato a sentire il getto caldo dello sperma nel suo corpo…e mi masturbai pensando intensamente al movimento del cazzo che entrava nel corpo di mia moglie, ma l’orgasmo non spense quelle emozioni….

La sera dopo ero a casa davanti al pc. Pensavo: l’immagine di quel cazzo mi era rimasta nella mente e più pensavo più sentivo emozione nel ricordare. Cercai nei siti porno immagini che seguissero le mie emozioni, uomini con cazzi bellissimi e grossi, che penetravano nella fica, nel culo, che venivano baciati, succhiati, masturbati. Misi il cazzo fuori, volevo venire guardandoli. e non mi ero accorto che lei, in mutandine e canottiera, stava dietro di me.
Me ne accorsi quando apparve l’immagine di due ragazzi che stavano l’uno accanto all’altro con due cazzi bellissimi fuori dalle patte e vicini.
– Che meraviglia – disse lei – non cambiare immagine, godiamoceli un poco. Viene voglia di baciarli, vero amore? Ti piace guardarli? Voglio farti vedere una cosa bellissima, amore, vuoi?
Si sedette sulle mie cosce e smanettò sulla tastiera ; trovò un filmino (lei oramai era praticissima di siti porno); era un trio, due uomini e una donna. La donna stava accovacciata piegata sulle gambe, i due cazzi degli uomini vicini alla sua bocca e lei faceva succhiotti sul glande dell’uomo e poi dell’altro.
– Sono belli, vero? – disse Maria – lei è una bella fica ma loro due hanno bei cazzi, vero amore? Dai, che male c’è ad ammetterlo?
Sentivo sulla coscia l’umido della sua fica che si bagnava per l’eccitazione.
Poi la donna ed uno degli uomini facevano insieme un pompino al terzo. Da principio il secondo uomo non voleva e la donna, con una mossa decisa, lo forzò tirandolo per i capelli e spingendolo sulla nuca perché lo prendesse in bocca; lui resisteva, non lo voleva, e lei lo spinse forte, gli strinse le guance per fargli aprire la bocca e l’altro glielo mise. Era la donna che faceva muovere la testa tirando per i capelli della nuca e spingendo con forza, finchè lui si rassegnò, cominciò a farlo da solo e sembrava che farlo lo stava facendo eccitare sempre di più Succhiava con forza e continuò finché non si vide l’uomo in piedi che si spingeva in avanti nell’orgasmo ed un filo di sperma che colava dalle labbra dell’altro mentre ancora lo teneva in bocca.
– Sapessi come è bello farlo, amore. Senti il liscio del glande con le labbra e la lingua, poi l’asta dura e piena di venature, vene gonfie che senti con l’angolo delle labbra, lo senti pulsare ,senti la sua forza, il suo calore; e ti senti posseduto, e ti viene un desiderio fortissimo di farlo godere e di farlo venire. E poi senti lo sperma caldo e vivo in bocca, senti che è tuo e che vuoi ingoiarlo.

