Sentori precisi e indefinibili

Era davvero molto bello e m’invitava a raggiungerlo, Sabrina si scusò ed entrò in bagno, io mi distesi accanto a Ettore, dal momento che non provavo né imbarazzo né vergogna. Le sue mani iniziarono ad accarezzare subito il mio corpo impossessandosi subito del mio sesso. Io feci altrettanto e percepii per la prima volta il contatto con il cazzo d’un uomo. Era sfizioso, morbido e pulsante, lo accarezzavo lentamente facendo scivolare la mano per tutta la sua lunghezza, poi soffermandomi sul glande che era ancora più liscio. Quella breve pausa m’aveva dato la possibilità di resistere ancora al violento orgasmo, che ormai da troppo tempo si stava preparando. Io sentivo la bocca di Sabrina esplorare il mio cazzo in tutta la sua lunghezza, scaldarlo con le sue morbide labbra, poi allontanarsene per raggiungere quello di Ettore che l’attendeva. 

Di |2019-12-16T15:17:55+01:0012 Novembre 2019|Trio|

Mimiche schive

Io non mi ero resa conto fino a quel momento di provare un sentimento nei suoi confronti, quella che sembrava pura attrazione fisica era soltanto la cuspide d’un blocco di ghiaccio, dove peraltro di sotto divampava un corpo entusiasta d’emozioni e di genuina partecipazione. Io dovevo assorbire ed espellere al più presto quella scuffia d’affetto e d’attenzione, eppure in quegl’istanti la particolare opera che ti piace compiere è invero compatirti e compiangerti, perché non fai altro che considerare e soppesare lui nonostante ti faccia stare male, per il lineare fatto che quell’armoniosa, duttile e plasmabile supplizia, nonostante in verità t’addolori e ti tormenti, ti fa immancabilmente ritenere attiva e operosa, decisamente forte e preparata all’inverosimile. 

Di |2019-12-16T14:30:10+01:0011 Novembre 2019|Racconti Erotici Etero|
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