La Terrazza

Succese circa un annetto fa ma l'avvenimento ha totalmente cambiato il concetto di famiglia. Mi chiamo Bruno e ho quarantadue anni, attualmente vivo con mia moglie e nostra figlia in un condominio a Roma. Ebbene... quello che sto per narrarvi accadde nel mese di Luglio, nel caldo della nostra villetta sul litorale laziale, eredità della mia famiglia, ristrutturata e con un bella terrazza con vista sul mare... per ogni commento potete scrivere a anolinda@libero.it

Erotismo familiare

E' una storia nata da fantasie ed esperienze, un mix di sensazioni raccolte in questo scritto. Narra di una coppia praticante il cuckold life style che, nolente o volente, trova in un familiare un complice veramente unico, Lorenzo, giovane nipote che per forza di cose deve condividere una parte della sua vita con gli zii maturi e perversi, ma anche lui ha i suoi segreti e le sue perversioni. Il mix delle perversioni dei parenti che creano erotismo, sesso, orgie dando vita a situazioni da molti sognate e mai realizzate

La mia storia – primo weekend di sesso 2

Continua il weekend di sesso sfrenato tra Marco e Livia, madre del suo migliore amico; questo capitolo è focalizzato sul pomeriggio del sabato, con una breve escursione a casa di Marco dove sua madre Maria si sta facendo il suo weekend di sesso proprio con Riccardo, figlio di Livia. Sesso, dormire e mangiare, cosa si può volere di meglio? Per qualsiasi osservazione o domanda scrivetemi a brunohorned55@mail.com

PAPA’ NON VUOLE (1 parte)

Siamo in vacanza e mia figlia, appena diciottenne, necessita di una visita al pronto soccorso. Non visto da mia figlia, con l’intento di controllare cosa accade nell’ambulatorio, scoprirò quanto possa essere appetibile colei che, per tabù incontrollabili, non ha mai sollecitato in me, fino ad allora, appetiti sessuali o curiosità morbose. Mi scopro, tra piacere e dolore, di godere come mai prima nella inedita veste di papà cuckold per sua figlia

cuckold per moglie e figlia

Ho sognato spesso che mia moglie mi rendesse un cornuto. Il pensiero di lei che allargava le gambe per un altro uomo e di me che ero costretto a leccare il suo sperma dalla figa, e tutta l'umiliazione, mi creava una lunga eccitazione. L'unica volta che ho discusso di questo con mia moglie, l’ho resa furiosa con me. Pensò che avessi perso la testa. Nulla è stato più detto sull’ argomento, fino a ieri sera. E poi il mio mondo è cambiato per sempre.

Incastrata!