Mi stava eccitando. Lei sentì il mio cazzo che cominciava ad indurirsi e si mosse in modo che andasse tra le labbra della sua fica sopra le mutandine. il lungo.
Ed il filmino giunse alla scena finale di incredibile bellezza: uomo-uomo-donna. La donna stava inginocchiata su un divano col petto contro la spalliera; l’uomo che lo aveva preso in bocca la penetrava da dietro e l’altro era dietro di lui e lo inculava.
Maria mi accarezzava dolcemente ed io capii che voleva sentire le mie reazioni.
L’uomo che inculava dava colpi molto forti e l’altro e la donna reagivano.
– Che meraviglia – disse Maria. Amore, non è bellissimo farlo cosi? Ti sento duro duro, ti eccita molto questa scena vero? Ti piace come quello incula ? avanti, dimmelo. Ah, sei troppo incantato a guardarlo mentre lo spinge nel corpo dell’uomo che sta in mezzo, vero? Prima ho visto cosa guardavi. Dai, non c’è niente di male, se vuoi ne parliamo. Cosa ti affascina di quelle immagini di uomini? Dimmelo; se me lo dici allora per te è più facile accettarlo.
– Maria, Una immagine di quando lui ti stava chiavando….il movimento del suo cazzo.
– Piaciuto, eh? Vedi, il cazzo è molto …ah, affascina anche se solo lo guardi; se lo tocchi ti viene subito voglia di stringerlo, di muovere la mano. Perchè non provi? Posso chiedere a Giorgio di fartelo toccare, che ci importa? lo sapremmo solo noi tre.
Quella proposta mi diede un tuffo al cuore, mi stordì di libidine.
– Dai, vediamo un altra cosa come questa; sono curiosa, voglio vedere se ti ecciti di nuovo.
Si alzò, si tolse le mutandine e si sedette sulle mie cosce; e rimise daccapo quel filmino. e di nuovo mi venne il cazzo duro.
– Aspetta, disse lei, mettimelo qui – e se lo sistemò tra le labbra della fica, in lungo. Di nuovo quelle scene che mi eccitavano, l’immagine dell’uomo col il filo di sperma che gli colava dal labbro mentre ancora succhiava, quella donna che lo costringeva a farlo, l’uomo col cazzo duro in piedi, lei che gli teneva i testicoli in mano mentre l’altro boccheggiava……e quando arrivò di nuovo quella scena finale di uomo-uomo-donna……
– Vieni ora, mentre vedi come lo incula.
Lei spinse il glande dentro la sua fica con le dita e l’eccitazione fortissima mi fece venire spontaneamente nel calore della fica.
– Bravo, amore, mi sei piaciuto così. Aspettami, non abbiamo ancora finito per stasera.
Andò a lavarsi e tornò con un piccolo asciugamani da bidet umido e mi pulì il cazzo.
– Mettiamoci come prima -disse.
Smanettò ancora e trovò un altro filmino bisex. C’era una donna che carezzava i capelli di un ragazzo che stava facendo un pompino ad un altro ragazzo e che ogni tanto lo fermava e baciava e succhiava anche lei il cazzo. Incoraggiava il ragazzo che lo prendeva in bocca, parlandogli all’orecchi, forse dicendogli come fare.
– Che bello, amore! Come sono belli facendo queste cose. Poi in bocca è bellissimo. Sono sicura che piacerebbe anche a te e tu provassi.
Poi una scena forte; la donna lo teneva fermo con forza, lo accarezzava, lo baciava sul corpo cercava di rassicurarlo mentre l’altro glielo puntò tra le natiche e spinse: e si vide la reazione del ragazzo, un sobbalzo di dolore. Il grosso cazzo ogni volta, veniva spinto con forza nel culo del ragazzo. Poi la donna si mise dietro l’uomo che inculava e lo spingeva nei suoi movimenti per dargli più forza per sbattere il ragazzo.

