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Come ogni pomeriggio mi appresto ad entrare nell’agenzia dove lavoro,al bancone c’&egrave il titolare Enzo, un uomo sulla cinquantina capello brizzolato, fisico ancora asciutto e prestante,sempre con un sorriso smagliante e gli occhi furbi di chi ha vissuto intensamente ogni attimo della sua vita.
Mi saluta e mi consegna il foglio delle visite, alle 18 arriva la signora Elena,ha richiesto come sua abitudine un trattamento particolare con me e Angelica,la mia assistente. Ma a proposito dov’&egrave Angelica,solitamente &egrave già qui,vado per poggiare il foglio sul bancone e scorgo un bel movimento lì sotto. La zoccoletta spompa con gran vigore quel porco di Enzo, la cosa non mi sconvolge affatto,visto che la nostra &egrave un’agenzia particolare,di quelle che servono signore ricche ed annoiate vogliose di cazzo e porcherie. La sua lingua percorre tutta l’asta, golosa, impasta saliva su quel gelato di carne per poi imboccarlo fin che può in un sali e scendi furioso e irresistibile che trasporta Enzo in maniera molto rapida al culmine del piacere,schizza un litro di bianco nettare nella bocca e sulle guance di quella cagnetta da marciapiede. Rivoli di quella calda lava di piacere colano dai bordi della sua bocca quando alza gli occhi e scorgendomi pronuncia un ciao da film porno.
‘Sei la solita porca,tra 5 minuti arriva la Signora e tu non sei ancora pronta,vatti a ripulire’ non finii nemmeno di dirlo che entrò Elena, quarantenne infoiata e eternamente insoddisfatta pur avendo un marito cinque anni più giovane di lei,bello e raggiante, si avvicina a noi con l’aria severa,ha voglia, si vede dall’espressione del viso quando scorge quella puttanella di Angelica con ancora la sborra che gli cola. ‘Buongiorno porci’ sussurra lei e poi senza nemmeno dare il tempo di rispondere si avvicina ad Angelica e gli lecca dal mento la sborra. ‘mmmhh’adoro questi aperitivi’ poi si gira verso di me ‘Avanti figlio di puttana,andiamo che ho una gran voglia di cazzo’ fa una pausa,si lecca le sue labbra carnose e sussurra ‘e di sborra’. Poi si rivolge ad Angelica, ‘ e tu puttana non ripulirti, mi piace leccare la sborra dalla tua bocca’.
Così dicendo andiamo nella stanza numero 3, fetish room, l’arredo &egrave essenziale,un grosso letto di legno scuro con le lenzuola di raso rosse, appoggiata a una parete c’&egrave una croce e di fianco una rastrelliera con vari tipi di frusta, l’ambiente &egrave totalmente illuminato da candele e il pavimento &egrave fatto da pietre vive e cemento. Ogni volta che entri in quella stanza ti viene in mente una sola cosa, scopare, sborrare, frustare e umiliare, e allora ti ritrovi in men che non si dica con il cazzo duro come il marmo. Da questo momento la Signora Elena &egrave la nostra padrona e noi da bravi schiavi di merda ci accucciamo nudi ai suoi piedi, lei lascia scivolare il suo spolverino di prada sul pavimento mostrandosi in tutta la sua diabolica bellezza, ha un corpetto in latex rosso che lascia scoperto il seno e la figa totalmente rasata, prende Angelica per i capelli e le spinge la faccia verso il suo pube ‘lecca’ e lei da brava cagnetta comincia un sapiente lavoro di lingua, le passa la lingua lungo tutta la spacca, si sofferma sul clitoride gonfio come un cazzo e lo ciuccia da gran pompinara. E uno spettacolo veramente arrapante, comincio a menarmi il cazzo quando la mia padrona si distoglie dall’estasi del gioco di lingua e mi fissa gridando ‘come ti permetti di segarti senza il mio permesso, frocio!!!’, stacca Angelica con violenza dalla sua figa, e prende me, mi fa stendere sul quel pavimento