Il mattino dopo, mi svegliai presto. Accanto a me Massimo dormiva profondamente, lo osservai nella penombra era proprio bello. Vedevo come se lo guardavano le altre donne quando eravamo in giro, più o meno come gli uomini guardavano me, eravamo decisamente una bella coppia! Eravamo, detta da un’amica, l’invidia di altre coppie: benestanti, belli e innamorati. Se avesse saputo, o quantomeno sospettato quello che ero in realtà….
Gli accadimenti della sera precedente mi tornarono alla mente. Mi ero fatta un negro! Mi ero fatta scopare da un grosso toro nero. Penso che fosse la fantasia sessuale di parecchie donne ed io in tutta leggerezza l’avevo concretizzata senza nemmeno pensarci troppo. Riaffiorò il pensiero di quella lunga cavalcata, della forza che ci metteva quando mi scopava selvaggiamente, di quel grosso cazzo nero che mi aveva violato ogni orifizio. Questi pensieri mi fecero eccitare, iniziai a toccarmi ed inevitabilmente dopo pochi minuti la mia figa era un lago. Avvicinatami a mio marito che dormiva cominciai ad accarezzarlo sui capelli, bacetti sul collo, un mano sul pacco a sfiorarlo.
“mmmh amore, hai voglia stamattina?”
“tanta. Ho fatto un sogno erotico”
“e cosa ha sognato la mia porcellina?”
“che mi scopava un negro”
“porca! Sei proprio una gran troia! Ce l’aveva molto grosso?”
“enorme! e mi lo sono fatto mettere dappertutto”
A queste parole e per effetto delle mie carezze, lo sentivo gonfiarsi da sotto i boxer. Senza dire altro gli salii sopra lo presi e me lo infilai dentro cominciando a cavalcarlo. Fu una lunga lenta scopata, ero io a guidare a decidere il ritmo e, volutamente, la feci molto lentamente, condita dai dettagli della sera prima che raccontai come fossero avvenuti nel sogno. Lui voleva sapere, domandava e io gli raccontavo. Mi piaceva parlare di porcate mentre facevo l’amore. Scoppiammo in un orgasmo quasi contemporaneamente.
Ci facemmo un rapida doccia e tornammo nel lettone per farci un po’ di coccole e di carezze
“mi fai ingrifare un casino, sai?”
“lo vedo, ma cos’è esattamente che ti eccita di me”
“sei sexy e porca. E pensarti fra le braccia di un altro mi infiamma ancor di più. Quando mi hai raccontato del sogno ti immaginavo che te la godevi un sacco sotto i possenti colpi del suo cazzone”
“dai? Non saresti geloso? Ma ti eccita solo immaginarmi o proprio nel vedermi farlo con un altro?”
“non saprei. Forse mi stuzzicherebbe anche il solo immaginarti”
“quindi se un giorno lo facessi veramente e te lo raccontassi ti piacerebbe” quando dissi così, lo sentivo di nuovo indurirsi mentre, sdraiata al suo fianco, con la mano alternavo le carezze alle gambe, al ventre e giocavo col suo cazzo. “ti piace l’idea…eh? Ti si sta indurendo. Sei un porco, ti piace avere la moglie troia!”
Senza dire nulla si girò mi ficcò la lingua in bocca in un lungo appassionato bacio, mi montò sopra e ricominciò a scoparmi. È superfluo dire che ero già pronta, come a lui gli si era indurito a me si era parecchio inumidita. Stavolta fu lui a dettare il ritmo e mi scopò fortissimo, sbatteva forte il suo pube contro il mio spingendomelo tutto dentro e tirandolo quasi tutto fuori in un ritmo forsennato come volesse violentarmi, mentre mi copriva di epiteti su quanto fossi puttana, porca e su quanto mi piacesse il cazzo. Quanto aveva ragione, adoravo prendere il cazzo! Eccitatissima venni di nuovo quasi subito, lui poco dopo di me tirandolo fuori e schizzandomi il seme sulla faccia, che pulii con le dita portandomele poi in bocca per mangiarmelo.
Ripresi dall’affanno della violenta scopata, ci alzammo e non tornammo sull’argomento.
(continua) per commenti: narciso.a@outlook.it