– Amore, ti è piaciuto? …. ti è venuto di nuovo duro per questa scena, l’ho sentito. Ti affascina il loro gioco. Pensaci, magari vedilo di nuovo e continua a pensarci……. finché non torna Giorgio.
Lei aveva percepito ogni mia sensazione, ogni mia emozione; mi aveva sentito rabbrividire di piacere, all’inizio, nella scena dove un ragazzo stava in piedi col cazzo duro, mi aveva sentito tremare di eccitazione nell’attimo in cui il cazzo penetrava di forza il ragazzo.
Quando fummo a letto lei si mise dietro di me, cercò il mio ano col dito: lo passò sull’ano, più volte, ed ancora.
– Vuoi che te lo metto? – mi chiese – ma anche se dici di no te lo metto lo stesso.
Forzò per entrare e poi muoveva il dito.
– Aspetta, amore, voglio fare entrare anche l’indice .
Forzò e lo fece entrare facendomi un po’ male. Mi mise a pecorina e mi penetrava con le due dita con forza, sempre con lo stesso ritmo sostenuto, fermandosi ogni tanti per rigirare le dita ed allargare. Teneva indice e medio incrociati e premeva con la forza del braccio. Lo fece prima pianissimo, poi sempre con più forza.
– Ti piace? – mi chiese – devi dirmelo, capisci?
– Mi dai piacere, Maria.
– Ecco, l’hai detto finalmente che vuoi godere col culo. Ti sta piacendo; e allora devi venire così adesso, ti devi masturbare mentre ti chiavo con le dita…..pensa a quella scena….pensa al cazzo di quel ragazzo. Lo farò fare anche a te, da Giorgio, vuoi o non vuoi.
Quest’ultima cosa mi diede una spinta erotica fortissima, mi masturbai con più forza, più velocemente e lei se ne accorse e disse:
– Te lo farò prendere, vuoi o non vuoi. Te lo farò prendere anche in bocca. Te lo farò mettere dentro il tuo culo, come quel ragazzo.
Esplosi in un orgasmo fortissimo.
– Bravo – disse lei – così. Vedi cosa ti eccita? Adesso sappiamo dove vogliamo andare, amore. Rassegnati, voglio fartelo fare e voglio che tu fai e ti fai fare tutto quello che abbiamo visto.
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Giorgio tornò. La baciò toccandole la fica.
Si spogliarono in camera da letto e lei mi chiamò.
– Avanti, dammi la mano.
Prese la mia mano, la passò sul cazzo duro di Giorgio e mi sussurrò:
– Accarezzalo prima dolcemente, sfiorandolo con le dita, poi stringilo, ma non forte, solo in modo che sia a contatto con tutto il palmo della tua mano. Dai, adesso non tirarti indietro, fra un attimo vorrai farlo da solo. Bravo, si, così. Ora muovi un po’ la mano, qualche colpo di masturbazione e poi tira la pelle, scappellalo, ha un glande bellissimo. Ti sta piacendo, amore? si, vero? Ora passa il pollice dolcemente ma ruotandolo sul glande, Lo senti, amore duro e liscio e desideroso di penetrare?
Lei toccava il mio cazzo per seguire la mia eccitazione. Era durissimo, ero stordito di libidine.
– Adesso fai come quel ragazzo, abbassati e bacialo, dai, non restare incerto, lo devi fare o te lo facciamo fare noi.
Mi abbassai a baciare il glande, tremavo dalla emozione, aveva un sapore di uomo che mi eccitava.
– Chiudi gli occhi ed apri la bocca, fai così, è più facile.
Sentii il glande di Giorgio sulle labbra, poi nella bocca, sotto il palato e sulla lingua. Di istinto succhiai.
– Amore, succhialo solo un po’, eccitalo, così mi chiaverà più forte. Devi succhiarlo dolce, hai capito?
Mi stava mordendo i capezzoli mentre avevo il cazzo di Giorgio in bocca. Teneva fra le dita i capelli della nuca tirandoli e spingeva per farmelo arrivare fino in gola. Mi piaceva da morire. E allora ruppi ogni inibizione, lo facevo con passione, mi dava piacere il suo cazzo.
– Ci siamo -disse Giorgio – ha superato il blocco mentale di farlo con un uomo. Ci mette molta passione. Ora farà tutto quello che vogliamo.
Maria si era messa a pecorina per farsi entrare tutto il cazzo di Giorgio, io ero vicino, allungavo il dito per toccarlo mentre chiavava. Lei era un lago, veniva e veniva ancora, un orgasmo rapido dietro l’altro finché lui non la sbatté fortissimo per venire.
– Adesso glielo devi prendere in bocca, bagnato della mia fica e del suo sperma.
– Maria, no.
– Giorgio, facciamoglielo fare. Lo deve prendere.
Lei mi teneva e mi premeva le guance e lui me lo mise in bocca.
– Ingoia, amore, coraggio, è sperma fresco di un bell’uomo. Dopo mi devi leccare col suo sperma dentro, Ingoia, lo devi fare.

