Leggi qui tutti i racconti erotici di: monella610

Ti prende per le mani e ti guida verso il letto. Mi indica la borsa. A fianco due collari. Ognuno con un nome. Li prendo e glieli porgo. Prende il mio e me lo sistema sul collo e poi fa la stessa cosa con te. Indica di nuovo la borsa ora vuole le pinzette per i capezzoli. Quando arrivo al bordo del letto mi porge il tuo reggiseno e le sue mani stanno già frugando la tua figa. Ti sento gemere lo vedo stringere il tuo monte di venere e ricordo il dolore di quando lo ha fatto su di me. Gli porgo le pinzette e mi giro per andare a posare il reggiseno. La sua mano mi ferma. ‘Rimani qui’ Ti guardo godere sento la tua voce annunciare i tuoi orgasmi e guardo lui usarti e goderti. Ora lo so. Sta godendo del tuo piacere e della mia rabbia.. sarà così ancora per tutto il tempo. Debbo imparare.. lui decide noi obbediamo’ le punizioni possono essere milioni’ questa &egrave la più dura’ per me’e lo sa’.. o forse no esiste di peggio??
Quando ti toglie le pinzette mi ordina ‘massaggiala” le mie mani sul tuo seno i movimenti leggeri. Le mie dita sui tuoi capezzoli duri e doloranti. Lo so &egrave dolore puro ma il pensiero del suo piacere provato nel guardarti lo rende sopportabile.
‘spogliati.’ &egrave per me mi metto in piedi e comincio a togliermi i vestiti lui mi osserva e non mi toglie gli occhi di dosso. Stende la mano per prendere il mio reggiseno e le mie mutandine. La sua faccia &egrave scura. C’&egrave qualcosa che non va. Non ho dimenticato nulla sono sicura eppure’. Lo schiaffo arriva prima della consapevolezza dell’errore. Ora lo vedo &egrave lì sotto il mio naso. ‘sei sbadata OR” ‘perdonami le ho appena comprate” Il secondo schiaffo &egrave più doloroso del primo ‘vedrai la prossima vola sarà la prima cosa che farai appena arrivi a casa dal negozio” Le etichette come ho potuto dimenticarle”
Mi indica di nuovo la borsa. Stesi sul letto una serie di vibratori. ‘scegline uno OR. Per lei.’
Non lo so mio dio non posso’..questo &egrave enorme no, forse questo ‘. ‘cosa ti ci vuole a deciderti? Quando era per te non ci hai messo così tanto..’ ‘Arrivo padrone’ ho preso quello della misura media non so cosa ha in mente ma mi preoccupa.
Torno verso il letto hai in mano le pinzette. I tuoi occhi mi chiedono scusa ma’..
Sei in ginocchio sul letto e io mi avvicino. Le Tue dita prendono il mio capezzolo lo fanno inturgidire e la prima pinza &egrave lì . Ti trema la mano pensi al dolore che sento e hai paura di posizionarle male, di farmi male. Le lame di dolore arrivano al cervello e tu stai posizionando la seconda. Cerco di non pensare al dolore, ci sarà il piacere e sarà tutto diverso. La mia mente continua a pensarlo quando sento le tue dita tra le gambe. Ma non mi stanno masturbando cercano il mio clitoride e lo prendono tra le dita e una lama di dolore più forte di tutte mi arriva al cervello la terza pinza &egrave lì. Io ancora stringo in mano il vibratore. La sua macchinetta non smette di scattare. Nemmeno quando ti porge la catenella. ‘collegale’. Le tue mani sulle pinze cercano di muoverle il meno possibile sai quanto fanno male’.
‘voglio una delle tue mani aggrappata alla sua catenella RR. E tu OR comincia a masturbarla”
Ti distendi apri le gambe e la tua mano cerca di muoversi il meno possibile. Mi chino sul tuo sesso. Le mie dita lo massaggiano, lo preparano. Si inseriscono dentro di te e spargono il tuo liquido sulle pareti. Appoggio il vibratore e comincio ad inserirlo. ‘Accendilo’ ‘si padrone’ Il dolore &egrave enorme e senza nessun lenitivo mi arriva alla testa mi offusca la mente. Anche i miei movimenti non sono fluidi ma devono esserlo o sarà insopportabile. Lo so sorella stai facendo del tuo meglio. Lo muovo dentro di te sento i tuoi muscoli tesi. Anche per te non &egrave facile concentrarti a non farmi male e lasciarti andare al piacere. Ma ti prego fallo cerca di godere e almeno finirà’ Il vibratore si muove fluido sul tuo liquido che aumenta sento la tua eccitazione ma la mano sulla mia catenella &egrave immobile ‘.grazie’..mi chino con la bocca sul tuo clitoride e comincio a leccare. Mi spiace RR lo so che &egrave intenso così. I tuoi muscoli si tendono ‘vengo padrone..’ gemi e sento gli spasmi del tuo piacere direttamente sul mio corpo. Era impossibile mantenere immobile la mano.
Le sue mano mi staccano da te. Mi sollevano il mento. ‘ Apri gli occhi, guardami.’ I miei occhi si aprono.
‘capito ora?….’ Mi perdo nel suo sguardo non esiste più dolore. ‘si”
Un bacio, Improvviso inatteso la sua lingua dentro la mia bocca. Grazie padrone’.
E le sue dita dentro di me. Il mio orgasmo immediato. Uno schiaffo. ‘sei incorreggibile OR”
Vengo padrone la frase &egrave ancora nella mia mente’non l’ho pronunciata’.
‘Toglile le pinze RR’ Sei delicata sai del dolore più forte dopo che ora. Mi lasci il tempo di respirare tra l’una e l’altra. Le mie mani che cercano di alleviare il dolore e lo schiaffo che brucia più di tutto’.

””””’..continua”””’

Autore Pubblicato il: 17 Marzo 2007Categorie: Racconti di Dominazione0 Commenti

Lascia un commento