In spiaggia incontrò Marta.
– Traditore. Non potevi chiamare anche me ieri sera?
– Marta, era tardi.
– E qual’era il problema. Avevamo una intera notte.
– Beh, mi sei mancata.
– Vieni, accompagnami, andiamo dietro i massi.
Mentre andavamo gli chiese:
– Sei stato con Bruno.
– Beh…si.
– Ti insegnerà molte cose, lascialo fare. A che punto siete?
– Beh, non te lo so dire.
– Ma tu lo hai già preso in bocca?
– Stamattina è venuto da me e me lo ha fatto fare..
– Stai diventando un ragazzo intelligente. Fra poco vorrà incularti, lasciaglielo fare.
– Perché mi incoraggi?
– Lo faccio per me. Vorrei che tu entrassi nel nostro gruppo.
Eravamo arrivati, lei si mise dietro un masso e si tolse lo slip da mare.
– Ivo, chiavami forte, voglio venire. L’altra sera sono rimasta delusa ed ho avuto nostalgia di te.
Ivo si sentì stranamente eccitato. La penetrò da dietro, come piaceva a lei. Lui con Bruno non era venuto ed era carico di desiderio; e mentre la chiavava pensava al piacere di averla ed alle sensazioni che il cazzo in bocca di Bruno gli avevano dato. La fece venire, e continuò ancora, voleva venire anche lui, ma ci volle tempo e Marta ebbe un altro orgasmo.
– Sei un amore – gli disse – Ti voglio con noi. Renata ha parlato di te agli altri, vogliono conoscerti. Stasera ti vedi con Bruno?
– Credo di si.
– Bravo. Non esitare, fattelo fare.
Ivo ed Elio andarono insieme al bungalow di Bruno. Prima di entrare Elio volle baciarlo in bocca ed abbracciarlo. Era felice di trovare un compagno di avventure.
– Vi voglio nudi tutti e due – disse Bruno appena furono entrati.
Ivo era emozionato; sapeva che Bruno lo avrebbe inculato e si sentiva quasi stordito dalle sensazioni. Elio gli prese il cazzo in bocca e col dito cercò il suo ano.
– Rilassati amore – gli disse –stai per vivere il tuo momento più bello.
E mentre Elio glielo faceva, Bruno cominciò a succhiargli e mordicchiargli i capezzoli., poi lo baciava in bocca e riprendeva, voleva portarlo al massimo della eccitazione. Poi lo fece mettere sul letto, gli si mise accanto, a contatto di corpo e si baciavano mentre Elio si era messo dietro Ivo. Bruno glielo mise tra le cosce, lui le strinse, e mentre Bruno gli faceva sentire il suo cazzo , Elio muoveva il dito nel suo ano, dolcemente.
– Stasera sei la mia ragazza, ti devo sverginare il culo, è il tuo momento. Poi mi amerai, come mi ama Elio.
Lo fece girare e gli passava il glande tra le natica, sull’ano, mentre Elio gli succhiava i capezzoli e lo masturbava lievemente per tenerlo eccitato. Poi lo fece mettere in ginocchio, Elio lo spinse sulle spalle perchè toccasse il materasso con le spalle. Bruno continava a passargli il glande sull’ano; scivolava perché gli aveva messo del gel. Fece un cenno ad Elio che lo tenne fermo sulle spalle e pressò con forza sull’ano col glande.
– Bruno – disse lui – fa male così…
– Lo so, amore, ma è solo un piccolo prezzo che devi pagare.
Spinse forte, l’ano resisteva perché Ivo non si rilassava, e Bruno lo pressò con tutta la forza delle sue reni e con tutto il peso del suo corpo. Ivo gridò.
– Ahaaaaaaaaaaaaaaaa….fa maleeeeeeee………
Ma Bruno continuò a spingere con brutalità finche Ivo sentì la lacerazione dello sfintere anale.
– Mi bruciaaaa, Bruno fermati, fa male
– Vuoi che mi fermi?