gelido e si siede sulla mia faccia, quasi soffoco, cerco di dimenarmi ma mi tiene saldo a terra per i polsi. Si rivolge ad Angelica e dice ‘ Schiava schifosa succhia il cazzo di questo frocio’. Angelica inizia un pompino favoloso,la lingua scorre veloce lungo tutta l’asta,scende giù fino alle palle per poi mordicchiare e insalivare,una per volta le ingoia risucchiandole come olive. Finalmente Elena si alza così prendo una bella boccata d’aria,prende dalla rastrelliera una frusta a 9 code e inizia a infliggere colpi sul culo di Angelica, la sento fremere ogni volta che viene colpita scaricando la sua elettricità sul cazzo che intanto continua a succhiare. Ormai sono al punto di non ritorno urlo ‘ sto per sborraaareeee’ ma la padrona dice ad Angelica di continuare, sempre più veloce, la sborro in gola, Elena le mette un piede in testa schiacciandola ancora di più verso il mio cazzo, ‘Puttana, non ingoiare, trattieni tutto in bocca’. La prende per i capelli e la fa alzare, la tira con se fino al letto dove Elena si sdraia spalancando le cosce, ‘sputami la sborra sulla figa’ Angelica fa colare quel liquido biancastro sulla spacca misto alla saliva della sua bocca spalmandolo con la sua lingua bollente, vedo Elena godere di quel contatto caldo come il fuoco, le sue grida autoritarie diventano man mano fievoli gridolini di un sadico piacere. Mi invita ad avvicinarmi, intanto il cazzo &egrave diventato nuovamente duro, ‘Sbattimelo in figa’, non me lo faccio ripetere due volte, inizio a stantuffarla con un ritmo incredibile, gli sbatto la cerchia dura fino alle palle, lei grida e si dimena mentre Angelica la lecca lungo tutto il corpo soffermandosi sui capezzoli che blocca dal loro traballare con i denti stringendo quasi a far male. Elena &egrave al culmine del piacere, si sfila dal mio cazzo e fa avvicinare i nostri volti alla sua figa, sborra come un uomo, noi a bocca aperta cerchiamo di prendere quanto più liquido possibile per poi leccare direttamente da quell’ umida fonte di piacere. Elena ripresa dall’orgasmo si gira a quattro zampe sul letto ‘adesso inculami e vienimi dentro’ affondo subito la cappella in quel buco grinzoso che cede come il burro a contatto con una lama bollente, un unico grido di approvazione accompagna la penetrazione, ora tutti i miei 20cm sono dentro la caverna anale della mia padrona, Angelica ci guarda e incrociando i suoi occhi che comincio a sbattere Elena come non mai, colpi potenti e decisi, ho voglia di spaccare quel culo. ‘ Siiiiiiii’mi spacchiii bastardoooo’siiiii ahhh siiiiii’ sono passati quasi dieci minuti, lei &egrave tutta un fremito, bagnata di sudore e umori incandescenti, non resisto più e scarico nel suo intestino tutto il mio piacere ‘Vengooooooooo’ rabbioso, regalo gli ultimi colpi con una potenza inaudita, prima del clistere di sborra ‘AHHHHHHHHH SIIIIIII’ lo riempio tutto quel buco sfondato, sfilo il cazzo ormai stremato e lo do ad Angelica per farmelo ripulire per bene,intanto Elena si posiziona sopra di noi e inizia a far colare in liquido dal culo cagando sborra sulle nostre faccie, Angelica non perde occasione, si stacca dal mio pisello ormai lindo,e spalanca la bocca per accogliere quella colata di piacere che la sua padrona gli dona. ‘Bene’ esordì Elena, ‘oggi mi sono proprio divertita’ e così come sta,con ancora l’odore di sperma sul suo corpo, indossa lo spolverino e va via, lanciando una manciata di fruscianti banconote sul pavimento, ‘Alla prossima,Porci!!!’

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Autore Pubblicato il: 5 Giugno 2007Categorie: Trio0 Commenti

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