Quando fummo soli lei mi chiese.
– Dimmi, ti sei emozionato? sentivo che avevi piacere a farlo, so come sei quando provi piacere.
– Beh, è stato bello. Tu hai voluto che io lo provassi.
– Tu devi fare quello che ti dico ed io ti farò felice. Sai cosa voglio farti fare? quel filmino……
– Perchè ?
– Perchè ti amo e sto morendo di nostalgia per il tuo cazzo, per come noi due facevamo l’amore. Ma se ti voglio ti posso avere solo così, dandoti nuovi piaceri. Starai tu in mezzo quando lo faremo.

Era abilissimo. Fece scivolare il glande allargandomi l’ano senza rompermi, pianissimo, un piccolo tratto per volta.
– Giorgio fai piano ma faglielo entrare tutto. Fai piano in modo che il suo culo acconsenta, si arrenda, e poi faglielo sentire fin dentro la pancia. Ti fa male, amore?
– Si,
– Beh, un poco devi soffrire.
Ed in quel momento Giorgio spinse, dilatò tutto l’ano fino allo spasimo e fece entrare tutto il glande. Ed aspettò qualche minuto che il culo reagisse ammorbidendosi e cedendo alla pressione del glande.
– Avanti, Giorgio – disse Maria – ora lo puoi inculare. Amore, lo senti? ecco perchè ti eccitava: lo volevi e non avevi neppure il coraggio di dirtelo; ma adesso devi prenderlo tutto. Mi sto sacrificando io per fartelo fare, sta chiavandoi te, non me.
Lo fece entrare lentamente, sentivo lo sfintere tirato fino allo spasimo, e sentivo come allargava tutto. Ed istintivamente cominciavo ad andargli incontro per farmelo entrare di più.
– Maria, adesso è pronto, si spinge, ne vuole di più.
– Non ancora – disse lei – la penetrazione gli ha fatto cadere l’erezione. In fondo è la prima volta che si fa inculare. Ma sta riprendendo durezza, fra poco potrà entrarmi dentro e tu ci chiavi tutti e due insieme. Gli devi venire nel culo mentre io lo tengo dentro.
Lei stava piegata sul tavolo della cucina ed io le avevo messo il cazzo nella fica; Giorgio dietro di me passava il cazzo unto sull’ano, fancendomi aumentare il desiderio. Poi spinse: sentii dolore, Mi stava inculando daccapo ma  stavolta di forza; sentii una lacerazione, ma oramai era tardi per fermarlo, lui mi inculava con forza ed i suoi colpi li sentiva anche Maria nella fica. Forse perchéil culo era stretto lui sembrava avere moltissimo piacere e con gli ultimi colpi violenti mi venne nel culo.

Andò via e restammo soli io e Maria.
– Vedi, amore, ora possiamo chiavarci chi vogliamo. Tu ora lo vorrai prendere ancora; l’importante è che adesso continui a chiavarmi ed a leccarmi. Non sei gay, ma avevo intuito che avevi una tendenza bisex repressa da come succhiavi le dita che mi mettevi nella fica.Sei contento che te l’ho fatto fare? come lo sentivi nel culo? ti dava piacere?
– Mi dava emozione. Strano, desideravo che godesse il mio corpo come voleva lui, ho desiderato che avesse molto piacere e che venisse nel mio culo e poi volevo che non finisse. che continuasse ad incularmi.
– Ti sentivi come una troia, ed è bellissimo vero?

Chiamò Giorgio.
– Maria non c’è, Giorgio, starà fuori tre giorni, è andata dalla madre.

– Peccato, stasera passavo da lì….sei solo in casa ? Non vai al lavoro?
– Ho finito stamattina.
– Senti, io passo di lì e vengo a trovarti, che ne dici? Magari, se vuoi lo facciamo io e te-
– Giorgio…..e Maria poi…..
– Mica glielo dobbiamo dire per forza. Dai, che ne dici? ci divertiamo io e te.