Sono le quattro del mattino quando M. scende dall'auto di Federica una delle amiche con cui è andata a ballare e che l'ha riaccompagnata davanti casa, per il sonno e per tutti gli shottini che ha bevuto percorre barcollando il vialetto nel cortile illuminato da piccole luci da giardino, le luci in casa sono tutte spente deve fare attenzione a non svegliare nessuno visto che era in punizione ed è uscita di nascosto, fruga nella sua borsetta in cerca della chiavi fino a giungere alla conclusione di averle lasciate in camera, come una ladra cammina lungo la casa in cerca di un punto dal quale potesse entrare, storce il muso nel rendersi conto che tutte le finestre al piano terra sono chiuse, ad un tratto ricorda che quando era bambina ed avevano un bel cagnolone si intrufolava spesso in casa dalla porticina del cane di fianco alla porta sul retro. Erano passati molti anni ma tutto sommato lei è magra sarebbe riuscita ad entrare con qualche difficoltà ma alla fine senza troppi problemi, arrivata davanti alla porticina esita rendendosi conto di quanto effettivamente fosse più piccola di quanto ricordasse, nonostante ciò decide di tentare comunque visto che l'alternativa è di dormire in giardino, si mette a quattro zampe e dopo aver passato la borsetta gattona verso la porta infilandoci la testa, infila un braccio poi l'altro vergognandosi nell'essere costretta ad entrare come un cane, continua ad intrufolarsi fino a quando si rende conto che non ci passa, arrendendosi decide di retrocedere e nel farlo si accorge che il vestitino che indossa si è impigliato da qualche parte nella porta, inizia ad agitarsi fino a quando non sente uno strappo nel vestito bloccandosi immediatamente, prende il cellulare dalla borsetta e con la luce del flash cerca di capire dove si sia impigliato ma niente, se non voleva strapparlo ulteriormente poteva chiedere solo l'aiuto del suo fratellino Marco che stava dormendo di sopra, così dopo avergli telefonato e riassunto sottovoce la situazione attende l'arrivo di Marco, all'improvviso la luce nella stanza si accende e vede il suo fratellino scendere dalle scale assonnato, "Che cavolo ci fai incastrata lì?" domanda lui sottovoce che non aveva ben capito il motivo per il quale lei era rimasta fuori "Non perdere tempo ed aiutarmi!" commenta lei, Marco libera il vestito ma nonostante ciò M. è comunque incastrata "Non ci passi, sei troppo grassa!" commenta Marco ridacchiando "Stronzo! Aiutami invece di startene lì a ridere" risponde lei stizzita. Marco afferra sua sorella per le braccia e inizia a tirare, strattone dopo strattone all'improvviso riesce a tirarla un pò più avanti cadendo seduto "Che botta!" dice Marco toccandosi il sedere, alza lo sguardo su sua sorella arrossendo e rimanendo a bocca aperta "Che c'è?" domanda lei non capendo immediatamente l'espressione di suo fratello, abbassa lo sguardo rendendosi conto che la parte superiore del vestito era rimasto impigliato nella porta lasciando liberi i suoi meloni "Caspita se son grosse!" commenta Marco nel vedere per la prima volta le tette nude di sua sorella, M. arrossisce nel sentirsi commentare in quel modo la sua quarta abbondante, coprendosi immediatamente con le braccia e con le mani. Anche Marco arrossisce sentendo che gli slip l'erezione, così si alza in fretta "Provo a spingerti da dietro" dice passando dalla porta, "Nono torna qui!" risponde subito lei arrossendo ancora di più, in effetti quando Marco si affaccia dall'altra parte si ritrova davanti un'altra scena, anche la parte di sotto del vestitino era bella e incastrata scoprendo completamente il culo di sua sorella, ma la cosa che lo lascia incredulo una volta posizionatosi dietro di lei è la totale assenza di slip o mutandine, poteva vederle il buchetto del sedere e i peletti sulle labbra della figa, M. dall'altro lato è imbarazzatissima e continua a dirgli di tornare dall'altro lato pregando che il vestitino non mostrasse troppo, sobbalza nel sentire la mano di suo fratello indagare fra le sua cosce tastandole la patata sul pube "E' pelosa!" commenta Marco mentre continua a toccarle i peli del pube facendola profondare nell'imbarazzo "Basta Marco! Smettila!" ordina lei sentendo che tutte quelle attenzioni alla sua micia iniziavano a farla bagnare, e proprio come temeva all'improvviso sente un dito nella patata che la fa gemere e bagnare completamente, "Dove hai lasciato le mutandine?" domanda lui mentre le schiaffeggia il sedere e con il dito continua a penetrarle la figa, sua sorella nemmeno riesce a parlare per l'imbarazzo sentendosi sempre più bagnata fra le cosce e i capezzoli duri fra le mani. Proprio quando Marco sembra averla lasciata sente qualcosa sulle labbra, immediatamente realizza "No!" dice lei mentre il cazzo di suo fratello le entrava nella patata, lentamente fino in fondo, lei resta a bocca aperta non poteva credere che il cazzo che le stava dentro era quello del suo fratellino, sopratutto perché le sembra decisamente grosso, Marco inizia a scoparla e lei non può fare altro dopo che iniziano a sfuggile i primi gemiti che tapparsi la bocca, doveva ammettere che la stava scopando divinamente, era già al suo secondo orgasmo ormai aveva spalancato completamente le gambe, finalmente Marco glielo toglie dalla figa lasciandola più fradicia di quando era entrato, torna dentro sedendosi davanti a lei, ne aveva visti diversi dal vivo, amici, compagni di classe, fidanzati ma quello era decisamente il più grosso che aveva mai visto sarà stato anche che era praticamente davanti alla sua faccia, "E adesso che vuoi?" dice lei cercando di riprendersi "Un pompino" risponde lui, "scordatelo!" dice lei a denti stretti "Allora ti scopo il culo tra esattamente due minuti" dice pacato iniziando a guardare l'orologio, alla scadere del primo minuto l'idea di farsi scopare nel culo da suo fratello non le piaceva per niente così gli afferra il pisello e inizia fargli con rabbia un pompino, con la pratica era diventata decisamente brava a farli tanto che non appena Marco inizia a palparle le tette inizia venirle in bocca, Marco continua a palpargliele e a scoparle la bocca venendole in bocca per la seconda volta e costringendola ad ingoiare il tutto. A quel punto Marco sorride, corre a prendere qualcosa nell'altra stanza per poi uscire ed avvicinarsi al suo sedere "Avevamo detto di no nel culo!" ricorda lei, sente Marco scriverle qualcosa con un pennarello sul culo, per poi rientrare in casa e ignorandola completamente torna in camera "Dove vai torna qui!" "Ti aiuterà papà tanto dovrebbe tornare a breve" in effetti suo padre lavorava di notte finendo all'alba di solito per non svegliare tutti entrata dalla porta sul retro proprio di fianco a dove era incastrata lei, come se non bastasse le arriva la foto che Marco le aveva scattato prima di tornare in camera, Marco le aveva scritto sul culo "Sono uscita di nascosto e sono stata punita!". Ti è piaciuto il racconto? vieni a leggere gli altri su www.black-ink.it

