Convinta del suo potere

In quell'istante Valeria s'accomodò di fronte a me, aveva ancora un sandalo indosso eppure non se lo sfilò, prese il mio cazzo fra il piede scoperto e la calzatura iniziando un ritmo costante, intanto che osservavo aizzato ed estasiato i suoi magnifici piedi spostarsi su di me. La faccenda che mi faceva accendere invogliandomi maggiormente era in verità quello sguardo di preminenza, di privilegio e al tempo stesso di vantaggio che Valeria diffondeva, perché s'accorse ben presto che stavo per concludere, sicché ampliò accortamente la virulenza del movimento sempre fissandomi negli occhi. Io non resistetti più, perché repentinamente sborrai di vero gusto riversandole tutta l'appassionata e viziosa ondata di denso piacere sui piedi e su quelle caviglie che avevo per lungo tempo immagazzinato, perché dopo pochi istanti mi diede un inatteso schiaffo annunciandomi quasi preoccupata e sconcertata. 

Di |2019-12-16T14:33:22+01:0017 Luglio 2018|Racconti di Dominazione|
Torna in cima