Arrivò alle sette di sera. Appena entrò mi accarezzò i, viso e mi baciò su una guancia.
– Mi hai dato molto piacere l’altra volta. Ti fa ancora male?
– No, è quasi passato.
– Ti è piaciuto?
-…si…molto.
– Toccamelo, ti farà venire voglia di farlo di nuovo.
Passai una mano dolcemente sulla sua patta, poi insistetti in quella carezza e cominciali a sentirlo più duro. Aveva ragione lei; a toccarlo veniva voglia.
Lui nel frattempo mi carezzava sul culo.
– Sei ancora quasi vergine, hai un bel culetto, sembra quello di una ragazza. Però adesso ascoltami: se lo fai devi liberarti di ogni pregiudizio. Devi capire che non è solo trasgressione per te; fa parte della tua natura, lo sento dalla passione con cui lo stai facendo adesso. E devi fare e farti fare tutto quello che voglio e che vuoi tu. In questi giorni hai chiavato con Maria?
– Si, due volte. Ma sai, quando la chiavavo….avevo nostalgia, avrei voluto che ci fossi anche tu.
– E allora adesso sfogati, ti faccio godere tantissimo.
– Giorgio, ma a te piace farlo con i ragazzi?
– Si, se sono passivi e sottomessi e se ci mettono passione. Tu hai mai baciato un uomo? No, vero? e allora cominciamo da questo, vedrai come ti eccita.
Mi baciò in bocca, con la lingua; non era sgradevole e quanto più lo faceva tanto più mi veniva il desiderio che continuasse. Poi gli presi il labbro inferiore, glielo succhiavo e lo mordevo leggermente; gli piaceva e mi disse:
– E’ bello che me lo fai tu spontaneamente, ci stai entrando nel ruolo.
Si spogliò si mise sul letto con il cazzo già duro e dritto. Mi spogliai anch’io.
– Veni, prendilo in bocca, fammi sentire quanto ti piace.
Glielo stavo facendo stordito di libidine , col desiderio di dargli piacere. E lui mi spostò per arrivare ad incularmi col suo grosso dito. Mi venne in bocca, io continuai a succhiarlo ingoiando un pò. Era venuto con grande piacere, lo sentivo. Andai in bagno a sciacquarmi la bocca e lui mi raggiunse, mise il cazzo nel lavandino e mi disse:
– Lavalo, con l’acqua fredda e prendi quel gel di Maria, Aspetta che mi riprendo e continuiamo.
Lo lavavo, mi piaceva anche moscio, era grosso e ne sentivo il peso nella mano. E mentre lo lavavo lui mi baciò in bocca, di nuovo, sul collo, sui capezzoli.
– A me piace il corpo maschile – disse – a volte è più sensibile di quello femminile. Ah, è stato bello sverginarti, un bel culetto vergine. Aspetta e te lo faccio di nuovo.
– Giorgio, se me lo fai voglio venire mentre lo fai.
– Si. Te lo metto tutto e poi mi fermo, tu ti masturbi e vieni e poi ti chiavo. Vedrai, dopo avrai solo il piacere del cazzo. Capito?
L’acqua fredda e le mi manipolazioni glielo fecero di nuovo quasi duro. Glielo presi in bocca, mi piaceva, e continuai ad eccitarlo finché non lo sentii completamente duro.
Avevo le mani poggiate sul lavandino, lui venne dietro di me, mi spinse sulla nuca per farmi piegare, mise il gel e spinse di forza facendolo entrare tuto. Mi sentivo pieno di lui, era eccitantissimo, mi staccai dal lavandino e cominciai a masturbarmi. Lui stava fermo, ma capii che non lo sarebbe stato a lungo; stavo venendo e le contrazione dell’orgasmo mi facevano stringere l’ano sul suo cazzo.
– Bravo, così, disse lui, stringilo forte.
Mi fece poggiare le mani al muro e spingere il culo indietro, per offrirglielo. Non avevo la compulsione di venire ma di sentirlo dentro, sentirlo forte, prepotente, desideroso di rompermi, di godersi il mio corpo, ed i desideri mi guidavano a fare in ogni modo per dargli piacere- Lui venne dandomi colpi fortissimi che sentivo anche nella pancia, l’stinto di sfondarmi, ma mi piaceva. E sentii il suo sperma caldo scorrermi dall’ano in mezzo alle cosce.
Lo lavai, ci lavammo. Poi lui mi disse:
Mettiti nella vasca da bagno, voglio pisciarti in culo; lo vuoi fare?
Mi eccitava quella cosa. Mi misi nella vasca. Lui prima mi fece scorrere l’orina tra le natiche, poi mi fece piegare e, tenendolo in mano, riuscì a far entrare il glande…ed io sentii il getto caldo che mi riempiva le viscere.
– Giorgio, mi fai morire così, mi fai impazzire.
Lui si rivesti, Sull’ingresso, prima di uscire mi baciò di nuovo.
– Lo faremo ancora io e te , da soli. Ti è piaciuto?
– Mi hai fatto morire. Me lo farai sognare stanotte.

