Quando suono alla porta mi autoconvinco che hai voluto solo farmi paura.
Non ci sarà nessuna donna..
Volevi solo mettermi in tensione..
Mentre mi apri il cancello e ti affacci dall’ingresso mi sorridi
“Sei pronta?”
Ormai nella mia testa è una certezza che non ci sarà nessuno solo io e te…
Sorrido con lo sguardo sfrontato “Certo…”
“Ricorda che fino a che non te lo dico non voglio nemmeno una parola…”
“Devi rispondere solo a me… Lei per te non esiste…”
I miei sorrisi sono ammiccanti nella mia mente ormai l’idea che non ci sia nessuno è certezza
Come è possibile che ci sia qualcuna
Mi Fai entrare .
Una bimba seduta su quel divano
i piedi scalzi il bicchiere in mano
Il panico mi invade… Oddio ma allora è vero…
“avrai una donna..”avevi detto ed ora una donna è qui davanti a me…
“Credevo non venissi più…” La voce allegra per niente in imbarazzo
Io sono impietrita non rispondo ma non perchè me lo ha detto lui…
“hai paura? sei in imbarazzo?”
bhe si abbastanza la mia prima volta con una donna non è esattamente così facile….
ma non parlo…..
“Ciao io sono Mara”
Mi porge la mano e io in trans gliela stringo sussurrando il mio nome
“Come mai fatto così tardi?..”
Le sue domande che mi sommergono ma io non riesco a parlare
“Mara. lei non può rispondere. Non può parlare con te..” lui con voce tranquilla
“Non dici sul serio Padrone.. mica sei così cattivo..”
Lei continua a inondarmi di parole
Diciamo che la consegna del silenzio in un certo senso mi fa comodo
per riprendermi e mettere a posto le idee
“Come è brava Padrone io mica avrei obbedito…”
Già brava a me è un eufemismo diciamo che sono scioccata e sto cercando di riprendermi
Lei è così sicura come se non ci fosse nulla di strano ma solo naturale
Di sicuro per lei non è la prima volta
Meno male almeno una delle due sa quello che fa…
“Spogliati…io sono praticamente già nuda…”
sfrontata con il sorriso sulla bocca strappa via la camicetta
i bottoni automatici saltano uno per uno e il suo seno nudo è lì
e i pantalocini la stessa fine
“è uno scricciolo…”è il mio primo pensiero ho quasi paura di farle male
La figa depilata la fa sembrare ancora più bambina….
Mi guarda a gambe aperte e aspetta che mi spogli
Lui ci sta guardando…
Il mio sguardo gli chiede aiuto..
e Lui mi fa cenno che posso ubbidirle
lei mi stai aspettando…
“In Ginocchio e leccale la figa!”
Nuda in ginocchio in mezzo alle sue gambe
Avevo paura di questo momento non so da dove cominciare…
In ginocchio il suo sesso di bimba davanti agli occhi ..
Le dita che le accarezzano la figa e la lingua sulle cosce…
“No padrone lascia che sia io la prima… Non è giusto…”
“Zitta Mara. Non sei tu che decidi..”
La sua pelle è liscia e morbida è diverso anni luce dal leccare un uomo
anche le sue dita su di me sono leggere
La mia testa un turbine di pensieri di domande
non faccio altro che pensare a che sapore avrà a come sarà…
ma non ho il coraggio di avvicinarmi… continuo a giocare sull’interno delle sue cosce…
Le mie dita però ora sono lì a sfiorarla… accarezzarla..
la mia lingua le segue aprendo con loro le grandi labbra….
sento la sua pelle appena depilata e mi immagino lei a prepararsi per questo incontro…
Il rasoio che scivola tra le sue gambe proprio dove sono ora io a leccare..
Ma che pensieri sono qui quasi per leccare una donna e il mio pensiero vola al rasoio che la depila…
Che testa…….
Forse non voglio pensare….
Le dita che esplorano aprono e arrivano al clitoride
sento i suoi brividi quando lo sfiorano…
Ora non ho più timori…
la mia lingua affonda nella carne rosa
la gusta la assapora e poi comincia a seguire il suo ritmo
le sue mani sulla mia testa
ed i suoi gemiti a suggerirmi continua o rallenta…
E’ tutto così naturale….come lo avessi fatto da sempre…
Ne sono stupita… scioccata…
Il suo clitoride che si gonfia mentre lo succhio e le mie dita a penetrarla..
Le guardo mentre entrano ed escono da lei e poi di nuovo la mia lingua insieme a farla gemere
fino alla fine…. sentire il suo ritmo che aumenta con il mio leccare
fino ai gemiti del piacere….
e non smettere ma rallentare piano….
Una sensazione splendida…. Sapevo cosa fare e non sapevo da dove mi veniva…
Mi ero scordata di Lui…
Ci guarda e sorride..
Ci ha volute qui ed ora … è stato come se non esistesse…
“Distenditi a terra gambe aperte ora tocca a lei…” mi dice
Mentre sto stendendomi sul tappeto sento il suo tono farsi duro
“Togli le mani! subito Mara.!”
Un colpo e un gemito….
Immagino la cinta sul suo piacere… e il dolore..
Il tono strafottente..
“Non mi hai fatto male Padrone…”
E’ impertinente e lo sfida… ma forse questo è il bello di lei…
Non ci posso credere che sono qui…
Che sto in una delle mie fantasie erotiche e non me ne rendo conto…
Il sapore di lei ancora tra le mie labbra… Mi piace… ne sono stupita ma ni piace….
Le dita di lei che aprono il mio clitoride mi risvegliano
La sua lingua che affonda nelle mie grandi labbra e le percorre per tutta la lunghezza
piano lentamente seguendo la scia bagnata in me..
e mi conduce al piacere sospirato
…gridato…
“Non sei venuta non barare non ho sentito le contrazioni della tua vagina…”
ed è di nuovo lì a leccarmi…
E’ pazza…
Il mio piacere che ancora cola tra le gambe ed uno nuovo che ricomincia…
Lui è dietro di lei…
“Si Padrone ti prego prendimi…”
Sento il suo penetrare nella sua lingua e nelle sue mani che mi stringono le cosce
“Mi fai male padrone lo sai… non sono ancora aperta…”
Ma lui continua a penetrare
Lei trattiene le mie cosce e la sua faccia affonda nella mia figa
la tira verso la sua bocca
Sento rabbia foga tutto quello che succede in lei
la sua lingua che mi penetra e mi esplora con il ritmo di lui
e il mio piacere non smette… ancora… ancora….
Quante volte l’ho immaginato e ne ho scritto??
miliardi ed ora ci sono dentro
ne sento le sensazioni più vero che mai… cola….
I miei occhi chiusi a riprendermi mentre il suo piacere geme sopra di me..