– No, no…… fa male….. ma non voglio che ti fermi, continua… continu ancora….lo voglio….non mi importa più, rompimi, possiedimi.
Oramai l’ano era rotto ed era entrata quasi metà del grosso cazzo di Bruno nel suo corpo. Bruno si fermò, aspettò che il culo si arrendesse mentre Elio lo baciava in bocca. Poi riprese lentamente a spingere e cominciò a chiavarlo.
– E’ fatta – disse Elio –sei rotto. Resisti, fatti chiavare.
– Elio, mi fa male, mi brucia.
– Spingiti contro il suo cazzo, soffrirai di meno.
Bruno lo stava inculando di forza, spingendogli il cazzo fino in fondo, dando colpi forti per vincere le ultime resistenze. Poi cominciò a venire e diventava più violento vi via che si avvicinava il suo orgasmo: lo sbatteva con forza, con tutto il peso del suo corpo finchè non gli venne nel culo. Quando lo tirò fuori, lo sperma , passando sulla ferita , gli diede altri bruciori.
– Elio, mettiglielo in bocca e poi portalo in bagno, con l’acqua fredda ed il ghiaccio.
Lo baciò in bocca.
– Adesso sei mio, mi cercherai per farti inculare ancora appena sarà passato il dolore.
Elio lo aiutò a lavarsi sul bidet, con acqua fredda. Lo baciava in bocca mente lo aiutava e gli toccava il cazzo che era senza erezione a causa del dolore.
-Vedrai come sarà bello quando vieni mentre Bruno ti incula. Ti sta venendo desiderio di farlo ancora, vero? Dai , Ivo, resisti, io voglio incularti, mi piaci troppo. Vieni, te lo faccio pianissimo, non ti faccio male.
– Avanti Ivo – disse Bruno – fatti inculare anche da lui, Elio ti vuol bene, fallo contento.
Ivo si mise bocconi sul letto, ancora stordito dal dolore che sentiva quando contraeva l’ano. Elio gli si mise sopra e cercò il suo ano, lo massaggiò con il gel e poi pianissimo glielo mise nel culo.
– Resisti, amore – gli disse – vedrai, non ti farà male.
Ma non era vero. Il glande per entrare dovete allargare l’ano e passare sulla ferita. Ivo cercava di liberarsi ma Bruno lo teneva fermo ed Elio lo chiavò, con forza, fino a che anche lui gli venne nel culo.
Restarono tutti e tre nel letto, a baciarsi ed a toccarsi. Poi i due ragazzi andarono via.
– Hai sofferto? – gli chiese Elio – La prima volta è così. Pentito?
– Mi fa male, ma non sono pentito. Bruno mi aveva fatto venire il desiderio di farmelo fare.
– Ascolta. Lo vorrai ancora, oramai fa parte di te fartelo mettere. Io vorrei che noi due e la mia ragazza stessimo più insieme. Sai cosa sogno? Essere inculato mentre la scopo e credo che lo vorrai fare anche tu. Te la faccio fare per prendere confidenza, che ne dici? Lei con Bruno non lo farebbe mai, troppo grande; tu le piaceresti e mi sarebbe più facile convincerla. Si chiama Isa, è bellina, è la mia ragazza anche in città. E poi meglio che camminiamo noi due insieme che con Bruno.
– Va bene Elio. Dammi un bacio adesso, sei mio amico e mi sto affezionando a te.
– Voglio essere il tuo maschietto e la tua femmina.
– Te lo sei fatto fare? – gli chiese Marta
– Si.
– Bello, bellissimo. Ti è piaciuto fartelo mettere, vero? Il cazzo innamora e poi lo vorrai sempre. Ti voglio alla nostra prossima festa.
– Dimmi com’é.
– Beh, tu hai il culetto quasi vergine; ti vorranno inculare tutti i maschi, vorranno chiavarti a troia. E poi glielo farò fare mentre tu stai chiavando me o Renata.
– Marta, tu lo faresti con me ed un ragazzo mio amico?
– E me lo chiedi pure? Due ragazzi, un sogno.