Senza veli

Allora io misi in pratica senza remore né indugi la mia strategia, poiché da lì iniziò tutto. Mi trovai davanti quel seno che mi era sempre piaciuto e che avevo forse un po’ ammirato e invidiato così più piccolo del mio. Io lo avevo visto molte volte mentre facevamo la doccia insieme o ci preparavamo per uscire, eppure trovandomelo di fronte così a pochi centimetri fece scattare radicalmente qualcosa, io ci appoggiai le mani racchiuse a coppa e lo sentii morbido ed elastico. Un altro interminabile bacio, dopo io digrado verso il collo arrivando fino al punto cruciale. Con la testa fra le sue gambe io inizio a leccarla, a baciarla e giocare con lei, il suo sapore non è poi molto diverso dal mio, gioco con il suo clitoride, ci giro intorno con la lingua, lo succhio, la penetro con la lingua finché non sento strepitare il suo orgasmo. 

Di |2019-12-16T15:15:46+01:009 Novembre 2019|Racconti Erotici Lesbo|

MEMORIE DI UN BANCARIO cap.1 Gina Il nostro incontro

E' noto che l'amore fisico, per essere pienamente assaporato deve essere libero dai Tabù che solitamente affliggono l'uomo moderno impedendogli di gustare appieno le gioie del rapporto sessuale. Tutte le donne che compaiono in qusti miei racconti, anche le più giovani, erano pienamente consenzienti e tutti gli atti riportati sono stati goduti con reciproca soddisfazione.

Di |2019-12-16T14:06:14+01:008 Novembre 2019|Racconti Erotici Etero|

Il mio culo (2)

Una delle cose che mi eccita di più' e' farmi guardare. Sapere di attirare gli sguardi, di scatenare desideri, di eccitare anche il più' tradizionalista e puritano dei maschi. Mi piace turbare soprattutto quelli di una certa eta'. Il mio fondoschiena e' la mia esca. Lo curo, lo scolpisco in palestra. Li vedo sbavare, li vedo desiderarlo, sognarlo, volerlo nelle loro mani. Lo vogliono toccare, schiaffeggiare, palpare, magari leccare piano. Maiali. Li adoro. Dunque in palestra. Ovviamente indosso leggings neri molto attillati, con tanga neri. Ieri avevo appena cominciato la mia solita routine, ellittica, steps, corsa. Gambe in movimento, glutei sempre duri.L'ho [...]

Di |2021-08-09T12:19:03+02:007 Novembre 2019|Senza categoria|

Gioia e malincuore

Tu, invero, per la prima volta eri stata accarezzata dagli occhi scuri come la notte del tuo padrone, il mio sorriso t’aveva lasciato il primo segno indelebile: non mi eri estranea né indifferente né imperturbabile, tutt’altro. Io avevo incontrato schiave belle e meno affascinanti nel corso degli anni, malgrado ciò i tuoi occhi erano lo specchio di chi vuole perdersi, la quintessenza di donarsi. Tu eri molto chiara sin dal primo momento, io m’accomodai accanto a te dopo averti fatto spostare l’elegante valigetta, poiché le mie parole ben presto t’avvolsero. Tu annuisti in maniera docile e partimmo assieme uscendo dalla sala comoda ma noiosa per vivere. Frattanto ironizzavi appagata, per il fatto che quest’aspetto lo osservai con soddisfazione, palesemente così come compirebbe una frugoletta che ritira il suo omaggio nella circostanza d’una ricorrenza attesa da qualche tempo, perché tu invero avevi ottenuto il riconoscimento tanto atteso: incontrarmi. 

Di |2019-12-16T14:26:38+01:006 Novembre 2019|Racconti di Dominazione|
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