Di |2019-12-16T14:00:04+01:0016 Agosto 2019|Racconti erotici sull'Incesto|

La mia storia – 3 – Primo weekend di sesso 1

Marco si sente fare da Livia, madre del suo migliore amico, una proposta irrinunciabile, un weekend a casa della donna, lui e lei da soli; Inizialmente si preoccupa della reazione della madre che rimarrebbe sola durante il weekend; le dice che va fuori con il suo amico e la donna lo lascia andare, perchè da lei andrà proprio Riccardo, figlio di Livia a passare il weekend; ne lui ne il suo amico sanno che è tutto organizzato dalle due donne che oltre a voler svezzare il più possibile i due ragazzi imbranati, hanno anche scoperto che in fondo fare le troie può essere molto piacevole.

La mia storia – 2 – Prima volta etero

Prosegue la storia di Marco; dopo il rapporto omosessuale con il suo migliore amico, la domenica è di nuovo a casa sua; ma se spera in un bis avrà una sorpresa inizialmente brutta, che poi si trasformerà in una specie di sogno; al ritorno tiene tutto nascosto alla madre, ma siamo sicuri che lei sia ignara di tutto? Chi può dirlo. Se vi piace o per qualsiasi osservazione scrivetemi a brunohorned55@mail.com

La mia storia 1 – Prima volta

Il protagonista di questo racconto si chiama Marco; il racconto, non in prima persona, parte dal suo primo rapporto con il suo migliore amico e prosegue per l'arco di 40 anni; a partire dai primi tempi fino al matrimonio ed a scoprire che la sua indole non è quella che lui desidera ma un'altra e soprattutto che la moglie si approfitta della situazione

Mio fratello 2°cap

Quando torni dal centro massaggi e dopo aver sborrato una ventina di cazzi pensi che per oggi hai preso già tanta sborra .. ti accendi una sigaretta per fumare in relax totale e mentre te la stai gustando entra il porcellino con il cazzo in mano.... "Dammi una mano mi stanno esplodendo i testicoli"......sono pieno .. Vederlo così eccitato onestamente mi ha eccitata tantissimo....

Di |2019-12-16T15:57:00+01:0021 Luglio 2019|Racconti erotici sull'Incesto|
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