Maria sarebbe dovuta tornare verso le due del pomeriggio; mi aveva chiamato prima di partire. Invece tornò alle nove di sera.
– Scusa amore, ho fatto tardi.
– Ma tu mi avevi…..
– Si si, lo so. Ma mi sono fermata all’autogrill.
– Hai incontrato qualcuno.
– Un uomo, mi guardava.
– E tu che gli hai detto?
– Gli ho chiesto se sapeva solo guardare o anche fare altro.
– E lui?
– Ha detto se mi apri le cosce ti faccio vedere io che sono capace di fare. Abbiamo preso una stanza, perciò ho fatto tardi, amore, ma ne valeva la pena. Quello chiavava come un ossesso e non si saziava mai, lo ha fatto tre volte e poi ha chiamato il suo amico. Anche lui molto forte e con un cazzo enorme. Siamo rimasti in contatto, telefono e web. Vedrai, piacerà anche a te.
– Maria, ma l’hai fatto come una puttana.
– E che importa? Sai a volte chi invidio? Quelle dei bordelli clandestini: si mettono lì e prendono cazzi magari 10 o 12 tragiorno e notte. Beate loro, non devono nemmeno cercarseli.
– Tu vorresti fare questo?
– Ascolta ,amore. Al paese di mamma ho incontrato la signora Giuseppina. Lei ha una casa dove…capisci…..si chiava..in anonimato. Ci vanno le donne che vogliono farlo, in anonimato, e ci passano qualche giorno o notte per farsi chiavare. Lei ci fa molti soldi perché quelle non vogliono soldi, si prostituiscono solo per avere il cazzo che desiderano. Ci vanno anche donne anziane e la pagano per farsi procurare ragazzi giovani o uomini disponibili. Mi ha detto di andare a trovarla. Se passo qualche giorno alla sua casa, che problema c’è? Gli uomini che vanno da lei sono sconosciuti, vengono da fuori. Amore, voglio farlo, mi affascina pensare di star lì solo per prendere cazzi uno dietro l’altro. Lei dice che avrei molto successo. Tu che hai fatto da solo? E’ venuto Giorgio?
– Beh, si.
– Ti sei fatto chiavare?
– Si.
– E’ la prima volta che l’hai fatto da solo tu ed un uomo. Ti è piaciuto? Lui chiava bene. Gli ho chiesto io di venire, volevo che ti inculasse ancora, per abituarti. Lui dice che oramai sei convinto, lo fai spontaneamente, ci metti molta passione. Era contento di come lo hai fatto godere. Sai una cosa? La signora Giuseppina tratta anche uomini e ragazzi. Pensaci.

