Lo sento scorrere sulla mia pelle
nel solco tra i seni
su verso il collo, le guance, le labbra
caldo, pulsante, vivo
lo sento frugare dentro me
impertinente e curioso
di ogni ambito recondito
di ogni pertugio segreto,
lo sento come corpo,
non corpo estraneo,
di una forza dirompente,
mai domo,
di una vitalità che appaga,
…lo sento riempirmi di sè…
…farsi tutt’uno con me…
senza nè prima, nè poi…..
…per stare sempre così…
….solo noi…
Prego astenersi commenti rivolti all’autrice che non siano costruttivi.