La accompagnai alla casa della signora Giuseppina. Lei in auto era euforica.
– Ci pensi che bello, amore? Uomini in fila per chiavarmi, ah.
– Vai a fare la puttana.
– Vado a godermi cazzi di uomini insoddisfatti, ansiosi di chiavarmi.
– Ti farai dare soldi?
– No, ma che dici? In quella casa vanno donne che vogliono sfogarsi e la signora Giuseppina procura gli uomini. Forse lei si fa pagare, credo di si, ma le donne non lo fanno per i soldi.
– Quante donne ci sono?
– Ne ho viste almeno 6, alcune bruttine ma molto acconciate, qualcuna anziana. Stavano in baby- doll e sotto non avevano niente, a fica nuda.
– Per questo ieri sera ti sei depilata?
– Si, la fica nuda attira di più e dà a me più piacere. Ti dovresti depilare anche tu, è più femminile.

Si vedeva a prima vista che Giuseppina era una cinica ed un prepotente, era una ex prostituta di bordello.
– Sei pronta? – chiese a Maria – conosci la mia regola, qui si fa tutto, senza mai dire no. D’accordo? La tua stanza è la 4. L’altra volta te ne sei fatti due insieme, oggi sono tre. Vuoi farti vedere mentre lo fai?
Questo è tuo marito -si rivolge a me – tu sei d’accordo? nessun problema? Bene.
– Trova un uomo per lui.
– Mi hai detto che lui…..lo prende? 
Si avvicinò, mi strizzò un capezzolo sopra la camicia. Continuò un poco e poi mi toccò: lo avevo duro.
– Va bene, – rivolta a me – Ci saranno spettatori, abbiamo uno specchio che fa vedere dall’altro lato. Se te lo chiedono tu li fai venire di bocca, d’accordo?
Fu un pomeriggio di fuoco. Giuseppina mi mise nella stanza accanto a quella di Maria dove c’era il vetro-specchio. Tre uomini la stavano chiavando con ferocia, con frasi come: “dai sfonda la troia”, “ingoia, zoccola” .”ti piscio nella fica” “allargati le natiche, troia, così ti entra fino nella pancia.”.” le palle in bocca, ti ho detto di prenderle in bocca”.
Poi scattai: uno di loro le aveva afferrato i capezzoli e tirava con tutte le sue forze, lei urlava. Andai alla porta e bussai con violenza. Appena aprirono gridai. “Fuori, depravati sadici” e dissi a Maria di vestirsi.
Giuseppina si arrabbiò parecchio ed allora le domandai:
– Quanti soldi ti sei fatta su mia moglie, vecchia troia? Dì solo una parola e ti scanno.

Tornammo in auto, Maria piangeva.
– Tu mi vuoi bene davvero – mi disse
– Perché? credi che avrei accettato tutto questo se non ti amassi?
– Sono una troia, ti ho umiliato, ti ho spinto sotto un uomo.
– Beh, questo te lo perdono, il cazzo mi dà piacere; però voglio ancora vederti chiavata da un altro, mi eccita molto. Lo faremo senza queste sciocchezze che hai fatto solo per libidine. Lo faremo di nuovo, in tre.
– Amore, se mi prometti che me lo farai fare ancora,….ti prego promettilo……lo faremo insieme. Se a tutti e due non ci basta un solo uomo, ne cercheremo altri, li troverò io. E poi anche a me piace vedere come tu lo prendi. Vuoi farlo a tre? Giorgio?
– Si, chiamalo adesso. Ti va?
– Certo che voglio farlo. Chissà se gli piacerò con la fica depilata…
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– Guarda, ti piacciono?
La foto sullo schermo era quella di due ragazzi.che tenevano i cazzi fuori dalle patte dei jeans. Erano bellissimi.
– Maria,…questi due mi fanno ……
– Fammi vedere. Ti si indurisce a vederli? fammi toccare. Accidenti come ti hanno eccitato. Te li faresti? tutti e due assieme?
– Contattali. Ed assicurati che…..
-…che inculano? certo, amore.

Autore Pubblicato il: 24 Maggio 2017Categorie: Senza categoria0 Commenti

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